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Histoires du sport automobile

TARGA FLORIO E LE CORSE SICILIANE


Invité §sho727jx
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Invité §tar315jc

Questi kit, diciamo... molto complicati mi hanno sempre affascinato.

Principalmente per il numero elevato di pezzi da assemblare, verniciare, controllare attraverso foto se corrispondono al pezzo originale ed eventualmente correggere.

Assemblare tutti questi pezzi equivale quasi a montare il modello vero e se si è bravi (come in questo caso) alla fine la soddisfazione è al massimo.

 

Bel lavoro Piergiorgio !!!

 

Gianni

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Invité §sho727jx

Ormai si aspetta solo di fare benzina e andarsi a fare un giro... :hebe:

 

:ouimaitre:

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Invité §ant842ti

Ormai si aspetta solo di fare benzina e andarsi a fare un giro... :hebe:

 

:ouimaitre:

 

 

può sembrare scontato fare i complimenti di rito, ma qua è doveroso. rimane anche un pizzico di sana, di quella buona, invidia ed una certa frustrazione per non avere, io, affrontato mai un lavoro di questa entità. insomma, vediamola in corsa questa fantastica P4!

nino

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Invité §tar315jc

Comunque: nonostante gl'impegni, terapia riabilitativa al CTO, di famiglia, e tutte le altre camor... che quotidianamente ci assillano.

Stò portando avanti alcuni lavori modellistici.

Vi mostro... pardon vi scrivo! La scaletta di ciò che è in lavorazione.

Come precedentemente scritto pochi minuti fa sulle grandi scale, stò appunto "rimontando" una Porsche 910 del 1967 in scala 1-12.

Avete letto "rimontando", perchè si tratta di una scatola di montaggio Tamiya acquistata usata nel novembre 2013 alla borsa dei Filippone.

Il modello è stato montato in maniera approssimata all'80% e verniciato con i colori sbagliati.

Praticamente grazie al montaggio che presumo fatto alla fine degli anni 60 (la scatola e datata 1967), quindi colla ormai cristallizzata, sono riuscito a smontare tutti i pezzi,. circa 180, non numerosi come quelli della P4.

Praticamente lo stesso lavoro fatto in occasione dell'Itala... ricordate? Da poco ho terminato il restauro del gruppo motore cambio.

Poi se ricordate avevo iniziato l'assemblaggio di un'altra Porsche in scala 1.12 la 908-3 del 70, un kit acquistato in Messico da un mio amico, che si è rivelato un vero rompicapo per le difficoltà di montaggio e i madornali errori di stampaggio.

Però grazie alla 910 Tamiya che ha molte parti in comune (di meccanica), replicando alcuni componenti potrò montare più facilmente la 908.

 

Gianni

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Invité §TAR516zF

www.montepellegrino.net info: mph.iscrizione@gmail.com

Villa Niscemi 7 aprile 2017, ore 10.30 : presentazione stampa della V Monte Pellegrino Historic - L'Ultima vittoria di Nuvolari - Grandi Corse di Sicilia.

L'occasione per presentare le novità dell'edizione 2017 e sfogliare il nuovo Numero Unico (dall'8 aprile disponibile in download anche sui Facebook)

 

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Invité §bep134Bm

IN RICORDO DI FULVIO...... CHE TI FA CAPIRE FINO A CHE PUNTO E' IMPORTANTE L'AMORE PER LA VITA

IN RICORDO DEL SUO AMORE PER LA TARGA ... DELLA SUA GENEROSITA'

VIVE NEI NOSTRI CUORI

 

Lentamente muore

Lentamente muore

chi diventa schiavo dell’abitudine,

ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,

chi non cambia la marcia,

chi non rischia e cambia colore dei vestiti,

chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,

chi preferisce il nero su bianco

e i puntini sulle “i”

piuttosto che un insieme di emozioni,

proprio quelle che fanno brillare gli occhi,

quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,

quelle che fanno battere il cuore

davanti all’errore e ai sentimenti.

Lentamente muore

chi non capovolge il tavolo,

chi è infelice sul lavoro,

chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno,

chi non si permette almeno una volta nella vita, di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,

chi non legge,

chi non ascolta musica,

chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio,

chi non si lascia aiutare

chi passa i giorni a lamentarsi

della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore

chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,

chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,

chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,

ricordando sempre che essere vivo

richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l’ardente pazienza

porterà al raggiungimento

di una splendida felicità.

(Martha Medeiros, poesia erroneamente attribuita a Pablo Neruda)

 

 

 

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Invité §bep134Bm

IN RICORDO DI FULVIO...... CHE TI FA CAPIRE FINO A CHE PUNTO E' IMPORTANTE L'AMORE PER LA VITA

IN RICORDO DEL SUO AMORE PER LA TARGA ... DELLA SUA GENEROSITA'

VIVE NEI NOSTRI CUORI

 

Lentamente muore

Lentamente muore

chi diventa schiavo dell’abitudine,

ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,

chi non cambia la marcia,

chi non rischia e cambia colore dei vestiti,

chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,

chi preferisce il nero su bianco

e i puntini sulle “i”

piuttosto che un insieme di emozioni,

proprio quelle che fanno brillare gli occhi,

quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,

quelle che fanno battere il cuore

davanti all’errore e ai sentimenti.

Lentamente muore

chi non capovolge il tavolo,

chi è infelice sul lavoro,

chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno,

chi non si permette almeno una volta nella vita, di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,

chi non legge,

chi non ascolta musica,

chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio,

chi non si lascia aiutare

chi passa i giorni a lamentarsi

della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore

chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,

chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,

chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,

ricordando sempre che essere vivo

richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l’ardente pazienza

porterà al raggiungimento

di una splendida felicità.

(Martha Medeiros, poesia erroneamente attribuita a Pablo Neruda)

 

 

 

https://aws-cf.caradisiac.com/p [...] 2a.jpg?v=6

 

 

https://aws-cf.caradisiac.com/p [...] 49.jpg?v=6

SIMCA ABARTH 1300 GUIDATA NEL 1963 DA ADA PACE E ARENA (NELLA FOTO CON BANDINI)

 

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Invité §ant842ti

P1060278.jpg

ho sempre sognato modellini pressochè perfetti ... ma, non è facile, anzi impossibile. sei anni fa avevo realizzato questa elaborazione di un PROGETTO K riproducente la FERRARI 250 MM e l'avevo destinata alla vettura vincente la 10 ORE NOTTURNA MESSINESE del 1953. il proprietario Giulio Musitelli, dopo una sfortunata partecipazione alla TARGA FLORIO dello stesso anno (Ferrari Abarth) l'aveva ricarrozzata in maniera drastica, ma più tradizionale. Lo stesso Musitelli, determinato a vincere la 10 ORE, ne aveva affidato la prima guida ad un poco più che ventenne Eugenio Castellotti, astro nascente dell'automobilismo sportivo italiano, ed aveva ben valutato se i due concludevano positivamente il progetto di vittoria.

purtroppo, il modellino originale presentava delle imprecisioni, a cominciare dalla coda e nella non visibilità del tappo serbatoio. avevo, a suo tempo, ottenuto la modifica dovuta però: rimanevano le incisioni di uno sportellino sulle fiancate anteriori non presente dal vero. che fare? incoscientemente, ho prima stuccato delimitando l'area interessata, poi, ho iniziato un ritocco a pennello con l'HUMBROL 153 (abbastanza corrispondente) intervallato da progressive scartavetrature mirate. infine, alcune mani di trasparente poliuretanico per scurire un pò, altra scartavetratura ed un finale, sempre a pennello, di un paio di mani di cera FUTURE. il risultato non è male.

 

P1060280.jpg

l'applicazione di fregi in fotoincisione della PININFARINA è una esperienza che non ripeterò ... ha ragione Gianni Petta che l'età consiglierebbe scale più aggredibili visivamente e manualmente ... ho anche fatto stampare le decals delle scritte sulle fiancate dando un ulteriore tocco di completezza della livrea

 

P1060279.jpg

il posteriore corretto e ritoccato

 

P1060282.jpg

il frontalino, dove ho evitato la griglietta fotoincisa perchè sarebbe stata stonata rispetto al resto. insomma, si continua nel nostro amato, ed odiato anche per l'esaurimento indotto, hobby.

nino

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Restando nel tema dei modelli in scala, sto iniziando una Lola T70 III, numero 216 del 1967 con Epstein; slot in scala 1:32.

Siccome é una slot e deve correre ci vuole il pilota.

Ebbene nemmeno su Targapedia una foto di Epstein. per cui tipo di casco (direi jet) ma soprattutto i colori dello stesso, della tuta e dei guanti resta un mistero.

 

Qualcuno si ricorda di Jack?

 

Altrimenti faro' "bianco-bianco cuoio" e quando salterà fuori il colore faro' come Nino, riprendero' in mano e cambiero' I dettagli.

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Invité §tar665WD

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Spero questa foto possa aiutarti per la tua realizzazione

Ritrae Jackie Epstein al Grand Prix di Spa corso il 1 maggio del 1967 due settimane prima della Targa Florio

Sicuramente a quel tempo non si cambiava livrea del casco con tanta frequenza :)

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Invité §sho727jx

Direttamente da Stoccarda, dal nostro inviato Gianni Petta che scriverà in seguito il testo di commento...

 

thumbnail_motore Posche 910 6 Tamiya 1-12   (2) da restaurare.jpg

 

 

thumbnail_motore Posche 910 6 Tamiya 1-12   (1) da restaurare .jpg

 

motore Porsche 910-6 da restaurare

 

 

thumbnail_motore  Porsche 910 6   Tamiya  (2).jpg

 

 

thumbnail_motore  Porsche 910 6   Tamiya  (7).jpg

 

 

thumbnail_motore Posche 910 6 Tamiya 1-12   (1)  restaurato.jpg

 

 

thumbnail_motore  Porsche 910 6   Tamiya  (3).jpg

 

 

thumbnail_motore  Porsche 910 6   Tamiya  (6).jpg

 

 

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motore Porsche 910-6 (vecchio kit Tamyia) restaurato

 

Come forse saprete, il caro Gianni ha tuttora difficoltà a postare immagini sul topic; ha chiesto assistenza a Forum-auto, ma a quanto pare non è riuscito a risolvere i problemi,

così mi ha chiesto di pubblicare le foto del suo più recente lavoro che si occuperà di commentare. (lo scritto è in grado di postarlo).

 

Mi sembra tra l'altro incredibile che a Palermo non ci sia nessuno in grado di aiutare un amico che purtroppo come me non mastica granchè di informatica, per cui rischia di

ritrovarsi arripurtroppamente emarginato... Cerchiamo di aiutarlo, abbiate pietà di questi quasi settantenni che si divertono ancora con i modellini ! :bien:

 

:hello:

 

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Invité §ant842ti

e quelli che li hanno già superati? i seventy voglio dire. scherzi a parte, sono pervaso da tremenda tristezza se penso che mi potrebbe capitare di dover abbandonare tutto.

nino in sincerità

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Invité §sho727jx

e quelli che li hanno già superati?

 

 

peggio per loro... :W

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Invité §bep134Bm

 

 

LULU' BORDONARO ALLA PASSO DI RIGANO BELLOLAMPO DEL 1953

 

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Invité §tar315jc

Ringraziando Shortleg per la cortesia, per sommi capi commento questo lavoro precedentemente annunciato.

 

Si tratta di una vecchia scatola di montaggio Tamiya 1-12 della Porsche 910-6 del 1967, acquistata usata nel 2013 alla borsa dei Filippone. Chi ha eseguito il montaggio, l'ha fatto all'80%.

 

Sorvolando sul montaggio e sulla verniciatura, ho seguito la stessa procedura fatta per L'ITALA. Ricordate?

 

Data la vetustà sono riuscito a scollare tutti i pezzi che dopo una bella ripulita ho rimontato verniciandoli con i colori appropriati.

 

Come potete vedere dalle foto, le prime due si riferiscono al motore prima del restauro, l'argento sembra il protagonista come colore.

Molto probabilmente alla fine degli anni 60 le informazioni, le foto ecc. non erano disponibili come oggi. Come si evince dalle foto successive con i colori appropriati e l'accuratezza del montaggio oltre a gli elementi aggiunti perchè mancanti, nel senzo che non li ha fatti neanche la nota casa Giapponese, il risultato e un pò migliore.

 

Il pezzo più importante che ho dovuto autocostruire è stato il comando della pompa d'iniezione, le due pulegge con la cingia dentata, poi il sistema di leveraggi e rinvii che azionano la pompa e le farfalle dell'alimentazione, per non parlare dei vari tubi e tubicini sparsi qua e la.

Naturalmente ho sostituito i tubi (quelli bianchi) dell'iniezione e i cavi delle candele, ricostruendo anche i vari raccordi e cappucci.

 

Ora il motore si trova montato nel telaio anch'esso completamente restaurato... o forse meglio dire "revisionato".

 

Gianni

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default (1).jpg

 

Spero questa foto possa aiutarti per la tua realizzazione

Ritrae Jackie Epstein al Grand Prix di Spa corso il 1 maggio del 1967 due settimane prima della Targa Florio

Sicuramente a quel tempo non si cambiava livrea del casco con tanta frequenza :)

 

 

questo si é un bell'aiuto!

 

rifaccio la tuta in azzurro e lascio il casco bianco. Neanche troppo lavoro.

 

Grazie mille.

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Spero questa foto possa aiutarti per la tua realizzazione

Ritrae Jackie Epstein al Grand Prix di Spa corso il 1 maggio del 1967 due settimane prima della Targa Florio

Sicuramente a quel tempo non si cambiava livrea del casco con tanta frequenza :)

 

Interessante anche la T70, certamente la stessa che alla Targa.

Solo che a Spa aveva i due spoiler a lato del muso (opzionali nel mio modello) e non alla Targa.

Strano, avrei detto l'opposto.

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Invité §bep134Bm

 

LULU' BORDONARO ALLA PASSO DI RIGANO BELLOLAMPO DEL 1953

 

https://3.bp.blogspot.com/-_fN [...] Sicily.jpg

ALLA TARGA SI PARTECIPAVA ANCHE CON LA FIAT 1100 (NELLA FOTO L'INDIMENTICATO GASPARE CAVALIERE)

 

58da3db2a4be8.jpg

 

 

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MA QUANDO SUL DIARIO DI STIRLING MOSS LEGGI CHE, A CIRCUITO APERTO E CON UNA FIAT 1100 PRESA A NOLO, LUI GIRAVA IN 63 MINUTI TI VIENE DA PENSARE AD UN'ALTRA CATEGORIA DI PILOTI.... (NELLA FOTO SOTTO NINNI VACCARELLA ALLA PASSO DI RIGANO-BELLOLAMPO)

 

 

 

http://www.csai.aci.it/uploads/RTEmagicC_40628_Passo_di_Rigano_56_Vaccarella.jpg.jpg

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Invité §tar315jc

Nota per chi si trova da quelle parti.

 

1/2 aprile fiera di Reggio Emilia: mostra scambio di auto e moto d'epoca.

Gianni :love:

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Invité §sho727jx

Le mie realizzazioni sono molto meno impegnative e sofisticate, ma mi appagano ugualmente...

 

 

1961 pors herm-barth.jpg

TARGA FLORIO 1961 - Hermann-Barth su Porsche 718 RS 61 1700 (3°ass.)

 

soggetto molto poco riprodotto ma pur sempre piazzamento da podio...

Da una base di edicola volevo realizzare la 136 di Moss-Hill, più appariscente dal punto di vista cromatico, ma è stata prodotta a livello industriale

 

 

pors 132 004.jpg

 

 

pors 132 005.jpg

 

 

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pors 132 001.jpg

 

 

pors 132 002.jpg

 

così mi sono trastullato a modificare con pochi accorgimenti il modello di base

 

:hello:

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Le mie realizzazioni sono molto meno impegnative e sofisticate, ma mi appagano ugualmente...

 

 

1961 pors herm-barth.jpg

TARGA FLORIO 1961 - Hermann-Barth su Porsche 718 RS 61 1700 (3°ass.)

 

soggetto molto poco riprodotto ma pur sempre piazzamento da podio...

Da una base di edicola volevo realizzare la 136 di Moss-Hill, più appariscente dal punto di vista cromatico, ma è stata prodotta a livello industriale

 

 

pors 132 004.jpg

 

 

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pors 132 003.jpg

 

 

pors 132 001.jpg

 

 

pors 132 002.jpg

 

così mi sono trastullato a modificare con pochi accorgimenti il modello di base

 

:hello:

 

 

Ciao maître shortleg , superbe :love: :love: :love:

sa grande sœur du Mans 1958

 

Ciao maestro shortleg, splendido, :love: :love: :love:

la sua grande sorella del Mans 1958

 

 

P10603671.jpg

.

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Invité §sho727jx

Bella, mi piacciono I modelli con il pilota in maniche di camicia...

la metto il lista "modelli slot da realizzare"

 

 

1961 pors herrmann-barth 6.jpg

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Invité §TAR516zF

MONTE PELLEGRINO HISTORIC 2017

www.montepellegrino.net info: mph.iscrizione@gmail.com

 

 

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Il Trofeo Abarth-MPH è giunto al suo secondo anno. Non si tratta di una coppa o di una targa incisa per l'occasione, ma di una vera opera d'arte, unico esemplare, che il Maestro Mosaicista Francesco Anchora sta realizzando in questi giorni per l'Abarth più bella, più emozionante, più...... che parteciperà alla Coppa Città di Palermo il prossimo 30 aprile !

 

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Invité §TAR516zF

In occasione della MPH 2017 saranno celebrati i piloti palermitani vincitori della salita del Monte Pellegrino.

 

Come anticipazione di quanto leggerete nei prossimi post che ci accompagneranno sino al 28 aprile vi propongo la pagina che ho preparato per il Numero Unico e che racconta anche degli altri siciliani che hanno trionfato dal 1948 al 1990 sul pavè del Monte Pellegrino.

 

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I Campioni siciliani della Salita al Monte Pellegrino (1948-1990)

La Salita al Monte Pellegrino, conosciuta anche come Palermo-Monte Pellegrino è sin dal 1924 la corsa della città. Ideata da Vincenzo Florio nel 1908, anche con lo scopo di accelerare i lavori per la costruzione di una strada carrozzabile che conducesse al Santuario dedicato alla Santa Patrona di Palermo, dopo i primi tentativi di battere il record della salita (circa 4 km) riprende proprio nel 1924, con lo svolgimento tipico delle gare in salita, quando vengono completati ed inaugurati dallo stesso Benito Mussolini, i circa 8 chilometri e mezzo che avrebbero permesso ai palermitani devoti di rendere omaggio a Santa Rosalia e a quelli sportivi di darsi battaglia per vincere la cronoscalata. La salita si è disputata sino al 1937 in modo discontinuo con sei edizioni, per riprendere con costanza la sua storia dal 1948 al 1976 e chiudere con le ultime cinque edizioni degli anni 80 (1986-1990) . La gara non è mai stata valida per il campionato europeo montagna, conservando sempre la caratteristica di gara di velocità nazionale, e per il fatto di svolgersi in Sicilia, è rimasta legata alle imprese dei piloti locali che di quelli continentali. Solo due case automobilistiche si sono impegnate ufficialmente nel tentativo di vincere questa sfida, la Lancia nel 1953 e l'Alfa Romeo nel 1967 e 69 e proprio in questa occasione si sono avuti i successi di piloti non isolani: Umberto Maglioli nel 1953 e Nanni Galli nel 1967. Ignazio Giunti nel 1969 ha perso questa possibilità con un disastroso testacoda. Tutti gli altri 28 vincitori sono stati siciliani. Possiamo scrivere che la vera storia della Salita al Monte Pellegrino inizia nel 1948 quando Il Principe Raimondo Lanza di Trabia ed i baroni Stefano La Motta ed Antonio Pucci riportarono al presidente della Regione Siciliana Giuseppe Alessi, quanto loro era rimasto dei fondi pubblici stanziati per la organizzazione del Giro di Sicilia-Targa Florio. Fu chiesto loro dallo stesso presidente Alessi di impiegarli sempre in una manifestazione sportiva e la scelta cadde proprio sulla cronoscalata palermitana.

 

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1958 - Principe Gaetano Starrabba - Ferrari 500 TRC (foto collezione G.Galeazzi)

 

E' stato proprio Stefano La Motta a vincere questa edizione, e sempre per sua iniziativa il vincitore assoluto sarebbe stato con una coppa dedicata ad Achille Varzi, scomparso durante le prove del Gran Premio di Berna. La coppa ha conservato il nome sino all'ultima edizione del 1990, e dal 2013 viene riassegnata nel corso del nostro evento. E' un altro nobile siciliano, il barone Luigi Chiaramonte Bordonaro che negli anni 1952, 55 e 56 vince per ben tre volte la gara, record di vittorie condiviso con Eugenio Renna, conosciuto con lo pseudonimo di "Amphicar". Il Principe Gaetano Starrabba con la sua Ferrari 500 Testarossa è l'ultimo dei nobili gentlemen driver, a vincere nel 1958 la salita, senza però riuscire ad abbassare il record del 1954 dell'amico Bordonaro.

 

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1959 - Nino Vaccarella - Maserati 200 SI (foto tratta da "Il Preside Volante" - Flaccovio Editore)

 

Sarà Nino Vaccarella, esordiente nel 1958 con la verde Lancia Aurelia B20 a trionfare nel 1959 con la Maserati 200 SI, segnando il record in 5'14"2, tempo a cui Ferdinando Latteri riuscirà a togliere 8" solo nel 1965. Con la Maserati Birdcage il palermitano Nino Todaro, come lo stesso Vaccarella, vincerà anche la salita sul versante di Mondello, mentre segnerà 2 vittorie consecutive nel 1962 e 63 nel versante palermitano. Il giovane Ignazio Capuano sigla nel 1966 l'unica vittoria della Porsche (non ufficiale) con la stessa Carrera 6 con la quale aveva ben figurato alla Targa Florio dello stesso anno. Nuova doppietta (1969-70) firmata da Pietro Lo Piccolo su una Ferrari Dino 206 appositamente alleggerita direttamente a Maranello.

 

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1963 - Nino Todaro - Maserati T60 Birdcage (foto archivio storico Nicola Scafidi)

 

Nel 1972 e 1973 Raffaele Restivo e Giuseppe Vassallo confermano sulle Abarth Sport la prima vittoria di una vettura dello scorpione ottenuta nel 1971 con Eugenio Renna. Il forte pilota palermitano vincerà ancora su Chevron e su Osella, e saranno le Osella PA9 a vincere le ultime edizioni della Salita al Monte Pellegrino, portate al traguardo da Benny Rosalia, Giovanni Cassibba e Giampaolo Ceraolo, l'ultimo a firmare l'albo doro della gara.

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1970 - Pietro Lo Piccolo . Ferrari Dino 206 S (foto Enzo Mancino)

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Invité §ant842ti

 

1961 pors herrmann-barth 6.jpg

 

 

132 Porsche 718 RS61  H-Hermann - E-Barth (9).jpg

caro Shortleg, quando raggiungerai la mia venerabile età sarai più accurato nella ricerca storica ...

nino

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Invité §sho727jx

1961 pors herrmann-barth 11.jpg

Ninuzzo, abbiamo già avuto Montale e Ungaretti che si capivano solo loro...! non mi fare anche tu l'ermetico... :lol:

Se ti riferisci al colore della striscia...palla... noncepobblema...! io l'ho interpretata così; se hai certezze posso sempre cambiare il colore

 

:benetton:

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DA Autosprint online:

Sivocci però era anche molto sfortunato in gara. A quell'epoca le auto da corsa erano molto fragili, le gare lunghe e difficili e Sivocci era sempre stato bersagliato dalle rotture. Così, lui che da bravo campano era scaramantico, prima della Targa Florio del 1923 decise di dipingere sulla propria Alfa Romeo P1 un bel quadrifoglio verde portafortuna iscritto in un quadrato bianco.

Incredibile a dirsi, quel quadrifoglio dipinto sulla carrozzeria gli portò fortuna: quel giorno di maggio 1923 Sivocci riuscì a battere tutti i suoi avversari e vinse la sua prima corsa, la mitica targa Florio. Purtroppo la magia del quadrifoglio si confermò in chiave drammatica pochi mesi dopo, quando a Sivocci perse la vita a Monza durante una corsa. Quel giorno sulla carrozzeria della sua Alfa Romeo non c'era il quadrifoglio verde perché il cofano dell'auto era stato ridipinto dopo un danno in prova e non c'era stato tempo di aggiungere il simbolo. L'assenza del portafortuna si rivelò in tutta la sua drammaticità.

 

 

Non sapevo dell'aneddoto riferentesi alla Targa. C'é sempre da imparare.

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