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Histoires du sport automobile

TARGA FLORIO E LE CORSE SICILIANE


Invité §sho727jx
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Invité §tar086XR

Buon anno anche pure a Te Peppino,qui c'è il sole a lassa e pigghia

ma c'è il sole,

Saluti acculturati Andrea

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Invité §TAR516zF

Cari amici, Buon Anno !

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Le realizzazioni modellistiche delle quali vi voglio raccontare, "pezzi unici" creati per la collezione del mio amico Rino Realmuto, riguardano due Ferrari 250 TR59 prestigiose, i telai 0766TR59 e 0768TR59, che insieme al telaio 0770TR59 (del quale ho scritto nel mio ultimo post) parteciparono anche alla sfortunata (per la casa di Maranello) Targa Florio del 1959, quando tutte e tre le potenti 3 litri furono battute dalla piccola ed agile Porsche 718 di Edgard Barth e Wolfgang Seidel.

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La Ferrari 250 TR59 telaio 0768TR59 corre per la Scuderia Ferrari dal marzo al giugno 1950 conseguendo con Jean Behra e Cliff Allison il secondo posto alla 12 ore di Sebring e con Jean Behra e Tony Brooks il terzo posto alla 1000 Km del Nurburgring ed il ritiro alla Targa Florio (#150).

Nel settembre 1959 il telaio viene venduto alla Ferrari Representatives of California (Eleanor von Neumann) correndo per la stessa scuderia sino al 1961 nelle gare americane con importanti risultati: 6 vittorie e 4 podi.

Nell'agosto 1961 viene venduta a Dick Hahn ed affidata sempre al pilota statunitense Jerry Grant riesce ancora a vincere a Portland nel 1962. La carriera agonistica si comnclude nel 1963 ed anche questo telaio, aòòa fine degli anni 70 è stato restaurato e riportato nelle condizioni originali.

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Targa Florio 1959 Jean Behra e Tony Brooks (0768TR59)

Dal punto di vista modellistico sono state scelta le realizzazioni della versioni che con Jack Nethercutt e Pete Lovely hanno corso la 12 ore di Sebring del 1960, conclusa con un terzo posto (#8) e quella del 1961 (#9), ritirata. La carrozzeria si differenziava per una modifica del cofano posteriore, eliminato il poggiatesta singolo alle spalle del pilota il cofano rialzato in tutta la sua larghezza, per accogliere un serbatoio più capiente, atto a ridurre le soste per rifornimento durante la classica 12 ore americana.

12 ore di Sebring 1961 Jack Nethercutt e Pete Lovely (0768TR59)

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Le modifiche sono state realizzate in plasticard, la base di partenza ottenuta da Alfonso Marchetta partendo da una Ferrari TR59 di Starter, la scala di riduzione 1/43, le decals autoprodotte.

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12 ore di Sebring 1960 Jack Nethercutt e Pete Lovely (0768TR59)

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La Ferrari 250 TR59 telaio 0766TR59 corre per la Scuderia Ferrari dal marzo al settembre del 1959 conseguendo con Phil Hill e Olivier Gendebien una vittoria a Sebring, un secondo posto al Nurburgring, il ritiro alla Targa Florio (#152) e con Cliff Allison e Giulio Cabianca un terzo posto al Tourist Trophy.

Venduta alla NART corre le gare americane del restante 1959 e di buona parte del 1960, affidata ai fratelli Rodriguez, con buoni risultati tra i quali 4 podi.

Nel dicembre 1960 viene acquistata, sempre per correre in America da Harp Sharp, che ottiene il 25 marzo del 1961 un buon 4°posto alla 12 ore di Sebring.

Nel settembre 1961 la TR è ceduta a Robert (Bob) Hurt per termiare con lo stesso pilota la sua lunga carriera nel giugno 1963, raccogliendo un unica vittoria nel 1961 a Puerto Rico.

Alla fine degli anni 70 il telaio viene completamente restaurato e portato nelle forme originali.

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Targa Florio 1959 Phil Hill e Olivier Gendebien (0766TR59)

Dal punto di vista modellistico è stata scelta la realizzazione della versione che con Harp Sharp e Ronnie Hissom ha corso la 12 ore di Sebring del 1961 con il n.10. La carrozzeria si differenziava per una modifica del cofano posteriore, rialzato nella parte a destra del poggiatesta, per accogliere un serbatoio più capiente, atto a ridurre le soste per rifornimento durante la classica 12 ore americana. L'accorgimento ricordava lo stesso usato in Ferrari nel 1954 sulle 375 Plus.

 

12 ore di Sebring 1961 Harp Sharp e Ronnie Hissom (0766TR59)

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Le modifiche sono state realizzate in plasticard, la base di partenza ottenuta da Alfonso Marchetta partendo da una Ferrari TR59 di Starter, la scala di riduzione 1/43, le decals autoprodotte.

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Invité §sal428LJ

Fefe porsche.jpg

 

Grazie a tutti Voi per gl' Auguri sinceri, che avete mandato al neo nonno Manulik che si impegna a trasmettere la Ns. passione per l' automobilismo sportivo e Targa Florio, al dolce nipotino Federico, nuovo acquisto della scuderia Manulik Team Sport Car. :love::D:sol:

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Invité §sho727jx

Nuovi nipotini crescono...

 

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dalla simulazione...

 

 

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alle macchine vere...

 

SAPI RI CU PIGGHIO'... :D

 

 

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Invité §tar315jc

La nostra gastronomia (quella tipica palermitana) ha preso piede a Milano. :)

 

Oltre alla focacceria S. Francesco, da anni nota a Milano

 

 

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Ia succursale accanto al duomo. oltre a un'altra in una zona periferica di Milano e quella di Bergamo nel centro commerciale di Orio al Serio

 

 

Natale 2017 (2).jpg

Vi posso assicurare che sono più buone di quelle di casa nostra. (oltre che più care, ma anche più grandi).

 

 

Dopo alcuni giorni, sulla strada per il museo Alfa Romeo, nelle parti di Rho, mio figlio ci ha portato in un'altro angolo di Palermo.

 

Aperto da quasi un anno, ma già ben radicato ed apprezzato.

 

La denominazione è tutto un programma.

 

 

anonimo_NEW.jpg

 

 

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Aperta e condotta da un gruppo di giovani palermitani, che oltre al punto vendita, nel fine settimana girano con delle moto Ape, dalla mezzanotte all'alba come del resto da noi. Vendendo pane e panelle, sfincione, e pani cà meusa.

 

Gianni

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Invité §ant842ti

mi raccomando: arancinA e non arancinO ...

AUGURI!!!

nino

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Invité §TAR516zF

Come già scritto qualche settimana fa, ho potuto riprendere in mano la mia passione modellistica ed i lavori fermi da tantissimo tempo per mancanza di...tempo.

 

Ed è così che questa sera sono riuscito a completarele le ultime 18 Ferrari in scala 1/43 che avevo in lavorazione per l'amico Rino Realmuto.

 

Si tratta di TR61 e TRI che hanno corso tra il 1961 e 1963, molte delle quali sotto i colori della Scuderia Serenissima. Le basi di partenza sono per tutte rispettivi kit di Starter ancora una volta ristampati da Alfonso Marchetta per potere realizzare versioni diverse da quelli del kit di partenza, con piccole modifiche nelle carrozzerie e autorealizzazioni delle decals. In alcuni casi si tratta di autentiche rielaborazioni, con interventi molto importanti nelle carrozzerie. Ancora una volta saranno queste ad essere oggetto dei miei prossimi post, per il momento vi mostro la visione d'insieme dei kit completati.

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Nulla di tutto questo sarebbe stato possibile senza il valido aiuto del caro Alfonso Marchetta, un amico che rende, almeno per me, ancora più bello ed appassionante fare modellini.

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Invité §ant842ti

Enzo caro, ma tu non facevi l'anestesista? cerco di immaginarti con la mascherina (non da chirurgo), la pistola del compressore in azione in mezzo ad una coltre di vapori di vernice ... io, ormai da tempo, quando necessario, e senza vento, spruzzo all'aperto in terrazza. da quando abbiamo restaurato il vano scala ed il pianerottolo del lanternino ... la famiglia mi ha confinato in un box della unopiù in legno pieno di sedie a sdraio estive dove mi muovo a malapena e con i modellini depositati in ogni anfratto libero ... fra l'altro, gelido d'inverno e come fornace d'estate ... vi lascio immaginare ...

nino

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Invité §tar315jc

Ferrari TR.jpg

 

Alla faccia di chi porta le riproduzioni modellistiche in Cina.

 

Lodevole esempio BRAVI! :love: :love: :love:

 

Riprendiamo il "made in Italy" almeno nel settore artigianale :)

 

Gianni

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Invité §sho727jx

florio 31.jpg

Domani son 59 anni che il Cavalieruzzo ci ha lasciati...

ma il mito resta tuttora vivo nel mondo

:jap:

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Invité §Ern571wM

Hei grande Carmelo (te lo sei scelto apposta quel Best, con molta previdente modestia...) a Palermo ce n'è una di ASA, qui ritratta in una rievocazione su un circuito che... "mi pare conoscente" :ange:

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/shared/forum/m [...] 26/ASA.jpg

 

:jap: :jap:

 

 

Questa è la mia Asa (unica a Palermo e in Sicilia e una delle circa 12 presenti in Italia) e la foto è stata fatta al centenario della Targa Florio del 2006.

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Invité §sho727jx

Questa è la mia Asa (unica a Palermo e in Sicilia e una delle circa 12 presenti in Italia) e la foto è stata fatta al centenario della Targa Florio del 2006.

 

Ciao Ernesto, la foto è stata scattata da me molto tempo prima in una gara club del VCC Panormus.

 

:hello:

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Invité §bep134Bm

florio 31.jpg

Domani son 59 anni che il Cavalieruzzo ci ha lasciati...

ma il mito resta tuttora vivo nel mondo

:jap:

OGGI SIAMO ANDATI A TROVARE DON VINCENZO IN SEGNO DI GRATITUDINE PER LA SUA TARGA E C'ERANO FIORI FRESCHI SULLA SUA TOMBA

beppe

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Invité §TAR516zF

Enzo caro, ma tu non facevi l'anestesista? cerco di immaginarti con la mascherina (non da chirurgo), la pistola del compressore in azione in mezzo ad una coltre di vapori di vernice ... io, ormai da tempo, quando necessario, e senza vento, spruzzo all'aperto in terrazza. da quando abbiamo restaurato il vano scala ed il pianerottolo del lanternino ... la famiglia mi ha confinato in un box della unopiù in legno pieno di sedie a sdraio estive dove mi muovo a malapena e con i modellini depositati in ogni anfratto libero ... fra l'altro, gelido d'inverno e come fornace d'estate ... vi lascio immaginare ...

nino

 

Caro Ninuzzo,

io per fortuna... anche se desidero una pensione che appare come un miraggio.... faccio ancora l'anestesista !

Ciò che al momento non faccio più è "organizzare un evento internazionale come la Monte Pellegrino Historic". Sono trascorsi cinque lunghissimio anni che, pur avendomi dato tante soddisfazioni "internazionali", mi hanno distratto agli hbby e cosa più importante agli affetti familiari. Stress e responsabilità sono state le ciliegine sulla torta.

Ecoo quindi che riappropriatomi del mio tempo ho ripreso a godermi la famiglia e a produrre modellini. In quest'ultimo caso è una scelta obbligata dato che ho preso deglòi impegni con i miei "committenti", ma anche una gioia perchè è chiaro che mi piace fare il modellista, ma soprattutto mi intriga crescere usando tecniche nuove, più facili da affrontare grazie agli scambi continui che avvengono tramite Facebook con maestri del modellismo come Alessabdro Prini, Paolo Devodier, Stephane Duprene......

Altra cosa che va sottolineata è che la cinquantina di Ferrari, GTA e Stratos che avete visto negli ultimi post, sono entrate in lavorazione l'anno scorso (Stratos e GTA da molto più tempo) e praticamente ultimate questo dicembre. Equivale cioè ad una produzione media di circa quattro modellini al mese.... che non è male.

 

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Una produzione a così alto ritmo anche perchè non mi dedico mai ad un solo modello, ma ne raccolgo sempre almeno una ventina per colore, così da arrivare lla "verniciatura collettiva" a cui segue la rifinitura.

Detto questo, non mi sono dimenticato la promessa delle Decals per La Cisitalia Abarth di Nuvolari. Mandami il tuoi indirizzo che ti invio subito le decals !

Ancora una volta grazie anche ad Alfonso che mi assiste, mi collabora e mi aiuta non poco in questa mia nuova stagione modellistica !

 

Buon anno e ad Majora (modellisticamente parlando).......

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Invité §sho727jx

Florio 15.jpg

 

Un Don Vincenzo raggiante e sullo sfondo una Floriopoli agghindata a festa e un pubblico strabocchevole

immagine emblematica di cosa è stata la Targa

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Invité §TAR516zF

Ritorno a raccontarvi dei miei ultimi lavori modellistici.

 

Ma prima di entrare nella descrizione del modellino è necessario anche in questo caso raccontare un po' di storia. In fondo uno dei messaggi legati al modellismo è proprio lo stretto legame culturale e storico con ciò che si vuole riprodurre in scala ridotta. Regola che vale per tutte le categorie del modellismo statico e del fermodellismo.

 

Ma veniamo al racconto: fino a quando Enzo Ferrari ha dato vita alla sua scuderia, e fino a quanmdo i regolamenti lo hanno permesso, quando cioè il passaggio da un anno ad un altro non stravolgeva le caratteristiche delle auto che avrebbero corso il campionato successivo, ogni modello era l'evoluzione del precedente, anno dopo anno, ma non solo. Per realizzare la nuova versione venivano usati i telai dell'anno precedente, salvo non fosse necessario avere altre auto (magari per le scuderie private) o in caso di incidenti che rendevano irrecuperabile il telaio. Terminata la vita agonistica legata ai campionati internazionali, le sport continuavano, come già scritto nei post precedenti, la loro vita ceduti a scuderie o piloti americani per correre nei campionati del loro continente.

 

Ed è questo la ragione per la quale, la grandissima parte delle sport prototipo Ferrari che oggi ammiriamo nei concorsi di eleganza o nelle manifestazioni da corsa classiche, sono frutto di restauri a volte anche molto complessi, mentre di alcuni modelli non esiste più l'originale, vale come esempio la 125 S del 1947, la prima "vera" Ferrari, ricostruita da zero (ma sui disegni originali) dalla stessa Ferrari negli anni 90, per celebrare i suoi primi 50 anni di vita, il telaio originale essendo stato usato tra il 1947 ed il 1949 per dare vita a nuove versioni ed evoluzioni.....

 

La Ferrari della quale vi voglio raccontare, anche modellisticamente, è un telaio prestigioso, lo 0726TR 58 carrozzato da Scaglietti, con il quale Luigi Musso in coppia con Olivier Gendebien vinse la Targa Florio ed arrivò secondo alla 12 ore di Sebring e con Phil Hill si classificò quarto alla 1000 Km del Nurburgring del 1958.

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Fu a fine stagine 1958 che questo telaio rientrò nelle officine della Scuderia Ferrari per fare da "laboratorio" per la preparazione della nuova vettura che avrebbe corso la stagione 1959, sempre una 250 testarossa (cioè con le due testate del 12 cilindri dipinte rigorosamente di rosso) ma che avrebbe avuto una carrozzeria ed un telaio diverso.

 

Questa vettura prototipo provo sulle strade cittadine del GP di Modena, ed era caratterizzata da un cofano motore aperto e provvisto di una calotta di plexiglass che indirizzava l'aria sulle "trombette" di aspirazione del motore (caratteristica che sarà mantenuta sul modello 250 TR59 e da una seconda presa d'aria verticale a dx della grande presa per il radiatore, mentre a sx ne veniva mantenuta una. Il poggiatesta appariva più basso.

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Completati i test per raccogliere le informazioni necessarie per il nuovo modello, il telaio fu venduto al concessionario Ferrari per il Venzuela Carlos Kauffmann.e successivamente da questo al pilota venezuelano Lino Fayen.

 

Fayen dopo un paio di corse, accortosi che la Ferrari non era più competitiva decise di affittarla ad Ettore Chimeri che la guidò disputando tra il dicembre 1959 ed il febbario del 1960 5 gare, piazzandosi ma senza mai sfiorare il podio. Fu nel Gran Premio di Cuba del febbraio 1960 che Ettore Chimeri durante le prove del sabato perse il controllo della 0726TR alla fine di un lungo rettilineo. Il pilota fu sbalzato fuori dall'auto morendo durante il trasporto in ospedale. La Testarossa finì la sua tragica corsa precipitando in un burrone e rimanendo tanto danneggiata che il suo proprietario decise di abbandonarla. La Ferrari rimase in fondo al dirupo sino al 1963, quando fu rimossa e scaricata in un deposito militare di Cuba.

 

Ed è così che della Ferrai 20TR vittoriosa alla Targa Florio del 1958 non ne è rimasto nulla.....

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Il modellino è stato realizzato in scala 1/43 partendo da uno stampo realizzato dall'amico Alfonso Marchetta su una base Record, le decalcomanie sono autoprodotte.

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Invité §ant842ti

Che fine triste...marcire in un dirupo dopo il trionfo sulle Madonie!!

Bene Enzo e Alfonso la vostra è cultura modellistica!

 

 

noto i cerchi verniciati. è un discorso che si ripropone, almeno nella scala 1/43. normalmente il montaggio successivo della gomma provoca una certa asportazione della verniciatura, e nasce il ritocco. io continuo ad essere indeciso volta per volta, poi godo di un montaggio che non mi impegni, almeno là. ma, le fotoincisioni non sono nate anche per la finitura che offrono? ed allora, godiamocele finchè possibili e reperibili. in ogni scelta, i gallettoni dovrebbero però sembrare sempre cromati. probabilmente erano nel reale in alluminio spazzolato, molto lucidi come si vedono tutt'ora.

nino

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Invité §ant842ti

Che fine triste...marcire in un dirupo dopo il trionfo sulle Madonie!!

Bene Enzo e Alfonso la vostra è cultura modellistica!

 

 

mi viene di ricordare di quella carrozzeria di Bugatti T35 (o simili) sul marciapiedi attorno ad un edificio scolastico in un villaggio di Messina. la vedevamo bene dall'autobus che ci portava alla nostra campagna ... ogni volta mio padre mi ricordava:- vedi, quella è la Bugatti! un mio caro collega ed amico, ora scomparso, mi diceva avesse fatto qualche vano tentativo per comprarla e non lasciarla ad una autodistruzione ... chissà chi se l'è accaparrata ... agli albori dell'automobilismo sportivo era di gran moda fra i nobili possedere auto da corsa. i borghesi ricchi, come i commercianti di successo, facevano il possibile per competere con i citati nobili. e si compravano anche loro la Bugatti ...

nino

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Invité §tar315jc

 

noto i cerchi verniciati. è un discorso che si ripropone, almeno nella scala 1/43. normalmente il montaggio successivo della gomma provoca una certa asportazione della verniciatura, e nasce il ritocco. io continuo ad essere indeciso volta per volta, poi godo di un montaggio che non mi impegni, almeno là. ma, le fotoincisioni non sono nate anche per la finitura che offrono? ed allora, godiamocele finchè possibili e reperibili. in ogni scelta, i gallettoni dovrebbero però sembrare sempre cromati. probabilmente erano nel reale in alluminio spazzolato, molto lucidi come si vedono tutt'ora.

nino

 

 

Si può aggirare il problema montando le gomme dall'interno. :D

 

 

 

IOppure rendere satinati i cerchi spruzzando il trasparente opaco TS 80 Flat Clear Tamiya. Aspettare però che si asciughi bene. :)

 

Gianni

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Invité §ant842ti

 

Si può aggirare il problema montando le gomme dall'interno. :D

 

 

 

IOppure rendere satinati i cerchi spruzzando il trasparente opaco TS 80 Flat Clear Tamiya. Aspettare però che si asciughi bene. :)

 

Gianni

 

 

già fatto. metto a faccia in giù il cerchio e spingo la gomma da dietro, magari appoggiando su foglio di carta. devo provare il trasparente e vedere l'effetto finale.

nino

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Invité §tar315jc

Ai primi di gennaio in edicola in scala 1-8 la Fiat 600 D

 

Fiat 600 D.jpg

Hachette ogni anno propone questi maxi modelli, iniziando la serie con l'Alfa Romeo Duetto.

Soltanto che quelli proposti dopo, non hanno la qualità e la funzionalità dell'Alfa. :non:

Alcuni particolari secondari che andrebbero cromati, sono verniciati in argento, sono stati eliminati gli indicatori di direzione (un difetto della Duetto, a volte funzionavano a volte no). :??:

 

Ora in questo nuovo modello si notano dei grossolani errori originati da scarsa conoscenza del modello da riprodurre.

Infatti riproducendo la 600 D del 1960, hanno confuso i sedili anteriori con quelli della 1° serie del 1955, quando si abbassava lo schienale per accedere ai sedili posteriori.

 

interno.jpg

 

Nella foto sotto i corretti sedili con schienale reclinabile, che si alza compreso la seduta per facilitare l'accesso post.

 

anonimo_NEW.jpg

Inoltre non capisco da dove spuntano i 3 grossi fori neri sul telaio interno delle porte.

Nel vano anter. una cinghia in cuoio al posto del ferma ruota in gomma.

Oppure nel vano motore il filtro aria dipinto in argento al posto del grigio perla pastello, per non parlare dell'eccessivo spessore della basetta dell'indicatore di direzione sul parafango, basetta in metallo assente sulle luci di posizione anter. (sulla D era presente, fu eliminata nell'ultima serie del 1964) :??:

Questi solo quelli visibili dalle brochure. Per giunta non è neanche disponibile il CD che mostra le varie fasi del montaggio.

 

Si può acquistare in corso d'opera il porta pacchi e il set di valige da montare sul tetto pagandolo a parte (vedi brochure), e la vetrinetta.

 

 

accessori.jpg

 

Da un questionario allegato nel 1° fascicolo si intuisce che in futuro potrebbe uscire la Miura, la Fiat 850 e la Giulietta SS :ange:

 

Gianni

 

 

 

 

 

 

Il

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Invité §sho727jx

e come per le macchine vere, se vuoi gli optionals li devi pagare a parte... :D

 

:non:

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Invité §tar315jc

Museo Alfa Romeo.jpg

 

Quest'anno finalmente sono riuscito ha visitare il museo Alfa Romeo ad Arese insieme alla mia famiglia.

 

Posto le foto più significative, anche se in effetti non ho scattato le usuali centinaia di foto che normalmente faccio nei musei.

Sono immagini non qualitativamente eccelse perchè effettuate con i cellulari (anche se dell'ultima generazione) dei miei figli e di mia moglie.

 

Il museo che come molti sapranno è ricavato dentro la ex fabbrica di Arese con l'occasione ristrutturata.

 

Il museo si snoda su tre livelli che generano sei semipiani

Sono esposte 80 vetture che coprono un arco di tempo che va dal 1911 alla fine degli anni 90, almeno al momento della visita, dato che abitualmente i musei di questo genere alternano nel tempo delle tematiche diverse.

 

Comincio con le foto dei motori della casa del biscione.

 

 

1925 motore Alfa Romeo RL.jpg

 

 

1931  8C 2300 Monza  (3).jpg

 

 

1931  8C 2300 Monza  (1).jpg

 

 

1931  8C 2300 Monza  (2).jpg

 

 

1951  Alfetta 159.jpg

 

 

1955  Giulietta.jpg

 

 

1975  33 tt 12.jpg

 

 

motore 12 cilindri.jpg

 

 

1996  155 V6  Martini  (3).jpg

 

continua...

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Invité §ant842ti

Museo Alfa Romeo.jpg

 

Quest'anno finalmente sono riuscito ha visitare il museo Alfa Romeo ad Arese insieme alla mia famiglia.

 

Posto le foto più significative, anche se in effetti non ho scattato le usuali centinaia di foto che normalmente faccio nei musei.

Sono immagini non qualitativamente eccelse perchè effettuate con i cellulari (anche se dell'ultima generazione) dei miei figli e di mia moglie.

 

Il museo che come molti sapranno è ricavato dentro la ex fabbrica di Arese con l'occasione ristrutturata.

 

Il museo si snoda su tre livelli che generano sei semipiani

Sono esposte 80 vetture che coprono un arco di tempo che va dal 1911 alla fine degli anni 90, almeno al momento della visita, dato che abitualmente i musei di questo genere alternano nel tempo delle tematiche diverse.

 

Comincio con le foto dei motori della casa del biscione.

 

 

1925 motore Alfa Romeo RL.jpg

 

 

1931  8C 2300 Monza  (3).jpg

 

 

1931  8C 2300 Monza  (1).jpg

 

 

1931  8C 2300 Monza  (2).jpg

 

 

1951  Alfetta 159.jpg

 

 

1955  Giulietta.jpg

 

 

1975  33 tt 12.jpg

 

 

motore 12 cilindri.jpg

 

 

1996  155 V6  Martini  (3).jpg

 

continua...

 

 

ciao Gianni, hai forse visto e fotografato l'Alfetta 158? anzi, se ti ricordi, il rosso del colore quale potrebbe essere?

tumblr_mz17j7ehdu1qapwfro1_1280.jpg

grazie! nino

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ciao Gianni, hai forse visto e fotografato l'Alfetta 158? anzi, se ti ricordi, il rosso del colore quale potrebbe essere?

tumblr_mz17j7ehdu1qapwfro1_1280.jpg

grazie! nino

 

 

Ecco la 159 fotografata da Spazzaneve presso il Museo Enzo Ferrari di Modena.

Vista di persona, penso che fosse stata restaurata con il classico rosso Alfa 501.

 

IMG_1443.jpg

 

IMG_1444.jpg

 

IMG_1445.jpg

 

IMG_1446.jpg

 

IMG_1447.jpg

 

IMG_1448.jpg

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Invité §tar315jc

Colore rosso Alfa.

 

Una premessa: Del rosso 501 esistono ben 7 varianti. Dal più chiaro al più scuro che praticamente è quasi un bordeaux.

 

Posto le foto delle due Alfetta viste al museo, la158 e 159.

 

 

1950  Alfetta 158   (2).jpg

 

 

1951  Alfetta 159  (2).jpg

Le condizioni d'illuminazione (potenti spot che concentrano la luce sulla carrozzeria e buie zone d'ombra non consentono di percepire l'esatta tonalità).

 

Una curiosità che mi ha fatto notare mio figlio. la tappezzeria della 159.

Era uguale al velluto del mio pantalone, nel colore, nella consistenza e perfino nelle righe.

Ed è plausibile, dato che si tratta dello stesso velluto "Duca Visconti di Modrone".

 

1951  Alfetta 159  (4).jpg

Gianni

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Colore rosso Alfa.

 

Una premessa: Del rosso 501 esistono ben 7 varianti. Dal più chiaro al più scuro che praticamente è quasi un bordeaux.

 

Posto le foto delle due Alfetta viste al museo, la158 e 159.

 

 

1950  Alfetta 158   (2).jpg

 

 

1951  Alfetta 159  (2).jpg

Le condizioni d'illuminazione (potenti spot che concentrano la luce sulla carrozzeria e buie zone d'ombra non consentono di percepire l'esatta tonalità).

 

Una curiosità che mi ha fatto notare mio figlio. la tappezzeria della 159.

Era uguale al velluto del mio pantalone, nel colore, nella consistenza e perfino nelle righe.

Ed è plausibile, dato che si tratta dello stesso velluto "Duca Visconti di Modrone".

1951  Alfetta 159  (4).jpg

Gianni

 

 

 

Complimenti Gianni per il "Visconti di Modrone"...si vede che ti sai vestire!!!

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Invité §sho727jx

 

 

Complimenti Gianni per il "Visconti di Modrone"...si vede che ti sai vestire!!!

 

Anch'io ricordo di avere avuto un paio di pantaloni (velluto verde) Biscotto di Montone... :lol:

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