TARGA FLORIO E LE CORSE SICILIANE

19 septembre 2018

Srive Enzo :

" .... Questo Forum così come altre attività umane non può essere eterno, ma nonostamte i nuovi mezzi di comunicazione, le diaspore e le dicotomie, continua ad avere vita e dignità".

E' vero caro Enzo... "non può essere eterno" ma non può dimenticarsi che "tutto sta a noi". Dalla nostra voglia, dal momento della nostra vita, dal nostro stato di umore, dai nostri impegni e dai traguardi che ci siamo dati o che abbiamo abbandonato.

Sta nel corso della storia decennale di questo topic, dove - qualcuno prima e qualcuno dopo - si è capito che la sola passione non può bastare per animare e fare grandi eventi come la vecchia TF.
Forse è sempre stato così.
Il grande Avv.Sansone, dopo tutto, era interessato in affari con George Filipinetti (o almeno così pare trasparire dalle dichiazioni del figlio del Patron svizzero, contenute nel libro sulla Scuderia elevetica e sulle ragioni della sua chiusura nel'73/74).
I Binelli, grandi organizzatori di eventi - mi pare - anche della rievocazione 2012, hanno fatto il botto.
Non parliamo cosa c'era dietro il famoso "Centenaio" del 2006.

E' così caro Enzo. A volte bisogna arrendersi all'evidenza che fare le cose.... costa e costa troppo.

Il topic rimane quindi "lo sfogo" dove i sogni, di gente - per imperativo di natura - attempata, possono ancora avere un ingresso, con la consapevolezza che il tempo delle "rivoluzioni" è passato e che "il destino del mondo" è oggi in mano alle generazioni più giovani allevate a suon di instagram e fb, che sebbene "potenti" nelle "potenzialità" - per me - rimagono come Ferrari date in mano a neopatentati svogliati e ignorantemente irruenti (naturalmente non sono tutti così).

Io, spero che questo "Bar dello Sport" , seppur vetusto e con qualche vetro appannato o rotto, mantenga ancora aperto i battenti. Magari non ci si ritroverà ogni giorno.... ma almeno qualche volta al mese.

Ciao a tutti.

20 septembre 2018

... E' così caro Enzo. A volte bisogna arrendersi all'evidenza che fare le cose.... costa e costa troppo.

Bè, Enzo dovrebbe ben sapere cos'è la Castell'Arquato-Vernasca, una stupenda manifestazione che rinnova il successo anno dopo anno su un percorso

che fa ridere i polli (come Goodwood del resto) rispetto ad una Montepellegrino o ad un tratto di Targa di circa 10 km ad esempio...

Ma in Sicilia è sempre tutto complicato e difficile, anche ora che l'ACI Italia ha preso il padrecinico... dell'evento !

Se si vuole far rinascere il Piccolo per rievocare alla grande, credo che si riuscirà a vedere prima il ponte sullo Stretto.

20 septembre 2018

... E' così caro Enzo. A volte bisogna arrendersi all'evidenza che fare le cose.... costa e costa troppo.
......Se si vuole far rinascere il Piccolo per rievocare alla grande, credo che si riuscirà a vedere prima il ponte sullo Stretto.

Io ci aggiungo il carico:

"credo che si riuscirà a vedere crollare prima il ponte sullo Stretto!"...... :heink:

21 septembre 2018

Cari GPF and Enzo.... le cose in Sicilia sono sempre state così e di cose buone "ce ne siamo mangiate" (purtroppo dobbiamo utilizzare il plurale, quanto meno per oggettiva responsabilità, per luogo di nascita o residenza), grazie ai nostri "ceti dirigenti" che hanno governato le cose buone - come dice Gaetano Savatteri nel suo ultimo libro - "a rapina" (vale a dire traendone il massimo profitto senza pensare al domani).

Così è ed è stato per la vecchia TF, dove - come sappiamo - nessuno delle "Autorità" ha mai pensato al futuro, con il risultato di avere "perso" il tracciato (nessuna opera di vera manutenzione o - rectius - mantenimento del tracciato è mai stata davvero pensata) e (ieri passando sui luoghi) parti della vecchia Floriopoli (la torre cronometristi, sul retro, fa rabbrividire; forse per evitare disastri "alla Morandi" si dovrebbe vietare anche l'avvicinamento alla struttura, che sul retro presenta crepe a cedimenti da far paura al solo sguardo).

Il risultato - paradossale - che una manifestazione che si celebra su altri luoghi e altri contesti geoaministrativi conserva - per attrarre - il brand che rimane sostanzialmente estraneo ai luoghi di origine.

Come disse Goetheo (almeno così si sostiene da molti), ripreso da Benedetto Croce con riferimento a tutto il Mezzogiorno, la Sicilia :

"Un paradiso abitato da diavoli".

21 septembre 2018

Lillo condivido in pieno le tue considerazioni sull'operato dei vertici ACI PA.

Quello che non mi convince e la risposta che mi e stata data secondo cui le attuali regolamentazioni in merito alle gare d'epoca ne proibiscono l'effettuazione.

Mi sembra una risposta ridicola,la Silver Flag attraversa centri abitati e i cosiddetti trenini sembrano rari e le auto partono distanziate una dall'altra non dietro una pacecar che mortifica piloti e collezionisti costretti ad indossare tuta e casco e camminare a 20 all'ora rischiando di fondere come accaduto alla 33 coda lunga

per poi essere smentiti da una gara competitiva che si svolge sullo stesso medesimo percorso e che fa parte di un campionato con tanto di classifica a punti.

Purtroppo i vertici si alternano ma la musica non cambia e un gioco perverso che mortifica la storia automobilistica Siciliana e Mondiale storia che sembra serva a questi personaggi come grimaldello per aprire porte e portoni certamente non per don Vincenzo e ne tanto meno per collezionisti e appassionati questi ultimi definiti quasi con disprezzo fanatici nostagici.

Io mi limito solo a definire loro ignoranti e li giustifico pensando che siano solamente incapaci e di conseguenza la mediocrità e quello che abbiamo visto negli ultimi anni.

Andrea

21 septembre 2018

Caro tritò, sai bene che nel nostro Paese, e non intendo solo la Sicilia, per tradizione s'è sempre intervenuto o cercato di far qualcosa quando ci "scappava" il morto...

Adesso credo che manco quello forse ci può...! Si fanno indagini, rumore, "scumazza"...alla ricerca vana o di comodo del capro o "capra" espiatorio finchè l'onda d'urto emozionale si attenui naturalmente; poi, che fine fa in realtà il rimedio concreto al problema non si sa..., o cade automaticamente nel dimenticatoio

21 septembre 2018

Pino non credo tu abbia dimenticato il famoso detto "mentri u mericu sturia u malatu si nni va" sono venuti in tanti hanno fatto tagli di nastri inaugurazioni sono venuti ministri papi e cardinali,ma il tratto di autostrada interessato dalla frana a. Scillato e

sempre chiuso e ancora si parla di ponte sullo stretto.

A luglio ho fatto la Pa.Messina a pagamento,definire il viaggio un calvario non rende il disagio che abbiamo patito per deviazioni tratti con limiti di 30km orari buche e gallerie spente e a mezzo servizio,ma i nostri politici non ci passano? non ci vedono?

Una cosa e certa li manteniamo e cosa ancora più grave ci mittemu nuavutri!!!

Andrea

Fofaus · 21 septembre 2018

Lo scorso 18 dicembre sono andato a Messina, via autostrada, per fare cremare il corpo di mia mamma così come lei aveva stabilito.

Seguivo il carro funebre a poca distanza ed in qualche punto, tanti, a causa del manto stradale fortemente disastrato, ho temuto che la bara volasse fuori dal lunotto.

Allucinante

21 septembre 2018

...ma i nostri politici non ci passano? non ci vedono?

di solito sorvolano..., in tutti i sensi...

ma la colpa non è poi tutta loro, ma di chi li vota, come sempre; emblematico è il caso Orlando, più si fa nuocere, più lo votano;

peccato che abbia esaurito ormai tutti i bonus e gli siano rimasti solo i malus... che sta sfruttando alla grande a quanto mi riferiscono dal profondo sud...

21 septembre 2018

Lo scorso 18 dicembre sono andato a Messina, via autostrada, per fare cremare il corpo di mia mamma così come lei aveva stabilito.
Seguivo il carro funebre a poca distanza ed in qualche punto, tanti, a causa del manto stradale fortemente disastrato, ho temuto che la bara volasse fuori dal lunotto.
Allucinante

Per la cremazione occorre andare dalla CAPITALE... a Messina ???

Scommetto che l'inceneritore è ancora guasto da qualche anno...a questa parte !!!

Per fortuna me ne sono scappato in tempo da quell'oasi di merda !

21 septembre 2018

Ultima fresca fresca,Sgarbi si lamentava per avere impiegato oltre 11 ore per andare da Trapani a Ragusa, a concluso dicendo la Scilia non ha speranza io rispondo come a risposto l'addetto al casello al mio amico, ma di che cosa si lamenta?anzi lei e arrivato vivo!!! lo sa quanti non arrivano perché muiono prima di pagare?

Quando al ritorno ho ripreso la Ct Palermo aggratis mi sembrava di camminare sul velluto!

21 septembre 2018

Anno 1972 (gurda caso solo per un anno non coincide con la fine della TF mondiale), l’equipaggio dell’astronave Icarus composto da George Taylor e i suoi colleghi partono per un lungo viaggio interstellare, alla ricerca di un nuovo pianeta da colonizzare e popolare.

La durata stimata della missione è 700 anni e per questo motivo l’equipaggio viene ibernato.

Tutto procede per il meglio fino a quando la navicella viene catturata dall’orbita di un piccolo pianeta sconosciuto che l’attira a sé fino a farla precipitare in un lago.

Non tutti riescono a mettersi in salvo, alcuni però sopravvivono con in testa il capitano Taylor.

Faranno ben presto - però - una scoperta sconcertante, sul pianeta in cui si trovano non sono soli.

Gli esseri umani non sono in cima alla scala evolutiva, anzi vivono come animali, non hanno linguaggio e sono costantemente braccati dalla specie che domina il pianeta......

21 septembre 2018

Son passati diversi anni, e vedo che te n'eri dimenticato...

21 septembre 2018

No caro Pino, non avevo dimenticato.

E' che a volte uno si augura che le cose cambino e che le scimmie si evolvano.

Purtroppo non è così.

L'unica cosa che succede è che ad una scimmia si sostituisce un'altra scimmia.

21 septembre 2018

Fofaus · 21 septembre 2018

No Pino, nessun guasto, semplice burocrazia, mia madre non viveva a Palermo e per cremarla avevano fatto problemi e si prospettavano tempi biblici, cosa non successa a Messina, visto che l'operazione si è svolta subito dopo la messa.

Oltre ad un grandissimo tatto e tanta gentilezza

22 septembre 2018

CIAO A TUTTI! sono al mare ( o a mare ...) con qualche lavoretto di trasferta per non annoiarmi. la prossima settimana dovremmo tornare a casa e non mancherà la mia visita gionaliera al forum. A BEN risentirvi.

nino

22 septembre 2018

CIAO A TUTTI! sono al mare ( o a mare ...) con qualche lavoretto di trasferta per non annoiarmi. la prossima settimana dovremmo tornare a casa e non mancherà la mia visita gionaliera al forum. A BEN risentirvi.
nino

Te possino... eri sparito da un paio di mesi; ti avevamo anche fatto chiamare con l'altoparlante..., e tu...muuuuuto !

fortuna che a quanto pare va tutto bene, a presto

spazzaneve · 22 septembre 2018

CIAO A TUTTI! sono al mare ( o a mare ...) con qualche lavoretto di trasferta per non annoiarmi. la prossima settimana dovremmo tornare a casa e non mancherà la mia visita gionaliera al forum. A BEN risentirvi.
nino

Bentornato Nino!!

Ci mancavano i tuoi commenti, sempre competenti e pertinenti!

A presto

:love:

23 septembre 2018

se non ricordo male, questa immagine fu allora copertina del numero di Autosprint

spazzaneve · 24 septembre 2018

Terminata la verniciatura:

Si passa al montaggio dell'abitacolo.

Realizzazione della uscita d'aria dello sbrinatore de l parabrezza:

Montati i gallettoni sui cerchi:

Quindi, sedili e plancia:

Finitura finale della paratia parafiamma, con relative cerniere del cofano motore:

Particolare del ripetitore laterale, montato semplicemente incassando la lucciola arancione a filo della carrozzeria, nel foro praticato prima della verniciatura:

I contorni degli alloggi fari e frecce saranno rifiniti alla perfezione con l'applicazione delle parabole trasparenti e i relativi profili neri di guarnizione.

A presto

25 septembre 2018

Per Nino... "al mare"

25 septembre 2018

Per Nino... "al mare"

Bella e inedita ! ne abbiamo scoperto anche il colore !!!

25 septembre 2018

Quando presi questo modellino da edicola, così a caldo eslamai : toh, la Maserati di Vaccarella come quella della Targa...

e qui casca l'asino di scarsa memoria: sembrava quella..., in realtà era profondamente differente;

così come era differente dall'altro esemplare pinnato di Maglioli...

E allora, o me lo faccio a "stricasale"..., o caro Pino ti metti al lavoro come i bravi modellisti...

Così, di buzzo buono, inizio anch'io il mio piccolo e modesto Work in progress...

la bella base, tanto dettagliata e ben riprodotta, ha dovuto quindi subire operazioni di taglio, attuppatura e spirtusatura

relativamente alla sola carrozzeria...

per l'interno c'è da leccarsi le orecchie giacchè la base è molto differente.

Intanto ho iniziato dal parabrezza panoramico avvolgente sagomato e adattato al taglio di carrozzeria da me effettuato

scartabellando tutti i rimasugli di confezioni in plastica trasparente che avevo conservato allo scopo.

Ve l'ho già detto, vado ancora a carbone...e non ho l'attrezzatura per termoformare pultroppamente...; ma anche questo fa parte del gusto quasi

masochistico del modellista che ama complicarsi la vita il più possibile...

al prossimo step

25 septembre 2018

Per Nino... "al mare"

Bella! inedita! avrei anche un modellino in lavorazione. ti scrivo in privato.

nino

26 septembre 2018

.... continua l'onda....

spazzaneve · 26 septembre 2018

In attesa della versione finale della 275 P2, un breve O.T. sulla GTO, suggeritomi da Gianni.

Si tratta di una modifica, che definirei leggera, perchè ho lasciato la verniciatura originale, della Ferrari 250 GTO della Box model, versione Tourist Trophy 1962 con John Surtees alla guida:

Sono intervenuto sostituendo i fari con faretti Tron dotati di parabola e relative carenature trasparenti, sostituzione dei cerchi con quelli, bellissimi, di Vincenzo Bosica, che sono riuscito a trovare su E-Bay, benchè non più prodotti da tempo.

Ho sostituito le decal dei numeri perchè il fondo dei tondi era giallo paglierino e non bianco, rifinoto l'interno, senza esagerare, dipinte le cornici dei vetri, tranne il parabrezza, realizzato con striscette di carta adesiva cromata. Infine un tocco di pennarello Molotow su manigliette, luci targa e fermacofani.

Ecco la base di partenza:

il modello in lavorazione e definito:

raffronto fra i cerchi di origine e quelli Bosica:

Nel box dedicato:

e adesso si torna a lavorare sul P2, di cui ormai vedrete il risultato finale!

26 septembre 2018

Considerato le sue modeste origini come già dimostrato da Gianni e confermato da Pi.Gi.Spazzaneve questa gto si rivela ottima base per piccole elaborazioni.

Io ho un ruf e un tokolosce molto simili ma anche tanto muscolose,questa e un tantino più snella ma molto più veritiera di un Solido e di un Box ,poi se ci metti un paio di scarpe bosica che costano più di un botto diventa prezioso.

Pino ma come dicono dalle tue parti ti cerchi ca cannilicchia?ti chiameremo il Versace del modellismo taglia cuci e rifila il modellista di mission impossibole!!!

Saluti e buon lavoro Andrea

spazzaneve · 26 septembre 2018

Considerato le sue modeste origini come già dimostrato da Gianni e confermato da Pi.Gi.Spazzaneve questa gto si rivela ottima base per piccole elaborazioni.
Io ho un ruf e un tokolosce molto simili ma anche tanto muscolose,questa e un tantino più snella ma molto più veritiera di un Solido e di un Box ,poi se ci metti un paio di scarpe bosica che costano più di un botto diventa prezioso.
Pino ma come dicono dalle tue parti ti cerchi ca cannilicchia?ti chiameremo il Versace del modellismo taglia cuci e rifila il modellista di mission impossibole!!!
Saluti e buon lavoro Andrea

Scusa Andrea, ma il mio GTO Tourist Trophy è un Box e non un modello da edicola!

Inizialmente proprio questo Box mi sembrava troppo stretto nella linea, invece, cambiando i fari e, soprattutto, dotandolo dei meravigliosi cerchi Bosica, è cambiato tanto in meglio.

Io possiedo il GTO X Nostalgia di Andrè Marie Ruf...è decisamente più grande del Box.

Ho dotato anche questo modello di cerchi Bosica perchè gli originali si erano inopinatamente ossidati.

Ecco le due GTO a confronto:

26 septembre 2018

Si mi hanno ingannato le tue parole all'inizio che facevano riferimento al gto di Gianni

Il tokolosce e una copia del ruf il mio e un montato se ci riesco li metto tutti e tre in foto per fare un paragone,credo che le mie tuote siano bosica tutto un altro pianeta

vederle fare dal vivo alla borsa al jolly hotel ci ha stregato avevamo gli occhi fuori dalle orbite.

Andrea

27 septembre 2018

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Durante la parentesi della mia vita

nella quale mi sono trovato ad essere organizzatore della MPH (un evento motoristico dedicato alle auto da corsa d'epoca) e grazie a questa esperienza, ho avuto la fortuna di conoscere uomini straordinari che hanno creato, diretto o guidato auto che hanno dominato quella che è stata definita e raccontata come "L'epoca d'oro dei Rally" mi riferisco all'Ingegnere Gianni Tonti, al DS Daniele Audetto e al "Drago" Sandro Munari. Di Enrico Borgogno, giovane imprenditore dell'editoria, e di Thomas Popper, il più grande collezionista e conoscitore mondiale di Lancia Stratos avevo avuto la fortuna di essere amico da anni, grazie alla comune passione per il mondo dei Rally degli anni 70/80.

A questo si è aggiunta l'amicizia che da anni mi lega ad Ariella Mannucci, moglie dell'indimenticabile Mario, Signora dei Rally.

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Tutte queste circostanze mi hanno condotto a collaborare, anche se in piccolissima parte, con l'archivio documentale/fotografico d Targapedia.com e con i miei ricordi personali, al progetto editoriale nel quale Emanuele e Thomas hanno lavorato in questi anni: Reparto Corse Lancia.

Ed è così che dopo la straordinaria opera in due volumi dedicata alla nascita del Mitico Reparto Corse Lancia e della Fulvia HF mi sono trovato a sfogliare ed ammirare l'Opera Omnia dedicata alla Lancia Stratos: "Il Mito diventa Legenda" un lavoro imperdibile da tenere nella propria libreria almeno con il singolo volume se non si è in grado di sostenere l'acquisto di tutto il cofanetto completo della Limited Edition (poco meno di mille euro)

Il Natale si avvicina velocemente, se volete fare un regalo importante o se... desiderate riceverlo.... è ora di pensarci, anche perchè l'edizione è limitata, unica e non si prevedono ristampe !

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REPARTO CORSE LANCIA

STRATOS IL MITO DIVENTA LEGGENDA

Edizioni EPHEDIS

Dopo avere avuto la possibilità di rivivere la nascita del Reparto Corse Lancia insieme alla storia della Fulvia HF, ci è data ora la possibilità di conoscere gli anni del Reparto Corse Lancia nell’era Stratos.

Questo grazie agli autori di un progetto editoriale, Enrico Borgogno e Thomas Popper, che hanno deciso di dare la più ampia testimonianza di ciò che è stato ed hanno rappresentato per il mondo dell'automobilismo sportivo il Reparto Corse Lancia, i suoi Uomini e le sue Auto.

E' lo stesso Ingegnere Gianni Tonti, padre del Reparto Corse e della Lancia Stratos a guidare il lettore pagina dopo pagina, fotografia dopo fotografia , a ripercorrere la storia di un'auto da corsa, la Lancia Stratos, che di fatto è risultata, nel periodo della sua carriera agonistica ufficiale, imbattibile.

Insieme ad Emanuele Sanfront vengono così affronati tutti gli aspetti che riguardano la regina del rallysmo, dall'ideazione agli ultimi successi sportivi.

Un volume "Stratos il mito diventa leggenda" ricco di aneddoti, testimonianze dei protagonisti, foto sino ad oggi inedite e bellissime, un libro completo, esaustivo ed imperdibile.

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Il volume "Stratos il mito diventa leggenda" può essere acquistato singolarmente o inserito nell'opera ominia sulla Lancia Stratos che Enrico Borgogno e Thomas Popper hanno pensato e prodotto "Stratos il mito diventa leggenda – Limited Edition" composta da 6 volumi ed alla quale hanno dato il loro contributo anche Sergio Remondino e Thomas Popper oltre al supporto fotografico di Roberto Piccinini di Actualfoto e quello video di Helmut Deimel

Di fatto c'è alcun prodotto paragonabile sul mercato e l'opera non poteva essere progettata e scritta diversamente per descrivere nei minimi particolari tutta la storia della Lancia Stratos.

Nel secondo volume, firmato da Tonti e Popper, trovano posto il racconto dei protagonisti le foto esclusive scattate durante le prove ed i test effettuati per la preparazione dei rally oltre a quelle che riprebdono la vita che si svolgeva a Borgo San Paolo nei locali del mitico Reparto Corse.

Un “archivio di famiglia” prezioso ed unico, un cimelio storico di foto inedite dove vengono risaltate le capacità dei meccanici, dei tecnici e degli uomini e donne Lancia.

Negli altri tre volumi Sanfront e Remondino raccontano le testimonianze dei protagonisti con le Stratos ufficiali e la loro storia agonistica di questi esemplari. Trovano così posto per ognuna delle quasi 200 gare, i dati, i cimeli, le immagini e soprattutto le emozioni di chi ha vissuto questi momenti in una miscellanea di attimi divertenti, di panico, delusioni ma soprattutto di entusiasmo e di passione per la vita dei Rallyes.

L'opera è completata dal sesto volume, un cofanetto/libro che contiene 6 DVD con ben 8 ore di video dove si rivivono le prove ed i test e le gare divise per anno e per livree (Marlboro, Alitalia, Pirelli, Chardonnet, Aseptogyl...). Immagini uniche arricchite del suono inconfondibile del motore Dino Ferrari.

Enzo Manzo

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Stratos il mito diventa leggenda €165,00

https://www.repartocorselancia [...] -leggenda/

Autore: Gianni Tonti – Emanuele Sanfront

Progetto editoriale: Enrico Borgogno – Thomas Popper

Coordinamento fotografico: Actualfoto

Progetto grafico: Gabriele Rosso

Anno: 01/2018

Testo: italiano

Formato: 28 x 31 x 4 cm

Pagine: 444

Foto: a colori e B/N

Copertina: cartonato plastificato

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Due le versioni della serie Limited Edition in programma:

– la serie di 750 copie numerate e autografate (non è prevista NESSUNA RISTAMPA), riservata ai possessori delle Lancia Stratos censite, ai possessori del cofanetto Reparto Corse Lancia – Fulvia HF e ai veri appassionati;

– una versione DELUXE, di poche unità con personalizzazioni supplementari che è in fase di realizzazione.

Stratos il mito diventa leggenda – Limited Edition - €985,00

www.repartocorselancia.com/pro [...] d-edition/

Autore: Gianni Tonti – Emanuele Sanfront – Sergio Remondino – Thomas Popper – Helmut Deimel

Progetto editoriale: Enrico Borgogno – Thomas Popper

Coordinamento fotografico: Actualfoto

Progetto grafico: Gabriele Rosso

Anno: 2018

Testo: italiano

Collana: opera in 6 volumi

Formato: 28 x 31 x 23 cm

Pagine: 2.220 pagine