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Histoires du sport automobile

TARGA FLORIO E LE CORSE SICILIANE


Invité §sho727jx
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Messages recommandés

Invité §tar315jc

Un appello autorevole... :bien: :bien:

Usate le mascherine !!!

 

6   Ferrari 512 S  Vaccarella-Giunti.jpg

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Invité §tar315jc

Vedo che il mio post modellistico Vintage (la 695 esse esse) ha risvegliato i ricordi.

 

Penso che quasi tutti i modellisti hanno iniziato con le bustine Airfix per prendere confidenza con il modellismo, spronati anche dal basso prezzo. da 250 a 350 lire.

 

1967  Morris Mini.jpg

 

06  Morris Mini.jpg

 

 

1967  Volkswagen 1200 (1).jpg

 

02  Volkswagen  scala 1-32.jpg

 

03  Volkswagen 1200  1967-68.jpg

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Invité §tar315jc

Anche questo giocattolone in scala 1-10 acquistato nello stesso periodo ma ad un prezzo moltiplicato x 10.

 

Ma comunque competitivo rispetto alle versioni filoguidate o telecomandate, se non ricordo male, rispettivamente di 20 e 40 mila lire

 

Ferrari P4 prodotta dalla Elle-Gi

 

Ferrari P-4  Targa Florio 1967   (6).jpg

 

 

Ferrari P-4  Targa Florio 1967   (7).jpg

Al primo assemblaggio una versione di fantasia verniciata con il rosso 120 alla nitro.

 

 

Nel 1969 la vernice cominciò a staccarsi dalla carrozzeria in plastica molto simile al "Moplen."

 

L'occasione per realizzare una versione Targa Florio ed apportare qualche miglioria al suo interno,

ricostruendo i sedili con il DAS, la leva del cambio e migliorando il cruscotto.

 

 

Ferrari P-4  Targa Florio 1967   (3).jpg

 

 

220  Ferrari  P4  Muller-Guichet  (36).jpg

 

 

Ferrari P-4  Targa Florio 1967   (4).jpg

 

 

220  Ferrari  P4  Muller-Guichet  (1).jpg

 

 

220  Ferrari  P4  Muller-Guichet  (24).jpg

 

 

Ferrari P-4  Targa Florio 1967   (5).jpg

Ad oggi è ancora sulla sua basetta in legno verniciata a spirito, protetta da una teca in "Plexglass".

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Invité §tri338xF

Lo so, lo so.... non è Targa.....

ma la foto, per me, è troppo bella.

Si può ammirare una "tranquillità" che pare persa anni luce.....

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Ho deciso di completare il modello della Ferrari 330 P4 MFH aggiungendo casco, guanti e occhialoni di Bandini.

Ho dovuto lavorare un pò perchè il modello acquistato in resina si riferiva ad un casco Buco, mentre Bandini usava un Bell.

In particolare ho dovuto ridurre la visiera e risagomare le parti laterali del casco.

 

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Invité §TAR516zF

Mini Targa Florio

un lavoro "minimale", fermo da tanto tempo e completato in "epoca Covid 19".....

...la Lancia Aurelia B24 "America" (in assoluto un capolavoro di auto firmato Pininfarina) per una delle tante serie da edicola. Un modellino tutto sommato "onesto" in scala 1/43 che è valso i 5 euro necessari per acquistarlo su internet....

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....con l'idea di fare la versione che ha preso parte con A.Mancini e R.Buondonno alla Targa Florio del 1960 con il n.106 .

Il modellino è stato riverniciato in bianco e l'unico intervento sostanziale è consistito nella realizzazione della capote, non presente nel modellino ma alzata in gara a causa del maltempo che ha caratterizzato l'edizione del 1960.

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Sono state sostituite le ruote (quelle del modellino avevano le coppe) con pezzi provenienti dal "magazziono" del "bravo modellista".... Alla fine, con poco impegno, ne è venuto fuori un modellino degno di essere conservato in vetrina.....

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Invité §ant842ti

Ho deciso di completare il modello della Ferrari 330 P4 MFH aggiungendo casco, guanti e occhialoni di Bandini.

Ho dovuto lavorare un pò perchè il modello acquistato in resina si riferiva ad un casco Buco, mentre Bandini usava un Bell.

In particolare ho dovuto ridurre la visiera e risagomare le parti laterali del casco.

 

 

lavoro fantastico ed emozionante!

nino

[/quotemsg]

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Invité §ant842ti

Anche questo giocattolone in scala 1-10 acquistato nello stesso periodo ma ad un prezzo moltiplicato x 10.

 

Ma comunque competitivo rispetto alle versioni filoguidate o telecomandate, se non ricordo male, rispettivamente di 20 e 40 mila lire

 

Ferrari P4 prodotta dalla Elle-Gi

 

Ferrari P-4  Targa Florio 1967   (6).jpg

 

 

Ferrari P-4  Targa Florio 1967   (7).jpg

Al primo assemblaggio una versione di fantasia verniciata con il rosso 120 alla nitro.

 

 

Nel 1969 la vernice cominciò a staccarsi dalla carrozzeria in plastica molto simile al "Moplen."

 

L'occasione per realizzare una versione Targa Florio ed apportare qualche miglioria al suo interno,

ricostruendo i sedili con il DAS, la leva del cambio e migliorando il cruscotto.

 

 

 

bello tutto!

nino

[/quotemsg]

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Invité §TAR516zF

Locandine e Targa Florio

 

Di foto di Targa ne abbiamo viste tante ma non ci stancheremo mai di vedene altre.....

 

Con Carmelo Oliva tante volte abbiamo fermato la nostra attenzione su i soggetti in secondo piano, quelli che troppo spesso vengono guardati..... e non osservati.... tutto quello che fa delle foto di Targa Florio delle foto uniche, capaci di raccontare con i loro particolari tante storie e fare rivivere tanti ricordi anche personali, che vanno oltre la semplice competizione automobilistica. E' una caratteristica delle corse su strada come la Mille Miglia, il Mugello, la Carrera Panamericana.... ma per il suo attraversamento diurno dei centri abitati e per il suo pubblico spesso "variopinto" e per la sua incredibile longevità, pongono secondo il mio parere la Targa Florio e le sue immagini, almeno un gradino sopra le altre gare su strada.

 

Lo spunto di questo mio post nasce dalle bellissime foto che Armando Geraci ci sta regalando. In particolare gli scatti di un "intenso b/n" sono paragonabili a quelli del grande fotografo Eric Della Faille, che ha scelto nel 1972 gli stessi punti dell'abitato di Campofelice di Roccella per una serie dei suoi scatti.

 

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Sullo sfondo di molte di queste foto del bravissimo Armando, si notano le vetrine del cinema di Campofelice e la locandina del film "Il caldo letto della vergine"..... questo mi ha subito riportato agli scatti del 1972 di Eric Della Faille (fortunatamente raccolti e messi in rete dalla Standford University) che immortalavano la programmazione nello stesso cinema, quattro anni prima, del film "Il dio serpente"......

 

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L'argomento Cinema ha portato la mia memoria "fotografica" indietro nel tempo, al 1957 e al Giro di Sicilia.... in alcune foto dell'agenzia Pubbliphoto scattate all'arrivo della massacrante gara, sullo sfondo si vede l'allora Cinema Nazionale dove veniva dato "La vera storia di Jess il bandito"

 

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Per la cronaca i locali all'epoca adibiti a cinema hanno avuto nel corso degli anni alterne vicende, ma hanno una storia che fa parte del "tessuto urbanistico" e della storia di Palermo, storia che risale al 1914, erano infatti parte del Kursall Biondo, realizzato dall'architetto Ernesto Basile su commissione dei fratelli Biondo, una struttura in stile Liberty che comprendeva un cinema-teatro, un giardino, una caffetteria, un ristorante, il biliardo, una loggia per concerti e spettacoli all’aperto e svariati padiglioni e che incideva sulla bellissima prospettiva di piazza Ruggero Settimo - via Mariano Stabile, a fianco dell'imponente Teatro Politeama.

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Invité §tar315jc

1  Fiat 131 Abarth  Alitalia  M- Alen.jpg

 

 

Fiat Abarth 131 rally Alitalia scatola di montaggio Tamiya scala 1-20 numero pezzi assemblati 189 + 59 auto costruiti, aggiunti per renderla più completa.

Versione rally del Portogallo 1977 n.di gara 3 piloti M. Alen- I. Kivimaki.

 

Acquistata e montata in versione Olio Fiat nel 9-1980 prezzo all’epoca £. 21000

Modello ben realizzato (la proverbiale qualità Tamiya) e molto dettagliato con particolare riguardo alla meccanica. Completo di pilota e navigatore.

 

Questo modello mostra il mio salto qualitativo raggiunto dopo 13 anni da i due modelli precedentemente mostrati.

Uso della verniciatura a spruzzo, disponibilità delle decals , ma soprattutto una più accurata precisione e manualità nel maneggiare piccoli particolari.

 

In assoluto è stata la mia prima esperienza con un kit Tamiya. In precedenza come del resto quasi tutti i neo modellisti ho iniziato con gli economici kit Airfix, aerei e auto, in buste dal costo di £. 250 / 300, una quarantina di pezzi da montare, in vendita a metà anni 60.

 

 

 

 

2  Fiat 131 Abarth  Olio Fiat.jpg

 

 

3  Fiat 131 Abarth rally Portogallo 1977.jpg

La scatola di montaggio permetteva la realizzazione di due versioni della 131 Alitalia, una del rally del Quèbec e l’altra del rally del Portogallo del 1978

Per la configurazione Alitalia, bastava verniciare di bianco il modellino e poi ricoprirlo quasi del tutto con le decals della compagnia aerea. Scelta scartata perché le decals in dotazione avevano

( sono ancora conservati) una finitura satinata, non riscontrabile nella realtà, alla fine un modellino a due tonalità, vernice lucida e decals opache con contorni trasparenti che nel tempo ingiallendo rovinano tutto.

 

 

4  decals Alitalia.jpg

 

 

 

5  Fiat 131.jpg

 

 

Per evitare questo, optai per la versione Olio Fiat che M. Alen portò alla vittoria nel rally del Portogallo del 1977. Scelta che però mi creò un problema per le decals, che non erano contemplate nella confezione. Riusci a utilizzare quelle da applicare sulle porte relative al rally del Portogallo

1978, il resto lo trovai cercando fra i pochi negozi di modellismo e qualche amico.

Non proprio uguali nella scala e nel contenuto… ancora c’è qualche discrepanza.

 

La verniciatura l’ho eseguita a spruzzo utilizzando se la memoria non mente, il blu cobalto della Rivasol, un ottimo smalto oggi ancora in commercio. Stessa marca per il giallo.

 

 

6  Fiat 131.jpg

 

 

7  Fiat 131.jpg

 

Oggi dopo 40 anni è ancora nitido e lucido. Prima di rifotografare il modellino l’ho accuratamente pulito e lucidato con un po’ di polish, dopo aver sostituito le decals con i nomi dell’equipaggio e la numerazione. All’epoca non trovando quello di Alen-Kivimaki utilizzai quello Rohrl- Geistdorfer e per mancanza di adeguata documentazione mi fidai di un modellino della Burago che riproduceva la stessa livrea ma con il numero sbagliato, il 23 invece del n.3, errore scoperto proprio in questi giorni nel pulirlo.

 

 

22  Fiat 131.jpg

 

 

 

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18  Fiat 131 (1).jpg

 

 

19  Fiat 131.jpg

 

 

21  Fiat 131.jpg

 

 

23  Fiat 131 Abarth  1-24  Burago.jpg

I 59 pezzi aggiunti per arricchire il modellino si riferiscono a: fili delle candele, vari collegamenti, tubi e tubicini sui carburatori e all’impianto di alimentazione, cavi batteria, l’antenna ed alcuni accessori all’interno.

Per finire, nel 1982 si aggiudicò una coppa al concorso modellistico organizzato dal neonato A.C.A.S. come migliore modello da rally. Dopo qualche tempo montai su ordinazione altri due esemplari, uno Alitalia e uno con i colori della Fiat.

 

 

Fiat 131 Abarth  Monte Carlo 1980 W-Rohrl.jpg

 

 

coppa  modelli rally.jpg

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Invité §sho727jx

Il caro Lillo è "il miccio"... che tiene in vita questo topic ormai ridotto a contenitore polivalente che spesso a poco a che vedere con la Targa e/o le corse siciliane.

Ormai frequento costantemente Facebook, giusto per cercare altri appetibili argomenti anche extra Targa. Purtroppo c'è stato un esodo dai forum, gli amici si son trasferiti quasi tutti sui social. Mi mancano però le discussioni e i commenti anche di solo modellismo, ma siamo rimasti io mammete e tu o i 4 gatti se preferite.

Su Facebook si dialoga molto poco, si parla come nei quiz: un si, un no, un mi piace oppure no, forse per evitare di affaticare chi non usa un pc come me.

Ritorno quindi sempre "a casa"... anche se vuota. Qui mi sento a mio agio, padrone di queste righe e di queste pagine senza limitazioni pregiudiziali.

 

E come ormai è mia consuetudine, vi voglio presentare l'ultimo dei miei lavoretti in tema mini-Targa

 

 

1912 Snipe su Scat - Giro di Sic- 1912.jpg

1912 - 1°Giro di Sicilia - Targa Florio - C.Snipe e Pedrini vincitori su Scat 25/35 hp

 

scat snipe 019.jpg

 

La base di partenza di cui ho mantenuto telaio e parte anteriore, è una Fiat torpedo

 

 

 

 

veteran fiat 1.jpg

 

accuratamente smontata e smembrata per la trasformazione

 

 

 

scat 001.jpg

scat 002.jpg

 

e dopo avere realizzato le centine per la carenatura anteriore, arretrato e ribassato il piano di guida

 

ho costruito il cassone con le maniglie ferma gomme, il serbatoio carburante e tutto il resto. Le ruote con cerchi in legno sono state sostituite da ruote a raggi

di misura purtroppo inferiore a come avrebbero dovuto essere. Ma questo passa il convento.

Mi piace far notare come le gomme di scorta non siano incollate me allacciate tra loro e con i maniglioni come nella realtà

con striscie di stagnola. Stesso materiale per realizzare le agave, mentre i carabinieri sono ex marines modificati...

 

 

scat snipe 017.jpg

 

 

scat snipe 016.jpg

 

 

scat snipe 013.jpg

 

 

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scat snipe 001.jpg

 

:jap:

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Invité §tri338xF

Caro Pino, "Grande Padre Fondatore", come Ti hanno appellato, Ti ringrazio per la attribuita qualifica di "miccio".

Anch'io - ogni tanto - ho avuto ed ho dei miei momenti di "stanca" ma, essendo abbastanza "agèe", amo ritornare nei luoghi natìi e quindi (ri)frequentare il Bar dello Sport "Targa Florio".

Per lo stesso motivo non riesco ad affezionarmi ai social tipo Fb. Un pò per "ideologia", pure essa "agèe", di ribellione verso quelle che, una volta, venivano chiamate "americanate" (vista la nazionalità del suo fondatore) e un pò per continuare a credere e (forse) avere fortuna (ancora ma non so sino a quando, visti i tempi...) nei rapporti personali.

Comprendo comunque che i social sono uno straordinario strumento di "contatto" (ma non di relazione direi...) fra persone geograficamente lontane... che - appunto - si "contattano" (o vengono in contatto) in un contesto "globalizzato".

I social rimangono per me, comunque, uno strumento "generalista" e quindi "qualitativamente" modesto e quindi effimero.

Il forum, sino a quando (re)esisterà credo che, anche nel tempo (ho sempre sostenuto che il topic è un contenitore di ricordi, esperienze, testimonianze... da trasferire ai pòsteri, che non hanno avuto la fortuna di assistere dal vero alla straordinaria esperienza che è stata la vecchia Targa Florio) si mostrerà più consistente, quanto meno nel materiale divulgativo e come fonte documentale.

A tal proposito riporto quanto trovato si Ciril Snipe e sulla SCAT (fonte wikipedia)

Cyril Snipe (1888-1944) è stato un pilota automobilistico britannico che vinse la Targa Florio del 1912, in Sicilia, alla guida di un'automobile italiana SCAT.

Cyril Arthur Snipe nacque a Conisborough , nello Yorkshire, nel primo trimestre del 1888, da Arthur W Snipe, un maestro di scuola e Fanny (nata Banner). Al tempo del censimento del 1901 la famiglia viveva a Tamworth, nello Staffordshire . Snipe era il nipote di un concessionario automobilistico di Manchester, John Bennett di Newton-Bennett , che sostenne la sua prima carriera agonistica.

Newton e Bennett era una società collegata della SCAT (Società Ceirano Automobili Torino), fondata nel 1906 da Giovanni Battista Ceirano . Secondo quanto riferito, Snipe ha lavorato presso lo stabilimento di Torino come collaudatore.

Nel 1910 ottenne una vittoria di classe a Modena guidando una SPA (Società Piemontese Automobili), fabbricata a Torino da Matteo Ceirano .

Snipe vinse la Targa Florio ( Giro di Sicilia ) il 25 e 26 maggio 1912 quando, guidando una SCAT 25/35 con il suo co-pilota Pedrini, completarono il percorso di 965 chilometri intorno all'isola di Sicilia in 24 ore 37 minuti e 39 secondi. Snipe sconfisse un campo di 26 auto, tra cui Lancia, Isotta-Fraschini, Fiat e Alfa. La gara passò per Palermo; Messina; Catania; Siracusa; Ragusa; Gela; Agrigento; Marsala; Trapani; e ritorno a Palermo.

Snipe guidò di nuovo uno SCAT nella gara Targa Florio del 1913 ma non riuscì a finire.

Nel 1919 il costruttore britannico Eric-Campbell partecipò con due auto nella decima Targa Florio tenutasi il 23 novembre e che comprendeva 4 giri del circuito Madonie di 108 chilometri. I piloti erano Snipe e Jack Scales che avrebbero successivamente gareggiato per il marchio italiano Chiribiri. L'inglese Scales nell'auto numero 23 si ritirò dopo 1 giro a causa della rottura di un braccio dello sterzo, mentre Snipe non completo il primo giro.

Nel 1911 Snipe sposò Blanche L. Blainey a Salford, nella Greater Manchester, che però morì nel 1918 a Portsmouth all'età di 28 anni. Così nel 1922 sposò Emily Hendrey (o Moreton) a Paddington.

La morte di Snipe è registrata nel Surrey nel 1944 all'età di 55 anni.

 

 

La SCAT (Società Ceirano Automobili Torino) è stato un produttore di automobili italiane da Torino, fondata nel 1906 da Giovanni Battista Ceirano .

La società è stata attiva 1906-1932 e ha raggiunto Targa Florio vince nel 1911, 1912 e 1914. I modelli prima produzione sono stati i 12 CV, il 16 HP e 22 HP del 1909.

I fratelli Ceirano, Giovanni Battista, Giovanni, Ernesto e Matteo, sono stati influenti nella fondazione dell'industria automobilistica italiana, rivestendo diversi ruoli: Ceirano; Welleyes (la base tecnica della FIAT); Fratelli Ceirano; Società Torinese Automobili Rapid (STAR/Rapid); SCAT (Società Ceirano Automobili Torino); Itala e SPA (Società Piemontese Automobili). Figlio di Giovanni, "Ernesto" è stato anche influente co-fondatore Ceirano Fabbrica Automobili (Giovanni Ceirano Fabbrica Automobili ) e Fabrica Anonima Torinese Automobili (FATA).

Nel 1888, dopo otto anni di apprendistato presso imprese orologeria di suo padre, Giovanni Battista iniziò la costruzione di Welleyes biciclette, così chiamate perché i nomi inglesi avevano un maggiore appeal nelle vendite. In ottobre 1898 Giovanni Battista e Matteo co-fondatore Ceirano e nel 1899 iniziarono a produrre anche automobili con marchio Welleyes. Nel luglio 1899 l'impianto e i brevetti furono venduti a Giovanni Agnelli e prodotti come le prime Fiat 4 HP. Giovanni Battista restò come impiegato in Fiat come agente per l'Italia, ma nel giro di un anno lasciò per fondare la Fratelli Ceirano & C., che nel 1903 divenne Star Cars, con vetture marchio 'Rapid'. Nel 1904 Matteo Ceirano lascia anche la Ceirano per creare il proprio marchio Itala. Nel 1906 Matteo lascia nuovamente per fondare Itala SPA con il capo progettista, Alberto Ballacco. Nel 1906 Giovanni fonda la SCAT a Torino. Nel 1919 Giovanni e Giovanni "Ernesto" fondano la Ceirano Fabbrica Automobili (Giovanni Ceirano Fabbrica Automobili), e nel 1922 prende il controllo della FATA.

 

Produzione SCAT prima che la prima guerra mondiale :

1906 12/16 hp 2724cc> 1910 15/20 cv 2951cc

1907 16/20 cv 3190cc

1907 22/32 hp 3770cc> 1910 22/32 hp 4398cc> 1912 25/35 cv 4712cc

1912 60/75 cv 6285cc

1914 12/18 cv 2120cc

1915 18/30 cv 3563cc

 

[h2]Targa Florio[/h2][h3]1911 - Nel 1911 Giovanni fratello Ernesto Ceirano ha vinto la Targa Florio guidando la SCAT ha completato i 3 giri del circuito Grande della Targa Florio, che copre il 446-chilometro (277 mi) in 9 ore 32 minuti 22 secondi, una velocità media di 46,8 km / h.[/h3][h3]1912 - Il pilota britannico Cyril Snipe ha vinto il 1912 Targa Florio ( Giro di Sicilia ) il 25 e il 26 maggio, alla guida di una SCAT 25/35 con il suo co-pilota Pedrini. Hanno completato il corso 965 chilometri intorno all'isola di Sicilia in 24 ore 37 minuti 39 secondi, battendo un campo di 26 vetture che comprendeva Lancia , Isotta Fraschini , Fiat e ALFA . La gara attraversato Palermo ; Messina ; Catania ; Siracusa ; Ragusa ; Gela ; Agrigento ; Marsala ; Trapani ; e di nuovo a Palermo.[/h3][h3]1913 - Snipe guida una SCAT di nuovo alla Targa Florio gara 1913, ma riesce a finire.[/h3][h3]1914 - Nel 1914 Ernesto Ceirano guidato uno SCAT 22/32 per la sua seconda vittoria nella Targa Florio, il completamento di un singolo 979 km sul giro dell'isola in 16 ore 51 minuti 31 secondi ad una velocità media di 58,07 kmh.[/h3]19 modelli sono stati prodotti da SCAT:

Inizio

Fine

Nome

Motore

cilindri

Capacità

1906

1909

SCAT 12-16 HP

Multi-block

4 cilindri

2.724 cm³ (85 x 120)

1907

1909

SCAT 16-20 HP

Multi-block

4 cilindri

3190 cc (92 x 120)

1907

1909

SCAT 22-32 HP

Multi-block

4 cilindri

3770 cc (100 x 120)

1910

1911

SCAT 22-32 HP

Multi-block

4 cilindri

4398 cc (100 x 140)

1912

1914

SCAT 15-20 HP

Monoblocco

4 cilindri

2.951 cm³ (85 x 130)

1910

1911

SCAT 15-20 HP

Monoblocco

4 cilindri

2.724 cm³ (85 x 120)

1912

1920

SCAT 25-35 HP

Monoblocco

4 cilindri

4712 cc (100 x 150)

1912

1915

SCAT 60-75 HP

Monoblocco

4 cilindri

6284 cc (100 x 250)

1914

1920

SCAT 12-18 HP

Monoblocco

4 cilindri

2120 cc (75 x 120)

1915

1916

SCAT 18-30 HP

Monoblocco

4 cilindri

3563 cc (90 x 140)

1921

1921

SCAT 18-25 HP

Monoblocco

4 cilindri

2120 cc (75 x 120)

1922

1922

SCAT 18-25 HP

Monoblocco

4 cilindri

2220 cc (76 x 125)

1922

1922

SCAT 18-25 HP

Monoblocco

6 cilindri

2218 cc (64 x 115)

1921

1921

SCAT 30-40 HP

Monoblocco

4 cilindri

4712 cc (100 x 150)

1921

1921

SCAT 120 CV Corsa

Monoblocco

4 cilindri

9236 cm³ (140 x 150)

1922

1922

SCAT 12-16 HP

Monoblocco

4 cilindri

1.551 cm³ (67 x 110)

1922

1922

SCAT 20-30 HP

Monoblocco

4 cilindri

2.951 cm³ (85 x 130)

1924

1928

SCAT Ceirano N 150

( "Ceiranina")

Monoblocco

4 cilindri

1.458 cm³ (65 x 110)

1924

1931

SCAT Ceirano S 150

Monoblocco

4 cilindri

1.458 cm³ (65 x 110)

1926

1928

SCAT Ceirano 250

Monoblocco

4 cilindri

2297 cc (75 x 130)

 

 

Alcune immagini, anche contenute in Targapedia

24 Scat 25-35 hp 4-7  C-Snipe - Pedrini (1).jpg

 

 

24 Scat 25-35 hp 4-7  C-Snipe - Pedrini (3).jpg

 

 

24 Scat 25-35 hp 4-7  C-Snipe - Pedrini (6).jpg

 

 

24 Scat 25-35 hp 4-7  C-Snipe - Pedrini (2).jpg

 

 

ATF Cyril Snipe.jpg

 

 

ATF CyrilcSnipe in Scat at 1912 Targa_Florio_(2).jpg

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Invité §tar665WD

Magnifique photo de Tritone du 3/04/ a 10h 31, le passage sur le pont !! savez vous a quel endroit ? mervocil .

 

 

Volevo rispondere al quesito, anche se un po' in ritardo, sul luogo della foto in questione

 

big-8326414033.jpg

 

Il luogo è tra Altavilla Milicia e San Nicola L'Arena e precisamente a Torre Normanna in provincia di Palermo.

Conosco bene i luoghi perché passo li le mje vacanze estive e poi perché a Torre Normanna ho vissuto l'esperienza più bella ed emozionante delle rievocazioni motoristiche, mi riferisco al Giro di Sicilia. per alcuni anni quel luogo è stato il quartier generale della corsa dove ho potuto conoscere grandi piloti da Elford a Guichet, da Audruet a Larousse, da Vanlennep a Nanni Galli il simpaticissimo Clay Regazzoni . ammirare e fotografare, in assoluta tranquillità stupende autovetture di facoltosi collezionisti come E. VonHofer, Klickenhaus e molti altri. Ricordi meravigliosi che aime' credo non torneranno più, GRAZIE.

 

(E') WLATARGAFLORIO e anche IL GIRO DI SICILIA

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Invité §tar315jc

 

Volevo rispondere al quesito, anche se un po' in ritardo, sul luogo della foto in questione

 

big-8326414033.jpg

 

Il luogo è tra Altavilla Milicia e San Nicola L'Arena e precisamente a Torre Normanna in provincia di Palermo.

Conosco bene i luoghi perché passo li le mje vacanze estive e poi perché a Torre Normanna ho vissuto l'esperienza più bella ed emozionante delle rievocazioni motoristiche, mi riferisco al Giro di Sicilia. per alcuni anni quel luogo è stato il quartier generale della corsa dove ho potuto conoscere grandi piloti da Elford a Guichet, da Audruet a Larousse, da Vanlennep a Nanni Galli il simpaticissimo Clay Regazzoni . ammirare e fotografare, in assoluta tranquillità stupende autovetture di facoltosi collezionisti come E. VonHofer, Klickenhaus e molti altri. Ricordi meravigliosi che aime' credo non torneranno più, GRAZIE.

 

(E') WLATARGAFLORIO e anche IL GIRO DI SICILIA

Buongiorno Vito.

Condivido il tuo pensiero, quei bei e indimenticabili momenti trascorsi in quei magici luoghi, possono tornare solo se c'è la volonta di continuare, da parte delle istituzioni e di chi deve organizzarle. Anche se quest'ultimi dipendono dalle decisioni dei politici.

OGGI più che mai con l'economia a pezzi, queste manifestazioni rappresentano la medicina ideale per risollevarla specialmente in zone ad alta attrazione turistica.

Più di un secolo fa un certo Vincenzo Florio lo capì, inventandosi la "Primavera Siciliana", che ti ricordo non rappresentava solo la gara automobilistica.

Per chiudere: Egon Hofer è uno dei tanti innamorati della nostra isola ( isola di DIO la definisce) e non è il solo.

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Invité §tri338xF

Raccolgo l'invito (o la doglianza) del grande Pino - - GPF di tornare a parlare un pò della vecchia Targa Florio.

In mattinata da "Reclusione Covid" mi sono trovato a guardare alcuni filmati ufficiali del Centro Documentazione Cinematografico dell'Alfa Romeo.

Sono dei documentari davvero interessanti, alcuni della durata di circa un'ora, che costituiscono un reportage completo e "ufficiale" ripreso da vere e proprie troupe cinematografiche, con audio originale, dallo sbarco dalla nave al porto di Palermo, all'arrivo delle squadre a Cerda e a Floriopoli, alle prove e quindi alla gara, dal preallinaemento, con piloti che si guardano in faccia e che mostrano i loro sentimenti prima del via, alla partenza sfalsata di 20 secondi l'uno dall'altro, agli inseguimenti lungo il percorso, ai doppiaggi, alle soste ai box, all'arrivo. Davvero un documento completo.

Ho visto le edizioni 1970 (dove c'è pure una ripresa della Porsche 908/909 "uovo" colore rosso mattone, sul percorso all'uscita dall'abitato di Cerda, durante le prove di marzo), 1971 e 1973. Quest'ultima pure con il raduno "Targa Florio Storica", come indica lo striscione posto all'ingresso di Cerda, con tanto di sfilata a Cefalù e sosta nella piazza centrale del Duomo.

Sempre per la edizione 1973, salta agli occhi come alla partenza e durante il primo giro, è possibile (naturalmente avendo maturato l'esperienza di quasi 50 anni dopo) notare :

la partenza "folle" e inutile di Merzario (come ha sempre ammesso il professore, che all'epoca lamentò la scelta "spettacolare" di Fiorio, di far partire per il primo turno l'Arturo, quando le condizioni dell'asfalto, al primo giro sempre più scivolose, suggeriscono la massima prudenza, al fine di riservare le migliori energie per il finale), con vettura di traverso e già con evitabile torsione e stress dell'asse posteriore.

la sconsiderata guida lungo il percorso (vedere le scodate a Sclafani) del pilota comasco, con intraversate e sfioramento dei margini della sede stradale, dove brecciolino e rifiuti vari pizzicavano ruote e cerchi.

La più adeguata partenza e soprattutto una migliore e più efficace guida sul percorso di Stommelen con l'Alfa Romeo, partito appena dopo Merzario.

A vederlo sugli stessi punti del percorso un momento prima transitati da Merzario - si può notare "a occhio" come il tedesco fosse il più "in palla" di Merzario e di tutti gli altri. Nessuna sbavatura, una maggiore velocità sul dritto e nelle curve, una maggiore attenzione complessiva e una sicurezza di guida ineccepibili.

Per me, anche senza il ritiro delle Ferrari, Stommelen (naturalmente elidendo l'Impresa di De Adamich) avrebbe raggiunto la vittoria finale.

L'insipida guida di Ickx. Ma va detto che per lui, pilota da Grand Prix, il "Rally" Targa Florio era davvero fuori portata.

I vertici Ferrari non capirono nulla. A Redman andava affiancato uno stradista.

Salta agli occhi invece la partenza fantastica di Muller con la Porsche (poi vicìncitrice). Lo stesso Luigi Tripisciano, speaker alla partenza nel documentario, pare rimanerne sorpreso, commentando la "veloce partenza dello svizzero Muller".

La guida sui tornanti di Sclafani e come esce dalla serie di curve, al volante della GT tedesca, si mostrano davvero efficaci, a riprova - come ho detto in altro post - che la Porsche (seppur nel rischio di una partecipazione tra i prototipi) aveva forse compreso prima degli altri come la Targa si fosse evoluta in una lunga e unica Prova Speciale di un rally.

Senza commento De Adamich. A rivedere l'incidente... cascano le braccia.

ATF Merzario 1.jpg

ATF Stommelen.jpg

 

 

ATF Muller.jpg

 

 

ATF DaD.png

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Invité §tri338xF

Ancora un pò di vecchia Targa Florio.

Gerard Mitter

ATF 68.jpg

 

 

Gerhard Mitter nasce in quella che oggi è la Repubblica Ceca. La sua famiglia si trasferisce vicino a Stoccarda alla fine della seconda guerra mondiale. Li gestirà un garage. Corre in moto prima di passare alla Formula Junior, verso la fine degli anni '50, preparando motori per se stesso e per altri team della categoria. Ottiene oltre 40 vittorie e nella stagione 1960 il titolo tedesco FJ. Entra a far parte della Porsche come ingegnere e pilota dello sviluppo nel 1963. Mitter gareggia anche per la Ecurie Maarsbergen, con la Porsche 718 del conte di Beaufort. Corre in due GP di quell'anno, con il quarto posto al GP di Germania. Guida un anno dopo una Lotus, finendo nono. Il successo arriva per Mitter nelle cronoscalate con vetture Sport. E’ Campione europeo dal 1966 al 1968 con il team ufficiale Porsche. Vince sui circuiti stradali, al Mugello nel 1967 e nella Targa Florio del 1969 con Udo Schütz. Quest'ultimo forse il più grande successo di Mitter. Fa parte della squadra BMW nella avventura in Formula 2. Ed è proprio con la F2 bavarese che al GP di Germania del 1969, per un guasto alla sospensione anteriore, che trova l’appuntamento col destino. Vola subito dopo la Flugplatz durante le prove del venerdì. Si schianterà in un fossato con la sua BMW 269 irrimediabilmente contro le barriere.

ATF Porsche 718.jpg

 

 

ATF 909.jpg

 

 

ATF 266.jpg

 

 

ATF Mitter F-2 BMW.jpg

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Invité §tri338xF
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Invité §tri338xF
Invité §tar315jc

Il caro Lillo è "il miccio"... che tiene in vita questo topic ormai ridotto a contenitore polivalente che spesso a poco a che vedere con la Targa e/o le corse siciliane.

Ormai frequento costantemente Facebook, giusto per cercare altri appetibili argomenti anche extra Targa. Purtroppo c'è stato un esodo dai forum, gli amici si son trasferiti quasi tutti sui social. Mi mancano però le discussioni e i commenti anche di solo modellismo, ma siamo rimasti io mammete e tu o i 4 gatti se preferite.

Su Facebook si dialoga molto poco, si parla come nei quiz: un si, un no, un mi piace oppure no, forse per evitare di affaticare chi non usa un pc come me.

Ritorno quindi sempre "a casa"... anche se vuota. Qui mi sento a mio agio, padrone di queste righe e di queste pagine senza limitazioni pregiudiziali.

 

E come ormai è mia consuetudine, vi voglio presentare l'ultimo dei miei lavoretti in tema mini-Targa

 

 

1912 Snipe su Scat - Giro di Sic- 1912.jpg

1912 - 1°Giro di Sicilia - Targa Florio - C.Snipe e Pedrini vincitori su Scat 25/35 hp

 

scat snipe 019.jpg

 

La base di partenza di cui ho mantenuto telaio e parte anteriore, è una Fiat torpedo

 

 

 

 

veteran fiat 1.jpg

 

accuratamente smontata e smembrata per la trasformazione

 

 

 

scat 001.jpg

scat 002.jpg

 

e dopo avere realizzato le centine per la carenatura anteriore, arretrato e ribassato il piano di guida

 

ho costruito il cassone con le maniglie ferma gomme, il serbatoio carburante e tutto il resto. Le ruote con cerchi in legno sono state sostituite da ruote a raggi

di misura purtroppo inferiore a come avrebbero dovuto essere. Ma questo passa il convento.

Mi piace far notare come le gomme di scorta non siano incollate me allacciate tra loro e con i maniglioni come nella realtà

con striscie di stagnola. Stesso materiale per realizzare le agave, mentre i carabinieri sono ex marines modificati...

 

 

scat snipe 017.jpg

 

 

scat snipe 016.jpg

 

 

scat snipe 013.jpg

 

 

scat snipe 005.jpg

 

 

scat snipe 004.jpg

 

 

scat snipe 001.jpg

 

:jap:

 

 

Caro Pino. La fuga dal forum se così la vogliamo definire, Più che altro è dovuta all'esaurimento in quel periodo, di foto e argomenti sul tema Targa Florio. :spamafote:

 

Oggi con la scoperta di nuove foto (ma su Facebook), potremmo di nuovo continuare. Ma ormai i cavalli sono scappati dal recinto e racimolarli non è facile. :crazy:

Metti pure che si sono create situazioni di attrito fra vari gruppi, :gun: foto postate e poi cancellate per ripostarle su altri social, discrepanze d'oppinione ecc. :ange::D:non:

 

Non accuso nessuno ne tanto meno polemizzare... ma situazioni che alla fine hanno danneggiato il Forum. :cry: :cry:

 

Il Forum partì bene raggiungendo notorietà grazie a te e poi a gli altri legati dalla comune passione sia per la Targa che per le automobili in generale.

 

Ma determinante fu anche il modellismo dedicato (questa una delle tante cause denigratorie di personaggi non interessati). :non: :non:

 

I modellisti palermitani, tanti e tutti bravi, con i loro modelli hanno raccontato la targa, magari sopperendo con un modellino alle carenze fotografiche. Memorabili le discussioni sui colori dei bolidi. Tanto vero che ad oggi un Forum di modellisti francesi tiene accesa questa fiamma. :) :)

 

E' tutt'ora che piaccia o meno, sono sempre i modellini a destare l'attenzione su queste pagine, intervallate dalle foto più o meno inedite di Lillo. :jap: :jap: :jap:

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Invité §sho727jx

Raccolgo l'invito (o la doglianza) del grande Pino - - GPF di tornare a parlare un pò della vecchia Targa Florio.

In mattinata da "Reclusione Covid" mi sono trovato a guardare alcuni filmati ufficiali del Centro Documentazione Cinematografico dell'Alfa Romeo.

Sono dei documentari davvero interessanti, alcuni della durata di circa un'ora, che costituiscono un reportage completo e "ufficiale" ripreso da vere e proprie troupe cinematografiche, con audio originale, dallo sbarco dalla nave al porto di Palermo, all'arrivo delle squadre a Cerda e a Floriopoli, alle prove e quindi alla gara, dal preallinaemento, con piloti che si guardano in faccia e che mostrano i loro sentimenti prima del via, alla partenza sfalsata di 20 secondi l'uno dall'altro, agli inseguimenti lungo il percorso, ai doppiaggi, alle soste ai box, all'arrivo. Davvero un documento completo.

Ho visto le edizioni 1970 (dove c'è pure una ripresa della Porsche 908/909 "uovo" colore rosso mattone, sul percorso all'uscita dall'abitato di Cerda, durante le prove di marzo), 1971 e 1973. Quest'ultima pure con il raduno "Targa Florio Storica", come indica lo striscione posto all'ingresso di Cerda, con tanto di sfilata a Cefalù e sosta nella piazza centrale del Duomo.

Sempre per la edizione 1973, salta agli occhi come alla partenza e durante il primo giro, è possibile (naturalmente avendo maturato l'esperienza di quasi 50 anni dopo) notare :

la partenza "folle" e inutile di Merzario (come ha sempre ammesso il professore, che all'epoca lamentò la scelta "spettacolare" di Fiorio, di far partire per il primo turno l'Arturo, quando le condizioni dell'asfalto, al primo giro sempre più scivolose, suggeriscono la massima prudenza, al fine di riservare le migliori energie per il finale), con vettura di traverso e già con evitabile torsione e stress dell'asse posteriore.

la sconsiderata guida lungo il percorso (vedere le scodate a Sclafani) del pilota comasco, con intraversate e sfioramento dei margini della sede stradale, dove brecciolino e rifiuti vari pizzicavano ruote e cerchi.

La più adeguata partenza e soprattutto una migliore e più efficace guida sul percorso di Stommelen con l'Alfa Romeo, partito appena dopo Merzario.

A vederlo sugli stessi punti del percorso un momento prima transitati da Merzario - si può notare "a occhio" come il tedesco fosse il più "in palla" di Merzario e di tutti gli altri. Nessuna sbavatura, una maggiore velocità sul dritto e nelle curve, una maggiore attenzione complessiva e una sicurezza di guida ineccepibili.

Per me, anche senza il ritiro delle Ferrari, Stommelen (naturalmente elidendo l'Impresa di De Adamich) avrebbe raggiunto la vittoria finale.

L'insipida guida di Ickx. Ma va detto che per lui, pilota da Grand Prix, il "Rally" Targa Florio era davvero fuori portata.

I vertici Ferrari non capirono nulla. A Redman andava affiancato uno stradista.

Salta agli occhi invece la partenza fantastica di Muller con la Porsche (poi vicìncitrice). Lo stesso Luigi Tripisciano, speaker alla partenza nel documentario, pare rimanerne sorpreso, commentando la "veloce partenza dello svizzero Muller".

La guida sui tornanti di Sclafani e come esce dalla serie di curve, al volante della GT tedesca, si mostrano davvero efficaci, a riprova - come ho detto in altro post - che la Porsche (seppur nel rischio di una partecipazione tra i prototipi) aveva forse compreso prima degli altri come la Targa si fosse evoluta in una lunga e unica Prova Speciale di un rally.

Senza commento De Adamich. A rivedere l'incidente... cascano le braccia.

ATF Merzario 1.jpg

ATF Stommelen.jpg

 

 

ATF Muller.jpg

 

 

ATF DaD.png

 

 

La leggenda metropolitana che accusa Merzario della debacle Ferrari '73 non l'ho mai condivisa.

 

Merzario finì ko per una foratura e conseguente continuazione fino ai box in condizioni molto precarie.

Quella era una vettura da GP travestita da sport, quindi molto delicata.

Mi sono chiesto sempre perchè non avesse tentato di montare il ruotino messo lì non certo per figura, specie che si era a inizio gara.

Che abbia sbagliato Fiorio a far partire prima Arturo può anche darsi, ma se guardate le altre partenze dei prototipi, sbandavano tutti al retrotreno per scaricare i tanti sovrabbondanti cavalli.

 

Poi ognuno è libero di pensarla come crede.

 

:jap:

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Invité §sho727jx

Alla Targa Florio del 1923 faceva il suo esordio il marchio Bugatti che negli anni a seguire avrebbe ottenuto strepitose affermazioni per un quinquennio consecutivo.

In forma privata partecipò una tipo 22, evoluzione della T 13 classificandosi all'8° posto assoluto pilotata da Renzo Lenti.

 

1923 bug lenti 2.jpg

La mia riproduzione da una base Brumm è una libera interpretazione in mancanza di documentazione e colori. Spero di non essere andato lontano dalla realtà.

 

lenti 005.jpg

 

lenti 004.jpg

 

lenti 003.jpg

 

lenti 001.jpg

:jap:

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Invité §tri338xF

Caro Pino, su Merzario, ho riportato quanto - più volte - sostenuto dal professore. Certamente non è alla partenza che Merzario bucò la ruota ma, dai filmati che ho potuto vedere, il pilota comasco certamente non sembrava risparmiare la vettura, già al primo giro, quando è meglio essere più attendista in una gara di circa 800 Km.

La foratura l'ebbe pure Larousse, nel '71, quando riprese a Hezemans circa 40 secondi, portandosi in vantaggio di oltre 4 secondi.

Sul circuito stradale, con un pubblico che certamente non è tra i più attenti per vetri rotti, pietre e tanta altra roba, recuperare poco meno di un minuto, non lo si può fare se giri "sui binari".

Larosusse di fermò e monto il ruotino. Poi forò di nuovo. Merzario non lo fece e preferì procedere sulle strade madonite sul cerchio.

Sono scelte. Certamente sono opinabili ma sono fra quelli che pensano che la storia non si fa con i se e con i ma. E' andata così.

 

 

Quello che sul mio post, invece, tenevo a far rilevare era la condotta di guida di Stommelen. Nel filmato Alfa Romeo di oltre un'ora e mezza, si può notare la diversa determinazione e precisione sul percorso del tedesco dell'Alfa Romeo. Per me davvero notevole.

 

Per quanto riguarda lo stato del forum, come dice bene Gianni, è indubitabile che dipenda dagli "umori" dei protagonisti. Alcuni sono ex "per vocazione". Qualcuno lo conoscevo già prima del forum (parlo tra i primissimi, subito scomparsi) come di ex di qualcos'altro e questa vocazione ha continuato a coltivarla.

Sulla migliore frequentazione di social al posto del forum, credo che sia solo questione di voglia.

Non bisogna dimenticare che è stato grazie al dibattito (e alle lotte in cui qualcuno si è imbarcato) sul forum che sono nate iniziative che hanno contribuito a raggiungere alcune discrete rievocazioni, nascite di alcune belle iniziative, evitare o stigmatizzare alcune esperienze meno pregevoli.

 

Sono d'accordo sul fatto che il modellismo tenga in piedi ancora molte le pagine del topic. Non ci vedo nulla di strano. Anzi ritengo che le creazioni degli amici modellisti sono "fatto materiale" dell'oggetto del topic Targa Florio e debbano avere primaria cittadinanza su questo topic, piuttosto che su un topic, più "generalista", dedicato al solo modellismo. Ma anche in questo caso ognuno frequenta chi e dove vuole.

Ognuno però è libero di frequentare la piazza che vuole.

Per me, è solo questione di "click".

Ma poi cosa vogliamo?

Caro Pino hai inventato questo gioco quasi tredici anni addietro (mi pare nel 2007).

Tanti altri luoghi del web non esistono già dopo manco sei mesi.

 

ATF 73 town.jpg

ATF 75.jpg

 

 

ATF N Rodriguez e Attwood.jpg

 

 

 

 

ATF72 Mun.jpg

 

 

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Caro Pino, su Merzario, ho riportato quanto - più volte - sostenuto dal professore. Certamente non è alla partenza che Merzario bucò la ruota ma, dai filmati che ho potuto vedere, il pilota comasco certamente non sembrava risparmiare la vettura, già al primo giro, quando è meglio essere più attendista in una gara di circa 800 Km.

La foratura l'ebbe pure Larousse, nel '71, quando riprese a Hezemans circa 40 secondi, portandosi in vantaggio di oltre 4 secondi.

Sul circuito stradale, con un pubblico che certamente non è tra i più attenti per vetri rotti, pietre e tanta altra roba, recuperare poco meno di un minuto, non lo si può fare se giri "sui binari".

Larosusse di fermò e monto il ruotino. Poi forò di nuovo. Merzario non lo fece e preferì procedere sulle strade madonite sul cerchio.

Sono scelte. Certamente sono opinabili ma sono fra quelli che pensano che la storia non si fa con i se e con i ma. E' andata così.

 

 

Non posso non intervenire sull'argomento Targa Florio 1973.

Testimone oculare di quei drammatici e disperati primi giri dell'ultima VERA TARGA FLORIO, desidero proporvi le mie impressioni, rimaste scolpite nei decenni da allora!

Mi trovavo, come potete notare dalle mie foto, al km 22, ad un chilometro da bivio Sclafani, tornante dx in salita. Dalla registrazione audio del primo passaggio davanti la nostra postazione si rileva che Stommelen era al comando con 5 secondi di vantaggio su Merzario e 17 su Ickx.

Concordo sul fatto che il tedesco era sicuramente il pilota più in forma quella mattina, conducendo tre giri con ritmo veloce e sicuro, era candidato certo e meritato alla vittoria finale.

Merzario l'ho visto passare più scomposto ma, comunque, veloce. Il secondo passaggio in ritardo per la foratura e l'arresto ai box, fu ancora più violento e disperato e ricordo ancora la rabbiosa accelerazione all'uscita dal tornante, con deposito abbondante di gomma sull'asfalto!

Ickx è passato molto più controllato e accorto, ma non concordo su una sua guida scialba, come ricorda Lillo, anzi, e la stessa registrazione audio lo conferma, il suo stile è apparso pulitissimo e ineccepibile. Basta ascoltare la nettezza della doppietta in scalata all'ingresso del tornante. Il belga era un assoluto fuoriclasse, al livello di Jackie Stewart, ma pagava inevitabilmente una conoscenza imperfetta del difficilissimo circuito delle Madonie. Quanto alla sua presenza alla Targa, va ricordato che fu lo stesso Ickx a manifestare espressamente a Ferrari già nel 1972 la sua voglia di partecipare almeno una volta alla Targa Florio, cosa concretizzatasi l'anno dopo.

Sulla decisione di Fiorio di far partire Merzario al posto di Vaccarella credo che ci fosse la preoccupazione di contenere Stommelen, temutissimo dai ferraristi, con il vincitore della Targa 1972 e apparso velocissimo in prova, ben più del Professore, inattivo da quasi un anno e con poca conoscenza della 312 P.

Quanto alla foratura, al primo giro di Targa non era raro che accadesse, visto lo sporco che le macchine raccattavano per strada, vedi Elford nel 1968.

Dopo il semiasse di Merzario, il sasso di Ickx, ... la Lancia Ombra centrata da de Adamich!

Nel 2016 ho avuto modo di parlare con Andrea de Adamich di quel fattaccio e lui mi confessò di non esserselo mai perdonato, soprattutto perchè quell'incidente, a suo dire, avvenne per un eccesso di prudenza da parte sua, visto che avrebbe potuto passare la Fulvia molto prima con un minimo di rischio e invece l'urto avvenne al termine di un breve rettilineo a sorpasso quasi terminato!!

Vi ripropongo alcune mie foto di quegli indimenticabili passaggi.

Potete notare il controsterzo di Stommelen al primo passaggio e il disperato tentativo di rimonta di Merzario al secondo giro, con sgommata segnalata dalla freccia gialla!

 

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Ecco tre foto scattate da mio cugino all'interno dello stesso tornante al secondo passaggio.

E' evidente l'inizio di controsterzo di Merzario in uscita dal tornante!

 

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Invité §tri338xF

Grande Piergiorgio Ti ringrazio per il tuo intervento. Anzi, come si può vedere, è questa la migliore sede per "ragionamenti" ponderati sui momenti della vecchia Targa Florio.

Sui social - con tutto il rispetto per la libertà di ferquentarli o preferirli - si può assistere a uno scambio più veloce, più spot o shoot, come amano dire i più giovani.

Il tuo "ragionamento" ha certamente una sua "verità" che - per la lunghezza del percorso madònita - consente di fare confronti con altre "verità".

Io mi trovavo qualche chilometro prima e all'uscita della curva, leggermente in discesa, da cui vedevo arrivare le vetture e che precedeva il ponticello che portava a una curva verso destra e alla salita successiva (quindi riuscivo a vedere un bel pò di percorso).

La mia impressione/verità è quella che ho riportato nel mio post.

Merzario lo vidi arrivare con il posteriore scomposto e con le ruote anteriori in controsterzo. Spettacolare certamente. Ma era troppo scatenato. Veloce ma sporco. Rabbioso. I meno eleganti direbbero "scannato" (manco impiccato).

Stommelen, invece mi impressionò per la velocità e la sicurezza di guida. Mostrava di sapere domare quella vettura (a me sembrò di vedere un toro.... forse per la colorazione rosso sangue di bue) che con quella conformazione aerodinamica si palesò molto diversa dalle più "ordinarie" Sport di Maranello (ricordo anche che rimasi un pò deluso per il rosso "scialbo" della vettura..... ma sono solo impressioni e ricordi che possono restare molto personali).

Ickx, seppure con il rombo possente del 312 di Maranello (lo ricordo perfettamente) mi sembrò più guardingo ma - alla mia impressione - un pò meno veloce, seppure - concordo con Piergiorgio - con una guida ordinata.

Vorrei precisare che non è che ritengo Ickx un pilota poco veloce, anzi... andate a vedervi il Nurburgring sotto la pioggia, in monoposto. Sappiamo che in formula uno ebbe la sfortuna di scontrarsi con Stewart e soprattutto nel 71 e nel 72 con la 312 B2 ad ammortizzatori orizzontali (una intuizione teorica di Forghieri, troppo in anticipo sulla tecnologia delle gomme Firestone che procuravano tremende vibrazioni). Ford, Elf e Goodyear avevano nello scozzese il loro uomo immagine che - in campo di pubbliche relazioni - era davvero.... un campione del mondo. Il 1970 invece i risultati della 312 B1 vennero solo nella seconda parte della stagione, con tre ritiri nelle prime tre gare per il belga, troppo poco per raggiungere il povero Rindt, che scontò tutta la fortuna che aveva avuto sino a quel momento (ricordiamoci Montecarlo e Brands Hatch) nell'incidente che gli tolse la vita.

Su De Adamich resto dell'avviso, che seppure con la sfortuna che certamente lo "centrò", con il vantaggio che aveva e la prospettiva di essere da solo in gara, non gli fosse consentito di perdere una gara come quella (ultima) Targa Mondiale del '73.

Confesso che mi brucia ancora.

Grazie ancora Piergiorgio per il riscontro al mio post.

ATF N 73 Stommelen AR.jpg

 

ATF N73 box AR.jpg

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