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Histoires du sport automobile

A.M.S. Autoracing: Sasso Marconi (BO)


Invité §gil354Re
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Invité §gil354Re

AMS Logo 2.jpg

 

L'AMS - Attrezzature Meccaniche Speciali nasce nel 1969 per iniziativa dell'ingegnere bolognese Tancredi Simonetti, apprezzato progettista nella breve avventura ATS è ora deciso a mettersi in proprio con un ambizioso programma di biposto corsa e monoposto.

La nuova azienda trova sede in un locale di Casalecchio di Reno (BO), una scelta provvisoria e che troverà poco dopo soluzione più ottimale alla periferia di Sasso Marconi (BO).

Le maestranze sono praticamente tutte ex ATS, a pieno regime l'organico arriva a comprendere una forza lavoro per numeri produttivi di una certa rilevanza. L'approntamento della nuova factory vede di lì a poco la costituzione della Scuderia Autoracing, struttura finalizzata alla gestione sportiva e commerciale delle vetture, con sede presso la stessa AMS.

La storia delle biposto corsa nazionali vede l'AMS in una posizione di primo piano, grazie all'indiscussa eccellenza tecnica delle sue realizzazioni e agli straordinari e durevoli successi conseguiti. Principali punti di forza delle AMS sono la qualità costruttiva, l'affidabilità e la facile manutenzione, fattori questi che qualificano le biposto emiliane tra le più valide alternative alle concorrenti.

Prodotte in circa 90 esemplari, le vetture di Sasso Marconi hanno modo di soddisfare le aspettative di una vasta schiera di piloti, siano essi appassionati gentlemen drivers oppure acclarati specialisti del settore come per esempio Ezio Baribbi, Luigi Moreschi e Mauro Nesti.

Nel 1976 viene avviato lo studio di una biposto per motorizzazioni di 1,3, 1,6 e 2,0 litri, contraddistinta da una telaistica maggiormente dimensionata (soprattutto in termini di passo e carreggiate) e da una vestizione aerodinamica particolarmente estremizzata.

La carrozzeria si presenta infatti di linea spiccatamente a cuneo, con un pronunciato sbalzo anteriore di forma appuntita, fiancate alte e deportanti, abitacolo incassato nel profilo superiore e grande spoiler a sbalzo della coda.

L'alimentazione e fornita attraverso un vistoso periscopio dietro il pilota.

Battezzata Tipo 277, la nuova AMS è predisposta per un'ampia varietà di propulsori.

La stagione 1977 vede l'AMS 277 attivamente presente in tutte le gare nazionali, specialmente in quelle valide per il Mondiale Marche dove è più acceso il confronto con le varie Chevron, Lola, March, ecc., totalizzando a fine stagione 15 punti mondiali.

I mesi immediatamente precedenti la stagione 1978 valgono a perfezionare alcuni importanti aggiornamenti della Tipo 277, particolarmente nell'ambito delle Sospensioni e dell'aerodinamica. Si rende contestualmente disponibile un nuovo motore due litri interamente costruito dall'AMS, unità progettata dall'ingegnere Simonetti in collaborazione con il collega Minghetti. Si tratta di un 4 cilindri, con testa bialbero 16 valvole, distribuzione a cinghia e iniezione meccanica. Come per la stagione precedente, l'AMS limita la sua presenza alle sole competizioni italiane, scelta legata in parte alla progressiva crisi del settore e alla conseguente diminuzione delle vendite. Calano anche le partecipazioni ufficiali agli appuntamenti validi per il Campionato Italiano. Nel 1979 l'AMS accentua la sua smobilitazione dalle gare, dedicandosi prevalentemente alla costruzione di nuove vetture e ai servizi di aggiornamento e assistenza, inizia una diversificazione aziendale verso settori del tutto estranei all'automobilismo; proseguono comunque senza sosta le affermazioni sportive della Tipo 277, principalmente con Francesco Cerulli Irelli, Vittorio Bernasconi, Girolamo Caci, Odoardo Govoni, Mario Nardari e Roberto Villa.

( da sito Luigi Moreschi Motosport)

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Invité §gil354Re

Una decina di anni fà nel forum di Cronoscalate - Auto & Costruttori avevamo creato alcune pagine dedicate alla storia dell'A.M.S. Autoracing, casa costruttrice di sport prototipi degli anni 70/80, oggi scomparsa. Purtroppo il forum andò chiuso e parte del materiale pubblicato e raccolto è andato perso. Il tentativo era ed è quello di cercare di mettere ordine nella storia della Casa di Sasso Marconi, raccogliendo documentazione, immagini, articoli di giornali che parlano e documentano i modelli di sport prototipi realizzati e di essi quelli ancora esistenti , la storia dei piloti che si cimentarono in quegli anni nelle competizioni in Italia e all'estero. Spero vivamente che si ricostruisca il gruppo di amici che grazie alla loro documentazione e ai racconti sui fatti dell'epoca si possa insieme ricostruire la storia dell' A.M.S. Autoracing, tra le poche a costruire non solo i telai ma anche i motori che in quegli anni la reso famosa nel mondo delle corse.

alcuni di essi:

J.B. Fender

Ghibly

Saro

Red-Devil

Seby

Johnbull

Legale

Dariosprint

Rosario63

Cms racing car

Totodani

Pala

Gigi

Giaur

Maiten

Peppuz

Dario88

salvo melita

Legalino

Juanpablo

Samor65

Tuonoverde

Zagato

Fanalone

Serrco

Fanalone

“Tito”

maiiten

“slick”

osellapa20s

salvogiuffrida

Red-Devil

Avico

Hillclimber86

Legal prof

Forlari Rebo

Edo

Dariosprint

PHOTOSPRINT

 

spero vivamente di poterli ritrovare

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Invité §gil354Re

le origini ams 4.jpg

Siamo nei primi mesi del 1969 e AUTOSPRINT deidicava un primo spazio alla neonata casa automoibilistica e alla "Simonetti 1000 sport prototipo"

 

le origini amas 1.jpg

le prime prove in circuto

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Invité §gil354Re

scansione0024.jpg

L'A.M.S. cominciò subito ad interessare le testate sportive con numerosi articoli, che descrivevano l'attività frenetica dei primi periodi, i progetti compiuti.

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Invité §gil354Re

Siomnetti 71.jpg

 

ams alfa 71.jpg

il 1970/71 vide la nacita della AMS Alfa, umione tra un telaio progettato dall'Ing. Siomnetti e il preparatore Angelini con il propulsore A.Romeo e il il risultato fu

 

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218 AMS Alfa Romeo 1300 M-Zanetti - G-Pianta Box (1).jpg

 

in queste immagini Zanetti Pianta / targa Florio 1971

 

26410860188_d2bd311b6a_b.jpg

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