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Histoires du sport automobile

TARGA FLORIO E LE CORSE SICILIANE


Invité §sho727jx
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Messages recommandés

Invité §bep134Bm

 

 

Caro Gianni è proprio così.

Anch'io ricordavo ma la cosa strana è che l'archivio fotografico da cui è stata presa l'immagine la dà ancora come Targa Florio.

 

Spero di potere riparare..... con questa Ferrari 250 GT ....

 

ATF 116.png

INDIMENTICABILE PER ME MA, SOPRATTUTTO, INDIMENTICABILE PER ARMANDO.

ERAVAMO A BIVIO SCLAFANI QUANDO IL GENTLEMAN DRIVER, IN CAMICIA E CRAVATTA, PENSO' BENE DI FARE UN TESTA CODA E DI TRAVOLGERE IL TAVOLINO DOVE ERAVAMO SEDUTI.

IL FUTURO VINCITORE DELLA TARGA SI FECE (UN POCHINO) MALE ED IL PILOTA IN CAMICIA E CRAVATTA, DOPO ESSERSI SCUSATO, RIPRESE LA GARA.

QUESTA ERA LA TARGA! UNICA E SEMPRE NEL CUORE

 

 

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[h2]Pianefforte 'e notte di Salvatore Di Giacomo[/h2]Nu pianefforte 'e notte

sona luntanamente,

e 'a museca se sente

pe ll'aria suspirà.

 

È ll'una: dorme 'o vico

ncopp'a nonna nonna

'e nu mutivo antico

'e tanto tiempo fa.

 

Dio, quanta stelle 'n cielo!

Che luna! E c'aria doce!

Quanto na della voce

vurria sentì cantà!

Ma sulitario e lento

more 'o mutivo antico;

se fa cchiù cupo 'o vico

dint'a ll'oscurità...

 

Ll'anema mia surtanto

rummane a sta fenesta.

Aspetta ancora. E resta,

ncantannese, a pensà.

Salvatore Di GiacomoPoesie d'Autore - da PensieriParole.it <https://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/>

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Invité §tar315jc

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1965  Ford Mustang  Shelby 350 GT    (1).jpg

 

 

1965  Ginetta  G4.jpg

 

 

1965  Porsche Carrera 6   (4).jpg

 

 

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1966  Porsche 906 carrera 6   (2).jpg

 

 

1966  Porsche 906 carrera 6   (3).jpg

 

 

1966  Porsche 906 carrera 6   (4).jpg

 

 

1966  Porsche 906 carrera 6   (1).jpg

 

 

1966  Porsche 906 carrera 6   (7).jpg

 

 

1967  LOLA T 70  MK3  GT   (5).jpg

 

 

1967  LOLA T 70  MK3  GT   (6).jpg

 

 

1967  LOLA T 70  MK3  GT   (1).jpg

continua...

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ciao les amis palermitins :hello: :hello: :hello:

question : quel résultat pour Marie claude Beaumont sur Opel Conrero à la Targa 1972

 

ciao palermittin amici :hello: :hello: :hello:

domanda: quale risultato per Marie claude Beaumont su Opel Conrero a Targa 1972

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ciao les amis palermitins :hello: :hello: :hello:

question : quel résultat pour Marie claude Beaumont sur Opel Conrero à la Targa 1972

 

ciao palermittin amici :hello: :hello: :hello:

domanda: quale risultato per Marie claude Beaumont su Opel Conrero a Targa 1972

 

 

Cher Roland,

la Beaumont, qui courait en tandem avec Rosadele Facetti, s'est retirée au troisième tour pour une panne de moteur.

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ciao Piergiorgio :hello: :hello:

 

merci à toi pour la réponse :jap: :jap:

 

comment allez vous tout en bas de l'Italie :??: :??: :??:

 

ciao Piergiorgio :hello: :hello:

 

grazie a voi per la risposta :jap: :jap:

 

come sta andando in fondo all'Italia :??: :??: :??:

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ciao Piergiorgio :hello: :hello:

 

merci à toi pour la réponse :jap: :jap:

 

comment allez vous tout en bas de l'Italie :??: :??: :??:

 

ciao Piergiorgio :hello: :hello:

 

grazie a voi per la risposta :jap: :jap:

 

come sta andando in fondo all'Italia :??: :??: :??:

 

 

Ici il fait encore trop chaud!!

Mon activité de modélisation est ferme!

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Ici il fait encore trop chaud!!

Mon activité de modélisation est ferme!

 

 

ciao Piergiogio :hello: :hello:

 

j'imagine bien la chaleur , alors que dans la région parisienne nous avons plus de 30° par moments

 

prenez soin de vous

 

 

Posso ben immaginare il calore, mentre nella regione parigina abbiamo a volte più di 30°.

prendersi cura di sé

 

.

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Invité §tri338xF

Amici targofili ho avuto oggi conferma di un evento, nell'ambito della settimana motoristica di Caltanissetta, collaterale alla prossima Coppa Nissena, che si terrà il prossimo 20 settembre, alle ore 17.00, nella sede della Banca del Nisseno (ex palazzo delle Poste, in via Crispi, di Caltanissetta) .

Non appena conoscerò maggiori dettagli, aggiornerò il forum.

Per chi potrà organizzarsi, essere presenti per quell'occasione a Caltanissetta, credo che varrà la trasferta.

 

stemma CL.jpg

Pergusa 1960.jpg

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Invité §Fra160qw

In 1949 the Ferrari 166 SC n°344 driven by Biondetti-Benedetti won the Targa Florio (in that year Giro di Sicilia too).

I wish to know if this car had the spare wheel positioned at sight , outside of the rear bonnet, like the other 166 driven by Sighinolfi-Vallone on the same race. Usually the spare wheel was inside of the rear bonnet.

I never was able to find any picture 3/4 back.

Regards to all and...good search do my homework online

 

https://aws-cf.caradisiac.com/p [...] io1949.jpg

 

I don’t even know, but now I’m also interested now to find this out. Good request.

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Invité §bep134Bm

 

 

 

CARMELO GIUGNO & TOTI SUTERA, AMORE PER LA TARGA SENZA LIMITI

 

 

 

 

“ …… Si fà di tutto pur di partecipare ad una Targa ….. Toti Sutera “

 

 

bnImage1.jpg.614619dc273dab85bfd9d7f714b0e4e0.jpg

 

 

Tra i tanti regali tratti dal meraviglioso archivio paterno, Antonino Dessì ha reso disponibili per noi appassionati anche immagini a colori della “TIGER” …. una delle vetture oggettivamente più “assurde” delle Targa Florio dei "nostri" anni, condotta nel 1972 da Carmelo Giugno e Salvatore “Toti” Sutera ( Scuderia Nissena - Caltanissetta ).

 

Ho avvisato "Toti", oggi, dicendogli …… vai a guardare al solito posto ……. ci sei Tu :sol:“a colori” :sol:…. con la barba che avevi nel 1972 :sol:…. mentre guidi ….

 

 

toti.jpg.cb628e15aa62becf4670dfc51d0228f5.jpg

 

 

E mi è ritornato alla mente quanto da Lui raccontatomi un pomeriggio di qualche tempo fà ……. e che mi piace,oggi, riproporre :

 

 

Carmelo Giugno teneva quella Sua ormai anziana TZ1 a Caltanissetta …. Toti Sutera stava a Palermo …. lontano da quella TZ1 ….. la TZ1 era già scaduta di omologazione ….. insomma … in quella Targa 1972 non poteva più correre …… unica possibilità : avere i “requisiti” ( ! ) per essere iscritta nella classe “Sport - 1.6” ( insomma … fra i “prototipi” …. per capirci …..) e quindi doveva essere sottoposta alle conseguenti “modifiche” strutturali …..

 

 

Giugno, "a distanza" ...... propose a Toti di fare la Targa con quella “sport” ( ? ) in fase di lavorazione presso un (troppo) lontano carrozziere di Caltanissetta ( Gerbino ) ……. ; Toti pensava che Giugno facesse “saltare” solo il tettuccio …… stile Lancia F&M …. per intenderci ….. e quindi ….. di guidare ancora una TZ1 …. modificata quanto vuoi ….. ma pur sempre una TZ1 …..

 

 

Toti accettò …. praticamente al buio ….. l’amico Giugno, del resto, lo conosceva da anni …..

 

 

Arriva il giorno delle verifiche …… Toti giunge a Floriopoli ….. gli “presentano” la vettura …… per Lui fù un colpo mortale ….. usando una circonlocuzione …. mi dice : “Restai di stucco”.

 

 

Image1x.jpg.cf6eeda36ea8c55906ade084b70beeef.jpg

 

 

Non sapevo cosa fare … volevo “tornarmene a Palermo …. e subito”. Ma la parola era stata data …… ed a caldo fu “costretto” ad abbozzare ….

 

 

Ancora oggi Lui mi dice : Carmelo ….. io che venivo da esperienze con vetture ….. piccole ma tradizionali …. SZ ….. TZ …. non puoi avere l’idea di quanti sfottò in quella Targa Florio 1972 …. un vero incubo ….

 

 

Aggiunge Toti: “quella” vettura la chiamarono “TIGER” ( ndr : i “testi sacri” riportano : A.R. Giulia TZ Speciale Spider 1.6 , o semplicemente A.R. Giulia TZ ) ….. e dentro quel “TIGER” ci stà il nome del Carrozziere Ger.bino ……

 

La carrozzeria ( ? ) era in alluminio al pari di quella originaria …. tuttavia …. a naso …… la cura dimagrante aveva tolto dai 50 ai 60 kg.

 

 

“Quella” vettura era molto leggera …. e sullo sconnesso l’aderenza era un vero problema …...

 

 

1972

(una immagine che - in qualche modo - ci consente di "valutare" l'assetto di quella TIGER .... )

 

 

Dal punto di vista “aerodinamico” ( ? ) una tragedia …… i diametri delle aperture per i raffreddamenti furono del tutto insufficienti …… temperature alle stelle durante tutta la (breve) gara ….

 

 

Imagex2.jpg3..jpg.73775f118a013683b8d6b07bd2c2c61a.jpg

 

 

Meccanica : l’albero motore era stato rettificato in tutta fretta ..... appena qualche settimana prima della gara ….

 

 

Mi dice Toti ……. chiunque passava vicino si fermava …. attonito …. financo Autosprint le dedicò un insolito “spazio” ……. ed aggiunge : “Non le volli mai leggere quelle note su quella TIGER “ …….

 

 

1972

(questa la foto pubblicata su Autosprint a "corredo" del commento del giornalista .....)

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Domenica mattina trasmissione su M6 (Francia) dedicata alla prova dell'Audi R8 roadster a Siracusa e sulle strade della Sicilia e della Targa Florio.

 

La si puo rivedere qui,

https://www.6play.fr/turbo-p_884/emission-du-01-septembre-c_12475779

previa iscrizione (immediata) al sito.

 

Minuti 32-34 e 42-44:30. Con menzione del museo della Targa Florio. Mescolando immagini delle prove e della corsa. Con conseguente confusione anche per il testo inesatto.

 

Pero' di Targa e Sicilia si parla.

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Invité §bep134Bm

Domenica mattina trasmissione su M6 (Francia) dedicata alla prova dell'Audi R8 roadster a Siracusa e sulle strade della Sicilia e della Targa Florio.

 

La si puo rivedere qui,

https://www.6play.fr/turbo-p_884/emission-du-01-septembre-c_12475779

previa iscrizione (immediata) al sito.

 

Minuti 32-34 e 42-44:30. Con menzione del museo della Targa Florio. Mescolando immagini delle prove e della corsa. Con conseguente confusione anche per il testo inesatto.

 

Pero' di Targa e Sicilia si parla

 

 

 

.... E LA LETTERATURA RISCOPRE LA SICILIA - DOPO "IL GATTOPARDO" UN ALTRO ROMANZO COMINCIA A RIACCENDERE SULLA FAMIGLIA FLORIO E LA SICILIA QUELLE LUCI TROPPO FRETTOLOSAMENTE AFFIEVOLITE...

----------------------------------------------------

Il romanzo intreccia le vicende storiche con la vita privata dei Florio, trasportando il lettore in un mondo affascinante di forti personalità.

La Lettura Corriere della Sera

Da tempo non leggevo un romanzo così: grande storia e grande letteratura. Le vicende e i sentimenti umani sono sorretti da una scrittura solida, matura, piena di passione e di grazia. Stefania Auci ha scritto un romanzo meraviglioso, indimenticabile.

Nadia Terranova

Una famiglia da leggenda... Un appassionante spaccato di storia pubblica, privata e di costume.

Vanity Fair

Avvincente e documentato, parla di coraggio e ambizione, di sentimenti e di magarìe, ed è la sorpresa di questa stagione editoriale.

TTL - La Stampa

Storie d'amore, di sogni, tradimenti e fatica in un romanzo che vibra di vita.

Marie Claire

La saga dei Florio fa il pieno di lettori.

la Repubblica

Stefania Auci, con uno stile diretto e penetrante, ha scritto un libro indimenticabile.

Giulia Ciarapica, Il Foglio

Mi candido per crearne una serie TV!

Alessandra Mastronardi

Una vicenda appassionante di uomini ambiziosi, infuocati, di donne che amano tanto, di figli destinati a portare avanti il marchio di famiglia, in una Palermo scossa dai moti del 1818 fino allo sbarco di Garibaldi. Una storia vera, appassionante, avvincente fino all’ultima riga. Obbligatoria una serie tv.

Luciana Littizzetto

Preso dalla lettura, ho perso l’aereo pur essendo seduto davanti al gate, non riuscivo a staccarmi dalle pagine. In un certo senso quel volo perso è la mia recensione.

Pietrangelo Buttafuoco, Il Fatto Quotidiano

Una scrittura visiva, che ci immerge nei luoghi e nella storia, che non indulge al sentimentalismo e rimane lucida e anche un po’ spietata. Con echi del Gattopardo e del Camilleri storico.

Famiglia Cristiana

Il romanzo rivelazione del 2019

C’è stata una famiglia che ha sfidato il mondo.

Una famiglia che ha conquistato tutto.

Una famiglia che è diventata leggenda.

Questa è la sua storia.

Dal momento in cui sbarcano a Palermo da Bagnara Calabra, nel 1799, i Florio guardano avanti, irrequieti e ambiziosi, decisi ad arrivare più in alto di tutti. A essere i più ricchi, i più potenti. E ci riescono: in breve tempo, i fratelli Paolo e Ignazio rendono la loro bottega di spezie la migliore della città, poi avviano il commercio di zolfo, acquistano case e terreni dagli spiantati nobili palermitani, creano una loro compagnia di navigazione… E quando Vincenzo, figlio di Paolo, prende in mano Casa Florio, lo slancio continua, inarrestabile: nelle cantine Florio, un vino da poveri – il marsala – viene trasformato in un nettare degno della tavola di un re; a Favignana, un metodo rivoluzionario per conservare il tonno – sott’olio e in lattina – ne rilancia il consumo… In tutto ciò, Palermo osserva con stupore l’espansione dei Florio, ma l’orgoglio si stempera nell’invidia e nel disprezzo: quegli uomini di successo rimangono comunque « stranieri », « facchini » il cui « sangue puzza di sudore ». Non sa, Palermo, che proprio un bruciante desiderio di riscatto sociale sta alla base dell’ambizione dei Florio e segna nel bene e nel male la loro vita; che gli uomini della famiglia sono individui eccezionali ma anche fragili e – sebbene non lo possano ammettere – hanno bisogno di avere accanto donne altrettanto eccezionali: come Giuseppina, la moglie di Paolo, che sacrifica tutto – compreso l’amore – per la stabilità della famiglia, oppure Giulia, la giovane milanese che entra come un vortice nella vita di Vincenzo e ne diventa il porto sicuro, la roccia inattaccabile.

Intrecciando il percorso dell’ascesa commerciale e sociale dei Florio con le loro tumultuose vicende private, sullo sfondo degli anni più inquieti della Storia italiana – dai moti del 1818 allo sbarco di Garibaldi in Sicilia – Stefania Auci dipana una saga familiare d’incredibile forza, così viva e pulsante da sembrare contemporanea.

Il romanzo italiano che ha conquistato il mondo: venduto in Stati Uniti, Germania, Francia, Spagna e Olanda e opzionato per una serie televisiva

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Invité §bep134Bm

Amici targofili ho avuto oggi conferma di un evento, nell'ambito della settimana motoristica di Caltanissetta, collaterale alla prossima Coppa Nissena, che si terrà il prossimo 20 settembre, alle ore 17.00, nella sede della Banca del Nisseno (ex palazzo delle Poste, in via Crispi, di Caltanissetta) .

Non appena conoscerò maggiori dettagli, aggiornerò il forum.

Per chi potrà organizzarsi, essere presenti per quell'occasione a Caltanissetta, credo che varrà la trasferta.

 

stemma CL.jpg

Pergusa 1960.jpg

 

 

SEMBRA IERI MA SONO PASSATI QUASI 60 ANNI.

C'E' CHI, IL GIORNO PRIMA DELLA GARA, SI ERA SEDUTO AL VOLANTE DI QUELLA PORSCHE E NON LO HA PIU' DIMENTICATO

------------------------------------------------------

Ma se la radiosa luce che una volta

tanto negli sguardi è tolta,

se niente può far si rinnovi all' erba il suo splendore

e che riviva il fiore

della sorte non ci dorrem

ma ognor più saldo in petto

godrem di quel che resta.

 

William Wordsworth

 

 

 

 

Partenza Pergusa RSK 718 con freccia.jpg

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Invité §sho727jx

I don’t even know, but now I’m also interested now to find this out. Good request.

 

 

1949 ferr biondetti (padelek) 2.jpg

 

 

1949 ferr biondetti 3.jpg

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Invité §bep134Bm

 

 

 

FULVIO, ANCORA POCHI GIORNI E SARANNO GIA' PASSATI 4 ANNI DA QUANDO CI HAI LASCIATO...

SZ Fulvio by Cigno.jpg

 

 

 

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---------------------------------

“Guardare il fiume fatto di tempo e d’acqua

e ricordare che il tempo è un altro fiume.

Sapere che ci perdiamo come il fiume

e che passano i volti come l’acqua.

Sentire che la veglia è un altro sogno,

sogno di non sognare e la morte

che il nostro corpo teme è questa morte

di ogni notte, che chiamiamo sonno.

Vedere nel giorno o nell’anno un simbolo

dei giorni dell’uomo e dei suoi anni,

trasfigurare l’oltraggio degli anni

in una musica, un rumore, un simbolo,

vedere nella morte il sonno, nel tramonto

un triste oro, questo è la poesia

che è povera e immortale. La poesia

si volge come l’aurora e il tramonto.

Talora nel crepuscolo un volto

ci guarda dal fondo di uno specchio;

l’arte deve esser come quello specchio

che ci rivela il nostro proprio volto.

Ulisse, dicono, stanco di prodigi,

pianse d’amore, scorgendo la sua Itaca

umile e verde. L’arte è quell’Itaca

di verde eternità, non di prodigi.

È anche come il fiume senza fine

che passa e resta; è specchio di uno stesso

Eraclito incostante, uno e diverso

sempre, come il fiume senza fine.(Jorge Luis Borges - "Arte poetica" )

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Invité §TAR516zF

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Non esistono foto dove si veda il cofano posteriore della Ferrari di Clemente Biondetti e si possa vedere come erano posizionati i numeri di gara (344)

Le uniche immagini che inm tanti anni sono riuscito a trovare si riferiscono ad un fermo immagine di un video dell'Istituto Luce che riprendono la Ferrari di Vallone.

A queste immagini ho fatto riferimento nel realizzare il mio modellino.

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Invité §bep134Bm

 

 

STUPENDO, LIBERO ED INCREDIBILE: AVEVA IL CORAGGIO DELLE PROPRIE IDEE E DELLE PROPRIE PASSIONI - SCUSATE SE E' POCO !

 

 

La sua vita è la storia delle corse in Sicilia

 

Tratto da Sicilia Motori – Anno V – n. 1/2 (46) Gennaio – Febbraio 1986

di Dario Pennica

pucci_profilo-289x300.jpgOcchi neri, capelli neri, baffi neri, un caratteraccio. Va forte se continua a volerlo fare ce ne farà vedere delle belle… “. Enzo Ferrari lo ricorda così; lo chiama “neger” (negro) e nel 1955 gli offre pure una sua automobile per correre in qualche gara. E’ breve amore, però, e il “Barone neger” si sente più a suo agio con quelli della Porsche; a Stoccarda, in breve, diviene uno di casa. Ha vinto una sola “Targa Florio” ma divide con Nino Vaccarella (due volte primo e più volte protagonista) l’identificazione con la corsa di Florio. Capital in un suo servizio lo ha definito “l’ultimo Gattopardo”; lo conoscono dappertutto come il “Barone” . E di nobile ha anche l’aspetto, non ha perso un filo del tratto e del sorriso che dovevano avere i “ragazzi” di Florio. Ha tante storie da raccontare, vi mette enfasi, forse a volte esagera ma può permettersi anche questo: quel fondo di verità è tale da essere invidiato. Se non lo si conosce incute grande rispetto, a veder tanta simpatia, finisce di conquistarti quando ti dice che puoi chiamarlo semplicemente “Zio Antonio”. E così è nel mondo che più gli piace. Antonio Pucci di Benisichi ha scritto la sua storia in parallelo con quella dell’automobilismo sportivo in Sicilia; dal dopoguerra è stato fra gli ispiratori di tutta l’attività è forse l’unica vanteria che ama sottolineare senza però mancare di precisare che lui è stato un ”pioniere” insieme a Bordonaro, Lanza, La Motta, Cammarata, Musumeci, Albanese. Gli chiedi di raccontarti la sua vita e si emoziona; incrina la voce e poi sembra non essere più là ma tornato veramente in quei tempi; parla con lo sguardo nel vuoto, evoca figure e quando ti sembra che sia un anziano signore pieno solo di ricordi ti stronca il pensiero, riportandoti bruscamente al presente con lucide analisi e nessun odioso paragone.[h4]PUCCI, CHI E…[/h4]

Palermitano, è nato il 29 agosto del 1923 quando si erano spenti gli echi della prima guerra mondiale. ‘Per mia fortuna – rammenta – appartenevo ad una agiata famiglia di possidenti agricoli, vivevamo d’inverno a Palermo, mentre nei periodi delle “raccolte” le Madonie ePietraperzia divenivano la nostra sede: crebbi senza particolari problemi; le automobili entrarono nella mia vita tramite mio padre, grande amico di Vincenzo Florio. Maturai a fianco di questo uomo affascinante, in via Catania a Palermo all’Automobile Club Sicilia andavo più volentieri che a scuola. Divenne dunque un fatto normale iniziare a gareggiare. Purtroppo il secondo conflitto mondiale mi costrinse ad attendere molto tempo”. ‘’Non ho un ricordo preciso – risponde ad una precisa domanda – su quando iniziai veramente il mio rapporto con le corse: dal ’36, ragazzino, non persi una edizione del “Giro di Sicilia“, della “Targa” vivendo da vicino tutte le emozioni. Eppure nonostante questi qualificati contatti Antonio Pucci ed i suoi amici non ebbero mai la presunzione di considerarsi eredi di qualcosa ma solo autorizzati a proseguire l’opera di Don Vincenzo. “Florio lo ricordo come un gran simpaticone, un uomo senza peli sulla lingua che amava tutti gli sport (organizzò anche due Targhe Florio motociclistiche), fondò la Primavera Siciliana per incrementare il turismo cogliendo l’opportunità delle corse. E sceglieva il mese più bello per le Madonie: maggio. Ricordo ancora le grandi feste di Villa Igea. Credo che oggi, nonostante la massima professionalità, è impossibile ritrovare quello stile e quel gusto’’. Conserva ancora una foto ingiallita dal tempo con l’immagine di un uomo in tuta: Campari; che dedicò qualche riga al ”piccolo Antonio”. Il ”piccolo Antonio” che andava ai pic-nic insieme a Tazio Nuvolari, Achille Varzi, Luison Chiron, e altri campioni del volante.[h4]LA PRIMA GARA’[/h4]

pucci_con_piero_taruffi-214x300.jpg

Antonio Pucci con Piero Taruffi

Nel settembre del 1947 Antonio Pucci disputa la “Catania-Etna” che segnò la ripresa dell’attività agonistica dopo la guerra: pilota una Fiat 1100 sport classificandosi al terzo posto di classe e quinto assoluto nella gara vinta dal napoletano Rocco con un 2800 Alfa biturbo. Alle sue spalle arriva il barone Cherubini, un calabrese; dietro di lui altri sessanta concorrenti. Ha 24 anni ma sa che, dopo quella esperienza, non avrebbe fatto il professionista, per amore delle proprie tradizioni e della propria terra dalla quale in caso contrario si sarebbe dovuto staccare.[h4]I ‘RIBELLI’[/h4]

Avevano voglia di correre i giovani uomini che si erano formati alla corte di Florio e quando l’ostracismo delle autorità sportive mette in crisi l’attività, con tanto coraggio formano la CSAS (Commissione Sportiva Automobilistica Siciliana); per Antonio, che ha accanto in questa nuova avventura ed in questo atto di coraggio, i soliti amici, non è difficile fare il “rivoluzionario”. Gli piace rammentare che Colajanni e l’onorevole Alessi gli hanno insegnato tanto e da loro ha fatto proprio la pura dottrina socialista che ispira le sue scelte di vita. “Gli Automobile Club ci mettevano i bastoni fra le ruote, volevano crearsi una poltrona, ieri come oggi. Lo sport passava in secondo piano: non lo amano e non lo amavano. Trabia presiede la CSAS, Florio non ne fece mai parte ma era componente la Commissione Sportiva internazionale e credo anche presidente della ASAI, solo perchè non avvertì l’esigenza, pure se non negò il suo appoggio a questi quattro ragazzi ai quali, però, è giusto dirlo oggi, bisogna dire grazie se vivono le corse. E se qualcuno può mi smentisca pure. Fui io a convincere mio nonno affinché aiutasse Mingrino nella creazione dell’Autodromo di Pergusa, e poi i presidenti della Regione come Giuseppe Alessi e Restivo, ci misero in condizioni con finanziamenti di proseguire e sviluppare l’attività”.[h4]I PIONIERI[/h4]

“Erano tempi della Pirato-Enna voluta da Stefano La Molta che da Nicosia andava al consorzio Agrario di Enna; dell’impegno di Nicola Musumeci per la”Coppa Galatea” che si correva sulle strade asfaltate della sua proprietà ad Acireale; inventammo la “Coppa dei Templi“, la “Monte Iblei“, la “12 Ore Notturna di Siracusa” in occasione di un Gran Premio di Formula 1 insieme a Nino Farina, Alberto Ascari, Gigi Villoresi, Principe Bira, dopo che andammo in giro nottetempo a Siracusa e all’autodromo incontrammo, l’organizzatore Buttafuoco, uomo validissimo, propose di fare una corsa per vetture turismo gran turismo. A Messina si torna a correre la “Colle San Rizzo“, la “12 Ore‘’ tutto voluto dalla nostra passione e agevolato dal tempo e dalle possibilità economiche che non ci mancavano. Ieri facemmo tutto ciò, poco tempo dopo che i rally sono state nostre creature: ripeto di me, di Giacomo Sansone, di Vicio Aquila. In tutta la Sicilia abbiamo fatto storia e scuola”.[h4]PUCCI OGGI[/h4]

Affermazioni severe che non saranno scevre da critiche; in stile con il personaggio che non usa mezze frasi ma dice esattamente ciò che pensa. Proprio perciò spesso è stato considerato scomodo e mai è sembrato bramoso di poltrone che, comunque, gli sarebbero scottate sotto per la decisione con la quale siamo immaginare avrebbe operato. Ma tutto ciò forse, non gli ha attirato simpatie. Anche perchè da lui si “pretendeva” una presenza più definita nel mondo dell’automobilismo sportivo. Che Pucci però contesta se fatta solo di giacche blue, vernissage, e tante parole. Non ama gli “arrampicatori” tant’è che si dimetterà dall’Automobile Club Palermo dopo la prossima edizione della Targa perchè non condivide alcune scelte su uomini esterni. L’incontro in seno al gruppo giudici di gara lo ha lasciato da un pezzo contestando e non in silenzio. Per lui, educato con lo spirito sportivo di Florio le corse sono solo passione. La stessa che lo rese ebbro di gioia quando nel ’51 vinse la sua prima corsa, la “Coppa Nissena“, onorando anche la memoria del padre, Giulio, che la salita di casa se l’era aggiudicata nel’ 22. Quella vittoria venne dopo innumerevole serie di primati di classe. Naturalmente nel suo cuore c’è il successo “Targa Florio”, quella del 1964, vinta in coppia con Colin Davis al volante della Porsche.[h4]LA ‘TARGA’ NEL CUORE[/h4]

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La tipica espressione gioviale del “barone”. Alle sue spalle il giovane Nino Vaccarella

“Zio Antonio” ricorda come ieri quella domenica del maggio 1964: “La vittoria della Targa mi sembrava dovuta; già in edizioni precedenti mi era sfuggita per un soffio e quindi quando a sei giri dalla conclusione io e Colin ci ritrovammo comodamente in testa pensavamo già di avercela fatta. Come sono stati lunghi gli ultimi 72 chilometri, impiegai 44 minuti in mezzo a tanta folla plaudente: ho sempre apprezzato maggiormente la tecnica nelle automobili e pertanto sapevo perfettamente che cedendo anche il più piccolo particolare avrebbe potuto vanificare tutto. Scorgere la familiare sagoma di Floriopoli è stato quasi come una liberazione. Poi ricordo solo tanta festa e mi è rimasto impresso un particolare: trascorse circa un ‘ora prima che potessi abbracciarmi con Von Hanstein, il Direttore Sportivo”.[h4]LUI E FERRARI[/h4]

Pucci ha corso contro i fratelli Rodriguez, a fianco di Linge, con la squadra ufficiale Lancia grazie all’interessamento del Conte Federico e del Comandante Albanese, ai tempi concessionari a Palermo (era il ’53): era suo compagno con la squadra torinese Maglioli che vinse a Monte Pellegrino stabilendo il record.

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Eccolo mettere a dura prova la Porche 908 durante dei collaudi prima della gara madonita

Poi lo stesso Pucci riuscì a migliorarlo nel 1955. Maserati e Ferrari, furono le Case che per più tempo attirarono la sua attenzione; nel ’55 ha una vettura ufficiale della squadra Ferrari e ritrova in veste di “capo” il Commendatore che in casa Pucci era stato una presenza abituale ogni qualvolta era venuto in Sicilia insieme a Pintacuda oggi scomparso. Più che di Enzo Ferrari e del suo mito, Antonio Pucci divenne amico del figlio, il quasi coetaneo Dino conosciuto a Modena nel ’53; lo ricorda come un grosso tecnico che possedeva una 600 che viaggiava come una Ferrari e pilotava con grande maestria. Ma Pucci non chiese mai nulla di più…[h4]IL ‘CONTATTO’ PORSCHE[/h4]

Nel 1958 Piero Taruffi a Roma consiglia il giovane siciliano Pucci a Von Hanstein della Porsche che andava alla Targa e cercava due uomini per due vetture diverse (l’altro eraGiorgio Scarlatti): seguiranno tre titoli europei gran turismo della squadra Porsche di cui faceva parte (dal ’59 al ’61).

pucci_guida_formula_junior-300x173.jpg

Pucci alla guida di una Formula Junior

Quello che Antonio Pucci chiama il “gioco” con la Porsche, lo seguirà sino alla fine della sua carriera di pilota e proseguirà ancora per qualche anno nella veste di collaudatore per la prestigiosa Casa tedesca pilotando le più sofisticate automobili prodotte a Stoccarda. Pilota ufficiale Porsche; pagato e riverito. Roba da far impazzire di gioia un giovane dei giorni nostri. Erano altri periodi in cui Pucci, Linge. Strelhe, dividono i premi, vinceva comunque e sempre la squadra. Era costretto a ritirarsi spesso lo scuro”contadino” di Sicilia in circuiti sperduti in Europa: le automobili che pilotava, infatti, non dovevano tagliare il traguardo perchè non bisognava far vedere agli altri le innovazioni e le sperimentazioni saggiate. Torna ancora indietro con il pensiero; è la “Targa” del ’62 con la RSK 1600 opposta alla GTO Ferrari e Pucci si toglie Scarlatti dalle spalle ritardando una staccata su un dosso nella discesa diCampofelice; tanto fu sufficiente per vedere la rossa vettura di Maranello fermare la sua corsa contro un parapetto dove era scivolato “ingannato” dall’esperto Antonio.[h4]IL PERSONAGGIO[/h4]

A volte, qualcuno, interpretando alla perfezione uno dei nostri principali difetti di siciliani di sottovalutare cioè tutto ciò che appartiene alla nostra terra e i personaggi stessi, finge noia ai racconti di Zio Antonio. Probabilmente neppure possono credere che la vita sportiva di “questo vecchio” come ha iniziato a definirsi prima ancora che i suoi capelli si imbiancassero, coincide con la storia dell’automobilismo sportivo siciliano. Eppure quando si incontra con i compagni di allora, come Romolo Tavoni, i ricordi si intrecciano, le date coincidono. I presenti restano quasi incantati ad ascoltarli; ridono al gestuale di Pucci; ne amano l’atteggiamento e le inflessioni; invidiano questo pezzo di Sicilia. E noi dobbiamo essere orgogliosi di conoscerlo ed apprezzare la malinconia con la quale si stacca ogni giorno di più dall’ambiente che, nonostante delusioni sul piano umano e sconfortato da beghe, lotte, e dalla mancanza di uomini nuovi che mostrino di avere polso per governare la situazione, continua ad amare. “Ragazzi state attenti a non distruggere tutto ciò che si è fatto; dite abbiamo fatto e non ho fatto. Lo sport non è fatto di individualismo; i deboli e frustrati cercano realizzazioni in vana piaggeria. Se continuano così questi uomini non asceranno nessuna traccia ne positiva ne negativa. E lo sposrt andrà avanti per inerzia. E il mio unico rimpianto” . E se è così sarà anche e soprattutto il nostro. E chiude con una frase in dialetto madonita: “ Megghiu Re nò me pagghiaru ca nuddu a Palermo”. Come dire che mancando un unico ponte di comando c’è spazio per tanti piccoli polverizzanti feudi. Con le conseguenze immaginabili

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Invité §tri338xF

 

SEMBRA IERI MA SONO PASSATI QUASI 60 ANNI.

C'E' CHI, IL GIORNO PRIMA DELLA GARA, SI ERA SEDUTO AL VOLANTE DI QUELLA PORSCHE E NON LO HA PIU' DIMENTICATO

------------------------------------------------------

Ma se la radiosa luce che una volta

tanto negli sguardi è tolta,

se niente può far si rinnovi all' erba il suo splendore

e che riviva il fiore

della sorte non ci dorrem

ma ognor più saldo in petto

godrem di quel che resta.

 

William Wordsworth

 

 

 

 

Partenza Pergusa RSK 718 con freccia.jpg

 

 

Caro Beppe qualche tempo addietro ho postato - credo con una foto o un elenco partenti di quella corsa a Pergusa - una richiesta di informazioni su Gaspare Cavaliere, che condusse col numero 10 di partenza la Porsche ritratta, indicata come Porsche 1500.

Il modello è un 718 RSK, simile a quello guidato al tempo Jean Behra.

Credo di potere dare in anteprima la notizia che una rep di questa vettura, con il numero 10, potrà essere ammirata - a breve - nella mia Mancha Sicana.

Non appena mi sarà data assicurazione, nè darò immediata notizia al topic.

 

 

 

 

Pergusa 2.jpg

In primo piano, Antonio Pucci su Wainer Maserati.

Sullo sfondo Gaspare Cavaliere su Porsche 1500, numero 10.

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Invité §bep134Bm

 

Caro Beppe qualche tempo addietro ho postato - credo con una foto o un elenco partenti di quella corsa a Pergusa - una richiesta di informazioni su Gaspare Cavaliere, che condusse col numero 10 di partenza la Porsche ritratta, indicata come Porsche 1500.

Il modello è un 718 RSK, simile a quello guidato al tempo Jean Behra.

Credo di potere dare in anteprima la notizia che una rep di questa vettura, con il numero 10, potrà essere ammirata - a breve - nella mia Mancha Sicana.

Non appena mi sarà data assicurazione, nè darò immediata notizia al topic.

 

 

 

 

Pergusa 2.jpg

In primo piano, Antonio Pucci su Wainer Maserati.

Sullo sfondo Gaspare Cavaliere su Porsche 1500, numero 10.

 

CARISSIMO LILLO,

LA STORIA DELLA PORSCHE 718 DI CAVALIERE E' VERAMENTE INTRIGANTE, FATTA DI GARE, DI VITTORIE ED ANCHE DI BATTAGLIE LEGALI.

IN OGNI CASO GRAZIE PER AVER RICORDATO GASPARE CAVALIERE, PILOTA DELLA TARGA FLORIO, ALLA QUALE HA PARTECIPATO ALLA GUIDA DELLE AUTO PIU' DIVERSE.

 

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SE LA MEMORIA NON M'INGANNA CAVALIERE DOVREBBE ESSERE ALLE SPALLE DELLA OSCA CON ALLA GUIDA ROTOLO

 

195972CAVALIERE IND.jpg

 

196082CAVALIERE.jpg.8cd389b2a615031f10bbc4ab607998a4.jpg

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Invité §tri338xF

Posto - in ordine sparso - alcuni dei post (e alcune immagini della vettura) su Gaspare Cavaliere e la sua Porsche 718 RSK che, nel tempo, sono stati pubblicati sul forum

Pergusa 1960.jpg

 

(post by Best)

 

15 novembre 2011 - Partinico. Oggi l'ultimo saluto a Gaspare Cavaliere

Grande sportivo automobilistico ha svolto la sua carriera tra il 1955 e il 1967

Il rombo dei motori lo ha accompagnato per tutta la vita.

Ieri però la sua corsa è arrivata al capolinea.

Il partinicese Gaspare Cavaliere si è spento a 95 anni, a causa di una malattia incurabile contro cui ha lottato strenuamente, sino “all’ultima curva”.

Di lui resta una straordinaria carriera alla guida delle auto sportive, la sua più grande passione.

Ha portato alto il nome di Partinico perché è riuscito a partecipare alle più importanti e prestigiose gare automobilistiche in 12 anni intensissimi di carriera.

Certamente le più importanti sono la “Targa Florio”, il “Gran Premio di Pergusa” e il “Premio Campagnano”.

A seguire però tantissimi altri circuiti di grande importanza: tra questi citiamo “Il giro delle Calabrie”, le corse in salita di Avola, Mendola, Monte Pellegrino, Monte San Rizzuto e Monte Bonifato.

Tutte gare a cui Cavaliere ha partecipato in alcuni casi anche più di una volta dal 1955 sino al 1967, anno in cui decise spontaneamente di smettere.

 

* * *

 

Quelle “private” Fiat 1100/103 TV erano così :

Pergusa 2.jpg

 

(post by Mikimodels)

 

 

E’ con sommo dispiacere che devo comunicarvi la dipartita di un personaggio che, negli anni '50 e '60, ha onorato lo sport automobilistico Siciliano.

 

https://aws-cf.caradisiac.com/p [...] ereRIP.jpg

 

Ieri l'altro, alla veneranda età di 95 anni, si è spento serenamente

 

GASPARE CAVALIERE

 

Uomo amato e rispettato, fino all'ultimo, da tutti i suoi concittadini Partinicesi e non solo, anche per le sue doti di imprenditore lungimirante e pieno di iniziative, oltrechè generoso ed instancabile uomo di mondo.

 

Queste parole le ho raccolte da chi lo ha conosciuto sin dagli anni d'oro delle sue imprese agonistiche.

 

http://www.tv7partinico.it/visualizza.asp?val=2640

 

Un'altro pezzo di Targa, che se ne và, ma che lascia un segno indelebile nel ricordo dei sopravvissuti.

 

Porsche 718 RSK Plate di Cavaliere.jpg

(post by Beppe)

 

 

Era il 1960 e Gaspare Cavaliere - indimenticato pilota di Partinico (le sue foto le ho trovate esposte nella bacheca dell'ospedale omonimo) - era a Pergusa per provare la Porsche appena acquistata.

Ricordo che mi permise di salire al posto di guida (ovviamente a motore spento avendo solo xxxx anni).

Quello che mi è ancora rimasto più che impresso è stato lo sforzo necessario per abbassare il pedale della frizione.

 

 

Porsche Cavaliere.jpg

 

 

 

(post by Tritone)

 

 

Posto queste immagini .... come pretesto per una richiesta di aiuto ...

 

Nel 1961 alla Coppa Città di Enna (1°Trofeo Greca Militello) partecipò, a Pergusa, una Porsche 718 RSK, (risultante iscritta - con il numero di gara "10" - come Porsche 1500), con alla guida il gentleman driver Gaspare Cavaliere.

Dovrebbe essere un pilota di Partinico (o di quelle parti), deceduto qualche anno fa ad una veneranda età.

 

La scuderia con cui era iscritto era la "SEGESTA". Pare che abbia partecipato alla TF del '58 (versione regolarità) con una Fiat 1100 TV e corso alla Targa Florio (ma non con la Porsche di cui chiedo notizie).

Sarebbe stato anche amico di Gaetano Starrabba di Giardinelli.

Sarei interessato ad avere notizie sulla Porsche 718 RSK e sul suo proprietario Gaspare Cavaliere.

 

Spero che questo topic sia ancora fonte di notizie, pur nella nuova "veste" di "vetrina" di (splendidi) eventi purtroppo non a noi vicini.

 

 

(post by Tritone)

La targhetta di identificazione della Porsche che si assume di Cavaliere

 

Porsche Gaspare Cavaliere

Il modello 718 era un pò come la Ferrari 166 SC (monoposto che - con l'aggiunta dei parafanghi - diventava una sport).

Si trattava sostanzialmente di un telaio, molto versatile, nato per la monoposto formula 2 dell'epoca e facilmente trasformabile in sport, sia a guida dx che sx, sia a guida centrale.

La modifica avveniva mediante una slitta trasversale al senso di marcia, posta al centro del telaio, che consentiva il posizionamento del sedile del pilota.

Dell'esemplare postato da Enzo (grazie Enzo) venduto in America, ascritto a Gaspare Cavaliere ne avevo già letto e visto.

Addirittura qualcuno sostiene che sia l'esemplare con cui gareggiò pure Jean Bhera (ma allora quello di Annibale Cecconi qual'è?) ma credo che sia un pedigree un pò controverso.

Oltre alla verniciatura (troppo) "americana", molte cose sono diverse dalla vettura di Cavaliere, soprattutto nella versione di cui chiedo notizie e che corse ad Enna nel '61.

L'idea che mi sono fatto è che Cavaliere, dopo le corse in 1100 e 8V Zagato e con le piccole sport italiane, abbia tentato il salto di qualità acquistando un esemplare "rebodied" (o rimaneggiato) di 718, forse ritenuto a "fine corsa" dal primo proprietario, tant'è che nel '61, seppure iscritta alla Targa di quell'anno, con Gaetano Starrabba, non prese nemmeno il via(ad Enna '61 si ritirò tra il 2° e 4° giro).

Senza dire che ad Enna '61, nella foto pubblicata su un libro di Nino Gagliano su Pergusa, la vettura (ritratta da dietro, nelle ultime file alla partenza) appare di colore grigio mentre alla Targa col n.188 la vettura appare rossa e quindi con evidenti lavori di "ripresa" eseguiti.

Comunque, per me, sarebbero necessarie notizie più sulla carriera di Gaspare Cavaliere che della vettura.

Se qualcuno ne avesse......

Many tanks a tutti.

 

 

(post by Mikimodels)

 

 

Io ho avuto la fortuna di conoscerlo e conversare con lui; non ostante l'età avanzata era ancora lucidissimo e affabile.

Veramente un grande personaggio.

La sua stupenda Porsche RSK a guida centrale, già di Behra e del Principe Starrabba, si trovava da tempo in America, riportata al suo stato originale da un restauro maniacale, è stata venduta per circa 1,5 milioni di dollari.

 

 

http://www.finecars.cc/en/deta [...] amp;ret=63

Porsche Cavaliere rep.jpg

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Invité §tri338xF

Amici targofili buongiorno,

Mi permetto di postare l’invito - che Vorrei faceste girare ad appassionati ed amici, anche mediante i social network - relativo alla mostra fotografica dedicata al barone Antonio Pucci.

Alla manifestazione di apertura, che sarà tenuta all'ex Palazzo delle Poste di Caltanissetta, in via Crispi n.21, venerdì 20 settembre, con inzio alle ore 17.00, sarà esposto un cimelio storico per Caltanissetta, la originale Coppa Nissena del 1924 vinta dal padre il barone Giulio Pucci, oltre alla originale Targa Florio del 1964, costituita da una scultura eseguita da Duilio Cambellotti, artista dell'art noveau. Oltre ad altri preziosi trofei e automobilia della famiglia Pucci.

Sarà esposta anche una vettura da corsa della Targa Florio, una Porsche 718 RSK rep del 1959.

Grazie per quello che Vorrete e potrete fare per divulgare l'evento culturale, cui saranno presenti, oltre al figlio di Zio Antonio, Gianfranco Pucci - che ha gentilmente messo a disposizione il materiale fotografico e i cimeli storici di famiglia, anche lo storico e scrittore Vincenzo Prestigiacomo, che interverrà con una interessante relazione.

Vi aspetto.

Un sincero ringraziamento.

Lillo TRITONE

invito Mostra Pucci.jpg

invito pucci impaginato_page-0002.jpg

 

Porsche 718 RSK Rep1.jpg

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Invité §sho727jx

 

 

 

26 (2).jpg

 

 

26 (7).jpg

 

Omaggio allo zio Antonio.

 

 

Bellissima anche la segnaletica a terra sbiadita !

 

 

:bien:

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Invité §tri338xF

Caro Gianni grazie per il post.

Invero pensavo che l'iniziativa della mostra su Antonio Pucci trovasse sul topic qualche commento (non complimento).

Forse l'anagrafe colpisce ancora di più, rispetto a prima (ed è naturale....).

Anche in loco sto vedendo alcune facce attonite quando parlo del protagonista dell'evento.

Che la figura di Antonio Pucci stia iniziando a non trovare più appassionati che se ne ricordano?

Grazie in ogni caso.

*

Chiederei in ogni caso una cortesia.

Se quanti hanno una pagina facebook (o siano su altri social network) potessero postare l'invito che ho pubblicato, farebbero una cosa gradita non tanto a chi scrive ma al nostro grande protagonista.

Grazie ancora.

 

Premiazione.jpg

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Invité §bep134Bm

Caro Gianni grazie per il post.

Invero pensavo che l'iniziativa della mostra su Antonio Pucci trovasse sul topic qualche commento (non complimento).

Forse l'anagrafe colpisce ancora di più, rispetto a prima (ed è naturale....).

Anche in loco sto vedendo alcune facce attonite quando parlo del protagonista dell'evento.

Che la figura di Antonio Pucci stia iniziando a non trovare più appassionati che se ne ricordano?

Grazie in ogni caso.

Chiederei in ogni caso una cortesia.

Se quanti hanno una pagina facebook (o siano su altri social network) potessero postare l'invito che ho pubblicato, farebbero una cosa gradita non tanto a chi scrive ma al nostro grande protagonista.

Grazie ancora.

 

 

CARISSIMO TRITONE, MA QUALE ENTUSIASMO VUOI TROVARE QUANDO SUI GIORNALI SCRIVONO:

 

.....................

[h4]AUTOMOBILISMO[/h4][h1]Campionato Italiano Grandi Eventi

Targa Florio, storia e mitologia[/h1]

 

Il percorso dell'evento che l’Automobile Club Palermo con l'Automobile Club Italia eleva tra le "perle" dell'automobilismo mondiale, si snoderà tra i maestosi edifici templari degli dei greci, il barocco siciliano e le Madonie

 

 

 

 

 

PALERMO - Miti e mitologie si intrecciano alla Targa Florio Classica. La "Cursa" 2019 s'appresta sempre più ad assumere immagine di cammino nella storia millenaria dell'Isola e quella del secolo scorso, di una Trinacria in pieno sviluppo economico. Evolve la Targa Florio Classica, ma non si trasforma. Come volle il suo illuminato creatore Vincenzo Florio: ogni anno sempre uguale nella sostanza di competizione automobilistica ed al contempo, sempre diversa nel messaggio del far conoscere ed aprire la sua Sicilia al mondo.

 

L’edizione 2019 farà base a Palermo, mentre il percorso di gara nella prima giornata arriverà ad Agrigento con la sua spettacolare Valle dei Templi e vivrà il gran finale sulle strade delle Madonie ed i centri della famosa corsa dal “Grande”, “Medio” o “Piccolo” Circuito delle Madonie.

 

L'evento che l'Automobile Club Palermo e l'Automobile Club Italia, con la collaborazione di ACI Storico, elevano a massima valorizzazione per le intrinseche valenze storiche e culturali del patrimonio italiano, avrà il culmine nel corso delle cerimonie di partenza e d'arrivo, tradizionalmente nel centro del capoluogo siciliano dove si daranno appuntamento centinaia d'appassionati, a salutare i partecipanti e festeggiare i vincitori. Rilevante poi è il "link" con il Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi del sistema museale dell'Università di Palermo, sede tecnica - sportiva della manifestazione e dai quali piazzali e viali adiacenti scatterà la gara con le prime prove di precisione. Uno dei must della manifestazione, la cui organizzazione è stata affidata dall’Automobile Club Palermo e dall’Automobile Club Italia ad ACI Sport, sarà la rievocazione del “Circuito della Favorita”, prevista prima della tradizionale premiazione di domenica: gli equipaggi che lo desidereranno potranno confrontarsi in un evento competitivo allestito con i pressostati sul tracciato del mitico Reale Parco della Favorita.

Diversi sono i modi per onorare un avvenimento dalla fama mondiale come la Targa Florio. L'omaggio di Ferrari nei confronti dell'evento è in armonia con la storia comune dei due brand ed i possessori di "Cavallini Rossi" di ogni epoca, attraverso il Ferrari Tribute to Targa Florio 2019 celebrano l'evento. Lo faranno anche nel prossimo ottobre, sfidandosi in una gara di regolarità sulle stesse strade sulle quali si sono sfidati grandi piloti del passato come Juan Manuel Fangio, Arturo Merzario e Nino Vaccarella.

Targa Florio Classica 2019 è, e sarà, nel segno della tradizione di manifestazione sportiva che ha segnato un'epoca, dando impulso al movimento motoristico in una società dal carattere rurale prevalente. Era competizione di velocità e durata sulle strade delle Madonie, oggi è gara di regolarità per auto storiche dalla tecnologia, linee e forme che caratterizzavano gli anni prima del 1977. Le stesse che correvano la "Targa" nelle varie epoche e che oggi vanno a caratterizzare il Campionato Italiano Grandi Eventi, del quale è il terzo round. Ma anche evento, nell'evento, con la sezione Targa Florio Legend riservata ai conduttori di auto costruite dal 1978 al 1990. Tributo in chiave moderna ad una gara senza tempo.

Dal 10 al 13 ottobre a Palermo, sulle strade delle Madonie ed attraverso paesaggi unici della Sicilia si ripercorreranno capitoli importanti della storia dell'automobilismo, ma saranno anche i campioni delle sfide al centesimo di secondo ad arricchire il fascino della Targa Florio Classica. A bordo di auto dell'epoca, i fuoriclasse protagonisti della serie Tricolore ACI Sport si sfideranno per i punteggi a determinare le graduatorie del campionato. Quello dei "Grandi Eventi" è torneo nazionale dal respiro internazionale, partecipato e ambìto dai concorrenti Top Driver che si confrontano sui tracciati delle rievocazioni di gare tra le più prestigiose ed anche impegnative. Quattro sono gli appuntamenti di un calendario che a luglio ha visto l'equipaggio siciliano Giovanni Moceri e Valeria Dicembre primeggiare alla Coppa d'Oro delle Dolomiti a bordo di una Fiat 508 C del 1939 della scuderia Targa Florio, dopo aver duellato per due intensi giorni con Ezio Sala e Mara Massa con una Lancia Aprilia del 1937 nei colori della Emmebi 70 e Antonino Margiotta in coppia con Valentina La Chiana con una recente Volvo PV 444 del 1947 della Volvo Club; la serie quindi s'appresta a vivere il secondo round al Gran Premio Nuvolari, in programma a Mantova dal 19 al 22 settembre, successivamente la Targa Florio Classica e per finire la Coppa delle Alpi by 1000 Miglia sulle montagne bresciane.

QUANDO HO LETTO L'ARTICOLO MI E' TORNATA IN MENTE UNA FANTASTICA ESPRESSIONE DEL DIALETTO CATANESE:

"CHINO I VACANTERIA" !!!

AFFIDO IL COMMENTO ALLE FOTO, CHE NON HANNO BISOGNO DI PAROLE PER RACCONTARE LA VERA TARGA FLORIO

 

34 Lancia Aurelia B20 competizione - F-Bonetto (16).jpg144 Porsche 906-6 Carrera 6  A-Pucci - V-Arena (19).jpg

 

1960rodriguezrodriguezt dopo Targa.jpg

 

Traduzione: "Chino i vacanteria" = "Pieno di vuoto", mio libero pensiero.

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Invité §tri338xF

Caro Beppe anch’io ho letto quest’articolo e, tutto sommato, non mi sono granchè meravigliato, avendo oramai amaramente compreso (ma non accettato) che l’opera di mistificazione, perseguita da anni, ha raggiunto lo scopo di distogliere la grande competizione ideata da Vincenzo Florio dai suoi luoghi reali e soprattutto dalla sua storia.

Oggi “Targa Florio” è diventato, con le complicità delle presidenze locali, solo un semplice “brand”, come un Mc Donald’s qualsiasi; una etichetta da apporre a qualunque cosa che abbia necessità di richiamo e promozione.

In fondo è come far indossare una polo con il coccodrillo taroccato, come quelli che si vendono sulle spiagge. Una borsa LV comprata sotto i portici, all’ora di pranzo, quando i controlli sono, per il cambio di turno, allentati.

E come nel caso degli oggetti di lusso contraffatti che sono prodotti perché c’è tanta gente che li compra, illudendosi di far parte di una certa fascia di società, anche la new version della TF viene varata perché c’è gente che si convince, partecipandovi, di diventare un pilota da TF…..con tanto di cappellino, maglietta e borsone.

 

Questo, ripeto, lo sto vivendo in questi giorni di promozione dell’evento su Antonio Pucci. I più (naturalmente parliamo di un pubblico giovane e generalista) non lo conoscono.

Ma noto, come ho detto, anche una certa indifferenza tra i più anziani, dimenticando che Antonio Pucci è stato colui a cui la Casa che ha più onorato la TF, cioè la Porsche, affidava per i collaudi preliminari sul Circuito delle Madonie i propri modelli.

Comunque... speriamoci ancora (e soprattutto "non ritiriamoci ai box...")

 

2009.jpg

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Invité §tar315jc

Caro Gianni grazie per il post...

*

Chiederei in ogni caso una cortesia.

Se quanti hanno una pagina facebook (o siano su altri social network) potessero postare l'invito che ho pubblicato, farebbero una cosa gradita non tanto a chi scrive ma al nostro grande protagonista.

Grazie ancora.

 

Premiazione.jpg

 

 

 

 

 

FATTO!

 

Caro Lillo poco fa su Facebook ho pubblicato sul mio diario e sul sito "Associazione culturale amici della Targa Florio" la locandina e relativo invito.

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