I PILOTI DELLA TARGA FLORIO

[Invité §ran085xF]

Scuderia SSS Republica di Venezia Conte Volpi

 

 

 

Bellissima.....

 

 

[Invité §ran085xF]

Scuderia SSS Republica di Venezia Conte Volpi

 

Targa

Le mans

Abate

Targa Gurney

Targa gurney

Sebring

[Invité §ran085xF]

Ferraris bodied by Drogo / 2735GT at Catania-Etna 1963

[Invité §ami463nV]

Ci scrivono :

 

 

" ....... Sono un collezionista di auto d'epoca nonchè estremamente appassionato della Targa Florio. Attualmente possiedo un Ford T che è in fase di restaurazione, auto che ha partecipato alle Targa Florio del 1911/1912 alla guida di Nino Sofia. La mia auto la potete visionare tra le vostre fotografie del 1911. Porgo i miei cordiali saluti ...... "

 

 

http://www.flickr.com/photos/targa1961/sets/72157621310864989/detail/

 

 

Abbiamo approfondito, nell'immediato. Non è una Ford T "come quella" che corse nel 1911 - 1912 ....... "è quella"

 

Ovviamente seguiranno, quanto prima ....... ulteriori dettagli

[Invité §ran085xF]

Gurney / Bonnier Scuderia SSS Republica di Venezia Porsche 718 WRS

[Invité §bes888PR]

Mario Litrico ......con lui, a Floriopoli, scene d'altri tempi

 

 

 

 

Targa Florio 1973 - A.R. GTA / Mario Litrico, in una immagine altamente spettacolare, spinge la sua GTA - ammutolita per mancanza di benzina - nel faticosissimo tentativo di superare le ultime curve veloci in leggera salita prima dell'inizio della mezzeria davanti i box di Floriopoli ......una immagine d'altri tempi. Fra un pò, esausto, si sfilerà il casco, rischiando. Poi arriveranno, in aiuto ….. spettatori …. e meccanici. Dietro, intanto, si scorge la bianca 911S di Capra - Lepri.

 

 

* * *

 

Così è stata raccontata "la verità" :

 

 

“ ………. Riguardo la vicenda della mitica GTA di Litrico, è una storia che ho sentito raccontare da un grande amico ……omissis ……. ; sono Pippo P., con immenso piacere desidero raccontare questa bellissima e un poco fortunata vicenda.

 

Innanzitutto vi rassicuro su Litrico che vive a Catania e vi lavora, adesso cerco di esporre il fatto.

 

Come in ogni gara importante come la Targa anche noi come le grandi scuderie avevamo la nostra tattica di gara ; ci eravamo proposti di fare effettuare a Litrico tre giri ( per poi fermarsi al cambio pilota e rabbocco carburante ) in quanto secondo la nostra esperienza era giusto fare ciò.

 

A questo punto con una mediazione del pilota Zanetti (pupillo del preparatore Monzeglio) si cercò e si ottenne di convincere il giovane Litrico di effettuare numero quattro giri.

 

Nonostante Mario Litrico fosse già un pilota affermato, già campione della montagna, secondo al Campionato Velocità ed esperiente di Targa Florio ……… omissis …………… , abboccò alla grande, fidandosi della squadra Monzeglio, e non dei suoi meccanici, al punto che arrivammo a litigare in maniera molto sostenuta perchè noi avevamo capito tutto l'imbroglio del signor Zanetti.

 

Chi alla fine ebbe ragione non ha alcuna importanza visto che la macchina si fermò prima del ponte ed io e la buonanima di Vittorio spingevamo la macchina fino ai box.

 

Resta la soddisfazione di aver raccontato dopo più di 30 anni come realmente andarono i fatti e mi dispiace che per una leggerezza di questo tipo non abbiamo potuto realizzare il primo posto di classe.

 

Ringrazio tutti per tutto quanto. 28.03.09. Sinceri Saluti. Pippo P. ….. “

 

 

Incredibili ”storie di Targa” …… raccontate dopo decenni ……

 

 

Best54

 

 

www.amicidellatargaflorio.com

[Invité §ran085xF]

[Invité §ran085xF]

Un giovane Ingegnere ......

[Invité §bep134Bm]

Mario Litrico ......con lui, a Floriopoli, scene d'altri tempi

 

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/798085/1973 B1.jpg

 

 

Targa Florio 1973 - A.R. GTA / Mario Litrico, in una immagine altamente spettacolare, spinge la sua GTA - ammutolita per mancanza di benzina - nel faticosissimo tentativo di superare le ultime curve veloci in leggera salita prima dell'inizio della mezzeria davanti i box di Floriopoli ......una immagine d'altri tempi. Fra un pò, esausto, si sfilerà il casco, rischiando. Poi arriveranno, in aiuto ….. spettatori …. e meccanici. Dietro, intanto, si scorge la bianca 911S di Capra - Lepri.

 

 

* * *

 

Così è stata raccontata "la verità" :

 

 

“ ………. Riguardo la vicenda della mitica GTA di Litrico, è una storia che ho sentito raccontare da un grande amico ……omissis ……. ; sono Pippo P., con immenso piacere desidero raccontare questa bellissima e un poco fortunata vicenda.

 

Innanzitutto vi rassicuro su Litrico che vive a Catania e vi lavora, adesso cerco di esporre il fatto.

 

Come in ogni gara importante come la Targa anche noi come le grandi scuderie avevamo la nostra tattica di gara ; ci eravamo proposti di fare effettuare a Litrico tre giri ( per poi fermarsi al cambio pilota e rabbocco carburante ) in quanto secondo la nostra esperienza era giusto fare ciò.

 

A questo punto con una mediazione del pilota Zanetti (pupillo del preparatore Monzeglio) si cercò e si ottenne di convincere il giovane Litrico di effettuare numero quattro giri.

 

Nonostante Mario Litrico fosse già un pilota affermato, già campione della montagna, secondo al Campionato Velocità ed esperiente di Targa Florio ……… omissis …………… , abboccò alla grande, fidandosi della squadra Monzeglio, e non dei suoi meccanici, al punto che arrivammo a litigare in maniera molto sostenuta perchè noi avevamo capito tutto l'imbroglio del signor Zanetti.

 

Chi alla fine ebbe ragione non ha alcuna importanza visto che la macchina si fermò prima del ponte ed io e la buonanima di Vittorio spingevamo la macchina fino ai box.

 

Resta la soddisfazione di aver raccontato dopo più di 30 anni come realmente andarono i fatti e mi dispiace che per una leggerezza di questo tipo non abbiamo potuto realizzare il primo posto di classe.

 

Ringrazio tutti per tutto quanto. 28.03.09. Sinceri Saluti. Pippo P. ….. “

 

Incredibili ”storie di Targa” …… raccontate dopo decenni ……

 

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SODDISFAZIONE A RACCONTARE DOPO DECENNI UN'AZIONE MISERABILE? TROPPO POCO!

 

SE E' VERO, COSA CHE NON DUBITO MA LA VERITA' LA SANNO SOLO ZANETTI, MONZEGLIO & C, SIAMO DIFRONTE AL TRADIMENTO DELLO SPORT E DEGLI IDEALI PER I QUALI SI ERA SEMPRE PRODIGATO VINCENZO FLORIO.

 

LA LEALTA' NELLO SPORT AUTOMOBILISTICO ERA UNA COSA IMPORTANTE.

 

VI RICORDATE COME CAMBIO' GILLES VILLENEUVE QUANDO SI SENTI' TRADITO* DA PIRONI,...... E QUALI FURONO LE TRAGICHE CONSEGUENZE ???

 

A DIR LA VERITA', DOPO QUELLO CHE SI E' VISTO E CHE SI CONTINUA A VEDERE NELLE GARE, MI SEMBRA QUANTOMENO INGENUO PARLARE DI LEALTA'.

 

MA IL MONDO E' CAMBIATO E CAMBIA, ED IO MI OSTINO A CREDERE CHE UN GIORNO SARA' MIGLIORE E CHE, TANTO PER NON DIMENTICARE, ANCHE L'AUTOMOBILE CLUB DI PALERMO RICEVA IL "GIUSTO" PER QUELLO CHE E' RIUSCITO A FARE.

 

beppe

 

PS:HO SCRITTO SI SENTI' TRADITO MA NON HO ASSOLUTAMENTE SCRITTO CHE PIRONI ABBIA TRADITO PERCHE' NON POTREMO MAI SAPERE COSA C'ERA SCRITTO NEI CUORI DI QUEI DUE CAMPIONI.

[Invité §ran085xF]

[Invité §ran085xF]

[Invité §ran085xF]

Porsche-Museum Shop

 

In memory of the race driver Umberto Maglioli, the museum shop is also offering the 2006 Sicilian red wine "Nero d'Avola" for Euro 11. Maglioli won the 1956 Targa Florio in Sicily with a Porsche 550 Spyder.

[Invité §bep134Bm]

Porsche-Museum Shop

 

In memory of the race driver Umberto Maglioli, the museum shop is also offering the 2006 Sicilian red wine "Nero d'Avola" for Euro 11. Maglioli won the 1956 Targa Florio in Sicily with a Porsche 550 Spyder.

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/503822/zoom.jpg

 

 

SE SE NE ACCORGE L'AC PALERMO PER LA PORSCHE SONO DOLORI !!!!!

 

beppe

[Invité §ami463nV]

2 Luglio 2010

 

Cerda, Tribune di Floriopoli - Omaggio a Don Vincenzo Florio

 

 

Quella che abbiamo ritenuto essere stata la nostra “portafortuna”, l’Alfa Romeo SZ del 1961 del nostro GRANDE Amico Fulvio Lauricella, è in qualche modo ancora protagonista …….

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gli Amici del Gallego Historic Club di Sant’Agata Militello, quindi, daranno l’avvio alla loro prossima manifestazione sociale - senza “spendere” a vanvera, nell'occasione, titolazioni “improprie” - con un rispettoso omaggio a Don Vincenzo Florio, a Floriopoli.

 

 

Questi, infatti, i primi “appuntamenti” della più articolata manifestazione ( stralcio del programma ):

 

 

Al GALLEGO H.C., per me, và un convinto plauso.

 

 

Tutto cominciò così :

 

 

 

 

26 aprile 1964, edizione numero 48 della Targa.

 

Su iniziativa dell'Automobile Club di Palermo viene scoperto un busto in memoria di Vincenzo Florio, scomparso cinque anni prima. Il piccolo monumento è collocato di fronte ai box di Cerda, a fianco delle tribune e vicino a una fontanella di fine Ottocento che era tanto cara al grande pioniere siciliano. La corsa da lui ideata, dopo le vicissitudini che nel tempo ne avevano messo a rischio la stessa sopravvivenza, stava vivendo un momento di crescente popolarità e di prestigio molto elevato, con la qualifica permanente di prova valevole per il Campionato Internazionale Vetture Gran Turismo, per il Trofeo Prototipi e per il Challenge Mondiale di Velocità e Durata.

 

 

 

Ora è così :

 

 

 

 

photo by Reportagesicilia

 

 

Grazie ….. Amici del “GALLEGO H.C.”

 

 

 

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[Invité §ran085xF]

[Invité §ami463nV]

Targa Florio 1973

 

 

 

Immagine emblematica. In quella Targa 1973 Nino Vaccarella avrebbe finito per condurre la sua Ferrari 312 PB soltanto nel corso delle prove. In gara, un Merzario inspiegabilmente all’arrembaggio nei primi giri di gara avrebbe rovinato la festa. Nella foto, infatti, Vaccarella conduce la sua Ferrari, dentro l'abitato di Cerda, nel corso delle prove.

 

 

Poi ...... sarà assente in Targa 1974 ........ anche se ritornerà nel 1975 .....

 

 

Questo scriveva Franco Natola ( 5 giugno 1974 )

 

 

 

 

" ........ Stavolta lui non ci sarà se non in veste di spettatore malinconico e con qualche rimpianto.

 

Ed è per questo motivo che noi attendiamo con impazienza che lo starter abbassi la bandierina che darà la stura al carosello infernale.

 

Siamo curiosi di vedere chi eleverà ad idolo la passionale folla che si assieperà lungo lo scenario madonita. La ribalta quest'anno verrà accesa per l'ennesima volta ma lui non sarà protagonista e neanche attore comprimario.

 

In questa Targa Florio il copione non gli assegna nessun ruolo e forse, in mente sua, penserà a quel momento delicatissimo e pieno di sofferenze intime in cui decise di dire basta.

 

Eravamo abituati a vederlo tra i favoriti, a vederlo svettare nel cuore dei patiti della Targa. Che tristezza pensare che la 58^ Targa Florio sarà orfana di uno dei suoi più degni e massimi cantori.

 

L'automobilismo siciliano che pure ha dato molto ad uno sport avvincente e per questo basti pensare alla figura di Vincenzo Florio ha trovato nel "grande assente" un alleato incomparabile.

 

Con le sue prodezze ma anche con la sua calda simpatia che si sprigionava da un volto sistematicamente accessoriato da occhiali e coppola “scozzese” ha convertito migliaia di persone verso manifestazioni sportive come quelle automobilistiche che sebbene entusiasmino trovano. sempre ostacoli di ogni genere.

 

La Targa Florio in questi ultimi anni ha espletato con serietà le funzioni di polo di attrattiva per le migliaia di persone che amano le corse ma si deve dire che “il grande assente” ha saputo dare con la propria personalità, con i propri successi in tutto il mondo, con la propria carica agonistica il senso ad una Targa nata sì come banco di prova per le case costruttrici ma soprattutto per entusiasmare, per avvincere con uno spettacolo unico al mondo.

 

La Targa Florio si è servita di lui come veicolo pubblicitario e di propaganda e si deve riconoscere che “l'assente” ha assolto con bravura quasi con benemerenza il compito.

 

Tra lui e “la corsa più vecchia del mondo” sembra che ci sia stato un patto con finalità l'esaltazione del valori sportivi delle gare automobilistiche.

 

Adesso lui ha appeso il casco al chiodo ma la folla sportiva siciliana gli deve parecchio, gli deve un ”grazie di cuore, caro Nino” ...... "

 

 

 

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[Invité §ran085xF]

[Invité §bes888PR]

3 MAGGIO 1970

 

 

“ TUTTI I PRESUPPOSTI PER UNA EDIZIONE DI LUSSO “

 

di Pietro Rizzo

 

 

… la Casa di Maranello non si è sentita di rinunciare al difficile confronto .... Ha scelto i piloti più adatti per il circuito ……

 

 

La coppia della speranza : I "nostri" piloti - Nino Vaccarella e Ignazio Giunti

 

 

“ ....... Se è vero che l'aspetto agonistico, quello tecnico, quello organizzativo e spettacolare sono determinanti per la riuscita di una competizione automobilistica, non ho alcuna esitazione nell'affermare che la prossima Targa Florio ha tutte le carte in regola per essere una grande edizione, degna della gloriosa tradizione di questa intramontabile corsa.

 

 

 

 

A farmi ritenere l'alto significato che si appresta ad assumere questa edizione stanno proprio le previsioni su quegli aspetti che si definiscono componenti essenziali per il buon esito di una manifestazione.

 

Sotto il profilo agonistico il successo sembra assicurato in partenza.

 

Quando alla prova prendono parte i migliori piloti della specialità e le marche più quotate, tutti animati da bellicose intenzioni e per nulla disposti a cedere il passo, credo non sussistano dubbi sul risultato finale.

 

La Porsche, vittoriosa nell'ultimo Campionato Internazionale Costruttori, vuole quest'anno convalidare, con un altro exploit in Sicilia, l'ottimo successo del 1969.

 

 

 

 

Proprio per questo anche alla cinquantaquattresima Targa, la Casa di Stoccarda sarà più agguerrita che mai ben sapendo i riflessi che potrebbe produrre un trionfo sulle Madonie alla fine della stagione, quando si tireranno le somme e si assegneranno i titoli.

 

Queste le Porsche ( J.W.A. e Salzburg ) iscritte per la Targa ‘70 :

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A questo occorre anche aggiungere che la Porsche tiene a confermare proprio su questo micidiale circuito che le sue macchine, vittoriose negli ultimi quattro anni, non temono rivali, sono le migliori e le più resistenti.

 

La carica di agonismo non mancherà certamente alla Ferrari che già nelle prime prove della stagione ha chiaramente dimostrato con quanto interesse mira a riconquistare il Campionato Internazionale.

 

Nonostante i numerosi pressanti impegni, la Casa di Maranello non si è sentita di rinunciare al difficile confronto.

 

Ha scelto i piloti più adatti per il circuito ……

 

 

Così erano a Daytona ‘70 ….

 

 

 

 

Così in Targa Florio ’70 ……

 

 

 

 

……. ed ha spedito giù per loro due vetture, quasi per onor di firma, anche se con la recondita speranza di sorprendere tutti: avversari, pubblico ed organizzatori.

 

 

La 512 “TCAR” ( ex Monza )

 

 

La 512S “gara”

 

 

Non sarà certamente facile per la Ferrari affrontare i terribili rivali, ma la valentia e la serietà dei piloti prescelti da una parte e le ottime doti delle macchine modenesi dall'altra, fanno senz'altro ben sperare.

 

Il desiderio di riconquistare, con il nuovo appoggio della Fiat, la posizione di predominio da parte della Casa di Maranello è fin troppo ossessivo e per questo la Targa sarà certamente una delle tappe di questa escalation.

 

Sono state numerose e toccanti le delusioni provate in questi ultimi anni.

 

 

La delusione in Targa 1966 ( incidente Bandini )

 

 

La delusione in Targa 1967 ( incidente Vaccarella )

 

 

Una rivincita è quindi di rigore.

 

Le velleità per la conquista di un successo non sono da meno nel “clan” dell'Alfa Romeo, ansiosa di ripetere i trionfi degli anni 20, 30 e 40 quando le vetture della Casa milanese non avevano avversari su tutti i circuiti del mondo e specialmente in quello delle Madonie.

 

L'ottimo grado di preparazione raggiunto dalle 33-3 e la levatura dei piloti che le condurranno, mi consentono di considerare i prototipi dell' Autodelta fra i maggiori. candidati al successo.

 

La Squadra Autodelta in Targa ’70 :

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Con le stesse probabilità si presenteranno al via le nuove Abarth tre litri.

 

 

La Squadra Abarth in Targa ’70 :

 

 

 

 

 

 

I primi collaudi effettuati da queste vetture lasciano intendere che anche questa volta in Sicilia la Casa torinese, che in passato si è sempre onorevolmente comportata, non sfigurerà assolutamente.

 

La notevole esperienza accumulata da questo costruttore con la partecipazione alle più significative corse in salita, si rivelerà certamente preziosa anche sul circuito delle Madonie, molto simile, in alcuni tratti, alle classiche cronoscalate.

 

In questa lotta fra titani si inseriranno certamente altri piloti privati di rappresentative scuderie che non hanno saputo rinunciare al fascino di questa competizione sui generis.

 

 

Queste alcune altre Scuderie - non ufficiali - presenti, di “presunto” …… secondo livello.

 

- Filipinetti

 

 

- Martini Int.

 

 

- AAW

 

 

- Madunina

 

 

Sotto il profilo puramente tecnico non v'è dubbio che dalla prossima Targa Florio scaturiranno nuove indicazioni.

 

L'impegnativo test sul circuito siciliano risulterà certamente utile per determinare se per tentare la scalata al titolo del Campionato Internazionale hanno fatto bene quei costruttori che hanno preferito realizzare delle vetture sport di cinque litri (Porsche e Ferrari), quelli che hanno continuato ad avere fiducia nei prototipi tre litri (Alfa, e Abarth) o, ancora, se hanno fatto meglio quei costruttori previdenti che hanno scelto le due soluzioni (3.000 per i circuiti lenti e 5.000 per i circuiti veloci) da sfruttare a seconda delle opportunità.

 

I successi ottenuti dalle più potenti sport ( Porsche a Daytona ……..

 

 

La 917 winner a Daytona ‘70

 

……. e Ferrari a Sebring )

 

 

Una bella immagine di Sebring 1970 …. 33.3 …… 512 …. Matra …. che bellezza ….

 

 

La 512 winner a Sebring ‘70

 

 

…… nelle prime prove del Campionato non si sono rivelate invero altamente indicative perchè svoltesi su circuiti veloci più congeniali alle cinque litri e perchè il netto divario con le tre litri non si è assolutamente registrato per effetto dei consumi.

 

A Sebring addirittura poco mancava che ad ascriversi la vittoria nella 12 Ore restasse una Porsche 908 …….

 

 

La 908.2 che finirà 2^ assoluta, con McQueen ! Tempi mitici di uomini mitici !

 

 

 

 

 

 

…… o un'Alfa 33-3, ……

 

 

La A.R. 33-3 che finirà 3^ assoluta

 

 

….. classificatesi nell'ordine alle spalle del tris vincente Andretti-Vaccarella-Giunti.

 

Ecco dunque perchè la Targa, più adatta per convenzione alle vetture agili e leggere, si preannuncia piuttosto interessante per il pareggio di questo bilancio che è stato fin ora il tema tecnico predominante della stagione agonistica delle prove di resistenza e durata.

 

Non è certamente agevole azzardare un pronostico anche perchè i fattori che intervengono in una corsa come quella siciliana, sempre dominata da colpi di scena all'ultimo momento, sono sempre numerosi.

 

Sul piano puramente teorico la Porsche con la tre litri da corse in salita adattata per le Madonie parte avvantaggiata.

 

 

 

 

Ma chi può dire se la 512, o una delle Sport dell' Alfa Romeo o ancora una delle vetture della casa dello Scorpione non sovvertano tutti i pronostici togliendo alla Porsche quella superiorità tecnica che le si vuole attribuire sulla carta ?

 

Tutto è possibile anche perchè con l'allungamento del percorso (792 anzicchè 720 Km.)

 

 

 

 

un ruolo determinante reciteranno quest'anno i telai (con tutti gli organi ad esso collegati) rivelatisi piuttosto fragili nelle vetture tedesche.

 

 

 

 

Anche quest'ultimo motivo servirà comunque a dare nuova verve al sicuro duello.

 

Per quanto riguarda l'organizzazione non nutro alcun dubbio conoscendo la competenza e la passione dei responsabili dell' Automobile Club di Palermo che da anni si prodigano per la migliore riuscita della manifestazione.

 

 

 

 

E' fin troppo facile mettere in cantiere competizioni su circuiti permanenti con disponibilità economiche non indifferenti e con uno staff completo di collaboratori.

 

Ma questo - mi sembra doveroso ricordarlo - non è proprio il caso dei dinamici organizzatori palermitani costretti a pressare gli enti proprietari della strada perchè mettano a posto, prima della corsa, il tracciato di gara, costretti a pressare per ottenere contributi e sovvenzioni per la materiale realizzazione della gara e sopratutto costretti a contare su uno stuolo di collaboratori che, spinti da una morbosa passione, abbandonano ogni attività per dedicarsi con tutte le energie alla Targa Florio.

 

Probabilmente 54 edizioni non sono ancora riuscite a stimolare sufficientemente autorità sportive e politiche nazionali per un duraturo rilascio di questa manifestazione con i suoi riflessi storici e propagandistici.

 

E' ormai tempo che queste autorità provvedano a garantire ogni anno, e con un certo anticipo, lo svolgimento della corsa non foss'altro che per mettere gli organizzatori nelle migliori condizioni psicologiche richieste per una manifestazione così complessa come la Targa.

 

Nonostante tutto comunque anche quest'anno i nostri organizzatori si sono prodigati per rendere più sicura la manifestazione ampliando i servizi di soccorso, raddoppiando il numero dei commissari di percorso, migliorando la rete radio per le trasmissioni fra le varie zone del circuito, ed adottando infine una serie di provvedimenti atti a garantire sempre più l'incolumità del pubblico e dei concorrenti.

 

A questo merito va ascritto agli organizzatori quell'altro di aver saputo radunare in una corsa un elenco di concorrenti così qualitativamente e numericamente qualificato.

 

Avanzare delle previsioni a proposito dell'aspetto spettacolare e fin troppo agevole parlando della Targa Florio, questa competizione inventata quasi per scommessa sessant'anni fà da quel Vincenzo Florio il cui ricordo è sempre presente in quanti sostengono questa disciplina per la preziosa eredità lasciata.

 

Si può senz'altro star certi che queste macchine, questa serie di piloti di primissimo piano ed il particolarissimo circuito con tutta la sua colorita cornice

 

 

 

 

sono le componenti più efficaci per offrire al pubblico un'indimenticabile giornata, per offrire una Targa in grande stile come quelle che si ricordano per tanto tempo.

 

 

 

 

A chi non crede ai grandi valori di questa singolarissima corsa che ancora oggi nasce, vive e muore con lo stesso spirito delle grandi competizioni su strada tanto care ai nostri nonni; a chi non crede al grande significato agonistico, tecnico, organizzativo e spettacolare della prossima edizione non possiamo suggerire altro che di andar giù in Sicilia, attorno a quel circuito che non ha pari.

 

La prossima Targa Florio si disputa domenica 3 maggio.

 

Io vi posso assicurare che sarò lì certamente convinto, come resto fin dalla vigilia, di collezionare un'ennesimo affascinantissimo ricordo.

 

 

 

 

 

 

 

Pietro Rizzo ....... “

 

 

 

Questo post è dedicato a Pietro Rizzo ; ad uno di quelli che - allora - “narravano” quelle storie di Targa Florio che abbiamo il dovere di “riportare alla luce”.

 

 

Best54

 

 

www.amicidellatargaflorio.com

[Invité §bes888PR]

Carmelo...guarda questa foto.....

Malta 1994..ci sono due Amici.....che conosciamo....mi scuso con gli altri.....

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/503822/Scan10007.JPG2..jpg

Un caro saluto a Toto' Sutera e Antonio Garufi...

la foto e' stata concessa da Antonio Garufi.....

 

 

* * *

 

Hello, Salvo ....

devo dire che ...... ho visto tante volte Toti in Targa Florio .... ho visto tante volte foto di Toti in Targa Florio ... ma giuro che non avevo mai visto foto di Toti a Malta Carmè

 

[Invité §sho727jx]

Ma questo - mi sembra doveroso ricordarlo - non è proprio il caso dei dinamici organizzatori palermitani costretti a pressare gli enti proprietari della strada perchè mettano a posto, prima della corsa, il tracciato di gara, costretti a pressare per ottenere contributi e sovvenzioni per la materiale realizzazione della gara e sopratutto costretti a contare su uno stuolo di collaboratori che, spinti da una morbosa passione, abbandonano ogni attività per dedicarsi con tutte le energie alla Targa Florio.

 

Probabilmente 54 edizioni non sono ancora riuscite a stimolare sufficientemente autorità sportive e politiche nazionali per un duraturo rilascio di questa manifestazione con i suoi riflessi storici e propagandistici.

 

E' ormai tempo che queste autorità provvedano a garantire ogni anno, e con un certo anticipo, lo svolgimento della corsa non foss'altro che per mettere gli organizzatori nelle migliori condizioni psicologiche richieste per una manifestazione così complessa come la Targa.

 

Altri tempi... praticamente come oggi...!

I problemi sono stati sempre gli stessi... e i politici anche...

Ma allora c'era gente capace di fare salti mortali per portare avanti nel migliore dei modi l'idea di Don Vincenzo...

 

[spazzaneve]

 

 

 

Grazie Salvo!!

 

Che video fantastico, mi ha fatto passare la stanchezza di una dura giornata di lavoro!!!

 

Quando rivedremo una 908/03 a Floriopoli??

 

Una caro saluto

 

Piergiorgio

[Invité §sho727jx]

 

Domanda da girare cortesemente ad Antonio Garufi :

 

Ho notato che le Giulietta sprint con cui Guido Garufi corse i Giri del '56 e '57 erano due, a meno che non si tratti della stessa riverniciata.

 

Mi piacerebbe conoscere il colore di entrambe.

 

Del '56 c'è anche una immagine a colori, ma non si capisce se sia avorio o celestino...

Nel '57 appare invece decisamente più scuro

 

Grazie

[Invité §ran085xF]

Pino, girero' la tua domanda a Antonio,nella speranza che lui possa ricordare....

 

 

[Invité §ran085xF]

[Invité §bep134Bm]

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/503822/Immagine.JPG236..jpg

 

IL NOME OSCA E' INDISSOLUBILMENTE LEGATO AL NOME DI GIULIO CABIANCA, GRANDE PILOTA CHE, GRAZIE ALL'AGILITA' DI QUELLE AUTOMOBILI (SOPRATTUTTO ALLA TARGA FLORIO), SI LASCIAVA ALLE SPALLE PILOTI PIU' CHE BLASONATI E MACCHINE BEN PIU' POTENTI.

 

beppe

[Invité §ran085xF]

Targa Florio 1962

Mairesse / Rodriguez / Gendebien / SEFAC Ferrari (I) Ferrari Dino 246 SP Telaio 0796

 

Sempre grazie a chi conservava tutto di Targa...

[Invité §ran085xF]

Domanda da girare cortesemente ad Antonio Garufi :

Ho notato che le Giulietta sprint con cui Guido Garufi corse i Giri del '56 e '57 erano due, a meno che non si tratti della stessa riverniciata.

Mi piacerebbe conoscere il colore di entrambe.

Del '56 c'è anche una immagine a colori, ma non si capisce se sia avorio o celestino...

Nel '57 appare invece decisamente più scuro

Grazie

 

 

 

[Invité §ran085xF]

Campionato Mondiale Marche 1970

 

Parte 1

 

parte 2

 

Parte 3

 

Parte 4

 

 

 

Grazie al caro Amico Albino Talarico..per la segnalazione......(lui e' un vero appassionato)

[Invité §yps077Pi]

 

* * *

 

Hello, Salvo ....

devo dire che ...... ho visto tante volte Toti in Targa Florio .... ho visto tante volte foto di Toti in Targa Florio ... ma giuro che non avevo mai visto foto di Toti a Malta Carmè

 

 

CARO CARMELO, TOTI ERA A MALTA PER UN MEGA RADUNO ORGANIZZATO DA ME COME PRESIDENTE DEL PORSCHE CLUB SICILIA A CUI. SI TRATTAVA DI UNA MANIFESTAZIONE SPORTIVA ORGANIZZATA DALL'AC DI MALTA CON REGOLAMENTI MALTESI.... CIOE' MOLTO SEMPLIFICATI RISPETTO AI NOSTRI. LE MISURE DI SICUREZZA ERANO DA BRIVIDO TRATTANDOSI DI GARE DI VELOCITA' IN SALITA CON TANTO PUBBLICO ORDINATO STILE TARGA FLORIO.... VI ERA ANCHE UNA GARE IN UNO SPEEDWAY ACCANTO ALL'AEROPORTO.... COMUNQUE FU UNA BELLISSIMA PARENTESI ANCORA VIVA NEI RICORDI DEI PARTECIPANTI....

CIO' PER LA STORIA.... PER ANEDDOTI E CURIOSITA' POSSONO CONTRIBUIRE SIA TOTI CHE ANTONIO. CIAO. ARMANDO

[Invité §bes888PR]

9 giugno 1974 - 58^ Targa Florio

 

 

 

 

 

 

“ ........ Ancora una volta le mille e più curve metteranno a dura prova uomini e mezzi, ancora una volta la straripante folla farà da cornice suggestiva, ancora una volta l'entusiasmo salirà a mille allorquando il carosello variopinto si muoverà, ancora una volta la Targa Florio vivrà una giornata di sport, di spettacolo, di passione, di agonismo.

 

Il 9 giugno si gareggerà lungo strade che senza abbandonarsi ad una retorica di maniera la tradizione ha reso storiche.

 

 

 

 

Qualcuno ha detto che non sarà la solita “Targa”, qualcuno si affretta a precisare che l'importanza di questa Targa edizione n.58 è, tutto sommato, relativa, un altro, assumendo una veste di moralizzatore della cosa pubblica, sputa sentenze quasi a recitare un “de profundis" che sa di sadico, di irreale, di odio.

 

Ma in fondo, anche se il numero dei giri è stato ridotto, anche se la gara non sarà valida per il “Mondiale Marche ", anche se non scenderanno in campo i “mostri sacri”, la Targa Florio porterà al suo seguito un fardello di vitalità, di carica entusiasmante, di frenetica animazione.

 

A Cerda, come a Collesano oppure a Campofelice, in questi giorni la gente ha iniziato un conto alla rovescia che si arresterà nel preciso istante in cui passerà - o per meglio dire - sfreccerà la prima macchina che guiderà il grande Barnum motoristico qual’è appunto il rendez-vous della Targa Florio.

 

 

 

 

Quest'ultima, ad onta di ben individuati ed interessati denigratori, continua a vivere, continua a scuotere - con il rombo prodotto dai motori esasperati da eccezionali sollecitazioni da parte di piloti che inseguono da sempre una vittoria nella gloriosa Targa voluta dal compianto don Vincenzino - le contrade delle madonie.

 

La gente di queste zone baciate da una natura benigna, come riferito sopra, interromperà il count-down per riprenderlo poi, mentre si fa sempre meno percettibile alla sensitività uditiva il rumore dell'ultimo passaggio dell'ultima macchina in corsa, in vista di una altra edizione.

 

Ed è per questo motivo che noi diciamo che la Targa non è morta, anzi è più che mai viva pronta a suggellare un progresso tecnologico che è in costante e vertiginosa ascesa.

 

La corsa più vecchia del mondo e forse la più dura resiste ancora all’usura dei tempi e della mentalità umana che talvolta - agendo secondo ragione - mortifica paradossalmente proprio quella razionalità terrena che dovrebbe animarla.

 

Che senso può avere il fatto che la 58^ Targa avrà un percorso limitato nel chilometraggio rispetto a quello degli ultimi anni (in fondo nel passato il numero dei giri è variato tenendo presente le diverse esigenze contingenti) se al richiamo d'amore della Targa stanno rispondendo o hanno risposto case costruttrici come la plurivincitrice Porsche che proprio lungo il tormentato tracciato madonita ha trovato un banco di prova ideale per rendere maggiormente spigliate le vetture di serie, come la Lancia che si appresta a tentare una impresa che per poco non ha centrato lo scorso anno con la sperimentale Stratos, come le Alfa Romeo che a Cerda hanno ritrovato la strada maestra per un ritorno a temi tecnici prestigiosi.

 

 

 

 

La Targa Florio è una creatura che malgrado certi difetti strutturali riesce a rimanere sulla cresta dell'onda, ad esercitare un polo notevole d'attrattiva per le migliaia di appassionati che convergono a Cerda poichè offre di volta in volta una tematica diversa, differente, il cui copione è denso di colpi di scena, saturo di spettacolarità, di imprevedibilità, di prestigio che non può e non deve essere scalfito dalla diversività di chilometri da percorrere rispetto allo scorso anno, dal mancato inserimento nel calendario delle gare valide per il mondiale marche, da una pretestuosa inutilità sbandierata in nome del pressapochismo più gretto.

 

Il 9 Giugno alle Tribune di Cerda, lungo i 72 chilometri, in uno scenario di incomparabile bellezza, la Targa Florio reciterà l'ennesimo atto di uno spettacolo che avvince, che ammalia indimenticabile.

 

In questi giorni fervono i preparativi ; i box stanno facendo toilette per ospitare macchine, piloti, souvenirs, addetti ai lavori.

 

La vigilia della 58^ Targa Florio non si discosta da quella di altre edizioni, l'asfalto madonita viene studiato nei minimi dettagli, attori di questa splendida commedia ripassano il copione con diligente serietà, i campioni, anche i più affermati, inanellano giri su giri alla ricerca delle insidie più recondite, insomma non si tralascia nulla per aggiudicarsi la meravigliosa Targa.

 

In giro c'è la solita animosità che condisce le prove delle manifestazioni motoristiche di sicuro richiamo.

 

E poi dicono che non è la solita Targa ......

 

 

Michele La Tona ( giugno 1974 ) .... “

 

 

 

 

Questo post è dedicato a Michele La Tona, Amico di “Facebook / “Ipilotidellatargaflorio” .

 

 

Dalle parole di Michele traspare tutto l’orgoglio “siciliano” per la Targa Florio e per la sua "difesa". Ma la Targa, purtroppo, a cominciare da quel 1974, aveva già iniziato il suo inarrestabile triste declino.

 

 

Best54

 

 

www.amicidellatargaflorio.com

[Invité §ran085xF]

Alfa Romeo 33 prototipo (sperimentale) with engine 1600cc. At the wheel: Consalvo Sanesi, AR test and racing driver. In wintercoat: Ing. Giuseppe "Beppe" Busso 1965

[Invité §bes888PR]

Francesco “Ciccio” Dessì, dello staff tecnico direttivo della "Scuderia Pegaso/Marathon".

 

 

 

 

certosina ricostruzione grafica del logo Pegaso/Marathon ad opera di "Otrebor" ( grazie ! )

 

 

 

Nell’immagine che segue : Targa Florio 1967 - Floriopoli. Le vetture della Pegaso-Marathon sono schierate al box.

 

 

 

 

Tutto "parla" della Pegaso-Marathon. Adesivi sulle vetture, scudetti sulle tute dei meccanici, manifesti pubblicitari.

 

Vicino alla 356 bianca di Armando Floridia (Ypsilon1), sulla sinistra, Franco Troia ( incredibile protagonista della ben nota squalifica per “eccesso di giri continuativi in gara” - ! ! - ) nonchè compagno di Armando, ed al centro Francesco Dessì, con il suo personale “note book” in mano ; aveva, allora, 33 anni.

 

Il meccanico è intento al rifornimento di benzina sulla 356.

 

E’ una immagine emblematica. Quello è “Ciccio” Dessì : una delle “anime organizzative” della Scuderia. Sempre al lavoro, professionalmente, costantemente in mezzo ai piloti, alle vetture, ai meccanici.

 

 

* * *

 

E questi erano - allora - alcuni tra i principali protagonisti della “PEGASO”; alcuni, oggi, non ci sono più …… ma tra quel "gruppo" ..... anche più di un nostro Amico … ed appaiono “giovanissimi” …….

 

 

 

 

Ma intanto, a quanto pare, i “giovanissimi” erano ( anche ) altri …..

 

 

“ I GIOVANISSIMI ”

 

 

Ed infine, nel parlare della Pegaso-Marathon, non si possono dimenticare i giovanissimi, coloro che ieri guidavano senza patente in parchi privati e che oggi «provano da morire» - come si dice nel gergo - nella speranza di volare sulla formula 1.

 

Sono: il baronetto Giorgio Inglese, Raffaele Restivo - figlio del Ministro dell'Agricoltura - Stefano Dolce, Carletto Randazzo, Pippo Garofalo, Giuseppe Vassallo, Eugenio Renna, Mario Catalano, Cosimo Pusateri.

 

Questi gli uomini sui quali punta la scuderia più bella del Sud: e vi punta con programmi precisi, tendenti a creare una «équipe» di piloti capaci di figurare bene anche su circuiti con macchine di formula 1.

 

Le premesse vi sono tutte. Il barone Pucci - vincitore della 49a edizione della Targa Florio e Presidente del prestigioso sodalizio - insieme a Dessì ed a Failla imposta programmi e ne segna i tempi di attuazione, fiducioso nel successo.

 

La sua esperienza, la sua conoscenza dei motori e dell'ambiente delle corse sono certamente tra i punti di forza della scuderia ed uno degli elementi non secondari nel conseguimento di tanti allori.

 

Pucci è ottimista: guarda al futuro con tranquillità ed a giudicare dai risultati ottenuti il suo è ottimismo pienamente giustificato.

 

Lucio Galluzzo - ( Pubblicazione Pegaso-Marathon 1966 )

 

 

* * *

 

Proprio Ciccio Dessì, appena qualche mese fà, raccontò una “storia di Targa”, una di quelle storie mai scritte.

 

Protagonisti : Lui, Ninni Failla, un contadino madonita e la 906 di Capuano :

 

 

“ ……. Si inoltrarono, quindi, nella campagna dove chiesero ad un contadino se avesse visto, per caso, la macchina.

 

La risposta, secca, fù questa : “ ….... Minchia ! ‘Na machina ? ...... Io vitti n’aciddazzu biancu ca facìa un burdellu, e battìa l’ali ….“.

 

( “ … Caspita ! Una macchina ? ......... Io ho visto un uccellaccio bianco che faceva un casino e batteva le ali …. “. )

 

 

* * *

 

Bene, Ignazio Capuano - nel 2010 – conferma : La Sua 906, in prove di Targa 1966, in piena velocità con l’acceleratore bloccato, decollò su un terrapieno lungo la strada, volò letteralmente, planò su un campo di grano in declìvio, ed ad ogni “sbattone” a terra le portiere ad ali di gabbiano si aprirono e si chiusero più volte, e la Carrera 6, alla fine, era quasi nascosta. Il grano era più alto della Porsche.

 

“ … Si, questa storia l’avevo sentita, tanti ma tanti anni fà ……” , ci ha detto Ignazio … Lui era stato portato via un pò malconcio ..... e la 906 era rimasta “abbandonata” in mezzo ai campi ....... Dessì e Failla, preoccupati ...... si recarono sul posto alla ricerca della 906 .......

 

 

Di nuovo grazie, “Ciccio”.

 

 

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[Invité §ran085xF]

1965

 

58 Sirugo / Arena Scuderia Etna Alfa Romeo Giulia TZ

ORIGINAL PHOTO'S ARCHIVES MUSEO STORICO ALFA ROMEO di Rens Biesma

[Invité §ran085xF]

Alfa Romeo TZ 2 and Alfa Romeo Giulia GTA at Balocco Circuit 1965

ORIGINAL PHOTO'S ARCHIVES MUSEO STORICO ALFA ROMEO di Rens Biesma

[Invité §ran085xF]

Molto Cattiva !!!!

ORIGINAL PHOTO'S ARCHIVES MUSEO STORICO ALFA ROMEO di Rens Biesma