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Histoires du sport automobile

TARGA FLORIO E LE CORSE SICILIANE


Invité §sho727jx
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Invité §enz203HF

ERA INTERPLANETARIA II^

Anno 4265

"Dipartimento spaziale" - Sistema Solare

Earth State

Europe County

 

ARCHAEOLOGICAL RUIN OF FLORIOPOLI

 

 

oh! le "rovine Florio" .... pittoresco !

 

PITTORESCO.jpg.30ae03f71b387ddc62347d741bc275e8.jpg

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Invité §ran085xF

Caro ranocchiosauro ,

Hai visto nella clip che ho messo Jimmy Ghione con tanto di felpa TARGA FLORIO ?

perchè non provi a scrivere di nuovo a striscia ?

Hai mai sentito parlare di Omertà ?

di silenzio connivente ?

di farsi gli affari propri ?

di non rompere le scatole ?

di non fare scruscio ?

( sembra quasi una poésia del Manuli , solo che io mi fermo quì )

per dirla come un nostro amico direttore giornalista di "mutu 'a 'cu sapi u jocu ? "

scrivi ,scrivi pure altre mail al gabibbo e diglli che conosci Jimmy , magari lo conosce anche il VERO PADRE FONDATORE !

Ciao Bello !

Enzomanz :q :q :q :q :q :q

 

 

 

CARO ENZO...CON IL MASSIMO DEL RISPETTO E SENZA NESSUNA POLEMICA...GIUSTAMENTE HAI RICORDATO CHE IO SCRISSI A STRISCIA ...E LE IENE....QUINDI NON A Jimmy Ghione ....DI CUI NON SO PROPRIO NULLA.........

CARO ENZO..PERO'..... VORREI RICORDARTI...CHE TRAMITE QUEL DOCUMENTO POSTATO....SIAMO RIUSCITI....AD ARRIVARE ALLA STAMPA..........E TU QUESTO LO SAI BENISSIMO.............COME SAI BENISSIMO...CHE IL SOTTOSCRITTO HA SEMPRE FATTO CASINI..PER FLORIOPOLI E PERGUSA........

ENZO ARRIVO PROPRIO ADESSO DA UNA PIZZA..IN ZONA FLORIOPOLI....HO CONOSCIUTO AMICI DI PENTOLINO...CHE POI SONO GLI AMICI DI MAURO PREGLIASCO..IL MONDO E' PICCOLO....MI DICEVANO CHE ATTRAVERSO IL FORUM...HANNO SAPUTO LA VERITA' SU FLORIOPOLI...TI RICORDO CHE DOMENICA MATTINA LA STRAGANDE MAGGIORANZA DELLE PERSONE ERA ALL'OSCURO DI TUTTO...ADESSO IN TANTI SANNO...CERTO..NON SERVIRA' A NIENTE..MA ALMENO PIU' PERSONE SANNO DELLO SCEMPIO DI FLORIOPOLI......

ENZO DICIAMOCELO FRANCAMENTE...TU CREDI CHE VERAMENTE...NESSUNO SIA INTERESSATO ALL'ACQUISTO DI 14.000 MT DI TERRA...CON QUEL NOME E QUEL FASCINO???????SECONDO TE...SE NON VENIVA FUORI QUEL DOCUMENTO SUL FORUM....LA NOTIZIA SI SAREBBE SAPUTA?NON CREDO CARO ENZO..ANCHE PERCHE' ERA LA 4 BATTITURA.......ENZO DA TEMPO DICIAMO CHE CI LEGGONO...........FORSE SE CONTINUIAMO SU QUESTA STRADA

IN QUALCOSA RIUSCIREMO.......ANCHE PERCHE' QUESTE PAGINE...SERVIRANNO COME DA TESTAMENTO.........

TRA 1 O 10 ANNI NESSUNO POTRA' PIU' CANCELLARE QUESTE VERITA'.........ENZO CON 2 MILIARDI..OGGI SI COMPRA UNA BELLA.CASA..NON FLORIOPOLI..........IL CUI VALORE STORICO...CULTURALE E' INFINITO...PURTROPPO

VIVIAMO IN UNA TERRA...DOVE LE CONVIVENZE SONO RAMIFICATE..E CI VORRANNO SECOLI PER ESTIRPARE...QUESTI TENTACOLI....

 

ENZO UN ULTIMA DOMANDA..........SAI DIRMI PERCHE' IL GIORNALE PIU' RAPPRESENTATIVO DELLA CITTA'...CON LE VARIE TV SONO SEMPRE STATE MUTE?PRIMA DEL FORUM E DI QUEL FAMOSO DOCUMENTO DELL'ASTA AVEVI SENTITO O VISTO NIENTE???????SE NON USCIVA QUEL DOCUMENTO COSA SAREBBE ACCADUTO IN QUESTI GIORNI?

 

 

 

IN ULTIMO VI RICORDO SEMPRE CHE A ME PERSONALMENTE...NON IMPORTA UN TUBO DELLE VARIE RIEVOCAZIONI.....NON SONO SCEMO A TAL PUNTO DA PENSARE DI TORNARE INDIETRO NEL TEMPO............

QUINDI CHI VUOLE FARSELE SI ACCOMODI...IL MIO SOGNO E' QUELLO DI POTERE ANDARE UN GIORNO A FLORIOPOLI

A PRENDERE UN CAFFE' GODENDOMI IL PANORAMA........

 

 

SCUSATE PER LA SOLITA TIRITERA..........................

 

 

 

 

 

RANOCCHIOSAURO GIOVEDI' PRESENTE

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Invité §enz203HF

Per non perdere le sane abitudini e per restare in tema (by Carmè) Jaguar e anno 1956

vi voglio proporre la semplice elaborazione della Jaguar C type di Piper Margulies (21ass.)

Se avete altre foto, non fermo immagini, mi fate cosa gradita

:jap::jap:

 

 

Caro sedicente padre fondatore ,

bel modello , hai superato il buon Ninoc he aveva già in mente questo lavoro , come hai superato me con la Lotus Europa ( pazienza , farò l'altra versione ) . Le foto son quelle che amche tu hai tirato fuori dal film Porsche , più il b/n di mediocre qualità : Piuttosto , tanto per rompere le scatole , memore di una banda verde / rossa , sei sicuro che sia verde e non blu scuro ?

 

nell'attesa io la inserisco subito su Mini Targa Florio.

Ciao

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Invité §don503WG

Su richiesta di Ranocchio vi racconto cosa successe all'alba il giorno della gara nel 1973, premesso che i giornali a quei tempi scrivevano che la Targa Florio non si sarebbe fata più per motivi di sicurezza, che avrebbe perso il titolo di campionato mondiale marche, un gruppo di ragazzi appassioati decisero di manifestare perchè volevano cha la gara continuasse e con la valenza modiale, dalla stazione ferroviaria di Fiumetorto questo gruppo di ragazzi sotto la pioggia organizzarono un corteo funebre e salendo dal "Cozzo Rina" poi scendere la statale 113 e la 120 arrivando davanti le tribune con una cassa da morto e dietro i piangenti con tanto di cartello in cui c'era scritto è morta la targa, giunti davanti le tribune la polizia cedendo fosse una minaccia agli organizatori li arrestarono tutti, dopo ore e l'intervento di alcuni giornalisti e credo anche dei dirigenti la gara, vennero rilasciati, era stato uno scherzo e non una minaccia, fatto sta che ci guadagnarono anche un articolo su autosprint.

Ranocchio ha una copia del filmato e si vede la scena della protesta, quando l'avrà pronta la inserirà quì nel forum, io ho il filmino originale e ho conosciuto due dei ragazzi che vi parteciparono erano Tarmitani.

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Invité §enz203HF

Jimmy Ghione ....DI CUI NON SO PROPRIO NULLA........

ENZO UN ULTIMA DOMANDA..........SAI DIRMI PERCHE' IL GIORNALE PIU' RAPPRESENTATIVO DELLA CITTA'...CON LE VARIE TV SONO SEMPRE STATE MUTE?PRIMA DEL FORUM E DI QUEL FAMOSO DOCUMENTO DELL'ASTA AVEVI SENTITO O VISTO NIENTE???????SE NON USCIVA QUEL DOCUMENTO COSA SAREBBE ACCADUTO IN QUESTI GIORNI?

 

 

 

Caro Ranocchietto

 

Jimmy Ghione è uno dei reporter di Striscia la notizia , quello che batte la zona laziale per intenderci e che Ezio Greggio indica con il verso dello scimmione....

 

Vederlo con la felpa griffata della Fondation è stato veramente un bel vedere....

 

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a parte lo sgherzo , ti ho già pubblicamente ringraziato per la tua indispensabile opera di denuncia e di ricerca.

E' indubbio che senza la tua costanza e perseveranza non saremmo arivati a questo punto ,indignati sicuramente si, operativi molto probabilmente no !

 

Riusciremo ad avere risultati ? riusciremo a evitare che si speculi su Floriopoli ? che la si distrugga ? Boh! Ma a questo punto potremo comunque dire che NOI ci abbiamo provato , NOI non siamo stati nè zitti nè muti non conoscendo il gioco, non volendolo neanche giocare....Ma il gioco per lo meno si comincia a capire quale sia...

 

Poi toglimi una curiosità : ma di quale giornale locale parli ? Il Giornale di Sicilia ? Repubblica ?

Repubblica , se pur di poche pagine ha sicuramente un atteggiamento editoriale meno allineato con chi amministra ,

il Giornale di Sicila invece , a parer mio , non merita commenti o giudizi . Basta vedere quanti minuti , dico minuti , occorrono per leggerlo interamente.....

Poi , se per caso hai conoscenza diretta sulle notizie pubblicate..........

In ogni caso per entrambi i giornali , così come per le tv locali e non , escono soltanto le notizie che si vuole che escano , altrimenti......patate !

 

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Invité §ran085xF

 

Caro Ranocchietto

Poi toglimi una curiosità : ma di quale giornale locale parli ? Il Giornale di Sicilia ? Repubblica ?

Repubblica , se pur di poiche pagine ha scuramente un atteggiamento editoriale meno allineato con chi amministra ,

il Giornale di Sicila invece , a parer mio , non merita commenti o giudizi . Basta vedere quanti minuti , dico minuti , occorrono per leggerlo interamente.....

Poi , se per caso hai conoscenza diretta sulle notizie pubblicate..........

In ogni caso per entrambi i giornali , così come per le tv locali e non , escono soltanto le notizie che si vuole che escano , altrimenti......patate !

 

 

 

BRAVISSIMO ENZO...............CENTRATO IN PIENO...............SILENZIO ASSOLUTO........................MA IL FORUM..NON STARA' ZITTO............

 

INFATTI SAPREMO SICURAMENTE COME FINIRA' LA STORIA DI FLORIOPOLI....E CHI EVENTUALMENTE COMPRERA'.....

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Invité §enz203HF

Toh chi si vede e chi si sente !

 

Sport Film Festival 2006 - Intervista ad Armando Floridia , vincitore Targa Florio 1976

 

Caro Armando , la prossima intervista e ripresa , te la faccio io !

 

PS: anche per questa clip un grazie a Roy !! :jap::jap::jap:

 

Ciao Y , a Giovedì .

 

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Invité §ran085xF

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notte a tutti

 

buona mattinata a tutti con le ferrari speriamo bene

 

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Invité §tri338xF

 

The "Last Waltz"

 

 

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Targa Florio, 1973

"Stratos a Floriopoli"

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Invité §fur742wd

ho visto i filmati,bellissimi.

mi dispiace di non essere più vecchio per poter dire io c'ero.

il nostro padre fondatore qualche post fa mi ha risposto che se speravo in futuro di vedere qualcosa di interessante sulle madonie "ci poi livari manu",voi pensate davvero che non ho speranza di vedere prima o poi una rievocazione storica degna di questo nome?

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Invité §sal428LJ

Dato che oggi è Domenica...un omaggio a Minutoli modellista! sm

 

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Invité §Tac434oL

.

Perdonad si últimamente escribo poco en el foro y sólo me dedico a mirarlo, pero estoy bastante ocupado con otras cosas…

 

Por si puede servir de ayuda para el Jaguar Especial de Biondetti, pongo aquí lo que de él viene en el magnífico libro de Roland Urban (1993, ISBN 2-86911-137-1)

 

http://img139.imageshack.us/img139/5586/jagb1ec8.jpg

 

http://img186.imageshack.us/img186/6620/jagb2xl1.jpg

 

http://img82.imageshack.us/img82/2578/jagb3mo9.jpg

 

http://img82.imageshack.us/img82/7176/jagb4xg6.jpg

 

http://img82.imageshack.us/img82/8594/jagb5bv7.jpg

 

http://img129.imageshack.us/img129/158/jagb6ci3.jpg

 

TARGAsaludos,

 

Miguel

.

 

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Invité §enz203HF

.

Perdonad si últimamente escribo poco en el foro y sólo me dedico a mirarlo, pero estoy bastante ocupado con otras cosas…

...............Miguel

 

 

Olà amigo !!! :love::love::love::love:

 

Enzomanz

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Invité §ran085xF

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Busto Vincenzo Florio

 

In vendita per poco più di un milioni di euro tribune e box del mito Targa Florio. Prima gara deserta. All´asta anche il terreno circostante di 14 ettari. A vuoto l'avviso per la vendita giudiziaria. Appello a Regione e industrie dell´auto: "L´ideale sarebbe un museo

 

cosi' scrive.......repubblica

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Invité §ran085xF

Tour Targa Florio

È il 1906. La Sicilia è un luogo incontaminato, a tratti selvaggio. In massima parte priva di strade, presenta un entroterra dal carattere fortemente rurale e suggestivo.

Vincenzo Florio è promotore di competizioni e iniziative sportive, ma soprattutto incarna un sogno mondano frutto del successo della propria famiglia, che pone Palermo al centro del mondo. Come se l’uomo non avesse limiti, come se ogni diffi coltà fosse solo un gioco più divertente, Vincenzo Florio inventa la più avvincente competizione automobilistica del secolo: una gara su strade tortuose, diffi cile, una gara di coraggio, oltre che di tecnica, su un tracciato che nella prima edizione, quella del Grande Circuito delle Madonie, misura 148 km, partendo da Cerda e attraversando Caltavuturo, Castellana, Petralia Sottana e Petralia Soprana, Geraci, Castelbuono, Isnello, Collesano, Campofelice per tornare a Cerda. Al grande circuito si sostituirà, per alcune edizioni, un circuito defi nito Medio, di 108 km e infi ne un circuito, detto Piccolo, di soli 72 km.

La gara, che si svolgeva ogni anno alla metà di maggio, lungi dall’essere una semplice corsa di automobili, era un rito magico, che riaccendeva la vita madonita scandita dai ritmi della natura: la gente si mobilitava per assistere al passaggio delle macchine in corsa, e la Sicilia diventava teatro di un evento famoso ovunque nel mondo, luogo eletto di progresso. Rapiditas era il nome della rivista uffi ciale della Targa, perché l’evento era soprattutto ideale di velocità, corsa contro i limiti.

Vincenzo Florio ideò anche altre competizioni automobilistiche, che si disputarono però per poche edizioni: il Giro di Sicilia, una impresa superiore ai 1000 km che faceva il periplo dell’isola con partenza e arrivo a Palermo, una gara automobilistica sul circuito del Parco della Favorita, nonché una avveniristica regata di “canotti-automobili”, denominata “la Perla del Mediterraneo”.

La Targa Florio, la più affermata delle competizioni nate dal genio della famiglia Florio, attraversa così le Madonie, la storia, la guerra e i ricordi in una gara lunga un secolo, che coinvolge piloti leggendari e case automobilistiche, unendo impresa e spettacolo in una grande festa che ancora oggi invita a scoprire la Sicilia.

 

 

Tour le rotte dei Florio

Siamo nel 1840. Il porto di Palermo è in pieno sviluppo, i commerci per mare portano ricchezza.

La famiglia Florio fa il suo ingresso nel campo armatoriale e già alla fi ne del secolo la “Compagnia di Navigazione Italiana”, di

loro proprietà, ha raggiunto la sua massima potenza: i Florio possedevano infatti ben 99 navi, più una centesima in oro,

posta sibolicamente sulla scrivania, essendo obbligatorio essere secondi alla fl otta reale, che di navi ne contava 100.

Non solo Marsala, sulle rotte dei Florio: il tour tocca tre territori vocati alla produzione dei vini liquorosi di qualità:

salpa da Marsala, dall’arabo Mars-Allah, porto di Dio, antico crocevia di commerci e di cultura, e soprattutto

ricco patrimonio di risorse naturali e paesaggistiche di incomparabile bellezza. Il viaggiatore può qui scoprire i

suggestivi scenari delle Saline e della laguna dello Stagnone, l’isola di Mozia, il centro storico che porta i segni di tante

dominazioni, fi no agli itinerari della “strada del vino” che dal mare conducono all’entroterra. La rotta piega poi su

Pantelleria, della quale antichi racconti narrano che madre natura si sia innamorata al punto da renderla un paradiso

sulla terra, nel cuore del Mediterraneo, sferzata dai venti: figlia del vento, così la chiamavano gli Arabi, fi glia del vento

caldo di scirocco che soffi a sulla sua terra bruna e vulcanica alleviando il calore del sole, così da rendere felici i grappoli di

Zibibbo del Passito di Pantelleria Florio. Uno scoglio lavico di incomparabile bellezza immerso in un’atmosfera africana.

Infi ne, molte miglia a nord est, dopo ore di navigazione, si scorge il profi lo dell’isola di Salina. Natura intensa,

terra di fuoco, vento e acqua in un mare cristallino: siamo nell’arcipelago delle Eolie, culla di antichi miti e immortali

leggende. Su queste scoscese e nerissime coste maturano le uve di Malvasia delle Lipari per la produzione del Malvasia

delle Lipari Florio. Al resto, prima delle mani dell’uomo, ci hanno pensato la terra, il sole e il vento. È tutta una questione

di tempo e pazienza. Visitare per credere.

 

Tour Tonnare Florio

L’esperienza delle tonnare lascia il segno lungo il panorama costiero della Sicilia e nella storia imprenditoriale della famiglia

Florio. Ne rimangono oggi innumerevoli testimonianze, alcune in rovina, altre convertite ad uso residenziale o

ricreativo tutte affacciate su tratti di mare indimenticabili. La tonnara, oggi nota soprattutto per la mattanza, ha sempre

costituito un impianto produttivo di grande importanza per l’economia siciliana. Vi si svolgevano pesca, lavorazione

e conservazione del tonno, attività vitale per molte zone costiere.

L’estro imprenditoriale della famiglia Florio trova nelle tonnare un fl orido sbocco: le Egadi, la costa del trapanese,

Palermo e i paesi di pescatori che si incontrano spingendosi qualche chilometro ad est, ma perfi no le Isole Canarie, tra

l’800 e il 900 legano così il proprio nome e una pagina felice della propria storia ai Florio.

L’ubicazione delle tonnare invita alla scoperta della costa nord occidentale dell’isola, tra le province di Trapani e

Palermo: l’isola di Favignana, splendido spettacolo del mare, cha alterna distese di sabbia, calette rocciose e grotte di

tufo, la microscopica isola dal signifi cativo nome di Formica, le spiagge incantevoli di San Giuliano e di Scopello, la tonnara Vergine Maria, a ridosso della Riserva Naturale di Monte Pellegrino e a un passo dalla spiaggia palermitana di Mondello, e quella poco distante dell’Arenella, con la residenza dei Quattro Pizzi Florio, e infi ne, in direzione est, le tonnare di Solanto e di San Nicola, attorno alle quali nei secoli si sono

aggregati i centri di Santa Flavia e San Nicola l’Arena. Una preziosa curiosità è costituita dall’isola di Tenerife,

nell’arcipelago delle Canarie. Anche lì i Florio impiantarono una tonnara, che viene qui proposta come prezioso affaccio

sull’oceano, ricercata curiosià frutto di una iniziativa imprenditoriale e di una storia d’amore.

 

Tour Ceramiche d'Arte

Tra le molteplici attività nelle quali i Florio investirono cospicui capitali, con la solita capacità imprenditoriale che li contraddistingueva, vi è quella della ceramica, arte che in Sicilia vanta una tradizione millenaria, ancora oggi vivissima in alcuni centri dell’isola.

A lungo destinate esclusivamente ad una clientela agiata, ceramiche e maioliche, hanno ornato, coi loro colori e volute, le più sontuose dimore nobiliari ed ecclesiastiche siciliane, rappresentando un elemento distintivo di opulenza e agiatezza. Ancora oggi, in quasi tutti i palazzi nobiliari siciliani si possono ammirare dei pavimenti che sono delle vere e proprie opere d’arte irripetibili: come nei saloni di rappresentanza dei palazzi Butera e Valguarnera-Gangi a Palermo o di palazzo Biscari a Catania o ancora palazzo Trigona a Noto. Le ceramiche Florio, invece, si rivolgono ad un pubblico più allargato e cioè a quella nascente piccola borghesia che, tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900, comincia ad avere un elevato potere d’acquisto.

Una delle caratteristiche dei manufatti che uscivano dalla nuova fabbrica dei Florio, fu proprio la produzione di alta qualità ma su scala industriale, sintomo della costante attenzione dei magnati verso la contemporaneità e le nuove possibilità di mercato, seppur con uno sguardo sempre rivolto alla tradizione del passato.

La ceramica fu uno dei diversi ambiti in cui l’architetto del liberty Ernesto Basile potè misurarsi con le forme e i motivi della tradizione siciliana per reinterpretarli in chiave moderna, come gli arabeschi stilizzati ispirati ai decori dell’architettura arabo-normanna o i motivi floreali ripresi dalla flora siciliana, come gelsomini, calle e papaveri. Il tutto riproducibile in composizioni modulari, facilmente replicabili su scala industriale, soprattutto per quanto riguarda la realizzazione di piastrelle e mosaici. Molti degli oggetti progettati dal Basile, sono, ancora oggi, dei veri e propri pezzi di design che anticipano le tendenze del secolo a venire.

La prima fabbrica, la Società Siciliana Ceramiche, che aveva sede in via dei Fossi, a Palermo, cominciò la sua attività quasi in sordina, per soddisfare le esigenze della flotta navale Florio che aveva raggiunto le cento unità. In seguito, con la diversificazione della gamma di prodotti, lo stabilimento fu trasferito in una struttura molto più ampia in via Serradifalco, non lontano dalla residenza di Villa Florio all’Olivuzza e dalle fabbriche di mobili liberty Golia-Ducrot, un altro dei fiori all’occhiello dell’industria siciliana di inizio secolo.

All’interno della produzione su scala industriale, spiccano dei pezzi unici, di fattura artigianale, creati ad hoc per la famiglia Florio stessa, per qualche famiglia dell’aristocrazia siciliana o ancora per qualche convitto o collegio, come l’educandato “Maria Adelaide”. Una gran parte di suppellettili e stoviglie trovavano sbocco nell’utilizzo a bordo dei transatlantici della flotta Florio o nel corredo di Villa Igiea.

Intorno agli anni ’40 del 1900, la fabbrica fu acquisita dalla Ginori, in quegli anni all’apice del successo, ma i nuovi proprietari non investirono mai veramente nello stabilimento siciliano che fu definitivamente dimesso agli inizi degli anni ’60.

La tradizione della lavorazione della ceramica, rimane una tra le arti che ancora prosperano in Sicilia, tanto da essere protagonista assoluta del paesaggio e pilastro portante dell’economia di alcuni centri come Sciacca, Caltagirone, Burgio e Santo Stefano di Camastra.

 

 

Tour degli antichi bagli trapanesi

Tutto cominciò nel 1773. Tutto cominciò, narra la leggenda, o forse la storia, quando John Woodhouse, ricco commerciante di Liverpool, trovò riparo da una tempesta nel porto di Marsala ed andò a ristorarsi in una bettola del porto. I pescatori gli offrirono un vino talmente buono che egli apprezzò immediatamente. Si trattava di un vino forte, simile al Madeira o al Porto che tanto piacevano agli Inglesi.

Woodhouse organizzò immediatamente la spedizione di un carico di 60-70 “pipe” (botti di oltre 400 litri) ed aggiunse dell’alcool per impedirne la fermentazione, stratagemma che conquistò il gusto degli Inglesi che ne apprezzarono l’alto grado alcolico.

Fu lo stesso Woodhouse il primo ad aprire uno stabilimento enologico a Marsala, prima affittando un vecchio baglio, poi costruendone uno completamente nuovo. Seguito, pochi anni dopo, da molti suoi connazionali come Benjamin Ingham, i suoi nipoti Whitaker, James Hopps, Thomas Corlett e molti altri, che contribuirono a diffondere il nome del marsala in tutto il mondo.

È in questo scenario che si inserisce prepotentemente la figura di Vincenzo Florio. Il magnate fa infatti costruire, nel 1832, il suo baglio proprio in mezzo a quelli Woodhouse e Whitaker, sul lungomare di Marsala, dichiarando con questo gesto l’intenzione di voler competere alla pari con i leader di mercato. In pochi anni lo stabilimento Florio supererà in produzione i suoi più diretti concorrenti e la qualità del vino che qui si produce, renderà celebre il marsala in tutto il mondo.

Questo stabilimento desta l’ammirazione di tutti i concorrenti, non solo per l’imponenza della struttura, ma anche per le tecnologie all’avanguardia che qui vengono utilizzate e per il trattamento riservato agli operai.

Il baglio Florio era una struttura completamente autosufficiente che, nel massimo della sua produzione impiegava fino a duecento persone. Ancora oggi resta un luogo in cui ogni fase della vinificazione, dalla pigiatura delle uve, all’affinamento, fino all’imbottigliamento, avviene al suo interno. Ancora oggi è un luogo ricco di fascino, quasi un tempio all’arte del vino.

Ma il baglio è una tipologia abitativa presente nel marsalese, e più in generale in tutta la provincia di Trapani, da tempo immemore. Nati molto spesso intorno a delle torri difensive, i bagli avevano il ruolo di difendere il territorio del feudo nel quale sorgevano. La struttura infatti è quella di una piccola fortezza, che si apre all’esterno solo tramite il portone d’ingresso, e in cui i corpi di fabbrica si aprono sul un cortile interno nel quale vi è sempre un pozzo e una cisterna per la raccolta dell’acqua.

Con l’esplosione della coltivazione della vite, sorgono nel marsalese e nelle campagne della provincia di Trapani, centinaia di bagli che ormai caratterizzano il paesaggio di tutta la parte più occidentale della Sicilia. Abbandonati per anni, spesso in rovina, nell’ultimo quindicennio il rilancio del territorio è partito anche dal recupero di queste strutture.

 

 

Tour belle Époque

Belle Époque, ovvero uno dei periodi più esaltanti della storia. Un’epoca che

ha dato slancio a tutto il XX secolo, dominata da un forte sentimento di ottimismo

e da una diffusa fede nel futuro. Un’era florida, contrassegnata da un lungo

periodo di pace, che aveva portato alla seconda rivoluzione industriale.

È in questi anni che i Florio raggiungono l’apice del successo. Palermo, più

che mai proiettata in un contesto internazionale, era centro propulsore di nuove

tendenze e, grazie ad una borghesia illuminata, capeggiata dai Florio, visse

una delle epoche più floride e significative della sua storia. Furono proprio i

magnati di questa famiglia a ridisegnare in meno di un cinquantennio il volto

della città e a portarla alla ribalta delle cronache mondiali, facendole assumere

il ruolo di polo industriale e culturale trainante dell’Italia. Essi, infatti, con la

loro innata abilità negli affari e la loro enorme capacità di intessere relazioni

proficue, primeggiavano in ogni settore della vita economica, politica, culturale

e mondana di quegli anni. Alla loro “corte” accorrevano da ogni dove re e

regine, nobili, ricchi industriali e intellettuali.

Protagonista indiscussa di quest’era dorata fu Donna Franca Florio, la cui fama

di bellezza, eleganza e fascino si diffuse rapidamente in tutto il mondo per

mantenersi intatta fino ai giorni nostri.

La città di Palermo vide in quegli anni una straordinaria espansione urbanistica:

la ricca borghesia cercava spazi nuovi in cui costruire le proprie residenze,

lontano dalle strette vie del centro storico in cui si trovavano gli antichi palazzi

nobiliari barocchi. In questi anni sorge il nuovo quartiere che si estende intorno

alla via Libertà. Artefici di tale mutamento furono un folto gruppo di architetti e

ingegneri, come Giovan Battista Filippo Basile e soprattutto suo figlio Ernesto

che furono capaci, nel giro di pochi anni, di trasformare la città, conciliando le

nuove istanze che venivano dal Nord Europa con la tradizione siciliana, che

riattualizzarono magistralmente nelle forme dello stile Liberty. Uno dei momenti

più esaltanti di questo processo di modernizzazione, fu l’Esposizione Nazionale

Italiana che si tenne a Palermo nel 1891-1892, dove le produzioni dei Florio,

che spaziavano dalla metalmeccanica al tessile, dalle tonnare alle zolfare,

occupavano un intero padiglione suscitando l’ammirazione di tutti i visitatori.

Donna Franca: la Regina della Belle Époque

Ricordare Franca Florio solamente per la sua straordinaria bellezza sarebbe

fare un torto a colei che fu l’esponente di maggiore rilievo della Belle Époque

siciliana.

Di tutti i personaggi dell’importante dinastia dei Florio, la più ricordata ancor

oggi è lei: la regina di Palermo.

Franca Iacona di San Giuliano, meglio conosciuta come Donna Franca, visse

la Belle Époque della capitale siciliana fornendo un insostituibile supporto alle

attività imprenditoriali del marito.

La sua figura statuaria, il viso dall’ovale perfetto, i profondi occhi verdi, il sorriso

smagliante, si univano infatti ad una straordinaria carica di simpatia, ad una

innata generosità. Grazie a queste doti ebbe un ruolo di grande importanza

nella ascesa di casa Florio ed in particolare negli affari dell’armatore Ignazio,

suo marito, ultimo esponente di un casato che per oltre un secolo rappresentò

una delle maggiori potenze economiche dell’Italia post unitaria.

Una figura fuori dagli schemi, bizzarra e scandalosa per il suo tempo. Celebre

anche per la sua collana di perle bianche lunga sette metri. Così, il pittore

Boldini la ritrasse con le gambe accavallate e segnate dalla giarrettiera. Franca

Florio fu anche antesignana del moderno lifting, facendosi “porcellanare” la

faccia. A Parigi, naturalmente. La capitale eletta anche per la scelta dei suoi

abiti. È per celebrare questa straordinaria figura di donna, che nasce, nel

2007, il Donna Franca, selezionato con la stessa filosofia riservata al Marsala

Ægusa, la somma dei grandi Marsala prodotti da casa Florio in quell’epoca,

che mai mancava sulle tavole dei grandi banchetti.

Ægusa è anche l’antico nome dell’isola di Favignana dove Donna Franca

soleva spesso recarsi per riposare e per meditare.

Questa riserva esprime i livelli massimi di eleganza ed evoluzione a partire

dall’accattivante colore topazio brillante, dagli intensi e complessi profumi

speziati e di frutta matura, dal gusto caldo, ampio e morbido capace di inondare

il palato con gradevoli sensazioni di frutta, persistenti ed interminabili.

Il Liberty

L’elemento ispiratore dello stile Liberty era la natura: l’elemento floreale veniva

declinato all’infinito in forme stilizzate. Caratteristico dell’Art Nouveau è lo

sfruttamento della produzione in serie, che ben si conciliava con l’esplodere

dell’industria. I materiali erano soprattutto il vetro, la ceramica e il ferro

battuto.

Fu in questi ultimi due settori che i Florio avevano messo in campo consistenti

investimenti: dalla Fonderia Oretea, l’unica in Sicilia, uscivano non solo

parti degli immensi transatlantici della flotta Florio che trasportavano uomini

e merci nel nuovo continente, ma anche elementi di arredo urbano, come

lampioni, cancellate, ringhiere e un numero incredibile di oggetti di uso

quotidiano. Di quest’era esaltante, Palermo conserva ancora intatte moltissime

testimonianze.

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Invité §enz203HF

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/503822/1224095654729_4.jpg

 

In vendita per poco più di un milioni di euro tribune e box del mito Targa Florio. Prima gara deserta. All´asta anche il terreno circostante di 14 ettari. A vuoto l'avviso per la vendita giudiziaria. Appello a Regione e industrie dell´auto: "L´ideale sarebbe un museo

 

cosi' scrive.......repubblica

 

 

 

caro Ranocchio ,

 

Repubblica non è aggiornata !

 

le prime 4 aste andate deserte........ prezzo inferiore a Euro 900.000,00 ..........molto probabilmente il 10 novembre la vendita sarà conclusa e i giochi saranno fatti ......

 

anni fa c'è chi a Palermo brindò dopo un "botto" assordante

 

......il 10 novembre 2008 dopo questo "botto" silenzioso stapperanno a Roma..............

 

919112476_Emoticon130.gif1..gif.0ffcb167a9a60d9d214175a030906930.giflogo.jpg.3017ddbe1b839293c1a1f843897d14fc.jpg

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Invité §ant842ti

Per quello che - oramai - (oggi) può valere...

visto l'esito (scontato) della Operazione (ri)fondazione >>>FLORIOPOLI.

 

 

 

...dedicata a Shorty :

 

TARGA FLORIO 1970

(corretta)

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/523991/mgb.jpg

 

 

 

Io rimango sempre di questa opinione

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/523991/opelgt1..jpg

1971 (corretto)

 

mi prendo la dedica perchè la foto della 44 a colori serviva a me. grazie infinite per il pensiero (lo avevi letto?)

nino

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Invité §tri338xF

 

Rievocazione Storica :

 

"MISSION IMPOSSIBLE"

 

revival.jpg.7d9603845e903b423a4b75436712f199.jpg

 

 

.... e questi, chi li vedrà più?

 

2035913540_alfa33.jpg.ec8f811d2225122e4c0bcb19de3eff90.jpg

 

GT40.jpg.96ff4c51c00cdc74a7eb85c8c38e0141.jpg

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Invité §mik100rc

Salve a tutti,

 

io sono sempre quì, solo che non sempre mi va di partecipare a sterili elucubrazioni (IMHO), ma vi seguo con interesse; questa é una mia scelta.

 

Mi spiace soltando di intervenire per parteciparVi una triste notizia, un'altro personaggio dello sport automobilistico che ci lascia; questo il comunicato di un'importante portale automobilistico:

 

http://i194.photobucket.com/albums/z255/mikimodels/PAT_MOSS.jpg

 

http://i194.photobucket.com/albums/z255/mikimodels/1968lanciaFacetti-Moss.jpg

 

Female rally icon and equestrian Pat Moss-Carlsson, sister of Sir Stirling Moss and wife of rally great Eric Carlsson, passed away after a long battle with leukemia and related health problems on 14 October.

 

Sympathies can be sent to:

Eric Carlsson

Cloud Nine

Tring, Herts. HP23 6BU

UNITED KINGDOM

 

Proprio lei, la grande Pat Moss, forte rallista e che ha onorato la Nostra Grande Targa.

 

A presto, spero con notizie meno ferali.

 

Mikimodels - Michele

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Invité §ran085xF

ONORE A QUESTA GRANDE DONNA

 

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PMoss-Carlsson1965RACpaddock.jpg

PMoss-Carlsson1966RAC.jpg

 

OVUNQUE TU SIA RIPOSA IN PACE...GRAZIE PER AVERE PARTECIPATO ALLA GRANDE TARGA FLORIO

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Invité §Il 664Le

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Donna di forte temperamento sportivo.

Per 7 volte ha vinto il campionato europeo donne rally oltre il rally dei Tulipani del 1962 e nello stesso anno il rally di Germania.

Lascia un segno nella storia dei rally automobilistici.

 

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Cesare Fiorio e Pat Moss

 

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Targa Florio 1968

Saluti Giovanni.-

 

 

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Invité §sho727jx

.

Perdonad si últimamente escribo poco en el foro y sólo me dedico a mirarlo, pero estoy bastante ocupado con otras cosas…

....................

 

Miguel

.

 

 

 

Muy bien Miguel, molto interessante, gracias

 

:jap::jap:

 

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Invité §sho727jx

 

Ultimi aggiornamenti in merito al naufragio del battello "Topic Targa Florio" ...

Uno dei membri dell'equipaggio che veniva dato ormai per disperso, è stato rintracciato sul vicino atollo (figlio di Atelle...) cosiddetto dei nannò ! Raggiunto e intervistato, ci ha raccontato di avere raggiunto con fatica l'Isola degli Sconosciuti, ma appena addentratosi ha raccontato di aver visto un inquietante striscione con la scritta :

La Famiglia Florio vi dà il benvenuto ...; raccolte le ultime forze capitanMiki, così veniva chiamato a bordo, riguadagnava il mare velocemente fino a raggiungere appunto l'atollo dei nannò.

Stremato e ancora profondamente turbato, non ha voluto rilasciare altre dichiarazioni.

 

per ora è tutto :jap::jap:

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Invité §sal428LJ

Pinù scrive...

Ultimi aggiornamenti in merito al naufragio del battello "Topic Targa Florio" ...

Uno dei membri dell'equipaggio che veniva dato ormai per disperso, è stato rintracciato sul vicino atollo (figlio di Atelle...) cosiddetto dei nannò ! Raggiunto e intervistato, ci ha raccontato di avere raggiunto con fatica l'Isola degli Sconosciuti, ma appena addentratosi ha raccontato di aver visto un inquietante....Simona risponde

 

sventura02.jpg.90927e9d15b045cd5b14326a4c665414.jpg

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Invité §don503WG

Salvo bei ricordi, ma quanto si vede in quel film non si legge sui libri, non si sente parlare di quel posto, eppure li eano di casa piloti, mogli ingegneri si vede anche l'allora Sindaco Faso e il proprietario del Motel sig. Imburgia, oggi in quel posto ci vivo io e le mie 4 cose si vede che il mondo gira, la verità adagio adagio viene a galla.

Ma i "moderni" queste cose non le sanno, sono solo capaci di nfrusari i carti e di iucarini p'un piattu ri linticchi. Per gli abbitanti di valguarnera i "moderni son solo capaci di cambiare le carte in tavola e poi giocarci per un piatto di lenticchie.

Ciao Antonio

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Invité §sho727jx

.....................................

Piuttosto , tanto per rompere le scatole , memore di una banda verde / rossa , sei sicuro che sia verde e non blu scuro ?

.................................

Ciao

 

caro rompiscatole... :lol::lol: ecco il pedigree...e che è cane ?

 

XKC 0038 Engine n° E1039 (later E1052) Body n° K1038 Reg. N° OVC 915 Delivery n/a

Colour BRG (BRITISH RACING GREEN)

Factory car.1953, DailyExpress Silverstone' Walker 5 OA.; 1954 Geneva Motor Show; sold to Duncan Hamilton; British Empire Trophy, Oulton Park,1 cl and 4 OA. in handicap final & 1 OA on road; Members' Goodwood, 2 OA ; Aintree, 1 OA Montlhery, 1 OA ; sold to Dan Margulies;1955 Castle Combe,1 OA ; Sardinia, 3 OA 1956 Targa Florio, with David Piper, 16 OA sold to Gillie Tyrer; 1957 sold to Peter Mould; 1958 sold to Peter Sargent; ...

 

soddispatto ? era virdi comu la nostra raggia... :jap::jap:

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Invité §don503WG

So che oggi Pat Mos è a fianco di tutti i piloti che partecipavano alla Targa, è assieme a Masetti, Tandoy, Nuvolari, Scarfiotti, Bandni, Lo Piccolo e Calascibetta assieme gareggiano sopra una nuvola di color rosso e al traguardo il Cavaliere pronto con la bandiera a scacchi li aspetta assieme Vicè il cuoco delle tribune del cielo, Ciao Pat e grazie per averci onorato della tua presenza e per ave dimostrato la tua destrezza sulle strade tortuose e difficili delle Madonie, riposa inpace.

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