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Histoires du sport automobile

TARGA FLORIO E LE CORSE SICILIANE


Invité §sho727jx
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Invité §bep134Bm

 

........................

Se ho sbagliato nel non concedere ingaggi, tanto peggio per me, però fino a quando la «Targa» sarà da me organizzata ed avrò il conforto della solidarietà piena del mio socio Giacomo Tagliavia, che fortemente collabora con me per il successo della corsa, io desidero che il vincitore sia uno sportivo puro, o isolato o che appartenga ad una casa che si renda conto che la «Targa Florio si corre, si vince o si perde compiendo quei sacrifici che essa merita e che si addicono per la sua grande fama e per la sua vasta risonanza internazionale. (Vincenzo Florio)

...........................................

 

Vincenzo Florio

 

QUESTE PAROLE DI VINCENZO FANNO COMPRENDERE LA DISTANZA DI MOTIVAZIONI (DI OGNI ORDINE) TRA DON VINCENZO FLORIO E QUANTI UTILIZZANO IL NOME DELLA TARGA FLORIO PER FARE AFFARI.

 

IL MIO RAMMARICO E' QUELLO CHE NON E' DIVENTATA L'ECOTARGA A DISPETTO DELLE PAROLE ALTISONANTI CON LE QUALI E' STATA PROPAGANDATA.

 

CON L'UTILIZZO DEI REGOLAMENTI CHE GIA' ESISTONO QUESTA MANIFESTAZIONE POTEVA DIVENTARE UNA VERA "TARGA FLORIO" PER AUTO "ECOLOGICHE" CONTRIBUENDO SUL SERIO AL PROGRESSO DELLE AUTOMOBILI.

 

LA REALTA' E' STATA INVECE UNA ....(aggettivo a scelta)... SFILATA NELLA QUALE NON .... "si corre, si vince o si perde compiendo quei sacrifici che essa merita e che si addicono per la sua grande fama e per la sua vasta risonanza internazionale"

 

UN'ULTIMA NOTAZIONE: TROVO POCO GIUSTIFICATA, O QUANTOMENO INTEMPESTIVA, L'ENFASI CON CUI, NELLE PRESENTAZIONI DELLE MANIFESTAZIONI ISPIRATE ALLA TARGA FLORIO GLI ORGANIZZATORI SPIEGANO AL, PRESUMIBILMENTE ATTENTO UDITORIO, LA CAPACITA' DELLA TARGA FLORIO DI ATTIRARE IL TURISMO CON IL SUSSIDIO DELL'ELEGANZA DINAMICA E DELL'ENOCULTURALGASTRONOMIA.

 

QUANTOMENO A PALERMO, DI QUESTA CAPACITA', SE NE PARLAVA ALL'INIZIO DEL SECOLO SCORSO.

 

Nihil sub sole novi !

 

beppe

 

 

 

-------------------------------------

Vincenzo Florio, Presidente dell’Automobil Club di Sicilia ,sin dal 1906, in occasione della corsa automobilistica della Targa Florio aveva determinato un afflusso consistente di forestieri che attratti dalle nostre bellezze naturali ed artistiche finivano con il soggiornare per qualche settimana a Palermo ed in Sicilia.

 

La permanenza dei visitatori nei grandi alberghi ispirò Vincenzo Florio ad istituire un ente turistico:

 

" PRIMAVERA SICILIANA "

 

con sede presso l’Amobil Club, in Via Catania n° 2 (Palazzo Florio).

 

E’ opportuno ricordare che il primo ufficio nazionale del turismo fu fondato in Italia nel 1919.

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Invité §sho727jx

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Questo è il modellino prodotto dalla Brumm della Bugatti 59, uguale a quello che giaceva smembrato in un mio scatolo abbandonato...

 

La vettura, come si può notare era ben più lunga delle celebri 35 e 51, ruote a raggi, scarico laterale, cresta nella coda...; niente a che vedere con ciò che nella realtà si vide nelle Madonie dalla metà degli anni 20 ai primi anni 30...

Eppure, per...errore, sono riuscito a riciclarla, modificandola profondamente per ottenere la type 51 che corse alla Targa nel '32 con Louis Chiron e portata al traguardo terza assoluta da Achille Varzi dopo il forfait del monegasco che accusò i postumi di un precedente brutto incidente; come ricorderete, Varzi (n°12) era rimasto appiedato in corsa ed ebbe così l'occasione di terminare brillantemente la corsa sulla vettura di Chiron (n°5).

 

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Dicevo... per errore : difatti, chissà perchè mi ero convinto che la 51 avesse le stesse più o meno dimensioni della 59...; un paio di foto di trequarti mi avevano superficialmente convinto, ed ero partito a spron battuto per realizzare il modello; ma più lo guardavo, più storcevo il naso...

Rapida documentazione, e scoprivo l'errore evidente: la 51 aveva le stesse dimensioni della 35...!

Il mio modello base era nella realtà più lungo di oltre 20 cm...!

Anima e coraggio..., modello già verniciato e mezzo assemblato, smonto tutto e taglio via circa 5 mm riadattando il tutto alle nuove dimensioni

 

ecco il risultato, dopo aver modificato coda e abitacolo, ed aver realizzato i particolari mancanti come cinghie, leveraggi, screen, reticella protettiva sul radiatore e ruote... Cuma Factory in resina.

 

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con l'Osella e questa Bugatti... era da tempo che non mi divertivo tanto...

 

un grazie particolare, oltre al solito Matteo, anche all'altro impagabile caro Maestromanz...

 

:jap::jap:

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E bravo il GPF! audio45.gif.b76fd8601b7db2e5cc2cf6562748a0fd.gifaudio45.gif.b76fd8601b7db2e5cc2cf6562748a0fd.gifaudio45.gif.b76fd8601b7db2e5cc2cf6562748a0fd.gif

 

Io, per conto mio, ho "aggranfato" questa, 1/24 white metal, inglese (South Eastern Finecast)....

 

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Quando la monterò? non lo so....se fosse in ordine di acquisto forse nel 2030...ma se il kit aperto mi intriga...chissà... ;););)

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Invité §sho727jx

E bravo il GPF! audio45.gif.b76fd8601b7db2e5cc2cf6562748a0fd.gifaudio45.gif.b76fd8601b7db2e5cc2cf6562748a0fd.gifaudio45.gif.b76fd8601b7db2e5cc2cf6562748a0fd.gif

 

Io, per conto mio, ho "aggranfato" questa, 1/24 white metal, inglese (South Eastern Finecast)....

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/508134/SEFA008.jpg1..jpg

 

Quando la monterò? non lo so....se fosse in ordine di acquisto forse nel 2030...ma se il kit aperto mi intriga...chissà... ;););)

 

 

Non sò il prezzo, ma mi pare più intrigante dell'altra... a mio parere anche cara per poi smin...rla !

 

:jap::jap:

 

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Invité §ant842ti

complimenti pino! lavoro molto interessante. colgo l'occasione per meritare il pirla d'oro, vi spiego. ordinai mesi e mesi fa da Karmodels in america le ruote per bugatti. pagai non meno di 25 euro o più con paypal. ebbene, non ho mai ricevuto niente, questi stronzi non hanno mai risposto alle mie mails di protesta, avrei voluto colpirli in qualche modo, ma come? vista la lontananza. ah, ho anche la loro ricevuta del processing order. mi piacerebbe sentire se avete avuto simili esperienze.

nino

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Invité §TAR516zF

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Cari amici della Targa Florio e di Targapedia,

Ho bisogno del vostro aiuto: man mano che preparerò i rispettivi anni per le "Classifiche ragionate" di www.targapedia.com li riproporrò alla vostra attenzione.

 

Vi prego di segnalarmi sviste, errori, mancanze (anche di vetture solamente iscritte). Al contempo se siete in possesso di immagini mancanti potremo riempire le caselle vuote. Se avete modellini che non sono stati visti...è venuta l'ora di fotografarli e di postarli !

 

Spero che non prendiate questa iniziativa come una ripetizione dei ragionati già postati. Oltre al fatto che sono state trovate foto all'epoca mancanti, molte di quelle scelte per questa operazione sono state poco viste.

Questa iniziativa, necessaria per andare avanti con il "progetto Targapedia" si unisce a quelle di Shortleg : l'identificazione degli pseudonimi ed la recentissima di trovare notizie e foto della vetture semplicemente iscritte.

 

Continuiamo con la seconda parte della Targa del 1975. L'ordine delle foto questa volta sarà quello dei numeri attribuiti in gara alle vetture.

 

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Categoria sport-classe da 2001 a 3000 cc - Categoria sport-classe da 1601 a 2000 cc TARGA FLORIO E LE CORSE SICILIANE

 

 

Categoria sport-classe da 1301 a 1600 cc

 

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15 GRD 1600

SCUDERIA:

PILOTI: Zampolli - Solinas

CATEGORIA: sport-classe da 1301 a 1600 cc

CLASSIFICA: rit.giro imprecisato

 

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16 Osella Ford PA 3

SCUDERIA:

PILOTI: Ermanno Pettiti - "m.c." (Marco Crosina)

CATEGORIA: sport-classe da 1301 a 1600 cc

CLASSIFICA: rit.giro imprecisato

 

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18 Lola T 290

SCUDERIA: Cefalù Corse

PILOTI: Libero Marchiolo - Antonio Castro

CATEGORIA: sport-classe da 1301 a 1600 cc

CLASSIFICA: 10°assoluti, 4°categoria sport, 1°classe da 1301 a 1600 cc

 

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19 Lola T 212 (Lola T 290 ****)

SCUDERIA: Ateneo

PILOTI: Silvestre Semilia - Mario Savona

CATEGORIA: sport-classe da 1301 a 1600 cc

CLASSIFICA: rit.giro imprecisato

 

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21 Osella PA ?

SCUDERIA:

PILOTI: Giovanni Anzeloni - Luigi Moreschi

CATEGORIA: sport-classe da 1301 a 1600 cc

CLASSIFICA: 30°assoluti, 7°sport, 2°classe da 1301 a 1600 cc

 

24 Chevron

SCUDERIA:

PILOTI: Cosentino - Pellegrino

CATEGORIA: sport-classe da 1301 a 1600 cc

CLASSIFICA: non partiti

 

Categoria sport-classe da 1001 a 1300 cc

 

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25 Lola T 290

SCUDERIA:

PILOTI: Mario De Luca - "glenlivet" (Pasquale Spinnato)

CATEGORIA: sport-classe da 1001 a 1300 cc

CLASSIFICA: rit.giro imprecisato

 

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26 Osella 1300

SCUDERIA: Cefalù Corse

PILOTI: "joney" (Giiuseppe Oieni) - Vincenzo Mirto Randazzo

CATEGORIA: sport-classe da 1001 a 1300 cc

CLASSIFICA: 18°assoluti, 6°categoria sport, 2°classe da 1001 a 1300 cc

 

27 Renault R8 Gordini

SCUDERIA:

PILOTI: Gerbino - Cacciatore

CATEGORIA: sport-classe da 1001 a 1300 cc

CLASSIFICA: non partiti

 

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28 Chevron

SCUDERIA:

PILOTI: "Popsy Pop" (Luigi Sartorio) - Giampaolo Ceraolo

CATEGORIA: sport-classe da 1001 a 1300 cc

CLASSIFICA: ?

 

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29 AMS Armaroli 1300

SCUDERIA:

PILOTI: "lucien" (Luciano Verrocchio) - Ernesti

CATEGORIA: sport-classe da 1001 a 1300 cc

CLASSIFICA: 13°assoluti, 5°categoria sport, 1°classe da 1001 a 1300 cc

 

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31 AMS 1300

SCUDERIA: Ateneo

PILOTI: Girolamo Caci - Maniscalco

CATEGORIA: sport-classe da 1001 a 1300 cc

CLASSIFICA: rit.giro imprecisato

 

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32 Chevron B 23

SCUDERIA:

PILOTI: Pasquale Anastasio - Renato Arfé

CATEGORIA: sport-classe da 1001 a 1300 cc

CLASSIFICA: 31°assoluti, 8°categoria sport, 3°classe da 1001 a 1300 cc

 

*****

La solita confusione tra i modelli Lola : dalla carrozzeria sembra essere la vecchia T210 del 1970-71 piuttosto che la T290 logica evoluzione della T280.

Qualcuno ha notizie "sicure" a tal proposito ? :??: :??: :??: :??: :??:

 

Continua...

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Su www.targapedia.com le Photogallery complete del 1975

http://www.targapedia.com/phot [...] orio/1975/

http://www.targapedia.com/phot [...] orio/1975/

 

Grazie per la collaborazione :jap: :jap: :jap: :jap:

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Invité §TAR516zF

..... mi piacerebbe sentire se avete avuto simili esperienze......

 

Caro Nino,

noi qui in Palermo da quando abbiamo cambiato pusher non abbiamo più nessun problema. Il suo nome ? Nel giro è chiamato "Cuma"...... :ange::ange::ange::ange:

 

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Invité §sho727jx

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/493723/TARGAPEDIA-BANNER-FLORIO.jpg

................

La solita confusione tra i modelli Lola : dalla carrozzeria sembra essere la vecchia T210 del 1970-71 piuttosto che la T290 logica evoluzione della T280.

Qualcuno ha notizie "sicure" a tal proposito ?[/b][/#0000FF] :??::??::??::??::??:

 

 

 

La carrozzeria della n°19 è senz'altro di una 212, se poi il telaio fosse di una 290... boh ???

 

:jap::jap:

 

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Invité §sho727jx

complimenti pino! lavoro molto interessante. colgo l'occasione per meritare il pirla d'oro, vi spiego. ordinai mesi e mesi fa da Karmodels in america le ruote per bugatti. pagai non meno di 25 euro o più con paypal. ebbene, non ho mai ricevuto niente, questi stronzi non hanno mai risposto alle mie mails di protesta, avrei voluto colpirli in qualche modo, ma come? vista la lontananza. ah, ho anche la loro ricevuta del processing order. mi piacerebbe sentire se avete avuto simili esperienze.

nino

 

 

Caro Ninuzzo, per fortuna mi è capitato una sola volta su Ebay con un Brumm obsoleto acquistato dall'Inghilterra; ufficialmente sparito..., sia in Inghilterra, sia in Italia...

Questi oggetti, partono con una identificazione, poi giunti in Italia, la cambiano, e non si sà chi te la recapiterà se le stesse Poste o corrieri convenzionati...

Si era appurato (stando al venditore) che l'oggetto fosse stato recapitato in Italia, ma dal codice di partenza non sono riuscito a rintracciare un bel nulla...

C'ho combattuto per un paio di mesi, in corrispondenza diretta col venditore, il quale mortificato (bontà sua...) alla fine mi ha restituito metà della cifra ! Quando il danno è di 15/20 euro...

 

:jap::jap:

 

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Invité §TAR516zF

Un peperino niente male

la Baronessa Maria Antonietta Avanzo... e che polsi doveva avere per domare quei bestioni anche sulle strade delle Madonie !

 

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Queste note biografiche ed alcune immagini sono tratte dal sito dell'amico Aldo Lo Giudice www.targaflorio.info

 

Pioniera dell'automobilismo sportivo italiano, aviatrice, giornalista, I'Avanzo nacque a Contarina Veneta (Rovigo) nel 1890. Entrò nel mondo delle competizioni nel 1918 partecipando al giro del Lazio al volante di una Spa "35~50 HP". Giunse prima assoluta. Nel l920 prese parte con una Buick alla undicesima Targa Florio, ma un guasto al motore la costrinse al ritiro dopo soli due giri. Nel 1921 gareggiò sul circuito del Garda dove sostituì un pilota ufficiale della squadra Ansaldo, ammalatosi alla vigilia della corsa. Su quel circuito l'Avanzo si comportò onorevolmente giungendo terza dietro Corrado Lotti e Tazio Nuvolari, anch'essi su Ansaldo. Sempre in quell'anno acquistò una Packard 12 cilindri con la quale partecipò alle gare del chilometro lanciato sulla spiaggia di Fano vicino a Copenaghen (Danimarca). Nella prima corsa l'Avanzo vinse la sua categoria, mentre non portò a termine la seconda a causa di un incidente, senza gravi conseguenze. Dopo l'esperienza danese, sempre nel '21 ritornò in Italia e disputò sul circuito di Brescia il Gran Premio Gentlemen con un'Alfa Romeo "ES". Erano presenti, fra gli altri, Giulio Masetti su Mercedes, Alfieri Maserati su Isotta Fraschini e Tommaso Saccomanni su Ceirano. La gara fu caratterizzata dal lungo duello fra il conte Masetti e l'Avanzo, che, con a fianco il meccanico Giulio Ramponi, nipote di Antonio Ascari, si classificò al terzo posto. Dopo Brescia, I'Avanzo si recò in Francia dove sostenne sulla pista di Le Mans delle prove con una Bugatti. Ritornata in Italia si allontanò temporaneamente dal mondo delle competizioni per farvi ritorno nel 1926 prendendo parte con una Mercedes "180 HP tipo K" alla Coppa della Perugina e aggiudicandosi il terzo posto nella classe oltre 2000 cm3. Nel 1928 si iscrisse con Manuel de Teffé alla Mille Miglia con una Chrysler; ma non poté portare a termine "la gara più bella del mondo" perché per noie meccaniche al motore dovette abbandonare a Perugia. Tre anni dopo (1931) giunse terza, al volante di un'Alfa Romeo, nella Coppa Pierazzi. L'anno successivo (1932) il pilota statunitense Ralph de Palma sfidò la guidatrice italiana a partecipare alla 500 Miglia di Indianapolis. Ottenuta una licenza speciale, perché in America, o almeno a Indianapolis, le donne non erano ammesse a correre in circuito, I'Avanzo prese parte alle prove di qualificazione al volante di una Miller Special, messale a disposizione dallo stesso De Palma. Purtroppo non poté prendere il via alla corsa perché gravi motivi familiari la costrinsero a tornare in patria. L'ultima competizione di Maria Antonietta Avanzo fu Ia Tobruch-Tripoli nel 1940, dove conseguì il sesto posto di classe. Dopo questa prova l'Avanzo abbandonò lo sport attivo.

 

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La chiamavano "signora quattropistoni" e fu una specie di Marina Ripa di Meana degli anni Venti: ove andava, suscitava scandalo. Era bella, tornita e spiritosa. Si chiamava Maria Antonietta Bellan, meglio nota come "baronessa Avanzo", la donna pilota più famosa d'inizio Novecento. Originaria di Contarina Veneta, in provincia di Rovigo (dove era nata il 5 febbraio 1889), aveva dimostrato subito un'indole trasgressiva e una grande passione per i motori. Ancora giovanetta, "rubò" al padre l'auto appena comprata, una piccola De Dion Bouton a un cilindro. Con quella si mise a girare per le vie del paese, guidando come un'indiavolata. Alla fine travolse il sindaco che cercava

inutilmente di fermarla. Non lo uccise, ma lo mandò dritto all'ospedale. A Roma, dove si era trasferita dopo uno sfarzoso matrimonio con il barone Eustachio Avanzo, s'improvvisò giornalista sportiva e cominciò a scrivere di automobili e di aerei, ma sempre dopo averne sperimentato personalmente la guida. Nel 1919 per festeggiare la fine della guerra, si fece comprare dal marito una potente Spa "35/50 Sport" e con quella disputò il Giro del Lazio. Incredibilmente riuscì a vincere la categoria, nonostante, poco dopo la partenza e in piena velocità, avesse perduto una ruota, sabotata, come disse poi, da qualche concorrente invidioso. Ma lei, riparato il guasto, era riuscita a riprendere la corsa, dicendo a se stessa: "Maria Antonietta, sei un grand'uomo". Le femministe, per quella frase, fecero di lei un'eroina. L'anno dopo, rinfrancata dal buon risultato ottenuto, andò a cercar gloria perfino in Danimarca dove, sulla pista di Fano (vicino a Copenaghen), si disputavano gare sul chilometro lanciato. Vinse la prima manche alla guida di una Packard 12 cilindri Sport appena acquistata; poi, nella seconda, l'auto prese fuoco. Senza esitare, portò la vettura fuori pista, si diresse verso il mare poco distante e vi si infilò dentro, spegnendo così l'incendio. Non si può dire che fosse una grande campionessa, ma una donna in crinoline al volante di un'auto da corsa e in mezzo a tutti quegli uomini faceva più scalpore delle vittorie del grande asso Antonio Ascari. Per cui ne parlavano tutti, soprattutto le gazzette rosa. Figuriamoci quando donna Maria Antonietta s'impuntò per andare a correre in Sicilia la Targa Florio del 1920. Dissero tutti che era matta, perché non c'era corsa più massacrante. Invece, nonostante il diluvio che quell'anno imperversò sui 432 chilometri del circuito delle Madonie, lei si comportò bene. Non ebbe però fortuna: la sua BUICK, rimasta senza benzina, si piantò a soli 20 chilometri dal traguardo, quando era in ottima posizione.

 

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Targa Florio 1920

 

Vinse Guido Meregalli, su Nazzaro. Due anni dopo, nel 1922, volle riprovarci e poco mancò che, per una ripicca, il suo compagno di squadra, Enzo Ferrari, venisse fatto fuori dalla mafia siciliana. Sembra che l'Avanzo si fosse terribilmente seccata con lui perché le aveva sostituito il carburatore dell'Alfa Romeo "ES Sport", in perfetta efficienza, con quello della sua macchina, uguale ma difettoso. Un gesto poco sportivo, accompagnato da una battuta ancor meno galante che la fece inviperire: "... tanto quella lì non farà niente". Per vendicarsi Maria Antonietta si rivolse allora a un capo della mafia locale, implorandolo di aiutarla. "Facesse affidamento pure su di me, qualsiasi cosa avesse bisogno", le rispose il fiero siciliano. "Rivoglio il mio carburatore", ribatté la baronessa. "Non dubiti, bella signora, avrà il suo carburatore e anche il cuore di quell'infame. Su un piatto d'argento". Spaventata da quella brutale promessa, la baronessa cambiò idea e rinunciò al favore. In seguito raccontò una storia diversa, che tuttavia non escludeva del tutto la prima. Disse che un gruppo di suoi amici, tutta gente d'onore, dopo ogni suo passaggio, per aiutarla, gettavano grosse pietre sulla strada allo scopo di rallentare Ferrari. Non contenti, alcuni erano andati oltre, conducendo sul percorso addirittura un gregge. Alla fine vinse Giulio Masetti su Mercedes "4500", mentre sia lei sia Ferrari dovettero ritirarsi.

 

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Targa Florio 1922

 

Molti anni dopo il "Drake" la ricordò in un suo libro, riconoscendole una "guida disinvolta e precisa". L'Avanzo non si confrontò comunque solo con lui, ma con tutti i grandi campioni del tempo. Tra questi anche con l'esordiente Tazio Nuvolari che la batté, ma con difficoltà. Accadde al Circuito del Garda del 1921. La baronessa si era schierata al via con un'Ansaldo "Tipo 4" e duellò col mantovano che aveva la stessa macchina. Vinse Corrado Lotti, Nuvolari fu secondo e lei terza. Mario Morasso, scrittore futurista e articolista della rivista "Motori Cicli e Sports", fece questo ritratto dei partecipanti: "Mi sono divertito un mondo a guardare i concorrenti. Ognuno ha una faccia speciale diversa da quella di tutti i giorni: Eugenio Silvani par che abbia la testa di legno, immobile, colla punta del naso diretta al traguardo. Meo Costantini, oltrepassati gli 80 all'ora, va trasformando la sua fisionomia corretta e sorridente di 10 chilometri in 10 chilometri, finché, arrivato a 100, sembra un vero assassino. I Concili restano impassibili, col vestito all'ultima eleganza sotto la 'combinatìon'. Nuvolari a denti stretti sembra che trasporti lui la macchina a furia di poderose spallate... e finalmente, ammirata da tutti, la signora Avanzo, sorridente e fresca, al passaggio delle tribune scandisce con le piccole dita il numero dei giri compiuti e lancia colla mano aperta in alto il classico saluto del gladiatore".

 

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Targa Florio 1922

 

Quello stesso anno, al Gran Premio Gentleman di Brescia giunse terza assoluta, su Alfa "ES Sport", e prima nella speciale classifica riservata alle Dame. Giuseppe Merosi, progettista della vettura, volle complimentarsi con lei. Poi, di nascosto, si rivolse a Ramponi, il meccanico dell'Alfa che le era stato accanto durante la corsa, chiedendogli: "Come guida?", "Ce n'ha d'Avanzo" gli rispose quello ridendo. La battuta, passata di bocca in bocca, finì il giorno dopo sul "Guerin Sportivo". Negli anni del suo splendore femminile, incontrò anche Gabriele d'Annunzio. Il Vate, affascinato, la volle con sé per qualche tempo, al Vittoriale. Ma anche lì fece un sacco di disastri. Fu lei, per esempio, a far morire d'indigestione l'amatissima Cheli, una grossa tartaruga che il Poeta aveva ricevuto in dono dalla contessa Casati Stampa. La bella Maria Antonietta, sapendola golosa di tuberose, gliene aveva fatte mangiare talmente tante che la povera bestia "scoppiò". Imbalsamata e replicata in tante piccole spille, la Cheli diventò poi uno dei "cadeaux" più preziosi che d'Annunzio regalava ai suoi fan. Una tartarughina d'oro la diede anche a Nuvolari, accompagnandola con la famosa frase: "All'uomo più veloce, l'animale più lento"; lui ne fece il suo simbolo. Assentatesi per qualche anno dalle corse, la baronessa vi tornò nel 1926 per prendere parte, con una Mercedes "180 HP Tipo K", alla Coppa della Perugina dove ottenne un buon terzo posto nella classe oltre 2000 cm3. In seguito disputò anche quattro Mille Miglia: quella del 1928, in coppia con il playboy Manuel de Teffé, figlio dell'ambasciatore del Brasile a Roma, su Chrysler "Series 72". L'auto gliel'avevano venduta i piloti Minoia e Balestrero, con cui aveva fatto società e creato anche una scuderia, molto prima che Ferrari facesse la sua. Poi partecipò all'edizione del 1929 su Alfa Romeo "6C 1750 SS" e a quella del 1931, su una Bugatti "Type 43". Nel 1932 infine gareggiò con un'Alfa Romeo "6C 1750 GS" spider Touring della Scuderia Ferrari. In tutte e quattro le occasioni però non riuscì mai a concludere la corsa. Gli amici le dicevano ogni volta di lasciar stare. Quella era una corsa per uomini duri, che richiedeva forza fisica, occhio sicuro e sangue freddo. Ma lei non mollava: "Chi vorrà negarci queste qualità?", ribatteva infuriata. E a chi, più subdolamente, le faceva notare che ne avrebbe sofferto la sua femminilità, rispondeva "L'eleganza di una donna si adatta benissimo a quella della macchina; anzi, l'una e l'altra si completano".

 

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1921 Brescia alfa-romeo 20-30 es , 3° assoluta, 1° nella Coppa delle Dame

 

Nell'edizione del '28 conobbe il pilota italo-americano Ralph de Palma. I due fecero amicizia e de Palma la invitò a correre sul circuito di Indianapolis. Lei attese qualche anno, poi partì per l'America e si presentò al via nell'edizione 1932 con una strepitosa Miller Special che lo stesso De Palma le aveva messo a disposizione. Per gareggiare aveva dovuto farsi rilasciare un permesso speciale perché alle donne era stato proibito di partecipare a quella gara. Dopo le qualificazioni (dove tuttavia non brillò affatto) ripartì improvvisamente per l'Italia: "Motivi di famiglia", disse: una bugia per evitare una bruttissima figura. Tutte queste sue avventure e molte altre ancora le raccolse poi in un libro, oggi una rarità, intitolato "La mia vita a 100 km all'ora", pubblicato dall'Istituto Editoriale del Littorio di Roma. Un grande successo che ebbe anche la prefazione di Mario Carli, fondatore, con Marinetti, del movimento futurista. Pur continuando a frequentare l'ambiente delle corse, la Avanzo smise per qualche anno l'attività. Nel 1939, oramai cinquantenne, si lasciò tentare ancora una volta e accettò di partecipare con una Fiat "1100 Sport" alla Tobruk-Tripoli, la Mille Miglia africana che aveva preso il posto di quella vera, quell'anno sospesa per un tragico incidente avvenuto nel '38. Si piazzò solo sesta su otto concorrenti. Fu la sua ultima gara. Poi più nulla.

 

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Dopo la guerra, qualche rivista continuò a ospitare le sue colorite memorie, fotografandola accanto ai cimeli del suo passato sportivo. Quando aveva appena superato i settanta, nel 1961, si racconta che sfrecciasse velocissima per le strade di Roma alla guida di una "Giulietta Sprint". A un vigile che la fermò per eccesso di velocità, ribatté: "Cosa vuole, se la mia automobile va a 160 all'ora, io vado a 160 all'ora". Morì il 17 gennaio 1977, a 88 anni. Il diciassette: odiava quel numero che non aveva voluto mai sulle sue macchine. Diceva, come molti, che portava sfortuna. Aveva ragione. tratto da Ruoteclassiche

 

Due modi da donna diversi di vivere la Targa Florio.....

 

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Magnifico questo post sulla Baronessa...Targapedia sempre "uber alles"...

 

Per Antonino4: recentemente ho subito un pacco clamoroso su Ebay, con un "negozio" che vendeva a prezzo fisso, americano...sito perfetto, completo, con foto e "biografia" del venditore...immediata email dopo l'ordine, col codice di tracciabilità del pacco, etc...pagati ben 80 Euri con Paypal....due giorni dopo l'ordine, ci torno per riguardare il catalogo e il sito risulta cancellato: "questo negozio on line è stato chiuso"...mando una mail dopo l'altra per avere conferma che almeno il mio ordine sia stato espletato, ma nessuna risposta..vabbè, rischi di internet, mi futteru 80 Euro, cretino io....dopo circa 15 giorni, Paypal mi ha restituito tutti i soldi...probabilmente si trattava di un truffatore organizzato, e lo hanno sventato...il messaggio accluso al rimborso diceva "ho perso il tuo ordine e ti rimborso, sorry"....ma mi sa che sono stato fortunato....

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Invité §bep134Bm

Un peperino niente male

la Baronessa Maria Antonietta D'Avanzo... e che polsi doveva avere per domare quei bestioni anche sulle strade delle Madonie !

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/798180/avanzo32.jpg

 

Queste note biografiche ed alcune immagini sono tratte dal sito dell'amico Aldo Lo Giudice www.targaflorio.infohttps://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/798180/ANNO-DI-FLORIPOLI4.jpg[/quotemsg

POST OK!

 

beppe

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Invité §mik100rc

 

Interessantissimo il post sulla baronessa Avanzo.

 

Che donna, che polsi e che sPALLE!

 

Complimenti Enzo, non ti smentisci mai!

 

Miki

 

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Invité §TAR516zF

Cari amici della Targa Florio e di Don Vincenzo,

vi ringrazio per i complimenti sulla Baronessa Maria Antonietta Avanzo, ma il mio unico merito è l'avere trovato come spesso capita, andando a caccia d'altro, forse su Facebook nell'album del Museo di Collesano, la foto per me inedita del 1920 sulla Buick.

 

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Da lì è nata l'idea di editare nuovamente, non è la prima volta che la Baronessa stimola mia curiosità, un post su di lei.

Alla ricerca di nuove foto ho trovato le note biografiche e l'articolo tratto da Ruoteclassiche su www.targaflorio.info

 

Il mio unico merito riguarda la cosiddetta "impaginazione" , i complimenti vanno tutti ad Aldo Lo Giudice la cui passione sviscerata verso la Targa Florio non è certo minore alla nostra.

 

Ciao Aldo :jap::jap::jap::jap:

 

Nota per i "lagnusi del topic" : come vedete basta poco , forse solo un pò di tempo libero per trovare spunti e documentazione sul web per potere scrivere un discreto ed interessante post, senza la necessità di avere un archivio foto e documenti privato.

 

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Invité §tri338xF

 

Amici targofili buonasera.

Al ritorno dalle vacanze mi permetto di riprendere alcuni concetti sul tema “vecchia” Targa Florio.

 

1. Utilizzo il termine “vecchia” poiché ho maturato l’idea che dopo circa 10 anni di assenza di una vera rievocazione (lasciamo perdere, per i motivi più volte sviscerati le “minitarghflorie”, succedutesi dal 2001 ad oggi) e dopo oltre 30 anni di distanza dall’ultima (vera) Targa Florio l’IDEA di Targa Florio è nelle generazioni attuali quella del Rally.

I trentenni di oggi non sanno nulla della Targa Florio come la abbiamo vista noi e come noi la intendiamo sulle pagine di questo topic.

Per questi “over twenty” la Targa Florio è solo il Rally (comunque esso sia valido, Campionato Italiano, Coppa Italia Rally o senza alcuna titolazione, poco importa). Ad esso (il Rally) sanno che è – per consuetudine - abbinato un rally “storico” devoluto (i regolamenti lo consentono, anzi lo incoraggiano) alle Porsche “in salsa 911” (che molti di noi con scarsa considerazione definiscono “bummiate”).

Ecco spiegata la assimilazione di Totò Riolo (vincitore di tre Rally Targa Florio) a Vaccarella (pure esso vincitore di tre edizioni "tradizionali" della Targa). Salvando l’indubbio valore del pilota cerdese, i paragoni e gli accostamenti si lasciano agli interpreti che ne capiscono più di chi scrive.

 

2. Un altro aspetto che - “recuperando” le pagine del topic in questo periodo non lette – mi ha incuriosito è quello dei tantissimi “non partiti” nelle edizioni post-mondiale della Targa Florio.

Tante vetture “Sport” 2000 e non, pure iscritte da Scuderie blasonate e condotte da equipaggi, anche se costituiti da gentleman drivers, di prim’ordine – oggettivamente - si rifiutarono di “sacrificarsi” o ritennero opportuno non prendere la partenza (forse non valeva più la pena fare nottate per rimediare ad inconvenienti tecnici).

Il risultato : un parco partenti modesto.

Probabilmente era il primo sintomo di abbandono e/o di “allontanamento dal cuore” della vecchia Targa, come sin lì era stata.

 

3. E’ stato suggerito di attendere gli eventi ma mi permetto di constatare il poco (se non assente) “battage” a circa un mese e mezzo dal (possibile) “evento” “RIEVOCAZIONE ACIPa/FONDAZIONE” . Nessun “motor magazine” ne parla, né italiano ne straniero.

Sicuramente qualcuno – forse più addentro delle segrete cose – ha più notizie di quanto si riesca a percepire.

Romango scettico..... anche se spero di essere subito smentito.

 

4. In ultimo, alla ripresa dopo la pausa estiva, speriamo che molti dei progetti che sul topic si attendono possano trovare soluzione.

 

Ciao a tutti

 

TRITONE

 

 

 

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Questo piccolo articolo apparve su Classic&Sportcar del giugno 1988

(22 anni orsono) a testimonianza della (vecchia) voglia degli inglesi di

venire - comunque - sul Circuito delle Madonie .

Un patrimonio culturale che si sta perdendo.

 

 

 

 

 

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Questo piccolo articolo apparve su Classic&Sportcar del giugno 1988

(22 anni orsono) a testimonianza della (vecchia) voglia degli inglesi di

venire - comunque - sul Circuito delle Madonie .

Un patrimonio culturale che si sta perdendo.

Caro Tritone... ciò che è desolante, è che non si sta perdendo solo quel patrimonio culturale...

 

Da ex residente (e nostalgico) del Nord Italia, non posso fare a meno di addolorarmi e incazzarmi ogni giorno di più nel constatare come la nostra bellissima Palermo, e la nostra splendida Sicilia stiano sempre più sprofondando nell'immondizia materiale e morale, e come nei siciliani non ci sia neanche più rassegnazione, ma semplicemente ignoranza di come le cose non vadano ed invece dovrebbero andare....

 

Durante questi mesi estivi, qualche volta sono riuscito a ritagliarmi il tempo per qualche passeggiata in moto, una volta tanto senza cercare pieghe e traiettorie, ma guardandomi attorno...Palermo è veramente una città unica..a parte i monumenti, ci sono delle peculiarità naturalistiche incredibili...avere un luogo come il Monte Pellegrino esattamente dentro la città...ma chi ce l'ha?....eppure...munnizza e degrado, costruzioni abusive abbandonate, strade dissestate con buche pericolosissime e quant'altro...in quale altra città, in mezz'ora, senza uscire dall'area urbana, si può andare da Mondello al villaggio montano di S. Martino delle Scale, a circa 1000 metri di altezza, da dove, in mezzo ai pini e al fresco, si vede il mare?....eppure...munniza e degrado, costruzioni abusive abbandonate, strade dissestate con buche pericolosissime e quant'altro...l'altro giorno, a Mondello, contemplavo sconsolato i ruderi del Campo Sportivo Castellucci, dove d'estate, negli anni '70, si tenevano tornei di basket e pallavolo di altissimo livello (per il basket ci ho visto, da ragazzino, la Nazionale dell' URSS e gli Harlem Globetrotters)...e ora...munnizza e degrado...i giovani sanno parlare solo del Palermo Calcio, non concepiscono altra forma di sport, se non in ristrette minoranze, e il massimo per loro è finire su Facebook, non importa per cosa....si passeggia fra sorci e rifiuti sognando di vincere il Superenalotto (e nel frattempo qualche scommessa...) e di beccare il posto di precario in qualche pubblica amministrazione....a Palermo, chiudono negozi ed esercizi di antica tradizione, ed aprono finanziarie, "compro oro" e agenzie di scommesse sportive...lì sì che c'è tutto lo sport, puoi scommettere pure sul torneo di scopone del dopolavoro ferroviario...nessuno si indigna, nessuno strilla, nessuno si ribella, si cercano gli amici degli amici per sistemare i fatti personali e basta...non c'è nessuna voglia di cambiare questa situazione...negli anni '60, tutti volevano cambiare il mondo, il sistema, la società...e si stava meglio di oggi! oggi non protesta più nessuno....fanno le suonerie dei telefonini con "Vergogna, Vergogna..." per Marcello Lippi, vedi se c'è qualcuno che si azzarda a farne una che dice la stessa cosa a Berlusconi o a Cammarata...

 

Non siamo stati capaci a creare un univoco coro di protesta neanche noi, quattro gatti su questo piccolo forum, ce ne siamo andati per strade diverse pensando solo di essere e fare meglio degli "altri", pensando solo ad offese e ripicche.......come vuoi che si possa recuperare un patrimonio culturale e sportivo come la Targa Florio? Munnizza e degrado, materiali e culturali.... :pfff::pfff::pfff:

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Invité §tri338xF

 

Scrive Bepvit :

Caro Tritone... ciò che è desolante, è che non si sta perdendo solo quel patrimonio culturale...

Da ex residente (e nostalgico) del Nord Italia, non posso fare a meno di addolorarmi e incazzarmi ogni giorno di più nel constatare come la nostra bellissima Palermo, e la nostra splendida Sicilia stiano sempre più sprofondando nell'immondizia materiale e morale, e come nei siciliani non ci sia neanche più rassegnazione, ma semplicemente ignoranza di come le cose non vadano ed invece dovrebbero andare....

Durante questi mesi estivi, qualche volta sono riuscito a ritagliarmi il tempo per qualche passeggiata in moto, una volta tanto senza cercare pieghe e traiettorie, ma guardandomi attorno...Palermo è veramente una città unica..a parte i monumenti, ci sono delle peculiarità naturalistiche incredibili...avere un luogo come il Monte Pellegrino esattamente dentro la città...ma chi ce l'ha?....eppure...munnizza e degrado, costruzioni abusive abbandonate, strade dissestate con buche pericolosissime e quant'altro...in quale altra città, in mezz'ora, senza uscire dall'area urbana, si può andare da Mondello al villaggio montano di S. Martino delle Scale, a circa 1000 metri di altezza, da dove, in mezzo ai pini e al fresco, si vede il mare?....eppure...munniza e degrado, costruzioni abusive abbandonate, strade dissestate con buche pericolosissime e quant'altro...l'altro giorno, a Mondello, contemplavo sconsolato i ruderi del Campo Sportivo Castellucci, dove d'estate, negli anni '70, si tenevano tornei di basket e pallavolo di altissimo livello (per il basket ci ho visto, da ragazzino, la Nazionale dell' URSS e gli Harlem Globetrotters)...e ora...munnizza e degrado...

 

* * * * * * * * * * *

 

 

Caro Beppe buonasera.

La canicola della "Mancha" siciliana (come amo definire l'interno della mia Sicilia) mi permette di spendere qualche considerazione off topic (ma chi se ne frega..) e di partecipare a questa discussione al "tavolino del bar" , che - per me - è questo forum.

Le Tue stesse considerazioni le facevo qualche sera fa con alcuni amici al fresco della mia terrazza.

E' vero noi 50/60enni abbiamo, in fine dei conti, "dominato" gli eventi.... e ancora oggi manteniamo (forse giocoforza) una predominanza culturale che le nuove generazioni (quella dei nostri figli, per intenderci) non pare nemmeno voler rivendicare.

Sono occupati con Sky, telefonini, social network, poker texano (la play station inizia ad apparire sorpassata) e del presente "munnizzaro" (anche come ideali) e del futuro "scomparso".... non sembra vogliano occuparsene.

 

Ricordo i contrasti che - sempre nell'ambito della rigida educazione ricevuta - mi opponevano, negli anni della mia adolescenza e della mia prima gioventù, a mio padre sul modo di intendere il futuro, sulla voglia di "affermarsi" e "affermare" gli ideali con cui (anche la scuola, la chiesa, o per alcuni il partito) ci si incoraggiava a vivere.

Credo che anche il tramonto di questi "luoghi" di riferimento abbia contribuito a creare una generazione di "minori eterni" (cui oggettivamente anche noi, come genitori, siamo - in senso lato - responsabili) senza ideali, senza scopi, senza mète.

Il tramonto della politica (sull'onda populista e demagogica della "pulizia") e dei partiti, con la contemporanea (e ragionata) irruzione della economia nella "cosa pubblica" abbia creato una società di "nuovi mostri" che di quanto Tu hai descritto nel tuo post..... sai cosa gliene frega?!

 

E' questo che mi ha fatto, da tempo, affermare sul topic che della Targa Florio (parafrasando una frase di qualche amico forumiano che ama simpaticamente dire "non si butta via niente") alle nuove generazione "non gliene fotte più niente".

Siamo solo dei residuati, dei nostalgici che - geograficamente lontani dall'England (dove piaccia o meno.... resiste una "cultura".... anche "del passato"...) - si ostinano ad amare ancora una tradizione culturale e sportiva che va sotto il nome di "TARGA FLORIO"...... ma che - OGGI - non è più quella cui noi ci riferiamo su queste pagine.

 

Chi di queste cose se ne intende "di mestiere" lo ha già capito da tempo... ed ecco spiegate le ecotarghe, le eno-gastro-targhe, le simil-targhe... tutte con il suffisso "FLORIO".... che fa tanto "MARCHIO DOP O DOC" a seconda della misura.

Qualcuno, più giovane, più fresco ferquentatore sicuramente potrà dire che sono (o siamo) una "lamentone"... Bene.

Senza dubbio avrà diritto di pensarlo e di scriverlo..... Di certo qualche prova contraria non guasterebbe.

Ciao a tutti.

TRITONE

 

 

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Invité §sho727jx

 

Cari amici nostalgici..., se servono a creare un minimo di dialogo, analisi e confronto, in ottica alle nostre future aspettative, ben vengano questo tipo di OT...

 

Ho letto considerazioni precise e pertinenti in merito ad una società a cui apparteniamo, ma che non condividiamo a causa del retaggio del nostro recente passato (dal dopoguerra agli anni ottanta) profondamente diverso dai nostri giorni.

E' vero, noi abbiamo uno straccio di storia e di passato da raccontare, in tutti i sensi; una rivoluzione sociale e culturale positiva o negativa comunque vissuta in prima persona.

Staccandoci lentamente dalla guida familiare e scolastica, abbiamo iniziato a camminare con le nostre gambe, a pensare e ragionare con la nostra testa, magari scimmiottando altre culture o altri ideali, con lo scopo dichiarato di voltar pagina e cambiare una società troppo vecchia...

 

La nuova rivoluzione ha avuto certamente a lungo termine esiti deleteri in campo sociale, lasciando ampio e troppo spazio alla tecnologia ed al virtuale che avrebbe dovuto far progredire rapidamente il nostro livello di vita. Purtroppo le nuove conquiste non hanno fatto altro che inaridire il nostro cervello, tarpare le ali alla inventiva e alla spontaneità, nonchè inaridito i rapporti umani e modificato drasticamente tradizioni e comportamenti consolidati, troppo preoccupati al nostro futuro benessere, alla nostra sicurezza e agiatezza.

I modelli e i concetti di riferimento di una volta vengono rapidamente modificati o cancellati, e ce ne vengono imposti altri, per noi assai discutibili, ma forse più consone alle nuove ovattate generazioni.

Scompare a poco a poco la memoria, la storia, l'educazione civica...; il passato è roba vecchia, non riciclabile...; il nuovo credo è ...consuma, godi, usa, getta ed affrettati a comprare l'inutile gingillo di ultimissima generazione; è un bombardamento continuo, un lavaggio del cervello che noi siamo ancora in grado di rifiutare, ma non le nuove generazioni; esse sono cresciute in questo clima di effimera e vuota competizione !

 

Tutto il sistema in cui quotidianamente siamo invischiati volenti o nolenti, si è compenetrato in questa ideologia creando vuoto e decadenza sociale e morale.

Considerando che da sempre è la mente e la personalità dell'uomo a fare la differenza, in assenza di tali qualità che tra l'altro l'odierna società tende a reprimere o a stritolare nella globalizzazione, quali prospettive ci possono attendere...?

Temo che il vuoto, l'appiattimento, la mediocrità e l'asetticità pretesi dalla nostra società contemporanea, rimarrà nella migliore delle ipotesi tale, e... peggio per chi non si adeguerà...

 

Altrove si è riusciti a rievocare e monetizzare certe tradizioni del passato riconvertendole in eventi mondani di grande richiamo, creando intelligentemente indotti e risorse al passo con le moderne esigenze.

Da noi, questo concetto è ancora incomprensibile, e riciclare valorizzando certi eventi del passato, non fà purtroppo parte della nostra odierna cultura, forse per semplice impreparazione e incapacità.

 

Tornando alla nostra Floriopoli..., anche noi abbiamo alzato bandiera bianca, ci hanno preso per stanchezza...; lasciamo che gli eventi facciano il proprio corso...

Ma cos'altro potremmo fare in un forum o tramite esso ?... è ormai una vecchia "question"...

Raccontare e tramandare fieramente il nostro passato finchè l'esistenza ce lo consentirà...

 

:jap::jap:

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Invité §TAR516zF

.......... E’ stato suggerito di attendere gli eventi ma mi permetto di constatare il poco (se non assente) “battage” a circa un mese e mezzo dal (possibile) “evento” “RIEVOCAZIONE ACIPa/FONDAZIONE” . Nessun “motor magazine” ne parla, né italiano ne straniero.

Sicuramente qualcuno – forse più addentro delle segrete cose – ha più notizie di quanto si riesca a percepire.

Rimango scettico..... anche se spero di essere subito smentito......

 

Caro amico Tritone,

evidentemente nel nisseno i giornali non arrivano "freschi" come quì nel "ridente" palermitano.....

mi è obbligo quindi informarti delle ultime nuove... ma bastava avere acquistato "Repubblica" di oggi 30 agosto per leggere questa strabiliante notizia !

 

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Il mega Presidente nonchè Leader della Phondescyon come ama sentirsi definire ha dato ancora spettacolo nella sua/nostra Roma.....

 

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Con la sua amabile diplomazia ha raccontato al nostro amato Presidente del Consiglio nonchè suo grande amico le novità della grande manifestazione rievocativa del 2010, unica ma non prima ne ultima nel suo genere !

 

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Non sazio di tanto successo ha voluto raccolti accanto a se, nella sua tenda, cinquecento forumisti, scelti uno ad uno tra i più scettici, cattivi, sarcastici e maldicenti per indottrinarli e convertirli al verbo della Phondescyon .

C'è chi all'inizio si è lamentato (come al solito) dicendo che avrebbe preferito avere come insegnante la "Presidentessa" , ma è bastato che il Leader cominciasse a raccontare la Targa Florio che anche i più recalcitranti dei cinquecento, ammorbiditi dai cinquecento euri ricevuti per avere l'immenso piacere di assistere alla performance, abbassassero la cresta e si convertissero alla Phondescyon.

 

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Sconsolato Shortleg, che vistosi lasciato solo dai sua ex combriccola di forumisti, ha deciso di dedicarsi alla rielaborazione delle macchine per movimento terra in 1/43 ed abbandonare per sempre il Giro di Sicilia e la Targa Florio, collezioni che si è visto distruggere sotto gli occhi velati dalle lacrime, dalle amazzoni del corteo presidenziale perchè prive dell'autorizzazione necessaria della Phondescyon

 

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Ma non basta.

Il mega Presidente nonchè Leader ha portato con se 30 esemplari di auto con trazione a molla, elastico o gas di produzione intestinale , che si esibiranno per festeggiare la Targa Florio storica del 2010 insieme alla banda dei carabinieri per l'occasione in bicicletta , dato che i mezzi come da regolamento dell'Ecotarga devono essere si rigorosamente ecologici , ma comunque meccanici, frutto dell'ingegno e della creatività umana, motivo per il quale i cavalli non sono stati ritenuti idonei all'uopo.

 

Che dirti caro Tritone,

manca ormai un mese, trenta giorni, io personalmente sono felice di avere tolto il collare cervicale , così da potere avere l'occasione di roteare oltre agli occhi anche la testa vedendo l'evento tanto agognato.... MINK ! mancano solo trenta giorni !!!!

 

Abbi fede, abbi fede abbi..... convertiti pure tu, convertiti......

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Cari amici della Targa Florio bentrovati,

 

Con questo post termino questa lunga mia parentesi dedicata all'Alfa Romeo.

 

 

 

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Targa Florio 1932

 

1 Alfa Romeo 6C 1750 GS Luigi D'Ippolito

 

2 Bugatti 37 A Carlo Cazzaniga

 

3 OM 665 S Silvio Rondina

 

4 Alfa Romeo 8C 2300 Monza Antonio Brivio

 

5 Bugatti 51 Louis Chiron - Achille Varzi 3°classificato

 

6 Alfa Romeo 8C 2300 Monza Baconin Borzacchini 2°classificato

 

7 Maserati 8C Luigi Fagioli

 

8 Maserati 8C Amedeo Ruggeri

 

10 Alfa Romeo 8C 2300 Monza Tazio Nuvolari 1°classificato

 

11 Maserati-Bugatti speciale Clemente Biondetti

 

12 Bugatti 51 Achille Varzi achile

 

13 Alfa Romeo 8C 2300 Monza Pietro Ghersi - Antonio Brivio

 

14 Fiat 509 S Emanuele De Maria

 

15 Fiat 509 S Vincenzo Sciandra

 

16 Bugatti 37 A Francesco Sartarelli

 

35 Bugatti 35 B Archimede Rosa

 

 

 

Tornando oggi da un weekend a Maranello :sol: faccio un piccolo appunto: la 8C Monza della Targa 1932 non aveva il cavallino. La prima volta del cavallino rampante in campo giallo sul cofano di un'Alfa della SF è a luglio 1932 sulle due 8C2300 delle 24h di Francorchamps. Le foto della Targa 1932 confermano ovviamente.

 

http://www.targapedia.com/photogallery/TargaFlorio/1932/TARGA%20FLORIO%201932%20-%20ALFA%20ROMEO/slides/10%20Alfa%20Romeo%208C%202300%20Monza%20%20Tazio%20Nuvolari%20(13).jpg

 

Per quanto riguarda la scarsità di avversari, è anche vero ma la cosa va analizzata in modo più approfondito. Un conto è il campionato del mondo 1975 dove l'Alfa stessa non doveva nemmeno partecipare, e che divenne un titolo "opportunistico". Un'altro conto sono gli anni in cui gli avversari non si presentavano perché poco competitivi, come per esempio il 1924-25: dopo la vittoria Alfa al GP di di Lione 1924, gli altri costruttori si fecero latitanti...

 

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Per restare in tema con le Alfa Romeo d'antan...

 

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non ricordo se fosse una 1500 o una 2300..., nè la marca del kit 1:24

 

 

8C2300, non molto fedele per dirla in modo educato. Il kit potrebbe essere Entex.

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Invité §sho727jx

 

8C2300, non molto fedele per dirla in modo educato. Il kit potrebbe essere Entex.

 

 

Tale...Entex non mi dice nulla ! Non credo proprio...

Ricordo vagamente che la scatola dicesse 6C 1500..., ma non ci giurerei.

 

:??::??:

 

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Invité §sho727jx

 

Cari targanauti superstiti..., giacchè mi accingo a "ragionare" quanto prima sul 1933, onde evitare di aggiungere troppo tardi eventuali foto mancanti, vi anticipo le mie... lacune...

 

Su 14 partenti, ne ho recuperato 9; mancano le immagini di :

 

n°6 Magistri - n°7 Virgilio - n°9 D'Alessio - n°11 Napoli - n°13 Ghersi

:jap::jap:

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Invité §TAR516zF

.....faccio un piccolo appunto: la 8C Monza della Targa 1932 non aveva il cavallino. La prima volta del cavallino rampante in campo giallo sul cofano di un'Alfa della SF è a luglio 1932 sulle due 8C2300 delle 24h di Francorchamps. Le foto della Targa 1932 confermano ovviamente....

 

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Caro Sportiva bentrovato,

quì da noi si dice : "de Targa dubitare semper".....

Ero pronto ad ammettere l'errore, io quel cavallino me lo ricordavo ma l'età e la confusione mentale sono sempre in agguato con le loro insidie....

Apro quindi l'editor per chiedere scusa e riproporre il disegno privo del cavallino (per fortuna si tratta solo di un file e non di un modellino, bastano pochi secondi con Photoshop per corregerlo...) ,guardo la cartella dove tengo archiviate tutte le foto ed in effetti non ne trovo nessuna con lo scudetto giallo.... ma improvvisamente ....

 

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La foto è del preziosissimo archivio Zagari e ritrae indiscutibilmente la 2300 di Nuvolari davanti il cancelletto di partenza, nel 1932 ancora "rustico", dopo la guerra verrà sostituito con quello più famoso con il graticcio in legno azzurro e bianco.

Siamo quindi sicuramente in Targa, nel 1932 e presumibilmente durante le prove, visto che in tutte le foto in gara comprese quelle all'arrivo dei cavallini su fondo giallo non vi è traccia.

 

Giuro che non si tratta di un fotomontaggio ! :ange::ange::ange:

 

Come mai in prova si ed in gara no ? Che in Alfa Romeo non avessero autorizzato il Drake a mettere lo stemma sulle sue vetture e pertanto lo abbiano costretto a toglierlo in occasione della gara ?

 

L'esperto in Alfa sei tu.... io sono un semplice Alfista , ho ereditato questo amore da mio padre orgoglioso possessore di una Giulietta TI (lontanissimo 1963....)

 

Colgo l'occasione per porti una serie di domande :

nella foto si vede chiaramente sulla sinistra (lato pilota) un elemento triangolare posto orizzontalmente dietro la ruota anteriore, simile a quello montato su entrambi i lati nelle Ferrari 500 F2 del 1952-53. La stesso elemento mancava a destra.

La Bugatti n.5 di Chiron-Varzi aveva lo stesso elemento sullo stesso lato.

 

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Ho sempre pensato, riferito alle Ferrari 500 F2 , si trattasse di elemento della carrozzeria con funzione aereodinamica

(se ben ricordo prima della guerra si era già visto qualcosa di simile sulle Auto Union o sulle Mercedes da record ).

Sai se è così ? E nell'Alfa Romeo di Nuvolari e nella Bugatti di Chiron-Varzi avevano questa funzione ? E perchè erano solo dal lato pilota ?

 

Grazie :jap::jap::jap:

 

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Invité §tri338xF

 

Scrive Shortleg :

".....Temo che il vuoto, l'appiattimento, la mediocrità e l'asetticità pretesi dalla nostra società contemporanea, rimarrà nella migliore delle ipotesi tale, e... peggio per chi non si adeguerà..."

 

* * * * * * * * * * *

 

Caro Pino, continuando nell'O.T. , guardando un pò oltre il nostro (a volte) corto naso, non può essere dimenticato che "ad ogni azione... corrisponde una reazione" .

Un eccesso di consumismo e una eccessiva sperequazione sociale, anche nel nostro attuale clima di "rinc....nimento" calato dall'alto, alla lunga potrebbe anche generare una nuova cultura "neoegualitaria" , pur essa (per motivi opposti) deleteria. E' da mettere in conto.

Per quanto riguarda Enzo, vorrei significare che a Palermo tutto passa.

L'Università di Palermo è stata declassata da "polo di ricerca" a "semplice polo didattico. Nessuno pare che se ne sia accorto. A Palermo!

Vai a pensare ancora a Floriopoli?

 

Ciao a tutti.

TRITONE

 

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Invité §TAR516zF

.....Per quanto riguarda Enzo, vorrei significare che a Palermo tutto passa.....

 

Da quando mi sono convertito,

sono tranquillo, sereno..... direi ebete........ :ange::ange::ange::ange::ange:

 

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Scrive Bepvit :

Caro Tritone..

 

Sara` per la conterroneita` ( ci separano non piu` di 60 km ) ma mi trovo sempre in sintonia con le analisi del caro Tritone ed anche di Bepvit. Quello che puo` sembrare un OT, fuori tema con la situazione TF, in effetti risulta forse essere la chiave per comprendere lo stato delle cose: il vero motivo del degrado e dell`abbandono e dell`impossibilita` oggettiva di ripristinare i trascorsi e` che ai giovani, alle persone comuni non gliene importa niente, ma proprio niente della TF, del museo e di quant`altro legato al passato.Hanno altre esigenze, per loro un evento vale un altro, sfilassero a Cerda 10 Porsche 908 oppure 10 Subaru turbo sarebbe lo stesso, l`impatto dell`evento sarebbe uguale. Se non fosse per `sti quattro dinosauri nostalgici che hanno avuto (chi tanto chi poco ) la ventura di essere stati partecipi direttamente o indirettamente di qualche edizione della TF, non se ne saprebbe niente. I giovani rappresentano il presente ed il futuro, nel bene o nel male dovranno trovare la loro strada nello scenario attuale, tra Sky e telefonino, non hanno la capacita` d`immagginare una rappresentazione della realta` diversa da quella che li circonda ora. Per loro una vettura anni `70 e` poco piu` di una carrozza, puzzolente, rumorosa e senza...ABS. Pertanto come classe di persone mature abbiamo il dovere primario di facilitare ai giovani il percorso tra le cose che li circondano e non fissarci nel cercare d`instillare passione per cose passate ( le cose che piacciono a noi ). A mio avviso, il culto delle cose passate ci porta in una condizione di alienazione rispetto alla realta` corrente. Dovremmo invece chiedere a noi stessi perche` non siamo stati capaci di costruire una realta` "normale" fatta di strade senza "scaffi" , di reti idriche funzionanti , di amministrazioni comunali brillanti. In tale realta` ci sarebbe stato posto naturalmente per una decorosa cura delle tradizioni, incluso la TF. Ma pensiamo veramente che nelle condizioni in cui versano i territori delle Madonie ( della intera regione siciliana) avrebbe potuto avere legittimazione una rievocazione tipo MM o le Mans? Ovviamente no, infatti non ci sono e non potranno esserci, fino a quando permane lo stato attuale.

Quando il prof. Manulik e Don Florio hanno manifestato da Brescia la loro ammirazione per la MM , esempio da seguire per un ritorno della TF, ci hanno comunicato inconsapevolmente che ... noi non ci saremmo mai arrivati. Perche` ( ma questo non ce lo hanno comunicato ) oltre alla MM hanno visto : le strade senza scaffi e senza cumuli di RSU (rifiuti solidi urbani), la sana amministrazione etc. E allora? Niente, limitiamoci a scambiarci le nostre figurine datate di 40-50 anni , conserviamo le vestigia del passato ( e si, in questo ambito siamo ...conservatori ), non disturbiamo i vari manovratori (li abbiamo eletti noi a maggioranza ) e cerchiamo di aiutare i giovani a non commettere gli errori che sicuramente abbiamo commesso noi.

Saluti

MorCal

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A parziale ammenda per il pistolotto tardo-estivo uno scorcio particolare della P3 del Prof.Vaccarella. Si puo` apprezzare la particolare (voluttuosa) forma dell`ogiva dei fari.

( fonte internet :ferrari chat )

Saluti

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concordo con Morcal: noi eravamo di un'altra generazione, di un'altra pasta (anche se fra coloro che oggi hanno 65 anni e coloro che ne hanno 45 c'è già una bella differenza...), sicuramente ci appassionavamo molto di più in generale....quello che ai ragazzi oggi manca è proprio questo, la passione...io non sono molto anziano, ho 47 anni e la Targa "vera" non l'ho mai vista...ma ricordo da adolescente come mi si aggricciavano le carni a sentire anche solo un motore a scarico aperto, cosa ho provato a Monza nel 1975, sia per la 1000 km che per il GP, ed avevo 12 anni, e mi ero fatto accompagnare io da mio padre, mica il contrario...mi ricordo anche cosa provavo nell'ascoltare le canzoni di Bob Dylan e di Fabrizio de Andrè...mi ricordo ancora di quale grinta ci mettevamo nelle partite di basket (una volta, dopo una vittoria di un punto all'ultimo canestro, ci mettemmo tutti a piangere...e non era mica la finale del campionato)......ricordo ancora le 26 ore di treno in seconda senza cuccetta (con successive due ore a piedi per trovare alloggio) per andare da Palermo a Zeltweg per la F.1....

Ancora oggi vedo i 200 metri di Berruti a Roma '60 o il gol di Tardelli a Spagna '82 e mi vengono le lacrime agli occhi...

 

Oggi io tutto questo nei ragazzi non lo vedo...i miei figli 13enni giocano anche loro a basket, e vincono spesso, ma senza gioia, senza delusione, senza "ferocia"...l'anno scorso sono andato con loro a vedere il concerto della PFM al Teatro di Verdura...c'erano tanti cinquantenni e "over" coi figli e amici e/o fidanzati...alla fine, a saltare e agitarsi erano gli anziani, i giovani guardavano un po' straniti e un po' divertiti (o affruntati, come i miei figli)...ridicoli noi? svuotati loro? boh...

 

Quel che è certo però che i responsabili del degrado attuale siamo sempre noi...la tanto vituperata classe politica ha in media la nostra età, e i voti glieli diamo noi...siamo noi gli autori/attori di quel sistema che ha spento le passioni nei nostri figli....perchè? cos'è che non ha funzionato e non funziona?

 

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Invité §sho727jx

....................

Dovremmo invece chiedere a noi stessi perche` non siamo stati capaci di costruire una realta` "normale" fatta di strade senza "scaffi" , di reti idriche funzionanti , di amministrazioni comunali brillanti. In tale realta` ci sarebbe stato posto naturalmente per una decorosa cura delle tradizioni, incluso la TF. Ma pensiamo veramente che nelle condizioni in cui versano i territori delle Madonie ( della intera regione siciliana) avrebbe potuto avere legittimazione una rievocazione tipo MM o le Mans? Ovviamente no, infatti non ci sono e non potranno esserci, fino a quando permane lo stato attuale.

.................................

...... non disturbiamo i vari manovratori (li abbiamo scelto noi a maggioranza ) e cerchiamo di aiutare i giovani a non commettere gli errori che sicuramente abbiamo commesso noi.

Saluti

MorCal

 

 

Caro Morcal, "quoto in toto"...(espressione "grevia" da molto in disuso su questo topic) la tua lucida e impietosa disamina. Abbiamo l'intelligenza, la rabbia e la sensibilità di capire i nostri disagi, ma non riusciamo a trovare spiegazione e soluzione.

E' un malessere che affligge tutta la nazione, e come al solito, col gap proporzionale negativo, a maggior ragione investe noi.

Come detto prima, dove c'è la mente brillante e propositiva, scansati gli ostacoli che spesso dispettosamente gli si parano davanti, qualcosa privatamente si riesce a fare; ma ci vuole sempre il terreno fertile e il contesto adatto...

Da noi, non c'è nè l'uno, nè l'altro... e quando vuoi fare, trovi indifferenza e diffidenza...

 

Ancora una volta posso parlare per me, per la mia esperienza, e per quanto mi riguarda ho la coscienza a posto; ho trasmesso in famiglia le mie passioni senza sforzo o coercizione, ed ho speso 15 anni della mia vita per contribuire a restituire parte di quelle memorie sportive perdute attraverso l'organizzazione di eventi rievocativi di successo e più recentemente attraverso un banale forum...

 

Volere è potere... recita un celebre detto, anche se non sempre...

Muoversi tra le nostre sabbie mobili è quanto di più impervio possa esserci; le iniziative sono tarpate dalla diffidenza (spesso giustificata...), dalla ignoranza o superficialità, e dalla misera realtà commerciale e imprenditoriale che non investe un cent sulle tue idee...

Riporto alla nausea l'esempio Zamparini-Palermocalcio..., la triste realtà è quella...!

 

Dici bene, cerchiamo di aiutare i giovani...senza disturbare il manovratore !

Ma sta a ciascuno di noi fare la propria parte anche piccola, attraverso la famiglia, la scuola, un forum, una pubblicazione, una conferenza, una mostra, una targa commemorativa, etc...

Stare a guardare e a lamentarsi è troppo facile..., non ci sono alibi che tengano !

 

:jap::jap:

 

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Invité §TAR516zF

................ci risiamo.....

 

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per la serie cicli e bicicli...no pardon ...... ricicli

 

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Invité §tri338xF

 

Amici targofili, mi sembra che al tavolo del "Bar Topic TF" - anche se marginalmente - si stia creando una piccola discussione su qualcosa che, in fin dei conti, conduce anche a quello che ha rappresentato la vecchia Targa Florio.

La "responsabilità oggettiva" di questo stato di cose è certamente della generazione che, attualmente, rappresentiamo ma non può essere dimenticato che la "nostra" generazione ha subìto un "cataclisma" che l'ha resa orfana della cosidetta democrazia rappresentativa e fatta oggetto di un sistema economico-politico che non vuole "individui" ma solo "consumatori".

L'individuo ricorda(e rimpiange) la vecchia Targa Florio, il consumatore "consuma" (enjoy=godere) la prova-spettacolo nella (ex)Fiera.

Declassato lo status di cittadino-individuo a "consumatore", nessuno può essere più protagonista di se stesso. Il protagonista diviene l'oggetto (il telefonino) e non la persona (utilizzatore finale.... come si dice adesso). Quindi è l' entertainment il soggetto mentre lo spettatore è soggetto passivo, destinato al consumo dello spettacolo.

Il discorso è più complesso ma entremmo nel campo socio-politico, in effetti un pò estraneo al tema del nostro topic.

 

* * *

Passando ad altro.

Che dire dei tanti "non partiti" alle edizioni post-mondiale della vecchia Targa?

 

Ciao a tutti

TRITONE

 

 

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