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Histoires du sport automobile

TARGA FLORIO E LE CORSE SICILIANE


Invité §sho727jx
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Messages recommandés

Invité §sho727jx

 

Un salto indietro nel '55 per ricordare l'auto di famiglia che vince le corse...l'Alfa 1900

 

 

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Cestelli Guidi-Berardi

 

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Musmeci-Perrone

 

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Taormina-Tacci

 

Che splendida vettura, qui nel modello TI, esordì nel '51 al Giro di Sicilia, in quella sfortunata edizione in cui persero la vita LaMotta e Faraco, proprio su un'Alfa 1900, diventata in seguito la mitica e muscolosa pantera della Polizia.

 

:jap::jap:

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Invité §tar086XR

Grazie per avermi ricordato a cosa serve la rotellina presente sul mio mouse Salvo!

l'ho subito utilizzata quindi vado a postare delle foto del 70 del mio amico Petta.

io del 70 posseggo un filmato personale che ho già girato ad Enzo per farne omaggio

agli amici del forum.

01.jpg.fd45e9888636bd1e0619951fad41d26e.jpg

 

02.jpg.b496934867143329b42e56e133d1926b.jpg

 

03.jpg.41e303f3af638e39a081d37203625510.jpg

 

04.jpg.27be0ed0ac285408f91e7d0a17479960.jpg

 

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06.jpg.e11c65e41e1d722582c45ddbf6cb713d.jpg

 

07.jpg.6a8581f57e88246170faaa85d6d18441.jpg

 

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questo il 1970 di Gianni Petta compresa la premiazione, Andrea appassionato di targa florio al 100%.

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Invité §enz203HF

Su una battuta scambiata tra modellisti ( me & Makò ) , per una percentuale scritta solo per puro kazzeggio , sta nascendo un kasino semplicemente inutile.....

 

una volta tanto che io e ranocchio non ci becchiamo ma civilmente e con autoironia facciamo semplici constatazioni succede il vivamaria.....

 

Cari amici , perchè non la smettiamo ?

 

i tasti del pc si possono anche usare per scrivere d'altro , le foto ed i filmati inediti non sono tutto.....

 

vi prego , non vanifichiamo con discussioni inutilmente taglienti il lavoro fatto con amore e disinteresse da TUTTI...

 

Enzo :jap::jap::jap:

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Invité §sho727jx

 

Targa 1955; l'antagonista per eccellenza dell'Alfa 1900, la Lancia Aurelia

 

 

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qui nella versione berlina B 12 guidata da Arena-Tomaselli

 

Personale considerazione: è un soggetto praticamente ignorato a livello modellistico, chissà perchè ?

Non è stato incluso nemmeno nella collezione Lancia, così come l'Augusta e l'Appia 1 ser. ! ...Mistero !

 

 

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sempre Targa '55, Mauthe-Montalbano

 

altro mitico cavallo di battaglia degli anni '50, la Fiat 1100/103 TV...anch'esso inspiegabilmente ignorato nelle riproduzioni in scala ! Ah, se invece di produrre Ferrari in tutte le salse.......che dite ?

 

:jap::jap:

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Invité §gil440OP

Bellisima foto della Fiat 1100 TV con le ruote a raggi.... una chicca; e lo scatto precedente con la Lancia Aurelia con immortalato sia la macchina che l'ombra del " fotografo"

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Invité §gul026Kg

Il topic è diventato grande proprio per la sua eterogeneità, basta fazioni o schieramenti poco funzionali, non riproduciamo in piccolo i mali che hanno portato ad avere due historic rally a distanza di 15 giorni l'uno dall'altro.....viva la targa, le foto, i modellini, le indiscrezioni sull'asta etc!

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Invité §bep134Bm

Targa 1955; l'antagonista per eccellenza dell'Alfa 1900, la Lancia Aurelia

 

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/336526/1955 lancia arena tomaselli 04.jpg

 

!

 

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/336526/1955%20Fiat%20%20Mauthe%20Montalbano%20%281%29.jpg

sempre Targa '55, Mauthe-Montalbano

 

altro mitico cavallo di battaglia degli anni '50, la Fiat 1100/103 TV...anch'esso inspiegabilmente ignorato nelle riproduzioni in scala ! Ah, se invece di produrre Ferrari in tutte le salse.......che dite ?

 

:jap::jap:

 

 

1) Vi prego di volere notare le ruote a raggi della 1100 TV !!!!

 

2) Oggi farò felice Giovanni La Mantia

 

Grazie e buona giornata

 

beppe

 

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Invité §bep134Bm

Su una battuta scambiata tra modellisti ( me & Makò ) , per una percentuale scritta solo per puro kazzeggio , sta nascendo un kasino semplicemente inutile.....

 

una volta tanto che io e ranocchio non ci becchiamo ma civilmente e con autoironia facciamo semplici constatazioni succede il vivamaria.....

 

Cari amici , perchè non la smettiamo ?

 

i tasti del pc si possono anche usare per scrivere d'altro , le foto ed i filmati inediti non sono tutto.....

 

vi prego , non vanifichiamo con discussioni inutilmente taglienti il lavoro fatto con amore e disinteresse da TUTTI...

 

Enzo :jap::jap::jap:

 

 

Enzo ha ragione, abbiamo fin quì costruito, ma anche in cantiere si fanno discussioni ma poi, comunque, la costruzione deve essere completata.

beppe

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Invité §mar448kK

Leggo che qualcuno accetterebbe di buon grado Berlusconi...

Ma per cortesia!!!!

 

 

 

 

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Quello dello "scroll" l'ho scritto io e ne rivendico i diritti "intellettuali", un evidentissimo caso di plagio che, ove venga reiterato, sarà perseguito nelle opportune sedi ed a norma di legge.

Ok, scherzo naturalmente.

Perché l'ho scritto? Per noia, spesso le mie giornate in ufficio sono lunghe e noiose, le ore che trascorro qui vorrei trascorerle in altro modo, in compagnia della Bellucci.

Comunque mi annoio pure a sentire parlare di spaccature, di fazioni, di uso "sconsiderato" o "off topic" del forum, come se si scrivesse di vita o di morte.

Il forum è aperto a tutti, ognuno è responsabile di quello che scrive ed anche di quello che legge, per il libero arbitrio, può tranquillamente passare avanti, d'altronde non è che compriamo tutto quello che viene pubblicizzato in tivvù, no? Nè tanto meno la spegniamo o la buttiamo nel bidone della spazzatura o, ancora, scriviamo alle più alte cariche dello stato perché cessi la messa in onda degli spot...

Che poi sono necessari a finanziare l'acquisto dei diritti di quello che stiamo guardando, un pò come il modellismo... Come, direte Voi?

Ebbene si, se non ci fosse la curiosità morbosa dei modellisti, sempre avidi di fotografie e dettagli, certi argomenti rimarebbero semplice accademia per pochi, non materia viva.

Nel nostro piccolo, zoccolo duro o morbido, invasivi e rompiscatole, siamo il motore di ricerca della discussione ed un pò i depositari della continuità storica.

Non perché superoi o intellettualmente superdotati, ma, più semplicemente, perché diamo una forma concreta ai ricordi, un pò come le foto, con la differenza che i nostri soggetti sono tridimensionali.

Un esempio vale più di mille parole, ho portato mio figlio (che allora aveva 4 anni) alla mostra sulla Targa Florio che si è tenuta al circolo militare, all'ingresso della Favorita, ed è rimasto coinvolto-sconvolto-affascinato dal diorama su Floriopoli.

Sono convinto che il diorama, quel diorama, ha fatto più di tanti libri.

Anche se odio scriverlo perché scontato: IMHO.

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Invité §sal428LJ

Leggo che qualcuno accetterebbe di buon grado Berlusconi...

Ma per cortesia!!!!

 

Per cortesia si rivolga allora a Veltroni, Di Pietro o "Orlando" dato che è Siculo...

 

 

 

 

 

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Invité §Dir874Sa

Amici, non confondiamo Sergio Mantia con Giovanni la Mantia.

Le foto di Dirkes si riferiscono correttamente a Sergio Mantia (non LaMantia).

 

:jap::jap:

[/quotemsg]

 

Scusami Shortleg per l' errore di distrazione da me commesso.Comunque ho corretto il post da me scritto,così ora tra virgolette appare scritto Sergio Mantia e non La Mantia.

 

:jap::jap:

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Invité §mar448kK

vabbè, se mi passate la battuta, magari la sicilia gli piace perchè patria di molti abbastanza "abbronzati", seppure normanni.

Non che nutra simpatie maggiori per gli altri politici ma il berlusca ci fa fare delle figure nel mondo....

 

 

 

 

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Invité §Ali825pP

Guardate Cosa ho trovato ieri a casa di mia zia:

 

Finalmente altre foto di mio padre alla Targa del '73, la prima la feci io dai Box, nell'ultima invece siamo papa' ed io ,avevo appena 12 anni ed ero incazzato nero perche' era finita la festa della TARGA!!!

 

 

http://i3.photobucket.com/albums/y71/elvio/TargaFlorioPapa1.jpg

 

http://i3.photobucket.com/albums/y71/elvio/TargaFlorioPapa5.jpg

 

http://i3.photobucket.com/albums/y71/elvio/TargaFlorioPapa2.jpg

 

http://i3.photobucket.com/albums/y71/elvio/TargaFlorioPapa3.jpg

 

http://i3.photobucket.com/albums/y71/elvio/TargaFlorioPapa4.jpg

 

 

 

 

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Invité §err702Im

Dopo aver letto, nelle ultime pagine, qualcosa che rischiava di sfociare in "polemica" riguardo a "modellisti-non modellisti" ho QUASI timore di chiedere quanto segue:

 

Nel libro "La mitica Targa Florio", realizzato con foto dell'archivio Scafidi, ho visto una piccola immagine, relativa al 1953, di una Porsche 356 A (se non pre-A) Cabrio che ha partecipato quell'anno e m'è venuta voglia di replicarla, partendo da un modello da edicola; qualcuno ha per caso foto di questa macchina? Prima di chiedere ho cercato nei vecchi post ma non ho trovato nulla.

 

Grazie in anticipo...

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Invité §sal428LJ

Pubblico queste coloratissime immagini, della Siata 750 acquistata dopo guerra dal barone Stefano la Motta, che non ci corse mai, in seguito acquistata a sua volta da Alberto Gasparin figlio del primo concessionario Alfa Romeo di Palermo in via Tommaso Gargallo, che corse senza fortuna il Giro di Sicilia del 48, con il suo meccanico Cinà.

In seguito questa Barchetta, che si racconta, curata e preparata personalmente dal Mago romano e costruttore "Gino De Santis" in seguito fu acquistata e dopo molti anni, restaurata dai Fratelli Lombardo di Palermo...ora di proprietà di un santone giapponese, Sig. Kitami.

Le origini precise di chi abbia costruito questa barchetta, sono poco documentate, potevavo state costruite a Torino o Roma.

Poteva averle fatte la stessa Siata, oppure il giovane De Santis, che presto sarebbe diventato preparatore e costruttore apprezzatissimo. La costruzione della vettura ( una delle due costruite ), si può collocare a cavallo tra il 46 e 47. Di sicuro che la prima immatricolazione è intestata a Carlo e Alberto Gasparin nel 1948.

Si ricorda la bella vittoria nella sua classe di Alberto Gasparin alla Palermo Monte Pellegrino nel 48 e il 13° posto assoluto, quell' anno la cronoscalata al Monte, la vinse il Barone Stefano La Motta su Cisitalia-Colombo..

 

Il ricordo di una splendida Rossa Barchetta, Targata PA-13943 Grazie per l' attenzione Salvo Manuli :jap:

...Traccie da un servizio di Michele Marchianò.

 

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Invité §ran085xF

GRANDE CAPITANO..........FOTO SPLENDIDE.......VEDERSI CON I PROPRI...GENITORI A FLORIOPOLI E' UNCO E RARO...RICOMPLIMENTI...........

 

CARI AMICI TUTTI..STAMANE GIORNO LIBERO......ALLE 09,00 HO PRESO UN CAFFE...CON CARMELO...SUBITO DOPO MI SONO DIRETTO PER VIA VOLTURNO....BANCARELLE A NON FINIRE...MI SEMBRAVA DI VENIRE DALLA LUNA...MI SONO SOFFERMATO SU UNA DI ESSE...E HO ACQUISTATO UN NUMERO DI AUTOITALIANA DATATA 12/DICEMBRE 1963.COSTO 100LIRE...

ECCO UNA FOTO TRATTA DALLA RIVISTA....

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TRE GRANDISSIMI CAMPIONI......IL MITICO JIM MAI PRESENTE ALLA TARGA....IL GRANDE GRAHAM..E SIR STIRLING

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Invité §ran085xF

ALL'INTERNO HO TROVATO ANCHE QUESTE.......DEVO DIRE CHE SONO CONTENTO...

 

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QUESTA SERA CONTINUERO' CON L'ARICOLO COMPLETO SULLA PORSCHE..E CON ALTRI PILOTI CHE HANNO CORSO LA TARGA..

 

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Invité §sho727jx

Leggo che qualcuno accetterebbe di buon grado Berlusconi...

Ma per cortesia!!!!

 

 

 

 

censura.jpg.fb24056864ea06f2d40edb04f8f3ea67.jpg

 

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Invité §sho727jx

vabbè, se mi passate la battuta, magari la sicilia gli piace perchè patria di molti abbastanza "abbronzati", seppure normanni.

Non che nutra simpatie maggiori per gli altri politici ma il berlusca ci fa fare delle figure nel mondo....

 

 

 

 

 

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OOOh, sto scherzando ovviamente...!

 

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Invité §sal428LJ

Cari amici del Forum Targa Florio

Scusatemi se riposto il mio scritto "Giorni di ordinaria pazzia", in molti mi hanno chiesto di ripostarla (stavolta mi ricorderò la pagina) e lo faccio volentieri...per un sorriso in più. Buona Targa S.M.

 

Siamo intorno gli anni 70, volevo raccontarvi una storia strana qualcosa di diverso, quasi irreale che solo la passione per lo sport automobilistico può far riflettere sulle diversità di intendere uno sport così difficile , rischioso e affascinante come l’automobilismo agonistico.

Sappiamo che è una libera scelta, una passione dentro che ci farà superare molti ostacoli, compreso il lato economico, ma l’adrenalina che senti in corpo, il mettersi in gioco, sfidare se stessi e gli altri, prendere decisioni sul da fare in millesimi di secondo, correre col cervello e non con l’istinto, rendono il nostro sport tra il più bello in assoluto.

 

Era qualche annetto che correvo in auto, abitando in Italia centro-nord è molto più facile spostarsi per raggiungere i campi di gara. Sono un “salitaro” quasi puro, anche perché i Rally, erano ancora in un altro pianeta, quasi sconosciuto. Finalmente dopo qualche esperienza in categorie minori, il grande salto (anche economico), il sogno realizzato, una vera GT che chiamerò “la tedeschina”. Qualche salita con ottimi risultati: Lo Spino, Orvieto, Il Bondone ecc… matura in me un sogno pazzo! Anni che seguo con interesse, sulle riviste specializzate il Mondiale Marche, ( La TV era latitante in quei periodi ) forse perché condizionata da eventi politici. Eravamo in pieno 68, con battaglie sindacali, scioperi e proletariato in piazza e parlare di noi “ricconi sfondati” era anacronistico e inopportuno… quale era il sogno pazzo? Partecipare alla Targa Florio!

 

Divoravo gli articoli giornalistici che, con cronaca precisa facevano rivivere epici duelli tra Ferrari, Porsche, Alfa, Maserati . Duelli al limite dell’impossibile su strade forse più idonee a veicoli agricoli, dalle mille curve e difficoltà più da rally, che da Mondiale Marche velocità.

Ma i sogni bisogna realizzarli.

Coinvolgo un caro amico, anche lui ottimo pilota con molti anni di esperienza con “le tedeschine”, alla mia prima proposta mi da immediatamente del folle, ma dopo una sua notte agitata, mi richiama il mattino successivo per confermarmi la sua disponibilità a questa straordinaria, prossima nostra avventura.

 

Il Maggio Madonita si avvicina, iscrizione (primo salasso), biglietti passaggio navale, albergo a Cefalù prenotato, logistica ok: macchina per traino carrello e ricognizioni, furgone del mio meccanico con figlio, ruote, olio, qualche ricambio essenziale, abbigliamento leggero (in Sicilia dicono fa caldo) e tanta passione. Si andava a disputare una prova del “Mondiale Marche” e non era cosa da poco…

 

Ci imbarchiamo a Napoli io il mio amico meccanico con figlio, il secondo pilota verrà dopo comodamente in aereo, lui è bravo a memorizzare tutto, basta qualche giro…

Arriviamo nello splendido golfo di Palermo alle ore 7,30, un leggero soffio di caldo vento di Scirocco ci accoglie, era la prima volta che venivo in Sicilia, che strana sensazione: le palme, le carrozzelle con cavalli stranamente ornati a Festa con bandoni dai mille colori, biciclette a tre ruote stracolme di gelati, limoni, arance e ficodindia. Un’atmosfera solare, inquietante ci accoglie, ricordi di vecchi film sulla Sicilia di Giuliano, i romanzi del Verga e Pirandello studiati a scuola …il Caos.

 

Incominciano le anomalie comportamentale dei locali: sorrisi a trentadue denti, mugoli di ragazzini ci assediano, ci chiedono autografi ( mai successo nella mia piccola storia agonistica), sanno tutto della mia auto da corsa, cilindrata, cavalli motore, modello, uno di loro mi apostrofa dicendomi “contro Nino un ci nesci niente”. Tradotto, non hai nessuna speranza di vittoria, c’è Nino! Non capisco. Un gustoso gelato e via, direzione Cefalù.

Premetto che siamo arrivati una settimana prima della gara, credendo di essere in netto anticipo su tutti i concorrenti. Un mare fantastico ci accompagna per tutto il viaggio verso Cefalù alla nostra sinistra, cittadelle e piccoli borghi marinai, gratificati dal panorama superiamo il Paese di Termini, centro logistico dalle vecchie Targhe Florio anteguerra, si dice che le verifiche si facevano all’interno della Hall del famoso albergo delle Terme, tempi che furono, rifletto. Si continua direzione Cefalù ad andatura turistica…

 

Storie di quotidiana follia, siamo nei pressi di Floriopoli…al bivio Fiumetorto a Sx per Campofelice- Cefalù

Storie di quotidiana follia di massa: Vediamo venirci incontro una sport con tanto di pilota con casco a velocità surreale e mentre sorpassa un camioncino OM, puntandoci in modo assassino alza la mano e ci saluta capendo che siamo della compagnia, avendo “La Tedeschina da corsa a traino. Non abbiamo il tempo per analizzare dove siamo e cosa sia successo incrociamo un’Abarth 1300 e una strana auto, credo inglese, in piena bagarre… decine di disoccupati sul ciglio della strada che con segnali fisici ci facevano capire di stare più a dx possibile, il colmo poi, lo raggiungiamo al bivio di un paese dal nome auguroso “Campofelice” dove, due Pattuglie di Carabinieri, invece di arrestare e poi fucilare i killer che prima abbiamo incrociato, riconoscendoci Stranieri in terra Sicula con smaglianti sorrisi e animosi saluti ci indicano la strada da seguire verso Messina. Tutto ritorna alla calma , mare, carciofi, campagna e poi finalmente in albergo. Sconvolti dagli ultimi eventi. domandiamo ai titolari dell’hotel dove fosse il circuito, quasi offeso dalla domanda impropria mi risponde che per arrivare a Cefalù ne abbiamo attraversato una decina di Km, ma nel senso opposto…

 

Dopo un buon riposo ed una ricco pranzo a base di pesce, decido di fare qualche ricognizione sul percorso di gara. Con la mia grossa berlina con tanto gancio di traino e targa straniera, sulla statale attraverso un lunghissimo rettifilo, saprò, in seguito chiamato Bonfornello e scivolando tranquillo sul quel mare di carciofi, capisco di essere sul percorso di gara, quando vengo superato da qualcosa di rosso a velocità spaventosa, credo sui 220/230 Km orari, incurante del normale traffico, a colpi fari si faceva strada tra Fiat 500, 600 multipla, camion e trattori! Mi ritrovo a Floriopoli, cittadella voluta da Vincenzo Florio e costruita agli inizi del secolo. Che spettacolo! Box, tribune, soprapassaggio a ponte, torre per i cronometristi. Bandiere, striscioni pubblicitari colorati, Agavi, e tanta tanta gente, riflessione illogica ma reale, ma la gara è tra una settimana… rombi ci avvisano dell’arrivo di altre auto da corsa. Posteggio tra furgoni a tre ruote, prototipi da 3000cc e rivenditori occasionali di bibite e panini stranamente riempiti! Apro una cartina geografica, appoggiandola sul cofano della mia auto cerco di capirci qualcosa sul circuito”stradale”.

 

Un elegante giovane signore dai modi gentili mi si avvicina e capendo le mie difficoltà su quella complicatissima e illeggibile cartina stradale, capisce che sono “un forestiero” e cordialmente mi offre il suo aiuto.

Si chiama Antonio ed è della famosissima Cerda, un paesino salendo su per le Madonie, hai miei ringraziamenti per l’ aiuto, mi fa capire che è inutile affrontare un primo giro di ricognizione sensa una guida che conosca bene il lungo ed insidioso percorso, percepisco che, in un modo delicatissimo si sta offrendo di guidarmi sul percorso. “Ospitalità siciliana”. Terra di gattopardi e gentiluomini, ma anche di briganti… io che mi ritengo un timido mi ritrovo in auto uno sconosciuto, sarà la grande passione, l’ospitalità o del masochismo da parte sua. Poche parole e capisco che il gentil Antonio è un’esperto, uno storico della Targa, un profondo conoscitore del circuito.

 

Si parte, dopo le tribune ci immergiamo nelle colline che salgono dolcemente verso Cerda, la patria riconosciuta della Targa, ci immergiamo ad andatura turistica tra campi di carciofi, grano e ginestre. Altro che stare attento alla strada, attratto dalla meravigliosa vegetazione dalle mille sfumature di verde, Antonio si accorge della mia “non attenzione” apostrofandomi con la frase – vai troppo piano, sei distratto e così è tempo sprecato. Ritorniamo ai box e si riparte, io con un piglio più professionistico… Tutto veloce fino alla curva a dx lunga ritarda chiude, detta “del professore”, forse li c’è una scuola? Notavo che il buon Antonio mi studiava, cercava di capire se ero un buon manico – Occhio ai ponticelli a dx chiudono in uscita e sono scivolosi, lui definisce la strada bellissima e sicura, io noto un’ asfalto logoro, forse, poi confermato, dei tanti Camion che salgono fino a Cerda. Antonio continua: lungo, lungo chiude alla casa rossa, ecc… fino all’ingresso di Cerda. Il mio accompagnatore esordisce con – fin qui e paradiso, ora son cazz…rifletto se è stata una cosa giusta scendere in Sicilia.

 

Ci fermiamo in un bar vicino l’ Hotel Aurim, sede della squadra Alfa Romeo, si riconosce non per l’anonima struttura, ma per la folla perenne di sportivi, vecchi, bambini che stazionano li davanti per guardare, toccare, coccolare sia le auto da corsa che i piloti e i meccanici… Antonio mi spiega che è una tradizione di mettersi in ferie dal lavoro nella settimana della Targa, un comitato di accoglienza spontanea, per "noi" stranieri… e un modo di essere anche loro protagonisti di una vetrina mondiale quale è la Targa Florio. Penso ad un milanese, di Lunedì lavorativo…

 

Un attimo per passare dalla mamma di Antonio. Imbarazzante presentazione, inviti a pranzo e cena per tutto il mio staff e rimprovero al povero Antonio per non avermi offerto ospitalità a tempo indeterminato, in quella casa con balcone sul rettilineo dentro Cerda, che ormai tengono solo per gli ospiti eccezionali. Distrutto e confuso dalla cordialità della Signora, riprediamo la ricognizione.

- Il rettilineo dentro Cerda si fa tutto in pieno, sentenzia Antonio, alla fine staccatone a dx tornantone scivoloso e muretto duro! Non mi preoccupa il muro ma, come si osa andar a tavoletta tra transenne, vecchi seduti al bar, bambini gioiosi, spettatori a 50 cm dal mio cofano?…e donne ai balconi fioriti. Mi concentro sulla strada – sequenza veloce fino al bivio a sx di Montemaggire, tornantone lungo e facile ma… il ma che mi preoccupa. Antonio spiega con flemma quasi inglese – ora si vede ma in gara tra spettatori, ombrelloni e panellara, lo vedi solo quando ci stai dentro ah..ah..

Superato la cappella della Madonnina, cambia la musica, l’orchestra e i cantori.

Si entra nella “Targa” vera. Memoria visiva, devi sapere sempre dove sei o son dolori, ai pini la prima curva piena, la seconda aperta, la terza chiude, si scende, tra salti e fondo sconnesso.

 

Il mio berlinone da passeggio incomincia a viaggiare forte, salta e scricchiola. Antonio mi corregge le traiettorie - taglia, lasciala scorrere, non frenare…cazzo ha sempre ragione lui. La Targa si fa di giorno, memorizza dove sei: La casa, il muro, le scritte con vernice (ma chi cazz è questo Nino), poi rifletto e provo vergogna di me stesso.

Sx Fontana rossa, buttafuori, allunghi. Viaggiamo di quarta tra alberi e muretti, -Granza- si va verso i tornanti di Sclafani, incomincio ad essere terrorizzato quando la faro’ con la mia “tedeschina”. I° tornante a sx, si scende a capofitto, 2° tornante a dx . Qui Antonio si fa serio, mi fa fermare sul ciglio della strada e sentenzia – qui siamo nel vero cuore della Targa, oggi non vedi nulla ma…il giorno delle prove e della gara qui ci saranno migliaia di spettatori, venuti per Te in quanto pilota, a loro non interessa che auto hai, loro vogliono solo vederti andare forte, sarai soggetto a critiche e sberleffi se li deluderai, loro hanno fatto notti al freddo per accaparrarsi i posti migliori, sono armati di cronometri e macchine fotografiche per immortalarti, porteranno a braccia la tua auto fuori dal burrone e ti rimetteranno in corsa, ti cambieranno la gomma forata, ti disseteranno e attento a non lasciare mai sola la tua auto, se ti ritiri, perché penseranno bene di portarsi, come souvenir, un pezzo della tua auto a casa loro e la mostreranno agli amici come trofeo…Sono sconvolto, quasi sto vivendo un incubo dai sottili tratti psicologici, è un girone dantesco dell’inferno, che sia tutto vero quello che il gentil Antonio mi racconta?…vengo interrotto da miei pensieri con un – guarda lassù sulla montagna, è un anfiteatro naturale, già ci sono centinaia di appassionati che ci guardano incuriositi, li distinguo tra i riflessi dei parabrezza delle loro auto posteggiate.

 

Un rombo in lontananza ci distoglie dalle nostre discussioni, ci accorgiamo che due vetture di serie si avvicinano velocissime, transitando tra curve e contro curve al limite dell’aderenza, all’interno giovani felici dalle facce sorridenti, dico ad Antonio chi sono e se li conosce questi velocissimi piloti, li conosce benissimo, ma sono ragazzi locali che si vanno ad appostarsi in attesa dei bolidi…ed i bolidi arrivano. Non immaginavo che un prototipo potesse viaggiare così tra quelle stradelle di montagna, ma il buon Antonio mi rassicura che il loro passo in gara e ben altro…Oscuro in viso, rimetto in discussione le mie qualità di guida, forse quei ragazzini andavano molto più forte di me?

Saliamo, fino ad arrivare al famoso tornate a sx di Sclafani Bagni, paesino arroccato sulla montagna soprastante, tale tornante chiamato – Cirrito- dal nome di una intera generazione di appassionati di Caltavuturo che ha sempre stazionato in quel tornante da tempo immemorabile. Si sale , misto strettissimo e fondo orribile fino al 1° bivio di Scafani, si continua con lo stesso ritmo e si supera il 2° bivio di Sclafani, diventa quasi pianeggiante e tra alberi secolari si supera i Cippo Masetti, Storia che il buon Antonio mi racconterà dopo e si impegna la salita di Caltavuturo , con i suoi tornanti e il bivio, punto storico dove se si sbaglia qualcosa più che il danno materiale è quello morale di una macchia indelebile sul tuo curriculum di pilota… rifletto se sbaglio i Siculi mi mettono alla Gogna Pubblica! Superato il bivio, detto dal dotto Antonio, bisogna tirar fuori le palle, si supera una terribile curva a dx con strapiombo, piccolo muretto e per fortuna cappella con Madonnina in alto a sx che ci protegge, - non dimenticare la Cava di pietre a dx tuona il mio navigatore – sembrano curve le prossime cinque ma non lo sono, il tempo si fa anche qui, le piccole, guidate sono imprendibili, non finisce queste parole che siamo superati in modo incivile e assassino da un gruppo di vetture in assetto gara, sport, gt, gts, tutte giù a capofitto fino al ponte di Scillato.

 

Non so più che guardare: la strada, i riferimenti., lo specchietto posteriore…tutti scendevano fortissimi, anche gruppi di intere famiglie, con auto non proprio corsaiole, ma attenzione… il tutto in un contesto di strada pubblica aperta al traffico con normale doppio senso di circolazione !!!

Normalissimo trovarsi di fronte autobus, camion, trattori e greggi di indifferenti pecore. Altro che seguire traiettorie ideali. Finisce la discesa, mi rilasso, tratto veloce penso che il grosso è fatto.

Il mio “consigliore”, mi spiega che superato il tornantone a dx del bivio di Scillato , la strada diventa molto tecnica ed impegnativa! Perché fino adesso che è stata?, semplice ed rilassante... mi accorgo di essere più sciolto, i freni si sono raffreddati e scopriamo il nuovo tratto Scillato-Bivio Firrionello per Polizzi -cancello delle Fonti. E’ una gara in salita con tutte le caratteristiche, mi piace, tornati, curve secche, mi gaso, ma Antonio che lo capisce immediatamente mi riprede dicendomi che così non ricordero’ più niente e quando saro’ solo…

 

Superato il bivio di Polizzi ricambiamo le caratteristiche sia morfologiche del territorio che dell’asfalto, essendo un tratto poco frequentato quotidianamente è poco curato, quindi fondo imperfetto e sempre differente. Qui si fa la differenza, dice il buon Antonio – velocità, buon assetto, freni e tanto fegato. Essendo velocissima, ogni minimo errore si paga caro, tutto d’ un fiato si attraversano piccoli borghi rurali, casa Anas, Case ESA 1 e Case ESA 2 misto velocissimo e poi “Casa Nino1 e Casa Nino 2” e poi giù verso Collesano. Incomincio ad essere stanco, Collesano la immagino una oasi di fresco, ricco di granite al limone…

 

Il comandante Antonio, mi obbliga ad una massima attenzione – qui dentro il paese si puo’ anche perdere una gara vinta…la storia ci insegna. Ho capito, non ci fermiamo. Altro che Cerda, qui si sfiorano le case con i nonni affacciati, bivi secchi a sx immortalati da migliaia di foto, si transita a pochi centimetri dai marciapiedi, brulicanti di spettatori e poi a capofitto, come dice Antonio verso Campofelice , tratto velocissimo con un fondo buono, solo fegato, buoni freni e massima conoscenza di tutte, ripeto tutte le curve, riferimenti come conferma della memoria visiva: alberi, cancelli, case e casotti e le palme di villa Lara, poi, Campofelice di Roccella. Ok scendiamo allegri, Antonio non sbaglia un una curva, un riferimento.

 

Veniamo nuovamente sverniciati da qualcosa di rosso, forse un gt Ferrari, altre due vetture salutandoci col braccio fuori ci superano velocemente… ma se sono arrivato stamane, mi conosce? Ah… la targa estera quindi pilota, quindi ospitalità e mettiti di lato che noi siamo più veloci!

Campofelice, un lungo rettifilo tra case, palme, scuole, negozi, camion, camioncini, furgoni e trattori, ci accoglie. Massima attenzione, riconferma il mio ospite, la strada scende e si va molto forte, poi i freni sono in crisi per la discesa precedente, e non lasciarti impressionare dal pubblico, loro sono abituati a convivere con le auto da corsa… Infatti pattuglie della Polizia Stradale e Carabinieri invece di multarci perché superiamo i limiti di velocità in paese, fermano il traffico per far passare i soliti prototipi a scarico completamente aperto e con targhe fittizie.

 

Non tento neanche di proporre di fermarci. Antonio, che noto salutare spesso abitanti dei paesi attraversati, con un discreto cenno di mano, mi anticipa dicendo che manca solo il pezzo più veloce e semplice, prima del traguardo.

Acconsento e usciamo così da Campofelice, brutta discesa di pochi chilometri scivolosissima fino alla pianura di Bonfornello, 6 Km. di rettifilo e relax, rifletto che la mia “Tedeschina” può fare i 240 KMH, certo non è come passeggiare, ma di fronte quello che ho visto prima…Antonio sul rettifilo che affrontiamo ad andatura turistica, si informa sullo sviluppo del cambio che monto, ed è pienamente d’ accordo sulla nostra scelta fatta, su consiglio di un preparatore che conosce la Targa, su un primone lungo per tornanti, 2° 3° 4° ravvicinati e la 5° lunga per Bonfornello, che Antonio e il preparatore di Padova si conoscessero?

 

Serie di esse a fine rettilineo, dove in 5° marcia non hai trazione e il 4° marcia sei corto, superato ciò verso le tribune, misto veloce, tornantone della “casa elettrica”, veloce, poi piccolo rettilineo della stazione ferroviaria di Fiumetorto, Bivio a sx da sballo, sembra chiuso invece apre con un bellissimo Pino Daleppo in piena traiettoria d’uscita, attenzione alla staccata al bivio, esso e transennato ed ammorbidito da centinaia di appassionati ed è meglio non deluderli… quasi pieno fin a tagliare il traguardo a Floriopoli dopo 72KM di un solo giro…dei 10 da fare!

Posteggio il mio berlinone, a fatica, tra decine di auto di appassionati, sono stanchissimo. Dirò che non essendo abituato al caldo clima siciliano…che il berlinone non è l’ideale per provare, in fondo un solo giro equivale a ben “Dieci” cronoscalate impegnative. Già noto le spalle dei miei "cinturato" fuori uso. Il presente Antonio, anticipando i miei occulti pensieri, mi consiglia di aumentare notevolmente la pressione delle gomme… se voglio provare con ritmi più sostenuti, acconsento ma rifletto che non ho portato ricambi per la mia berlina. Freni, frizione, trasmissione… devo cercare un buon baratto con un’ altra auto, al mio ritorno a casa. Considerando i giri che dovrò…anzi dovremo fare, col mio secondo driver che arriverà comodamente in aereo, per cercare di imparare qualcosa del circuito.

 

Tra cordiali saluti, bottiglie di gazzosa al limone, pacche sulle spalle, auto di incoscienti che attraversano la zona tribune, con improbabili vetture da corsa, portate al massimo dei loro giri motore, da sicuri giovanotti con amici e fidanzate a bordo… mi congedo da Antonio, dopo avermi consigliato un’ ulteriore giro da solo e all’uscita del paese di Campofelice, svoltare a destra direzione Cefalù. Appuntamento domani mattina alle tribune.

 

I pomeriggi siciliani in primavera, hanno un’atmosfera particolare, il sole radente rossastro crea una luce surreale al meraviglioso panorama che mi accoglie man mano che avanzo all’interno del circuito. Non parliamo di riferimenti, concentratissimo ad proseguire velocemente … mi ritrovo subito a Cerda, ritrovo cartelli con nomi già sentiti, proseguo…da pirla (come si dice dalle mie parti) e mi ritrovo all’interno di un paese dal nome già sentito: Caltavuturo. Chiedo informazioni ai locali, riconoscendo, in loro un sorriso beffardo, mi consigliano di tornare indietro… perché al bivio dovevo scendere a sx… -Tanto in gara il bivio sarà chiuso e non potrò sbagliare! Sentenzia un anziano con coppola… Unica tirata fino a Campofelice. Superato da tutti, da vetture che tracciavano traiettorie perfette, gruppi sempre più numero di attenti sportivi, nei posti “strategici” come dice Antonio, strani segnali e scritte nei muri, sulle case, sui paracarri… i riferimenti! Cefalù mi accoglie, stanco, stressato, terrorizzato, ma felice. Che mi stia facendo coinvolgere in quella che potrei definire “ Un giorno di ordinaria pura e appassionata follia in terra madonita?”.

 

Seguono, giorni di festa, di prove, di nuovi amici, di Baroni, Conti, Principi e Professori. Di interminabili discussioni, di muretti sbrecciati, ruote scoppiate, di carciofi, ginestre, incantevoli tramonti, di belle more dai ricci capelli, di odore di olio di ricino, di pasticche di freni bruciati, di Alfa Romeo, di Ferrari, di Porsche, di Abarth, di piloti di fama mondiale o occasionali e velocissimi piloti locali, di fantastici bolidi e piccole Gran Turismo da prestazioni da brivido, di enormi folle di spettatori, di bandiere, di altoparlanti, di neri Carabinieri, di zelanti commissari sportivi, di enormi camion colorati e piccoli carrelli auto costruiti in economia, di rumori laceranti emessi da marmitte sventrate, di autografi a non finire, fotografi invadenti fotografati da fotografi professionisti, da elicotteri per le TV, di auto accarezzate con morbosa passione, lucidate e consegnate alla gloria dalle abili mano di un pittore, che disegna sul loro corpo metallico dei virtuosi numeri in gesso bianco o azzurro “azolo?”

 

Felice come un bambino sono sulla linea di partenza, il giorno delle prove di qualificazione. Penso Antonio e i suoi utili consigli, in un attimo scorre davanti il “ mio Film” del circuito, riferimenti, pur sapendo che molti non li vedrò mai, per il muro umano impenetrabile fatto dello stupendo pubblico siciliano. Finire è come vincere. Vorrei rendere felice Antonio, che lo sento vicino seduto nel sediolino accanto, che non c’è.

Via! Un’altro giorno di ordinaria pura e appassionata follia in terra Maronita

 

Una ipotetica e surreale ricostruzione, dove la fantasia si intreccia con esperienze vissute che rimarranno indelebili, nella memoria di piloti o semplici appassionati spettatori, che hanno vissuto

come protagonisti, quei giorni della “Primavera Madonita”, voluta dallo straordinario Don Vincenzo Florio. Salvo Manuli 16 Giugno 2008

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Invité §bep134Bm

Pubblico queste coloratissime immagini, della Siata 750..

 

Il ricordo di una splendida Rossa Barchetta, Targata PA-13943 Grazie per l' attenzione Salvo Manuli :jap:

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/504077/Siata 5.jpg

 

 

.... ero convinto che le foto fossero di due soli tipi: in bianco/nero ed a colori.

Oggi scopro che esiste una specie autoctona siciliana: il rosso/azzurro_infinito.

 

In Sicilia è veramente tutto diverso.

 

beppe

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Invité §enz203HF

Nel libro "La mitica Targa Florio", realizzato con foto dell'archivio Scafidi, ho visto una piccola immagine, relativa al 1953, di una Porsche 356 A ...

 

 

 

Ciao Erresse ,

è con piacere che ti rispondo, tra l'altro i "non modellisti" saranno contenti , perchè seguirà esclusivamente una serie di foto della Posche da te richiesta , a patto che , a modello finito ci fai vedere le foto del tuo lavoro ( servono soprattutto per la sezione Mini targa Florio di Targapedia ).

 

Mi sento tra l'altro diretto responsabile della tua richiesta , avendo direttamente collaborato con l'amico Pucci scafidi nella identificazione delle foto e nella selezione delle stesse da mettere nel libro fotografico "La mitica Targa Florio" , realizzato per rendere omaggio "a modo nostro" al centenario della Targa . Le foto presenti nel volume appartengono in buona parte all'archivio storico Scafidi , ma sono presenti pure numerose foto mie e del mio archivio ( Vittorio Giordano ) .

 

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Il libro è stato concepito come Photogallery , con pochissime note , giusto per identificare l'anno o i piloti , lasciando al lettore la possibilità di rivivere la propria Targa Florio ripercorrendo i percorsi della propria memoria.

Il libro è disponibile presso lo studio fotografico di Pucci Scafidi in Palermo , on line www.pucciscafidi.com o scrivendo a pucci@pucciscafidi.com

 

Targa Florio 1953 - n.86 Porsche 356 cabriolet , targa 15 BS 75 , Jean Paul Keck , categoria sport cilindrata libera 20° assoluto

 

Nota: E' la prima Porsche che partecipa alla Targa Florio !

 

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purtroppo ho solo foto in bianco/nero. Il colore è sicuramente un metalizzato ( alluminio ? azzurro ? oro ? )

 

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Invité §sal428LJ

 

 

In Sicilia è veramente tutto diverso.

 

beppe[/quotemsg]

 

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Dedicata a Beppe45...dove i rombi divengono musica e i colori velocità! s.m.

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Invité §err702Im

Ciao Enzo e grazie per le PREZIOSISSIME foto! Il libro ce l'ho, visto che mi è stato omaggiato lo scorso anno per il mio "impegno" (bho???) nel Porsche Club Sicilia.

Se mi è venuto in mente di rifare proprio questo modello è stato perchè Giovanni Blunda, vedendo la mia mini-collezione legata alle Porsche in Targa Florio, mi ha detto proprio ciò che mi dici anche tu....e cioè che questa è la PRIMA Porsche che abbia partecipato alla Targa.

 

Prometto che la prossima settimana faccio qualche foto ai miei modelli e...mi quartio!!

 

Per questa 356 bisognerà attendere che i miei pochi neuroni "elaborino" un modo per riprodurre il soft-top (qualche ideuzza in merito già ce l'ho...)....visto che il mio modello è "scabriolato"; grazie di nuovo e...a presto!

 

Nino (c'è scritto anche nel mio "avatar")

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Invité §gul026Kg

Hei scusate ma la mia battuta sull'intervento di berlusconi era priva di qualsiasi colore politico! magari un "berlusconi" potesse comprare le tribune e fare quello che fa lord march a goodwood....penso ad un imprenditore filantropo e appasionato di corse, forse non esiste, ma ribadisco che per es. la wurth ci ha colonizzato recentemente salvando la cappella palatina dal crollo post terremoto, non so se mi spiego, comunque la politica mi interessa ben poco, meglio le femmine di manuli...

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Invité §err702Im

P.S. relativo alla 356 del 1953: penso, visto il periodo, che si tratti di un argento metalizzato, visto che "oro" non credo sia mai stato un colore della 356 A ed "azzurro" invece...neanche!

Se non ricordo male, anzi, "oro" penso fosse un colore soltanto a richiesta dal "type B" ed azzurro venne inserito sulle "C", parlando ovviamente delle tinte metallizzate.

 

Nino

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Invité §ran085xF

CREDO CHE SUL FORUM...QUESTE "MANCASSERO" SONO ORIGINALI AL 100%

 

CONSERVATE DA APPENA 32 ANNI.......HANNO CORSO E VINTO LA TARGA FLORIO DEL 1976........

 

A GUARDARLE BENE..SONO IN OTTIMO STATO.....SI NOTANO SEGNI EVIDENTI...DI FORTE PRESSIONE NEL

 

PLANTARE DESTRO...SEGNO CHE IL NOSTRO AMICO CI DAVA DENTRO........

 

CHI FOSSE INTERESSATO ALL' ACQUISTO...PUO FARSI AVANTI.........IL PREZZO LO DECIDETE VOI.........

 

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ANTO'....PREPARA....UN POSTO...IN PRIMO PIANO...CON LA SCRITTA....HANNO VINTO LA TARGA

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Invité §bes888PR

Un "amichevole" suggerimento per chi ...... si trova di passaggio a Milano ....... trovateVi un pò di tempo per andare ( o ritornare ) alla Libreria dell'Automobile ... a quel civico n.43 di Corso Venezia ...... la fiera dei sogni ....... il paese delle meraviglie ..... Disneyland ....

 

Il primo appuntamento è con "The Targa Florio Race" .....

 

la copertina iniziale ...

 

SUM.jpg

 

1965 - Sumbeam Tiger Ford n.192 - Harper - Jones - Vita Foam Racing team

 

quella finale ....

 

33.jpg

 

1971 - A.R. T33/3 n.3 - Latteri - Todaro - Scuderia Brescia Corse

 

in mezzo altro ancora ..... di cronache Targa

 

 

Best54

Carmelo

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Invité §bes888PR

Diventò questo - forse - un Forum di "matematici" ? di amanti della scienza statistica ? 75% ? 25% ? 100% ? Help me ! Stop !

 

E dire che il vero significato del concetto di "percentuale" lo spiegò .... involontariamente, un giocatore di calcio ..... in una intervista televisiva "a caldo", qualche anno fà, alla Domenica Sportiva .....subito dopo il commento che aveva fatto sulla partita il suo allenatore ....... così replicò, quel giocatore, alle tecniche considerazioni del "Mister" .. : " .... sono totalmente d'accordo con l'allenatore al cinquanta per cento ..... " ..... fantastica dichiarazione ..... altro che concetto di "relatività" ......

 

Carmè

 

 

 

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Invité §tar665WD

Un caloroso benvenuto a TARGATO 70 Gianni Petta

 

Ringrazio per i messaggi di benvenuto. Spero di dare, nel mio piccolo, un contributo a questo forum. Di sicuro per qualsiasi iniziativa a favore della Targa, targato70 c'è. W la Targa

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Invité §bes888PR

Targa Florio 1961 - A.R. Giulietta SZ n.34 - Buzzetti - Sinibaldi - Scuderia Montegrappa

 

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Quella immagine a colori, se ricordo bene, la postò Ranocchio61 ...... bellissima .....

 

Mettiamola insieme a questa ..... meno bella .... ma particolare .....

 

SZ.jpg

 

 

Mister Ypsilon1 ....... nel 1961 una piccola SZ reagiva in quel modo ...... su quel famoso dosso ... lungo quel dritto e veloce Corso di Cerda ....... ce lo racconti Tu ..... come erano i Tuoi "salti" ?

 

A proposito ........ guanti ...... scarpe ........ tutti "winner 1976" ...... bene ..... bene ...... Ranocchio ....... "nentimirissistamatina" ( niente mi ha detto questa mattina ) ..... quindi accuso il colpo ...... MINK ! ma la Osella ...... unn' è .... ?

 

Grazie, Armando, grazie Salvo .... siete fantastici .....MINK ! qui si parla di Targa vera !

 

Carmè

 

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