TARGA FLORIO E LE CORSE SICILIANE

[Invité §TAR516zF]

....Ma lo sai che, anche se l'immagine è poco nitida, in una delle foto postate mi sembra di riconoscere mio nonno?..

 

Caro Higgins,

come avrai capito avevo pensato e scritto proprio di tuo nonno nel preparare il post sessantatreino.... ma non potevo immaginare questa sorpresa... peccato non esista una foto migliore.. di questa che è stata scansita chissaddove....

..appena mi trovo a passare dalla Biblioteca-Museo Vincenzo Florio a Campofelice andrò subito a controllare...

 

.......Sono invece andato a controllare le altre foto scattate ai box ma con esito negativo.

 

Devi sapere che ieri sera quando ho preparato il post avevo deciso di non mettere quanto ha scritto il Professore Vaccarella circa l'episodio della patente sospesa, durante la cena in pizzeria gli avevo detto che tra gli amici del topic c'era proprio il nipote del commissario che non gli aveva permesso di correre, senza mostrare particolare curiosità mi ha risposto confermando quanto aveva scritto....

 

.....ma succedeva un altro episodio incredibile, che doveva causare la mia defezione dalla corsa.

Infatti in seguito ad un incidente stradale, occorsomi a Pescara nel 1961, mi era stata itirata la patente, dopo due anni, ed io poco opportunamente, temendo di non poter gareggiare, tacevo I'episodio, anche perché, pur essendo obbligatoria esibirla durante le verifiche, quasi mai veniva richiesta, tanto che avevo potuto partecipare alla 12 ore di Sebring.

Evidentemente in Targa Florio, per qualche malvagia informazione, i Commissari sportivi venivano messi nelle condizioni di applicare il regolamento e quindi non mi consentivano di potere partecipare, nonostante l'intervento del direttore sportivo della Ferrari.

Sfumava con mio notevole rammarico la possibilità di partecipare alla corsa a me più cara, con notevole danno per la Ferrari, che era costretta a modificare i suoi equipaggi ed i piani stategici.

Lunedì dopo I'effettuazione della Florio mi veniva restituita la patente, per avere la possibilità di continuare la mía attività sportiva.....

Nino Vaccarella - "Il Preside Volante" - Flaccovio Editore

 

 

Sarebbe interessante leggere dalle tue parole di quell'episodio, come venne commentato in famiglia e se ebbe ripercussioni sull'attività sportiva di tuo nonno e sulla vostra serenità familiare.

 

Lo so, quando hai cominciato a scrivere sul topic ne hai parlato, ma se ben ricordo hai accennato all'episodio senza approfondire .. sulle emozioni.

 

E' giunto il momento di riparlarne....

 

a proposito di ...Reale Automobil Club d'Italia... hai telefonato al...Principe ?

 

[Invité §sal428LJ]

 

Vi racconterò una brevissima storia di un' auto torinese

la " Diatto 20s" che venne a disputare la Targa Florio del 1° Aprile 1922, con 3 vetture, la N° 15 pilotata da Guido Meregalli, la N° 16 affidata a Domenico Gamboni e la N° 17 con alla guida Massola, ma tutte e tre vetture non hanno concluso la massacrante gara.

 

 

 

 

 

La curiosità è che una delle tre vetture, perfettamente restaurata, la N° 17 di Massola, conserva al suo interno il permesso

rilasciato dell'ACI Sicilia, per effettuare 2 giri di prova sul circuito...

 

 

 

All’interno dell’ abitacolo, sulla parte sinistra, un foglietto tenuto con del nastro adesivo rosso, porta la data del 1° Aprile 1922, e qui si legge: “ Si permette alla vettura n. 17 della casa “Diatto” pilotata da Massola di poter fare due giri del circuito”. Firmato il presidente dell’ ACI di Sicilia.

Il circuito è quello delle Madonie e dove c’è un circuito c’ è una corsa, è dove c’è la Sicilia c’ è la TARGA FLORIO la 13a Edizione.

La Diatto 20s, percorse quelle favolose strade, porta il numero di telaio 20069 e n° di motore 20066.Il pilota Massola, purtroppo non termina la corsa, così come le altre due Diatto partite con i piloti Meregalli e Gamboni.

 

Caratteristiche tecniche della Diatto 20S 1922-25

Motore - 4 cilindri in linea di cilindrata 1995, potenza Max 45CV a 2.700 giri/minuto, valvole in testa, un asse a cammes in testa, carburatore Solex, raffreddamento ad acqua.

Trasmissione – Trazione posteriore a cardano ad ingranaggi spiroidali, frizione a disco unico,

cambio a 4 rapporti + rm

Freni – a tamburo anteriori e posteriori con comando a pedali, comando a leva sulla trasmissione.

Sterzo – a vite senza fine e ruota ecoidale.

Sospensioni – Assale anteriore con balestre semiellittiche, post. Con balestra Cantilever

Ruote – cerchi smontabili Rudge Whitworth 820x120

Dimenzioni e pesi – Carreggiata 1.420mm, passo 3.100mm, peso a nudo 900Kg.

Prestazioni – velocità massima 95 Km/h

 

La Diatto è un marchio Torinese ancora vivo. Esiste infatti, la “ Diatto international Lda” con sede in Portogallo, col preciso scopo di realizzare un registro storico delle circa 200 vetture ancora esistenti

 

 

 

 

 

 

Un mio piccolo contributo a non far perder "la memoria storica" della Targa Florio.

Grazie per l'attenzione Salvo Manuli k

Un Grazie a Stefano Gastaldi

[Invité §par706xB]

Alla seconda Targa Florio , quella del 21 aprile1907, il Comitato Panormitan presieduto da Vincenzo Florio , proponeva un biglietto comprendente il viaggio in treno da Palermo a Campofelice e ritorno , l’accesso alle Tribune ed una colazione , basata su te menù in base al prezzo.

Il Menù completo , del prezzo di lire 3, era preparato dal Servizio Gran Caffè del Teatro Massimo , allestito accanto alle Tribune e gestito da Rosario Romeo e Co.

Per chi volesse ripetere un'esperienza unica prenotarsi direttamente al "Sedano Allegro" a Piazza Magione 28 tel. 091 617 72 371 .Prezzo Euro 30,00.

Alla serata parteciperà un giornalista belga , Patrick B. , che verrà per la prima volta in Sicilia sia per conoscerci che per effettuare un tour sulle Madonie. La cena è soltanto un modo per vedersi e non ha nessun valore "politico" e "speculativo" . Chi vuol essere lieto sia.

 

[Invité §don503WG]

Per Parapos

Oggi alla riunione Sisvima ci sarà il sindaco di Cerda che presenterà alcune richieste, con l'acs pro Targa Florio ancora non ho il via libera per presentarne alcune io ma è questione di giorni e risolvero i vari problemi, poi ti chiamo per telefono per parlare del raduno francese non sò se sei al corrente, mi chiedono collabrazione ma non sò il loro programma definitivo poi ne parliamo, lunedì verrà a Cerda RAI 1 per un servizio sulla Targa legato alla storia della crisi Fiat, questo è quanto.

Saluti Antonio

[Invité §TAR516zF]

 

Cari amici del topic e di Don Vincenzo Florio,

lo sapete, ormai da diverse settimane per quanto posso sto cercando di ricomporre all'interno di topic le fotografie che sono state scriteriatamente cancellate.

 

Questa è una di quelle occasioni che mi permette di fare questo .

 

1970 : Il team Porsche si trova in Sicilia per testare la 908/03 in via di definizione e verificare le potenzialità e la guidabilità della 917 da 5 litri sul tortuoso tracciato madonita........

 

 

Conosciamo bene l'ingloriosa fine della 917 rossa , distrutta nel tentativo di superare un camion sulla ss 113....

 

 

Andy Dolermo, titolare della ditta DVA models con la quale Targapedia collabora da circa 2 anni , ha ripreso il modello della 917 test car, correggendolo secondo i nostri suggerimenti.

Ne è uscito fuori questo gioiellino..

 

 

http://www.dvamodels.com/

 

Complimenti Andy !

 

Continua.....

 

[Invité §sho727jx]

 

[Invité §TAR516zF]

 

Per la serie : ogni occasione è buona ( seconda parte )...........

 

Nonostante il 1 maggio 1970 a Floriopoli fossero presenti 4 fiammanti 908/03.........

 

 

....... 1 muletto ..........

 

 

............e la 909 test car,

 

 

la scuderia Porsche per non lasciare nulla all'improvvisazione, tramite il team Austriaco Salzburg portò in Sicilia anche un paio di 917 ...........

 

 

...........iscrivendo alla gara la n.2 con l'equipaggio composto da Vic Elford ed Hans Hermann.............

 

 

.............stesso equipaggio iscritto per sicurezza anche con la 908/03 n.20 .........

 

 

Sicuramente la grossa 917, dalle linee più filanti e dalla livrea molto elegante, focalizzò l'attenzione di chi era presente alle prove, come testimoniano le foto raccolte in questi due anni di topic e che grazie a questa opportunità ritrovano la loro sede naturale......

 

 

........anche il nostro amico Jayephil ha fotografato la 917...

 

 

....della la 917 della scuderia Salzburg esistono anche alcune fotografie sul circuito....

 

 

come è andata il 3 maggio è storia conosciuta, la 917 ritrovò posto sulla bisarca e Vic Elford prese il via con la 908/03 n.20...........

 

 

.............. ma Hans Hermann non riusci a fare neanche un giro.....

 

 

.....ma ritorniamo al nostro Andy Dolermo che grazie alla documentazione raccolta ha realizzato anche la 917 n.2 della scuderia Salzburg , questo il risultato.... direi ottimo !

 

 

http://www.dvamodels.com/

 

Complimenti Andy !

 

Per i più esigenti su http://www.targapedia.com/photogallery/TargaFlorio/1970/TARGA%20FLORIO%201970%20-%20PORSCHE/index.html la photogallery completa delle Porsche alla Targa del 1970 .

 

 

.... si....anche Vittorio Giordano quel giorno era a Floriopoli ...

 

[Invité §TAR516zF]

 

Oggi pomeriggio ho mantenuto fede ad una promessa fatta all'amico argentino dottcisitalia !

 

In compagnia di Shortleg sono andato in via Bonanno ripercorrendo la strada della memoria.....

 

 

10 aprile 1950 Tazio Nuvolari sulla Cisitalia Abarth 204 S alla partenza della Palermo-Monte Pellegrino ***

 

in via Pietro Bonanno , all'inizio del lungo il rettilineo dove prendeva il via la gara in salita voluta da Don Vincenzo Florio, il 28 aprile 1996 il Veteran Car Club Panormus fece murare questa lapide a memoria dell'ultima partenza del Campione dei Campioni Tazio Nuvolari....

 

 

 

 

 

La Targa caro Sergio è ancora al suo posto, onestamente ti devo dire che forse il grande Nivola avrebbe meritato qualcosa di più , ma penso pure che se fino ad oggi a Palermo non c'è nè una pietra nè una via che ricorda Don Vincenzo Florio, almeno per opera spontanea di un club di appassionati esiste una targa seminascosta ma collocata nel posto corretto, che ricorda Nuvolari....

 

 

 

 

Caro dottcisitalia da quando abbiamo iniziato a scrivere queste 1000 pagine io e gli amici di questo topic non ci siamo limitati al racconto , alle chiacchiere o alle riunioni in pizzeria. Qualcosa è stato fatto e qualcosa di molto ambizioso si sta poco a poco e con non poca fatica, finalmente concretizzando.

 

Sarà con enorme piacere che ci faremo fotografare insieme a te e alla tua Cisitalia ai piedi del Monte Pellegrino

 

 

 

*** la lapide riporta due errori : l'anno di nascita di Nuvolari (1892) e la data della corsa (10 aprile)

 

A presto !

 

enzomanz 6 dottcisitalia

[Invité §tar086XR]

Buona sera vorrei fare una piccola precisazione per quanto riguarda il

motore Fiat 8V,ripulito dal mio amico Ing. Genchi,questo motore appartiene alla collezione del Dip. di Ing. dei Trasporti,collezione che

comprende anche un motore Fiat Balilla nuovo oltre ad altri pezzi di

pertinenza ferroviaria, per problemi di spazio rimase a lungo dimenticato

fino a quando per l'Università apre le porte io ed un mio collega non

tirammo fuori dall'abbandono non meno di 15 motori aeronautici ed

automobilistici eliche della 1ma guerra mondiale (Ducrot Florio?) ed

un vero gioiello,un Fiat G59 4B un caccia della seconda guerra mondiale

con motore Rolls Roice Merlin 12 cil. unico esemplare biposto esistente.

Purtroppo non trovammo più traccia di un motore Isotta Fraschini di

un'Aurelia B20 di cui conosco numero di telaio e di targa e di un 12 cilindri Ferrari che nei circa 40 anni di lavoro all'università non ho mai

visto. La mia precisazione non vuole togliere ne tantomeno sminuire

il lavoro del mio amico Ing.Genchi fatto più con il cuore e una genuina

passione che per altro scopo,e vi invito a visitare questo laboratorio

perchè ci sono delle vere rarità tutte tirate a lucido da Genchi,per

quanto riguarda la collaborazione con l'esterno una per tutte,si dice

che negli anni 70 si sperimentava da quelle parti un motore che andava

ad acqua poi vennero dei tizi vestiti come i Blus Brother e si portarono tutto, ma questa e un'altra storia o ........fantasia metropolitana..!!

 

Andrea Oliveri Targamaniac.

 

[Invité §TAR516zF]

Buona sera vorrei fare una piccola precisazione...

 

 

Anche se la giornata è stata sciutta e soleggiata , sapevo che con il post su motori e università saresti uscito fuori...

 

complimenti per il corretto uso della grammatica italiana

 

Targamaniac.... ovvero c'è sempre... ma non si vede......

 

[Invité §sho727jx]

 

Cambio palla...e cambio campo... continuando con...

 

 

 

Nel '56 esordisce "Ivanhoe" (Pietro Laureati) più volte protagonista alla Targa

 

qui nel '59 su A.R.Giulietta sprint

 

e nel '61 in coppia con Facetti sull'A.R.Giulietta SZ

 

Nel '57 troviamo un gruppo non identificato...

 

"gatto"

"hans"

"luan"

"sebastian"

 

Nel '58 "Nessuno" (Ernesto Dagnino) con Todaro su A.R.Giulietta sprint

 

 

e "Pegaso" (Sergio Bettoja) altro protagonista in diverse edizioni

 

qui sempre nel '58 con Feroldi su A.R.Giulietta SZ

 

con Sepe nel '60 su A.R.Giulietta SZ

 

e nel '65 con Casoni e De Adamich su Ferrari 250 LM

 

Nel '59 Vaccarella fa coppia con "Solimecos" (Giuseppe Alotta) su Maserati

 

 

 

Nel '60 una coppia di pseudo..."Aldebaran" (Checco D'Angelo) ed "Emanuele" (non identificato)

 

su A.R.Giulietta sprint

 

poi ancora "Kim" (Sergio Pedretti)

 

qui con Thiele su A.R.Giulietta SZ

 

 

"Sagittario" (non identificato) in coppia con "Pegaso" (Bettoja) su A.R.Giulietta SS

 

 

"Dracula" (non ident.) con Samonà su A.R.Giulietta SVZ

 

 

"Saica" (non ident.) con Taormina su A.R.Giulietta SVZ

potrebbe trattarsi di Tacci, abituale compagno di Taormina ?

 

caccia ai nominativi in azzurro...

 

CONTINUA

 

 

 

[Invité §tar086XR]

Oggi la giornata era soleggiata ed è risaputo che con il sole escono i

"CRASTUNA"...ciao Enzimanzisdi!

tuo afffezzzionatisssimo Targamaniac!

[Invité §sho727jx]

Buona sera vorrei fare una piccola precisazione per quanto riguarda il

motore Fiat 8V,ripulito dal mio amico Ing. Genchi,..................

.............................

La mia precisazione non vuole togliere ne tantomeno sminuire

il lavoro del mio amico Ing.Genchi ..................

 

Andrea Oliveri Targamaniac.

 

 

 

ma questo Ing.Genchi...è amico tuo...o amico degli amici della Targa Florio ?

[Invité §tar086XR]

Shorty io lo conosco da diversi anni,altro non saprei dirti comunque domani lo vedo per motivi di lavoro.

buona notte!! Andrea

[Invité §gul026Kg]

targamaniac, sei un grande!

[bepvit]

...e anche un grosso!

 

Scherzo, grazie anche per questi contributi....

[bepvit]

Oggi un po' di febbre, ma perlomeno ho il tempo di completare un "lavoro"...

 

FOR FOREIGN FRIENDS: THE ALFA ROMEO 33 AND THE TARGA FLORIO: A LONG, TORMENTED LOVE STORY (FINAL PART)

 

You can find part one and two on page 993, and part three on page 998.

 

1973

During the spring, the new Alfa Romeo’s weapon was ready: the “33TT12” (33 - Telaio Tubolare – 12 cylinders). The new engine was a flat-12 (otherwise nicknamed “boxer”) very similar to the Ferrari’s one, but perhaps even more powerful (ca 500 hp). The quite conventional tubular frame was dressed with a new, fascinating body, very advanced from the aerodynamic point of view. A beautiful car, that was to be developed during the season. No victories in that year, while the World Championship was contended between Ferrari and Matra, as the French team had decided to challenge the Prancing Horse in the whole season. A challenge they achieved eventually to win.

For Alfa Romeo, the Targa Florio was once again the only chance to get a full result, and once again this opportunity was missed. Matra didn’t entered the Targa, while Ferrari sent a complete team with two cars (that year they needed to get championship points at Targa, much more than in ’72…), entrusted to Merzario-Vaccarella and Ickx-Redman. Two cars also for Alfa, two new 33TT12 for DeAdamich-Stommelen (#6) and for an all-new crew, made by Clay Regazzoni, the F1 ace, and Carlo Facetti, a good professional sport- and touring cars’ driver (#7). Porsche was back in Sicily too, with official Martini Team, entering three Carreras 2.9 RSR, that, despite their body, were entered in Sport 3-litre class. And there was also the official Marlboro-Lancia team, with a single example of their newborn, Ferrari Dino engined, Stratos. However, it was clear that the victory was a question between Alfa and Ferrari, as their performances were much higher than Porsche and Lancia. But only one Alfa started, as Regazzoni, that was awfully fast, pushed too hard and destroyed his 33 near Bivio Polizzi in practice. The Ferraris had an impressive start and they seemed able to dominate the race, but Merzario had a puncture at the end of first lap, got to change the tire, and had to retire at the beginning of third lap, due to a broken driveshaft. In the same lap Ickx, as he had already done in practice, went off. So, De Adamich and Stommelen were comfortably leading with a six minutes (!) advantage during the fourth lap. But De Adamich, misunderstanding a gentleman driver’s manoeuvre, crashed with him and was out too. After four of the eleven laps there were no works Ferraris neither Alfas in the race. It became a seven laps walk for the Porsche, that placed two works cars on the podium (Muller-Van Lennep winners, Kinnunen-Haldi third), and a great day also for Lancia, with their only Stratos finishing second. This was the last World Targa Florio, the end of a myth…the race had to continue for only four more years, as a national event, but nothing could have been like before…

 

No more significant results in ’73 for Alfa, but intense improving and developing work.

 

1974 could have been Alfa’s year, as the 33TT12 was ready to defy Matras in the World Championship (Ferrari definitively withdrew from endurance races at the end of ’73). The first race of the year, Monza 1000 kms, was in fact the first victory, but in the following months, the petroleum crisis and the workers’ strikes in the road cars’ factories, as well as some changings in Alfa’s management, led to reduce and then to definitively stop racing activities at the end of the year. Thus, no cars were entered at Targa. While Matra celebrated the second world title, the 33TT12s were sadly left to take dust in some Alfa Romeo’s warehouse. Maybe one of them could have been exposed at Arese’s Museum…

 

1975

The Manufacturer’s World Championship appeared to be a minor edition: two-times World Champion Matra-Simca had retired; its place was taken by the new Alpine-Renault Turbo, at its debut: it was very fast, but nothing was known about its reliability; the other contenders were the ’73 Mirage-Fords, slightly updated, now in Georg Loos’ Gelo Racing Team colours, some privateers’ Porsches 908 Turbo, Ligier’s berlinettas with Cosworth engine, and some Lolas, Cosworth-engined too. But a miracle had to come: a former Porsche driver, the German Willy Khausen, decided to create his own racing team to compete in the championship; knowing the 33s’ destiny and their potential, he proposed to Alfa Romeo to co-operate: he could race their cars with his team, leaving technical direction to Autodelta's Ing. Carlo Chiti. Alfa accepted and a triumphal season was the result: the 33TT12 won the Championship winning all the races, except the first (Daytona 24 hours, where they didn’t entered) and the second (Mugello race, won by Alpine Renault).

 

In july, Alfa Romeo was already World Champion and thus, in order to celebrate this victory, Autodelta sent two cars in Sicily to be raced at Targa Florio, one for local hero Vaccarella (whom had already retired from racing, he came back only for this race) and Alfa’s number one driver and Targa’s veteran Arturo Merzario (#1) and the other for Mario Casoni (whom normally drove a 908 Porsche Turbo in that season) and Alfa Romeo’s tester Spartaco Dini. This was already only a national race, and the contenders were mostly gentlemen drivers on 2-litre sport cars. Casoni immediately retired during the first half of the first lap due to a mechanical problem, but for the aces Vaccarella and Merzario it was a comfortable and triumphal ride. In this way, Nino Vaccarella could reach Umberto Maglioli and Olivier Gendebien at three victories score.

 

Here ends the love story between Targa Florio and Alfa Romeo 33. The ultimate version of the car, the 33SC12 (33 – “SCatolato”, i.e. monocoque frame – 12 cyl.), equipped with a new frame, but powered by the same engine and dressed by a very similar body as the 33TT12, won again the Sport cars World Championship in 1977, and so ended its long and glorious career.

[bepvit]

Postando quest'ultima parte della storia della 33 alla Targa, ho riguardato bene la foto di Vaccarella che passa dentro Collesano nel '75....

..che malinconia! Pochi sparuti spettatori....sarà anche stata una foto fatta in prova, ma sono pochi anche in qual caso....che errore è stato far agonizzare la gara per altri quattro anni....certo, il Professore non avrebbe ottenuto la sua terza vittoria, ma non credo che egli stesso ne abbia un gran ricordo...

[bepvit]

Bene, io ho la febbre e ho un po' più di tempo, ma gli altri....dove siete finiti? Ehi, c'è nessuuuunoo?....

 

Vabbè, pazienza...oggi, riordinando i miei file Targa, ho scovato un magnifico racconto che Paolo Monello (Paolo, dove sei...perchè non ti si legge più? Ti sei offeso anche tu? Ti sei stancato e nauseato di certe assurde beghe? In questo secondo caso ti do ragione, ma peccato...) aveva postato molto tempo fa...si tratta di una narrazione di ciò che rappresentava il passaggio del Giro di Sicilia nei piccoli centri dell'entroterra siciliano nel dopoguerra...l'avevo tradotto in inglese al 90% e poi messo da parte...oggi ho tradotto il rimanente 10% e mi permetto di postarlo...sperando che Paolo ci legga e tragga spunto per intervenire di nuovo...Shortleg, lo so, è Giro di Sicilia, ma soprattutto nel dopoguerra coincideva con la Targa...

 

FOR FOREIGN FRIENDS: this is the translation of a Paolo Monello's account on what the Giro di Sicilia was for the little inner Sicily's towns in the post-war years. I apologize for the English, as the original text was in a very stylish Italian...

 

The race obviously started from Palermo, at midnight plus one minute. The first entrant carried his starting time in his race number: 001. And so on, with the same system used for Mille Miglia. So, the drivers began their race in the night. This difficult alone made them special people at our eyes, gifted with courage and adventure spirit.

 

At that time, I lived in a town in the Ragusa province , Comiso, placed at almost half course. The drivers began to pass from a quarter to seven a.m., and the passing continued for the great part of the morning, almost until eleven. They called at Comiso still almost in the same starting order: overtaking was rare, more frequent were the duels between two cars of the same class that had started with an only one minute interval. After the Second World War the Giro di Sicilia had a counterclockwise development. Thus, from Palermo it was directed towards Trapani; it called at Agrigento, Caltanissetta, Enna, then it pointed again towards the Mediterranean coast (Gela) and from there it passed through the East provinces (Ragusa , Siracusa, Catania, Messina) to come back to Palermo, where it ended. The course was 1088 kms long and moved on the very winding roads built during the Fascism, narrow, cambered and revised numberless times as best as possible. Despite the poor course’s conditions, in the last editions the best drivers achieved to complete the race in around ten hours, with a mean speed of one hundred kms per hour. Still today a similar performance appears to be simply incredible. For certain, the drivers of that time were extraordinarily gifted, not only from the technical, but also from the physical and psychic point of view. For us, the most exciting part of the race was to wait and recognize the premonitory signs that reported the arrival of the “real” race cars: the Sports.

 

Just think that our town developed on the first slopes of Iblei mountains. We were in a more elevated position if compared to the near plain from where the entrants came, at the end of very long straights. From our point of view, a balcony, to take the first “signs”, the first clues that heralded the arrival of the great drivers and their “furies”, it was almost like immerse ourselves in the race.

 

The first sounds were almost faint: little ambiguous signs, almost insignificant: a very short buzzing. They came from the end of the plain, then were repeated with bigger intensity, but they were still monochord. There was no certainty about their nature. At last, once the sound had overcome the natural obstacles that prevented it to come to us clear and distinct, and moreover for enough time, the sequence assumed clear features: a driver was coming. In a few instants matter we would get where he was with his car. In fact that crescendo assumed the features of a deep and piercing sound, typical of an hardly exploited engine, and through its intensity variations the driver’s (or was he an orchestra conductor?) maneuvers could be detected. It vanished for a while, but soon came back peremptory and sturdy leaving us the harmony of a brutal gear descent: The driver was on the “s” that jumped over the railroad and he prepared to come into the town. Our state of mind was the one of someone expecting for an explosion, as if the braking and the necessary slowing imposed by the road’s development were a forced and hardly borne renunciation to the scream, and the car and its driver expected to immediately recover the correct relation with the silence, ripped , torn, annihilated. Furiously they turned into the corner that preceded the entry in the town and there “the God’s wrath” were unchained with a rising intensity that reminded of ancient grudges in their ruthless and sudden spread. The sharp gear changing sequence again (this time going up): second, third, fourth…

 

As mastered by demons the car attacked with full throttle the climb towards the square, it turned before left, then right, then it turned into a climbing stretch with a very slippery cobblestone paving, that didn’t slowed his pace. The rumble at that point not only told us about the peremptory gear changes that the driving “maestro” imposed to his car, but by jumping on the buildings’ façades, by penetrating in the little side roads, like storming waves brought down itself on us, coming as it was divided and multiplied. We didn’t know if it was a single car, or two, or three! We were assaulted by that monstrous and brutal whirl, and our surrender was complete. All was vibrating: the windows’ glasses, the deep of our chest; the people along the road fluttered and, with our releasing scream, the red car, incredibly low, glued to the ground, appeared for few instants in a flash of lights. Kept at bay by its driver, bended right side as well as his mate, it ran through the last corner in second gear and, once again aligned, it assaulted the climb that brought outside the town, towards Ragusa’s mountains, with renewed and furious angers, until it disappeared upside, at road’s summit.

 

In this way the “Giro” passed through the little towns, in which the daily soundtrack was made by the rhythmical pace of donkeys and mules pulling carts, or by the voice of the peddlers, whose “litanies” announced their presence and their goods: fruits, vegetables, salt, fresh sheep cheese. The “Giro” passed on Sunday and the people dressed his best to attend an event that they felt as a magnificent one. It was like a dream coming true. If the Targa could have eight hundred thousand people around his circuit, many more were along the Giro’s course. The “Gazzettino di Sicilia”, the daily regional radio-journal, at four p.m. revealed the winners’ names. Pino Fondi in the title of his book on the “Giro” describes it as "mythic". He couldn’t find a better adjective.

 

By Paolo Monello - Translation by Beppe Vitale

 

[Invité §TAR516zF]

...By Paolo Monello - Translation by Beppe Vitale

 

[Invité §TAR516zF]

2008 - Goodwood Jack Wheeler e John Phillips

 

Cari amici del topic e, così mi scrive il nostro amico John Pilllips.....

 

Ciao Enzo,

 

Grazie per i vostri commenti per le foto alla Targa Florio (La corsa più grande del mondo!)

Ho ancora le foto della Targa 1971, '72, e '73 da mettere su YouTube

 

Antonino Venturella ha una copia del DVD con tutte le gare che Jack e Martin hanno fatto tra il 1966 e 1973

 

Se volete ve ne mando una copia per Targapedia ed il vostro topic.

 

Corriamo con lo Sprite a Goodwood Revival di nuovo a settembre e forse porteremo la vettura al Mugello Revival nel mese di giugno!

 

Cordiali saluti,

 

John

 

1968 - Jack Wheeler

 

1968 - Jack Wheeler e Martin Davidson

 

Hello John, we hope to meet soon you , John and Martin in Sicily in the new Floriopoli.

Your Friends of the Forum TARGA FLORIO and Targapedia

 

***Per Maxtheboss : sono persone da contattare al più presto. !!!!

 

[Invité §sho727jx]

Bene, io ho la febbre e ho un po' più di tempo, ma gli altri....dove siete finiti? Ehi, c'è nessuuuunoo?....

 

...sperando che Paolo ci legga e tragga spunto per intervenire di nuovo...Shortleg, lo so, è Giro di Sicilia, ma soprattutto nel dopoguerra coincideva con la Targa...

.....................

 

 

 

Adesso che hai la febbre ti rendi conto, prestando un pò di attenzione al topic..., in quale piazza deserta si esibiscano Otto e Barnelli...!

Se si esorta ad un minimo di collaborazione, è per evitare monologhi o al massimo duetti...

 

Quanto al Giro di Sicilia, vabbè che hai la febbre..., ma come hai visto l'ho proposto su questo topic e poi riportato su "non solo targa"; ma al Giro spetta questo "palcoscenico" in quanto "figlio" diretto di Don Vincenzo, nonchè spesso alternativa alla Targa, della quale ne ha permesso la continuità.

 

Anch'io ho pensato spesso a Paolo; mi aveva promesso che si sarebbe fatto vivo, ma...

Spero non sia successo nulla di grave e soprattutto che stia in buona salute

 

[Invité §sho727jx]

........................

Corriamo con lo Sprite a Goodwood Revival di nuovo a settembre e forse porteremo la vettura al Mugello Revival nel mese di giugno!

 

Cordiali saluti,

 

John[/#0000FF][/b][/i]

..................

 

 

E già...! E qui si mastica amaro e si morde il freno...fra un blà blà e l'altro...!

 

"...nel riverire, nel ringraziare, tutti gli artefici del girotondo intorno al letto di un moribondo..." (Fabrizio de Andrè)

 

[Invité §gul026Kg]

su non solo targa la foto del mio gamma tutto restaurato, un anno di fatica e piccioli...per i bikers del forum...bepvit, matteo e fofaus...

[Invité §bep134Bm]

 

IN ONORE DI VICENZO FLORIO

 

 

ANCORA UN ARTICOLO CHE DIMOSTRA QUANTO LA TARGA FLORIO SIA RIMASTA NEL CUORE DI TANTI

 

ECCO COSA RIPORTA LA RIVISTA

 

 

CON UN SERVIZIO DI TRE PAGINE DEDICATO ALLA MOSTRA/CONVEGNO ORGANIZZATA DAL GALLEGO HISTORIC CLUB ASSIEME ALL'ASSOCIAZIONE AMICI DELLA TARGA FLORIO

 

 

 

 

L'articolo completo lo troverete sul blog "I PILOTI DELLA TARGA FLORIO"

beppe

[Invité §sho727jx]

 

Continuiamo con i piloti mascherati...

 

 

 

Nel '61 una coppia mascherata "kim" (Sergio Pedretti) e "Tom" (Franco Baroni)

 

su A.R.Giulietta SZ

 

"Sand" (Vincenzo Arena)...anche se nutro qualche dubbio in quanto "sand" significa...sabbia (altro noto pilota)

 

qui con Coco su A.R.Giulietta SZ, l'auto prediletta dei piloti mascherati... a quanto pare...

 

Sempre nel '61 incontriamo "Rimsky" (forse Giorgio Rivola)

 

quindi "Comer" e "Pat Garrett" (non identificati)

 

Nel '62 "Hermes", "Nike"e "Yuri" (non identificati)

 

qui "Nike" ed "Hermes" in coppia, indovinate su che vettura...?

 

"Zerimar" (Giuseppe Pirrone)

 

qui con Rigano (solita Alfa)

 

"Kinder" (forse Carlo Facetti ?)

 

con Cesare Fiorio su Lancia Flaminia SZ

 

CONTINUA

[Invité §bep134Bm]

UNA BREVE CONSIDERAZIONE .... ANZI DUE.

 

QUALCUNO ALL'UNIVERSITA' SICURAMENTE VEDEVA DEI GIOIELLI DELLA MECCANICA RIDOTTI NELLE CONDIZIONI MOSTRATE DALLA FOTO CHE SEGUE ..... E NON MUOVEVA UN DITO....

 

 

...... QUALCUN'ALTRO INVECE HA PRESO QUEI GIOIELLI ED HA RESTITUITO LORO DIGNITA'

 

 

QUESTA STORIA, CHE ERA COMINCIATA MALE, E' FINITA BENE... ANZI NO: FINIRA' ANCHE MEGLIO !

 

 

UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE VA RIVOLTO ALL'AMICO ING. GENCHI PER AVERE RESTAURATO UN MOTORE DINO FERRARI CHE, RICORDO, EQUIPAGGIAVA LA STRATOS.

 

beppe

 

 

[Invité §bep134Bm]

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/574827/670_0_1135350_210564.jpg

 

IN ONORE DI VICENZO FLORIO

 

 

ANCORA UN ARTICOLO CHE DIMOSTRA QUANTO LA TARGA FLORIO SIA RIMASTA NEL CUORE DI TANTI

 

ECCO COSA RIPORTA LA RIVISTA

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/574827/Testata%20auto%20d%27epoca.jpg

 

CON UN SERVIZIO DI TRE PAGINE DEDICATO ALLA MOSTRA/CONVEGNO ORGANIZZATA DAL GALLEGO HISTORIC CLUB ASSIEME ALL'ASSOCIAZIONE AMICI DELLA TARGA FLORIO

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/574827/TavoloGallego.jpg

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/574827/PaginaAutodEpoca1.jpg

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/574827/Pagina%20Auto%20d%27Epoca.jpg

 

L'articolo completo lo troverete sul blog "I PILOTI DELLA TARGA FLORIO"

beppe

 

 

DIMENTICAVO DI AGGIUNGERE

 

 

 

[Invité §don503WG]

Nell'articolo mancano due nomi, sarà stata una svista di Pantano, erano presenti Ignazio Capuano e Joe Anastasi di Malta venuto di proposito per l'occasione.

[Invité §tar086XR]

Buon pomeriggio,il motore Dino Fiat della foto postata da Beppe 45 è

stato salvato insieme ai quattro fratelli gemelli (come i manzbrother)

dal sottoscritto nel lontano 1975 da una rottamazione selvaggia che era

conseguenza della fine di un progetto ambizioso che ha visto l'Istituto

di Ingegneria Aeronautica proiettato in campo scientifico ai massimi

livelli nella costruzione di un veicolo a cuscino d'aria e propulsione

ad induzione lineare,il motore in questione con altri tre fratelli lo feci portare presso il laboratorio di macchine che aveva un magazzino in

disuso con una miriade di pezzi meccanici e motori completi in stato di

abbandono.Il quarto motore Dino lo tenni nel mio laboratorio presso

l'istituto di Aeronautica perchè più prezioso ,perchè completo di cambio, con condoti lucidati valvole speciali e scarichi corti che al banco

liberavano fiammate incredibili questo lavoro fu fatto su nostra richiesta

a Maranello tanto che sul basamento si può ancora leggere il timbro

Ferrari Modena.La scelta cadde sui Dino perchè si ritenne più idoneo

rispetto al motore Alfa Romeo 33 stradale che eqiupaggiava la Montreal

Un giovane targamaniac allora passò ore ed ore al banco prova per i test,tra i vari esperimenti provammo a sovralimentare il Dino prelevando

una presa di pressione dal cuscino d'aria e sigillando i carburatori in una

scatola di metallo avvitata sopra di essi.Negli anni 80 per l'Università

apre le porte io con un collega recuperammo in giro tutto quello che

somigliava ad un motore e costruendo tutti i supporti ex novo (tutti i

motori erano poggiati a terra sporchi con 30 anni di polvere addosso)

ripuliti lavati e in alcuni casi ricomposti furono visti da oltre 5000

visitatori che allora affollarono il laboratorio di Ingegneria Aeronautica

di cui nel frattempo ero diventato responsabile e direttore.Finita la

manifestazione dopo qualche tempo i vari cimeli furono reclamati dai

leggittimi proprietari e ripiombarono nell'oblio accantonati in fondo

a un magazzino,per fortuna il piccolo(giovane)ing.Genchi li ha ripuliti

rendendoli fruibili,la foto che Beppe 45 ha postato con dei motori ancora allo stato di abbandono e dei giorni nostri essendo quello un

angolo del laboratorio che ospita la collezione del DIMA.

Vedi Beppe45 a volte per fare qual'cosa di buono ci si scontra con la

mentalità di chi solo per il gusto di osteggiare o per chissà quale

motivo dice NO! a noi tra il 1970 ed il 1975 e successo questo,ed il

Direttore di allora fu costretto a chiudere il progetto e rottamare lo

IAP 3 veicolo a cuscino d'aria e propulsione magnetica alimentata da 4 Dino Fiat che al banco prova aveva dato spunti di oltre 400 Km orari.

Purtroppo e la nostra cieca e bieca mentalità,e la stessa cosa di

Floriopoli ci vuole poco ma veramente poco per ridare dignità alle tribune

ma come vedi la palla e passata di mano ma la foglia non si muove.

per la precisione Targamaniac Andrea

P.S. Il Dino Ferrari si trova attualmente presso il laboratorio di Aeronautica, io no! il motivo? quello di sopra!!!

[Invité §emi856gb]

Rievochiamo una super signora macchina poco citata, La Lancia (in particolara la Flavia), poi in questo articolo sottolinea la sua presenza alla Targa Florio nel 1964, vediamo di scovare qualche foto, da pure il numero di gara (182) XD

 

[Invité §cum834Wc]

 

 

 

Salve a tutti cari amici del forum...oggi vista la giornata tipicamente invernale mi ritrovo al solito mio posto di combattimento e modellisticamente parlando vi voglio riportare qualche anno indietro nel tempo...

 

 

Nell'ormai lontano 1973 un grande uomo dai capelli bianchi...detto anche penna bianca o "il mago" si presentò a floriopoli con una strana vettura iscritta nella categoria sport prototipi 2000.

 

 

 

Momo Moretti aveva vagliato l'idea di modificare dei telai di prototipo di provenienza Ferrari da utilizzare in America credo... se qualcuno di voi conosce in maniera corretta la storia mi voglia perdonare eventuali caz..te.....!!

 

 

 

per l'esattezza quella in secondo piano nella foto,fu "requisita"dal grande Virgilio,che vista la buona base decise di motorizzarla Opel....montando il due litri della GT 1900 unità questa dalla quale il Mago tirò fuori parecchi cavalli,adottando l'inezione e un sistema di accenzione innovativo, così come lo erano le sospensioni idrauliche che equipaggiavano il telaio....una specie di sospensione attiva primordiale, dalla quale ne uscì fuori in seguito abbandonando il telaio.....

 

 

La vettura con un nuovo vestitino si presentò così alle verifiche della 57^ Targa Florio con i piloti Pino Pica e Giorgio Cucc.....scusate Giorgio Pianta...due manici davvero di rilievo all'epoca...

 

 

 

Particolarmente caratteristica per via della scelta azzardata del preparatore colorata con gusto...fatta a mo di prototipo 2000 che all'epoca erano diffusissimi non mi sono fatto scappare l'occasione di provare a costruire di sana pianta il modellino.....spinto anche da una specie di benevola sfida accesa da Enzomanz con la postata del modello in possesso di un collezionista madonita da Enzomanz stesso costruito....

 

La mia avventura comincia così...

 

 

Un pezzo di plastica ricavata con utilizzo di stucco e resina affinchè la lavorazione potesse avvenire con più rapidità...

 

 

 

 

Fatta la prima mi accorsi che era troppo stretta e corta....e come si nota in foto l'ho allargata e allungata con le proporzioni tirate fuori pateticamente dalle foto....

 

I risultati subito incoraggianti mi fecero proseguire nell'intento...con non poche problematiche....una delle tante la verniciatura ....

 

Stucco e resina a volte non legano e facendo strane reazioni rigettano le vernici...

 

 

 

 

Ciò nonostante non ho mollato, con grande sacrificio eccomi arrivato a queso punto...

 

 

Il posto di guida è stato recuperato da un vecchio modello di Record...(molti ricorderanno queste straordinarie scatole di montaggio che hanno riempito le bacheche a migliaia di appassionati di modellismo), che riproduceva la Ferrari Dino 206.

 

 

Interamente rimaneggiato più volte alla fine il modello si presenta abbastanza decente...lo specchietto retrovisore nella realtà così vistoso è stato ricavato da un pezzetto di resina di risulta...per via del fatto che in campo modellistico non si butta nulla...tutto può servire per fare questo o quell'altro...

 

 

 

Una delle pecche del modello sono purtroppo i cerchi, non avendo beccato una foto dico una ...della vettura in targa con una vista in dettaglio, ho dovuto fare di fantasia,costruendo da zero gli anteriori, e in parte i posteriori adottando una pastiglia fotoincisa ricavata da un kit messo a disposizione dal nostro amico modellista Daniele Alaimo a cui vanno i miei doverosi ringraziamenti.

 

 

Come al solito la parte più divertente è stata la costruzione dell'intera meccanica, con l'aiuto di plasticard, filo d'ottone, alluminio tornito sono riuscito a tirare fuori ...molto artigianalmente la parte posteriore del modello,con un gran cxuxlxox...ho azzeccato la giusta forma dello scarico,a cui devo dire con disappunto manca il foro centrale, che avrebbe dato un po di realismo in più ...di buon impegno è stato realizzare gli scarichi a vista da sopra la fessura del cofano posteriore appositamente aperta per dare sfogo all'aria calda creata dai collettori incandescenti...

 

 

come si nota dalle foto per creare il classico bicolore Conrero ho dovuto mascherare il modello non molto complesso in effetti ma mediamente impegnativo.

 

Qualche decals rubacchiata qua e la per completare il tutto,

 

 

 

 

il kit cinture di sicurezza di Stefano Adami, l'estintore...non può mancare...paraboline in acetato di zio Pierino... il mio fornitore di fiducia di prodotti ortofrutta....

 

La vettura fu ritirata dallo stesso Virgilio Conrero, che al primo stop per rifornire chiacchierando con Pino Pica si rese conto strappando a detta dei presenti i cavi delle candele che le sospenzioni troppo avveniristiche era meglio farle fare ai tecnici di F1 qualche anno più in la....

 

per finire i ringraziamenti a tutti i soliti amici che mi hanno aiutato, consigliato, e sorretto nei momenti di grande sconforto modellistico....

 

Dimenticavo...roll bar in ottone saldato...come detto in altre occasioni putemu capputtari pibberu....!!!

 

 

[Invité §TAR516zF]

 

 

TOINE HEZEMANS

 

 

Toine Hezemans nato il 14 aprile 1943 a Eindhoven

 

E' stato campione europeo Turismo 1970 con l'Alfa Romeo

 

1970 Zandvoort

 

Toine Hezemans vince il Campionato europeo Turismo con la nuova 1750 GTAm, derivata dal modello di serie 1750 GT Veloce (la A sta per alleggerita e la m per maggiorata perché dotata di motore 2 litri).

L'aspetto della vettura è molto grintoso, soprattutto per i vistosi rigonfiamenti dei passaruota, necessari per alloggiare i grandi pneumatici da pista. Alcuni elementi della carrozzeria sono di materiale plastico e i cristalli laterali di plexiglas. Il motore, un due litri a iniezione e doppia accensione, conserva il basamento della 1750 GT Veloce, ma ha le canne dei cilindri maggiorate, i pistoni modificati e la testata con camere di scoppio di nuova foggia. Nel 1970 la 1750 GTAm si classifica prima assoluta con Toine Hezemans a Monza e a Brno.

In altre tre occasioni è seconda dietro a vetture di cilindrata nettamente superiore (BMW tre litri o Chevrolet Camaro cinque litri)

Con una vittoria assoluta e altre cinque nella divisione fino a 2000 cm3, la 2000 GTAm continua a essere grande protagonista dell'"Europeo" 1971, anno in cui l'Alfa Romeo si aggiudica il titolo costruttori con la più piccola GTA 1300 Junior.

 

1970 Zandvoort - Toine Hezemans e Gianluigi Picchi

 

1971 Monza

 

1972 Jarama - Toine Hezemans e Gjis Van Lennep

 

 

1970 • Campionato Europeo Turismo - Campionato Europeo Turismo 2° Div.

1971 • Campionato Europeo Turismo Costruttori - Campionato Europeo Turismo 2° Div. - Campionato USA Condutori Seca CI. C - Campionato Olandese Turismo - Campionato Austriaco Turismo Speciale

1972 • Campionato Europeo Turismo Costruttori - Campionato europeo Turismo 2° Div.

 

 

Hezemans bisserà il successo nel 1973 con la BMW 3.0 CS .

 

1973 Spa - Toine Hezemans e Dieter Quester

 

Alla fine del 1973 ha corso insieme ad Allan Moffat con la Ford Capri RS 2600 del team Ford di Colonia il Tourist Trophy Fuji in Giappone .

Toine in questa gara che prevedeva una partenza in stile Le Mans dovee copilota doveva correre attraverso la la pista e toccare la macchina,

prima che il suo compagno potesse partire, non ha atteso che Allan toccasse la vettura , subendo uno stop and go di penalizzazione.

Dopo 34 giri dopo una entusiasmante rimonta che lo aveva portato al 3° posto è stato fermato da un problema meccanico, mentre la seconda Capri vinceva la gara.

 

 

A Jarama nel 1974 è stato primo con la Ford Capri e secondo posto assoluto su una Escort vincendo entrambe le classi !

 

George Loos lo ha voluto nel 1975 e nel 1976 per il suo Gelo Racing Team per correre nel campionato europeo in GT con la Porsche Carrera RSR. Toine Hezemans nel 75 è salito sul podio 4 volte e finendo terzo in campionato.

 

1975 Le Mans - Toine Hezemans e Gjis Van Lennep

 

Nel 1976 ha preso punti in tutte e sette le gare.

 

1976 Nurburgring

 

Nel 1969 corre insieme al suo connazionale Van Lennep per la scuderia Abarth con la Fiat Abarth 2000 S

Nel 1971 ha corso al Des Dunes Trophy a Zandvoort e a Barcellona per la scuderia Osella con una Chevron B19 motorizzata Abarth In ambedue le gare pur ottendo la pole position non ha concluso .

 

1971 Zandvoort - Copyright Jan Borsboom

 

 

1971 Nurburgring - Toine Hezemans e Nino Vaccarella con l'Ingegnere Carlo Chiti

 

Toine Hezemnas è stato pilota ufficiale della scuderia Autodelta Alfa Romeo dal 1970 al 1972 per il Campionato Mondiale Marche

 

1970 in coppia con Masten Gregory

 

Sebring

 

Targa Florio

 

 

1971 in coppia con Nino Vaccarella

 

Sebring

 

Nurburgring

 

Targa Florio

 

Dell'edizione del 1971 tutti ricordiamo di avere tenuto il fiato sospeso per fino a quando Vic Elford e la sua Porsche non sono stati costretti al ritiro

 

 

 

1972 in coppia con Nino Vaccarella

 

Sebring

 

ed in coppia con Andrea De Adamich

 

 

Di tutto rispetto il suo palmares in Targa Florio , un ritiro ('70) , un 3° posto ('72) e la vittoria del 1971 della quale sicuramente Toine sara sempre grato al Professore Vaccarella......

 

 

[Invité §gul026Kg]

andrea, sei magico...che racconti meravigliosi....complimenti per il tuo ruolo universitario!matteo, complimenti per il modello....messi i termignoni alti nel 900 ss.... getti filtro racing e testate lucidate col flussometro industriale....letti 94 cavalli al banco.... cerchi in magnesio...peso 174 kg....mink...

[Invité §don503WG]

Pino consultando la mia di biblioteca ti dò i pseudonimi che ho trovato

Aka Apache Alfonzo Merendino

Aldebrn Checco Dangelo

Al Val Alvaro Valtellina

Amplicar Eugenio Renna

Ben Hur Emanuele Benedetto

Bigmun Michele Paratore

Bismark Checco Dangelo

Black and Wite Troia Francesco

Bollinger Angelo Bonaccorsi

Can Carlo Fabri

Carioca Luigi Cabella

Caterpillar Tropia Marco

Cinno Leonardo Terra

Codones Ferdinando Latteri

Don Pedrito La Mazza Gianfranco

Donar Giuseppe Parla

Donnar Salvatore panepinto

Duccio Ferruccio Deina

Elde Leon Dernier

Ellevu Luciano Verrocchio

Entony Word Pusateri Antonino ( Campofelice)

Etaba Abate Sergio

Firello Giuseppe Cortese

Frank Mc Boden Franco di Matteo

Frederik Sergio Rappa

Gap Giovanni Pietrobon

Gedeem Gerard Darton Merlin

Geki GiacomoRusso

Gero Cristiano del Balzo

Gibi Giambattista Guerrieri

Gianfranco Trombetti Gianfranco

Gimax Carlo Franchi

Giubar Giuseppe Bargotti

Gloria Alberto Marani

Hap O James P

Harca Giuseppe Vassallo

Iccudrac Carducci Gualtiero

Imarty Marco Cosina

Isidoro Isidoro Buzzotta

Ivanoe Avorio

Ivanhoe Pietro Laureati

Joney Oieni Giuseppe

Jonny Walker Gino Bartolomei

Joseluto Emanuele Trapani

Levegh Pierre Boulin

Kainz Lisman Dieter

Kim Sergio Pedretti

Kinder Lancafla o Carlo Facetti

Lucien Lucianio Verrocchio

Luen Renzo Lunetta

M. P. Michele Palmeri

Madero Bruno Cavozzi

Manuel Gian Paolo Baruffi

Manuelo Giuseppe vassallo

Maecus Mario Costa

Marty Marco Crosina

Mascaleros Vittorio Mascari

Mici Om. C. Marco Crosina

Mister X Alfonzo Merendino

Nanni Nanni Galli

Nessuno Ernesto Dagnino

Noe' Alfonzo Merendino

Noemix Gian Piero Moretti

Opicina Franco Crivellari (Erasmo)

Oras Orazio Scalia

 

 

Seguono gli altri........