I PILOTI DELLA TARGA FLORIO

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per la prossima stagione agonistica

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Jo (Joseph) Siffert

Campione veloce, eclettico e sfortunato

 

24 ottobre 1971, a Brands Hatch si disputa una gara di Formula 1 non valida per il Campionato Mondiale, organizzata per onorare il secondo titolo mondiale conquistato dal grande Jackie Stewart. In quell’occasione incontra il suo destino uno dei più multiformi e rapidi piloti svizzeri, celebre ai suoi tempi quanto Bonnier e Regazzoni ed uno dei pochi che, in un paio di occasioni, batté Jim Clark: il suo nome è Jo Siffert ("Seppi" per i familiari). Nato a Friburgo il 7 luglio 1936, Jo discende da una famiglia non agiata anche se qualcuno dice fosse figlio di un concessionario di auto, mentre altri che fosse nato in una famiglia dalle condizioni molto modeste ed altri ancora definivano genericamente il padre semplicemente un commerciante. Quel che sembra sicuro é che per iniziare a correre in motocicletta il giovane Jo commercia in qualsiasi cosa gli capiti sottomano, dai fiori ai cascami metallici bellici. Inizia a correre nel 1957 con una Gilera 125, vincendo nel 1959 il Campionato Svizzero della classe 350 cc. Nel 1960 il passaggio dalle due alle quattro ruote è sancito dall’acquisto di una monoposto Stanguellini Junior che però già allora non era pienamente competitiva. Rimpiazzata nel 1961 l’auto italiana con una ben più moderna Lotus 20 si aggiudica a pari punti con il sud-africano Tony Maggs il Campionato di formula junior grazie alle vittorie a Cesenatico, al Lago di Garda, all’Eifelrennen, al Circuito del Castello a Teramo, a Enna ed infine a Cadours.

 

LA MASSIMA FORMULA

Grazie alle affermazioni dell’anno precedente, Siffert debutta direttamente in Formula Uno al G.P. del Belgio su una Lotus-Climax, arrivando decimo. Correrà in Formula Uno dal 1962 al 1971 disputando 96 Gran Premi su Lotus, Brabham, Cooper, March e BRM, arrivando quinto nel Campionato del 1971, aggiudicandosi due G.P (Gran Bretagna 1968 ed Austria 1971), due pole positions (Messico 1968 ed Austria 1971) e 4 giri più veloci. Per gli amanti delle statistiche aggiungiamo che Siffert fu uno dei piloti che più si ritirò nel corso di un G.P: ben 43 volte. Quando rimase in gara, a parte le due vittorie si piazzò 2 volte secondo, terzo, quinto, dodicesimo e tredicesimo; 6 volte sesto e settimo posto; 5 volte ottavo; 7 volte nono; 3 volte decimo ed undicesimo.

 

RUOTE COPERTE

Oltre che ai Gran Premi di Formula Uno Siffert partecipò - dal 1968 al 1971 - anche alle contemporanee prove di diversi Campionati Mondiali riservati a vetture Sport. Era quella l’epopea delle vetture Sport e GT, dei mondiali Marche disputati da Ferrari, Porsche, Ford, Lola, Aston Martin, Maserati e via dicendo. Era anche il periodo dei grandi circuiti che le Formula Uno spesso dividevano con le altre categorie; piste spesso perimetrate da ostacoli naturali e senza o scarse vie di fuga. In altre parole, "da pelo sullo stomaco". Il pilota svizzero ottenne grandi soddisafazioni più che con le monoposto della massima formula proprio con le ruote coperte: il primo ingaggio gli fu offerto dalla Porsche, Casa alla quale Siffert rimase fedele per tutta la sua vita. L’anno del debutto, il ’68, lo vide trionfare alla 24 ore di Daytona con Herrmann, Neerpasch, Stommelen e Vic Elford, alla 12 ore di Sebring (sempre in coppia con Herrmann) ed alla 1.000 km del Nurburgring, questa volta con Elford; solo sesto, con Herrmann e Ikuzawa, alla sei ore di Watkins Glen. Nel ’69 - l’anno della sua consacrazione sulle Sport – fa letteralmente l’asso piglia tutto vincendo la 1.000 km d’Austria (con Ahrens), la 1.000 km del Nurburgring (con Brian Redman), la 500 miglia di Brands Hatch, la 6 ore di watking Glen, ed infine le 1.000 km di Monza e Francorchamps. Nel ’70 in coppia con Redman vince la Targa Florio e la 1.000 km di Monza ed arriva secondo alla 24 ore di Daytona e nella 6 ore di Watkins Glen; nel 1971 fa coppia pressoché stabile con Derek Bell assieme al quale si aggiudica la 1.000 km di Buenos Aires arrivando secondo alle 1.000 km di Monza, di Francorchamps e nella 6 Ore di di Watkins Glen, quest’ultima in coppia con Van Lennep mentre, nuovamente con Bell, è quinto alla 12 Ore di Sebring.

 

IL PERSONAGGIO

Jo Siffert è stato uno dei piloti più consistenti della sua epoca, valido sulle monoposto e ancor di più sulle Sport che pilotò con rara maestria. In un podio ideale salirebbero attorno a lui con pari dignità, riferendosi a quel periodo, i fratelli Rodriguez, Brian Redmann e Jackie Ickx. Il Siffert pilota divenne talmente popolare che il suo volto venne prestato ad alcuni dei più begli episodi delle storie di Michel Vaillant e gli venne anche dedicato un lungometraggio - "Jo Siffert: Live Fast Die Young" - destinato a circolare prevalentemente in Svizzera; alla stregua di Tazio Nuvolari e Steeve McQueen, gli venne dedicato un orologio dal Costruttore Svizzero TAG Heuer ed una fontana, a Friburgo, opera dello scultore Tinguely. Molti ancora lo ricordano, in particolare alcuni vecchi appasionati siciliani, che lo videro in azione sui 72, infernali chilometri della Targa Florio.

 

 

Autore: Giovanni Notaro

Data: 24 ottobre 2010

http://www.omniauto.it/magazine/13846/jo-joseph-siffert

 

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Madonie Circuit, Sicily, Italy. 14th May 1967. Rd 5. Jack Wheeler/Martin Davidson (Austin-Healey Sebring Sprint), 18th position

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Sicily, Italy. 30th April 1961. Stirling Moss (Porsche 718 RS60), retired,

 

Sicily, Italy. 21st May 1972. Nino Vaccarella/Rolf Stommelen (Alfa Romeo 33TT3), retired

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1962 TARGA FLORIO - BONNIER / VACCARELLA

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Ciao a tutti

 

Si, vabbè ..... per riconoscere facilmente Mike Parkes alla guida c'è il solito "aiuto" dell'altezza, specie quando conduceva, nelle sport, vetture scoperte .... ma in Targa 1966 se Mike Parkes era spillungone e "usciva" con in casco dalla 206S ..... non è che il compagno Lulù Scarfiotti fosse poi tanto più basso .......

 

insomma, a volte, per distinguerli, può essere anche d'aiuto qualche particolare del casco di Parkes in quella stagione 66 .....

 

 

Targa Florio 66

 

 

 

Monza 66

 

 

 

Reims 66

 

 

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Madame Elišky Junkové,

 

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Targa Florio - Sicily

 

"…to this day the toughest true road-racing circuit in the world…" Dr. Ing. h.c. Ferry Porsche, from "We at Porsche", 1976

Ferry Porsche with Targa Florio Winning Drivers

Dr. Ferry Porsche © with his winning drivers Udo Schuetz (left) and Gerhard Mitter ® after winning the Targa Florio race at the World Sports Car Championships

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TF 1963 - Ferrari 250P - Scarfiotti - Mairesse - Ferrari SEFAC

 

 

 

non siamo a Buonfornello

 

 

 

Monza - Marzo 1963 - Mike Parkes prepara la vettura

 

 

 

 

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1968

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1968

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/503822/KGrHqVpcE7Bcvjlv2BO3WDk118g603.jpg

 

 

...e la versione a colori

 

 

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STRADE DI TARGA

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In edicola da oggi

 

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TF 1970

 

 

 

 

 

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TF 1973

 

 

 

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1968 - Lancia Fulvia Sport - Locatelli - Poretti - Jolly Club

 

 

At Exactly 8 am. the first car - Locatelli's orange Lancia Fulvia Zagato Coupè - dashed off into the mountains, followed by the rest of the field in ascending order of performance. Last to go were the five Sports Prototypes under 3-litres headed by Vaccarella, the usual 20-second interval between cars extended to five minutes to give him a clear run. Hans Herrmann followed in a Porsche 907 followed by Vic Elford, Jo Siffert and Ludovico Scarfiotti.

 

 

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1964 Ferrari 250 LM 5845 - sold for €4,510,000

 

The ex-Jochen Rindt, Austrian Grand Prix winning. Delivered in 1964 and driven by Jochen Rindt to outright victory at the 1965 Austrian Grand Prix against the Maranello Concessionaires 365 P2. Later it was purchased by Arthur Swanson of Squadra Bardahl who raced it in white with a center stripe. He contested 1966 Sebring 12, 1966 Monza 1000km and the Targa Florio in 1967 with co-driver Robert Ennis. By 1967 the car had a new Drogo nose and competed for the second time in the Monza 1000km

 

 

 

 

 

[Invité §ami463nV]

The only women's team in the race, Pat Moss and Miss Facetti in a works HF Lancia Fulvia coupe, were allowed a lap apiece in the special lightweight race car and Pat Moss put in a lap in 43min 51.2sec. This car was another to use rare metals in the structure and was very much lighter than the standard HF coupe.

 

 

1968 - Lancia Fulvia HF - P.Moss - R.Facetti - HF Squadra Corse

 

 

 

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1964 Ferrari 250 LM 5845 - sold for €4,510,000 ..... and the Targa Florio in 1967 with co-driver Robert Ennis......

 

Bella, originale non lo metto in dubbio ma....

se è quella di Swanson-Ennis, allora era la Nart bianca n.170 del 1966 e non del 1967........

 

http://www.targapedia.com/album_targa_florio/1948_1968/1966/TARGA%20FLORIO%201966%20-%20FERRARI/slides/170%20Ferrari%20250%20LM%20%20%20A.W.Swanson%20-%20R.Ennis%20(1).jpg

 

pignolo57

 

[Invité §ami463nV]

http://www.finecars.cc/nl/editorial/article/news/legendary-ferrari-250-lm-at-rm-auction/index.html?no_cache=1&tx_ttnews%5Bpointer%5D=5&tx_ttnews%5BbackPid%5D=302&cHash=969292c053

 

 

Ferrari 250 LM telaio 5845

 

 

 

1965 - Austrian GP - Jochen Rindt

 

 

 

 

 

 

 

1966 - Sebring 12h - Arthur Swanson - Robert Ennis

 

 

 

1967 - Monza 1000 Km - Arthur Swanson - Robert Ennis

 

 

 

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[Invité §ami463nV]

TF 1968 - Ferrari 250 LM - Piper - Vestey - Sc. Paul Vestey

 

 

FIRST LAP

 

At the end of the first lap, too, David Piper, in the only 12-cylinder car in the race, came in to change a broken throttle cable.

 

 

SECOND LAP

 

David Piper had gone off the road on the second lap at the 39th kilometre post because of the new throttle cable sticking, the ensuing collision had badly damaged the Ferrari and cut his arm.

 

 

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[Invité §ami463nV]

Fastest of the British contingent was Tony Fall with a 43min 38.8sec lap in the Bamford MGB, only 4sec faster than Clive Baker in the Sprite.

 

 

TF 1968 - MGB GT - Brown - Fall - J.C.B. Ltd

[Invité §bes888PR]

Nella iconografia classica di Targa Florio c’è una sorta di immagine “cult” a riguardo della prima GTO che corse la gara, in Targa 1962.

 

 

 

 

Quella immagine sta anche tra le pagine del mitico “FERRARI - catalogue raisonnè 1946 - 1981” (Augusto Costantino) edito nel 1981 da AUTOMOBILIA

 

E’ la GTO dell’equipaggio Ferraro / Scarlatti. Di quella GTO resterà memorabile la sua inusuale colorazione.

 

 

 

 

Da una intervista a Gianni Bulgari :

 

“” ..... Fu un amore a prima vista. Era la Targa Florio del 1962 ed uno dei primi esemplari di Ferrari GTO correva con Giorgio Scarlatti e Piero Ferraro che ne era il proprietario.

 

Dopo la gara in cui ottenne un brillante 4° posto, 1^ di categoria Gran Turismo, la provai brevemente.

 

Il suo colore inusuale, marrone testa di moro, ne accentuava la sua già forte connotazione “guerresca”.

 

In contrasto con il timore reverenziale che incutevano sia in suo aspetto che le sue prestazioni, era una vettura straordinariamente docile da guidare.

 

Avevo avuto prima una Berlinetta 250 GT passocorto da competizione, dalla guida molto impegnativa, ed al suo confronto la GTO mi sembrò una bicicletta.

 

La sua grande potenza e la sua trazione quasi perfetta per una vettura convenzionale a ponte posteriore rigido erano gli ingredienti ideali per la tecnica di guida a derapaggio controllato sulle quattro ruote, caratteristica delle vetture da corsa di quell’epoca ....“”.

 

 

 

 

testo tratto da:

http://www.amicidellatargaflorio.com/1/ricordi_e_storie_di_targa_1006542_3.html

[Invité §ami463nV]

Dalla svizzera sono arrivate richieste di “notizie” e “conferme” sulle vicende agonistiche siciliane della 906 di Targa Florio 1966 di De Udy - De Klerk, iscritta dalla A.F.N. Porsche Cars GB ; insomma …. l’argomento era la bellissima e verdissima “ YOU 4 “ ….

 

 

(courtesy of Tony Adriaensens)

 

 

A quanto pare quella 906 ancora si fa ammirare ai nostri giorni e gli amici svizzeri di “carclassic”

 

 

 

 

ci hanno inviato le immagini …….

 

 

Le hanno presentate così :

“ Please, find some pictures of the 906 “today” (pictures shot in October 2011). www.carclassic.com “

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Davvero bella quella 906 "inglese"

 

 

Non sono poi moltissime le foto di quella spettacolare ....... " YOU 4 " che poi girò davvero poco, in gara.

 

 

La stampa locale scelse una sua immagine durante le verifiche per proporre la tipologia di vettura che sarebbe stata " nella categoria " l'avversaria principale della concorrente Dino Ferrari .....

 

 

 

 

alla fine una 906 avrebbe vinto l'assoluto.

 

 

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[Invité §bes888PR]

 

 

Soltanto dalle cronache inglesi di Targa Florio 1968 possiamo trovare utili risposte alla domanda :

 

 

Come erano fatte le 907 2,2 ( e l'unico 910/6 "semi-works )

 

 

Floriopoli 1968 - Porsche 907 2.2 - Scarfiotti - Mitter - Porsche S.E.

 

 

 

“ …… Porsche, after the Monza debacle, had brought four 2.2-litre flat-eight-cylinder 907s, with a spare practice car, and one six-cylinder 910 (for Steinemann and Lins) to support a pair of private 910's in their task of winning the 2,000 c.c. Sports Prototype class.

 

Drivers of the 907s were Vic Elford/Umberto Maglioli, Hans Herrmann/Joachim Neerpasch, Jo Siffert/Stommelen and Ludovico Scarfiotti/Gerhard Mitter.

 

These new 907s were of space frame construction with modified rear suspension giving minimum camber change to permit the use of the latest 12in. rim Dunlop tyres.

 

The 2,199 c.c. flat engines sported a huge Bosch eight-piston low-pressure injector pump, driven off the left-hand inlet camshaft and supplied with fuel by a small electric backing pump.

 

They all had right-hand steering originally adopted for Le Mans; great care was taken to cool the gearbox by means of glass fibre ducting.

 

To save weight and space a Goodrich deflated emergency spare tyre was carried …. “.

 

* * *

 

“ … grande cura è stata presa per raffreddare il cambio per mezzo di condutture in fibra di vetro … “

 

 

La foto ce le propone in primo piano, quelle “condutture”.

 

 

 

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