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Histoires du sport automobile

I PILOTI DELLA TARGA FLORIO


Invité §ami463nV
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Invité §ran085xF

21 NOVEMBRE, 1953; FELICE BONETTO, UNA GRANDE PERDITA

 

Bonetto.jpg.7440913772ba17dda688d68727d8dc04.jpgIl 21 novembre 1953 si disputa la quarta tappa della Carrera Messicana, una delle più grandi e affascinanti maratone stradali. La vittoria sembra un affare privato tra i piloti della Lancia che ha schierato ben cinque D24. In testa è Felice Bonetto, alla sua quarta apparizione nella corsa messicana, con una quarantina di secondi di vantaggio sul compagno di squadra Piero Taruffi che ha già vinto la gara nel 1951. Terzo è Juan Manuel Fangio sempre con la Lancia. La gara è già stata funestata da un grave incidente nella prima tappa, fatale ad Antonio Stagnoli e al meccanico Giuseppe Scotuzzi, a bordo di una Ferrari 375 MM che ha capotato più volte dopo lo scoppio di un pneumatico. I 420 km da Città del Messico a Leòn e i successivi 530 km della quinta tappa da Leòn a Durango, sempre nella stessa giornata, promettono di essere decisivi. In effetti, Umberto Maglioli con la Ferrari 375 MM supera Fangio e si porta all’attacco del duo di testa. Lo stesso Taruffi è ora in scia di Bonetto. A Silao l’epilogo. Taruffi va fuori strada in una curva a destra. Bonetto continua ma poche centinaia di metri dopo è tradito da uno dei tanti “vados”, un canale di scolo che attraversa l’asfalto, che pure erano stati segnalati dai piloti con tratti di vernice rossa o blu durante le ricognizione. La Lancia N°34 finisce contro il muro di una casa e per Bonetto non c’è niente da fare. Dopo l’ulteriore rallentamento di Maglioli, Gianni Lancia impone ai suoi piloti di mantenere le posizioni e fa salire un meccanico a bordo di ogni vettura. La vittoria finale va a Manuel Fangio, che coglie una delle sue rare vittorie tra le sport.

 

Felice Bonetto, che è ricordato da un monumento nel cimitero di Dolores a Città del Messico, era un pilota molto amato. Aveva appena vinto in Italia la Pontedecimo-Giovi.

 

Nato a Manerbio il 9 giugno 1903, dopo le prime gare negli anni trenta, si era affermato ai massimi livelli dopo la guerra, brillando alla Mille Miglia, dove si era piazzato secondo nel 1949 con una Ferrari 166 MM Touring alle spalle di Clemente Biondetti, e nel 1953 con la Lancia, con la quale l’anno precedente aveva centrato la sua vittoria più prestigiosa alla Targa Florio. Ma non era solo un grande stradista, come dimostra la sua carriera in F1 dove ha corso con Maserati e Alfa Romeo. Tra i migliori risultati di Bonetto (nella foto al centro tra Nino Farina e Juan Manuel Fangio) ricordiamo i terzi posti al Gran Premio d’Italia del 1951 e al Gran Premio d’Olanda del 1953.

 

Autore: Franco Carmignani

 

 

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Invité §bes888PR

GRAHAM HILL

 

Anche Lui .... in quegli anni .... una domenica un Gran Premio di Formula 1 ....... l'altra domenica in Targa .... stradale ... con le sport ...

 

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Targa Florio 1965 : Floriopoli - un pò di relax ...... ma il camion cisterna .... di chi è ?

 

.... della Porsche ....

 

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Targa Florio 1965 : rifornimento "volante" al ...... solito posto ....... i bidoni di benzina sono della BP ......

 

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Porsche 904.8 Bergspyder - Mitter -Davis / Porsche S.E.

 

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Invité §ran085xF

Mario Ricci

 

Ha partecipato a due edizioni della Targa Florio

 

14.5.1953 su Lancia Frediani compiendo gli 8 giri del circuito in 8ore:26':58"

 

16.10.1955 in coppia con Scotti su gordini T24S ritirati al 6° giri

 

 

Di seguito Mario Ricci ricorda ...........

Umberto Maglioli suo pilota alla Carrera Panamericana del 1953

 

(Umberto Maglioli Grande interprete della Targa Florio con 3 vittorie assolute )

 

 

Mario Ricci, Ferrari 375 MM Nº 23, dedica questi suoi ricordi a

"Quinto Fabio Massimo"(Umberto Maglioli

"el suicida del volante".

 

 

Il ritardo dell'entrata in funzione dello stabilimento di Vergato (Bologna), destinato a dare una dimensione internazionale alle Cartiere Ricci, fu fatale a mio Padre. Il ritardo fu causato dalle drammatiche scomparse di mia sorella Franca che annegò nella vasca da bagno e di mia madre

Jolanda che, stroncata dal dolore, si uccise. Convinsi mio padre ad affidare tutte le sue speranze di risollevare

la disastrata economia delle sue Cartiere alla Ferrari ed alla IV Carrera Panamericana. Fu così che le Cartiere

Ricci sponsorizzarono la partecipazione di una squadra composta da quattro autovetture Ferrari e del

più forte stradista del momento: Umberto Maglioli che avrebbe pilotato la più potente delle quattro macchine.Gli

equipaggi delle altre, tutti piloti dilettanti, me compreso,avrebbero corso in appoggio a Maglioli che avrebbe

dovuto essere l'incontrastato vincitore di quella Carrera. La classifica finale, invece, vide Maglioli accoppiato a me,solo sesto con un distacco di oltre due ore dal vincitore

Fangio. Sotto il profilo commerciale l'impresa fu un fallimento ma sotto il profilo sportivo fu un successo che

tutt'oggi, rievocandolo, mi esalta. Non ebbi mai rimorsi per aver trascinato mio Padre in questa avventura perchè

fu una scelta giusta, l'unica che poteva consentirgli di rovesciare una situazione senza sbocco nel giro di pochi giorni: il tempo necessario a Maglioli di vincere la corsa.

Mio Padre, ormai minato nella sua intraprendenza dalle disgrazie familiari e cagionevole di salute, non era più il carismatico imprenditore di un tempo ed io, che di affari non mi ero mai occupato, potevo cercare una soluzione nel solo ambiente che conoscevo e frequentavo: quello delle corse automobilistiche. Solo la sfortuna impedì a quella sponsorizzazione quasi pioneristica quel successo che negli anni a venire fu un binomio costante fra imprenditoria e sport. Gli equipaggi della squadra Ricci, iscritti dalla Scuderia della Guastalla, oltre al già citato Maglioli che correva affiancato dal meccanico Nino Cassani, erano formati dalle coppie Mancini-Serena, Stagnoli-Scotuzzi, Ricci-Salviati. Alla partenza io fui costretto ad affrontare la gara da solo per la rinuncia di Salviati. Disponevamo tutti delle potentissime Ferrari 375 Mille Miglia, tutte ex macchine ufficiali che le Cartiere Ricci avevano acquistato a fine stagione e che, a corsa compiuta, sarebbero state rivendute con un buon guadagno sul mercato americano. La Ferrari di Maglioli erogava 340 CV a 7.000 giri ed era dotata di un motore da 4.522 cc contro i circa 310 CV delle altre tre Ferrari dotate di motori da 4.473 cc. L'ordine di scuderia era quello di appoggiare con tutti i mezzi Umberto Maglioli per favorirne la vittoria finale che non poteva nè doveva sfuggirgli. Godevamo anche, per la realizzazione di questo programma, dell' appoggio incondizionato di Luigi Chinetti, rappresentante della Ferrari negli Stati Uniti che partecipava alla corsa su una Ferrari 375 Mille Miglia spider avendo come co-pilota il giovane marchese spagnolo Alfonso de Portago che, nel 1957, legherà tragicamente il suo nome all'incidente di Guidizzolo Mille Miglia. La certezza della vittoria fu frustrata fin dalla prima tappa e tramontò definitivamente alla quinta quando Maglioli l'aveva già saldamente in pugno. Nella prima tappa, infatti, l'equipaggio Stagnoli-Scotuzzi esce di strada; Maglioli attardato dalla rottura di un manicotto dell'acqua, giunge con un ritardo di otto minuti su Bonetto, vincitore della Tappa; Mancini-Serena hanno un ritardo su Bonetto di quattordici minuti; Chinetti-de Portago, attardatissimi, scompariranno dalla gara il giorno dopo perchè arriveranno fuori tempo massimo ed io che subisco tre volte il distacco del battistrada dai pneumatici difettosi risulto fuori tempo massimo e, quindi, squalificato. L'ultimo "dechappage" fu quello che mi fece perdere il maggior tempo in quanto la mia autovettura era equipaggiata con solo due ruote di scorta. Per tre volte ero scampato alla morte, avevo stretto i denti per arrivare al traguardo ma tutto era stato inutile. Distrutto e disperato mi presentai alla giuria: furono rifatti i calcoli sui tempi e non so se per la benevolenza dei giudici o perchè i calcoli fossero effettivamente errati risultai per sette secondi entro il tempo massimo. La mia corsa era finita ma mi rimaneva la consolazione di poterla continuare per portare aiuto e conforto agli altri equipaggi. Ricordo le cocenti lacrime di Maglioli, Mancini e Serena alla notizia che Scotuzzi era morto e Stagnoli era all'ospedale morente dove la sorella Gabriella che lo aveva accompagnato in questa sua ultima trasferta, si trovava per raccoglierne l'ultimo anelito di vita. Furono loro ad assumersi la triste incombenza di assistere Gabriella mentre Giovanni Canestrini si assunse quella non meno triste di telefonare alle famiglie prima che apprendessero la notizia dai giornali o dalla radio: Antonio Stagnoli spirò, orribilmente ustionato, all'alba di quel tragico 20 novembre 1953. Io ed Ascani, capo meccanico della nostra squadra, provammo a rimettere insieme i cocci. Fu così che poco dopo la morte di Stagnoli ci presentammo tutti, come fantasmi, alla partenza della seconda tappa. La parola d'ordine anche se non fu pronunciata era sottintesa: proseguire nel nome dei nostri caduti. Quello che era accaduto nel corso della prima tappa, causato dai pneumatici difettosi montati sulle autovetture di Stagnoli-Scotuzzi e mia fu la causa della sconfitta della nostra squadra perchè ci impedì di consegnare a Maglioli, dopo il suo ritiro, una vettura che avesse tempi tali da consentirgli un più che possibile recupero. Rimane in me il grande orgoglio di aver fatto vincere alla Ferrari il suo primo campionato mondiale marche e di aver consentito alla gloriosa Ferrari Nº 23, pilotata magistralmente da un Maglioli imbattibile, la conquista del record mondiale di velocità su strada, stabilito nella tappa Chihuahua-Ciudad Juàrez vinta alla media di 222.59 km/h, una media mai più raggiunta durante una corsa su strada. Addio, "Messicano", come Ti ha chiamato Autosprint nel ricordo che Ti ha dedicato nel suo numero del 16-22 febbraio 1999: sei morto con il dubbio se io durante la tappa del record leggessi il giornale per incoscienza o paura. Non Te l'ho mai voluto dire da vivo ma ora che sei morto mi sento in obbligo di dirtelo: avevo una fifa blù.

 

Un ricordo di Umberto Maglioli all'amico mario

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Umberto Maglioli e la Ferrari 375, con cui prese parte alla Carrera del 1953 perdendo una ruota

durante la quinta tappa, sulla quale si nota la scritta "Quinto Fabio Massimo"

 

 

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La Ferrari 375 MM Pinin Farina (numero di telaio 0320 Am) di Mario Ricci, che pero', nelle ultime tre tappe, venne guidata da Umberto Maglioli, alla linea di partenza di Chihuahua. Maglioli stabili' un vero "record Mondiale" di velocita su strada, vincendo la Chihuahua-Ciudad Juarez alla media di 222,59km/h, una media mai piu' raggiunta durante una corsa su strada

 

 

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Umberto Maglioli spiega l'andamento dell'ultima tappa ad un giornalista americano. Mario Ricci (secondo a destra) invece si disseta.

 

 

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Mario Ricci...ai nostri giorni

 

fonte

http://carrerapanamericana.homestead.com/Italiano.html

 

www.amicidellatargaflorio.com

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Invité §bes888PR

LORENZO BANDINI

 

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1965 : relax "ferrarista" ..... sempre a Floriopoli ...... in stile "Targa Florio" .....

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Invité §bes888PR

Targa Florio 1965

 

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l'attesa .... sulle "Dunlop Racing Tyres" .....

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Invité §ami463nV

CLEMENTE (“Clementino”) RAVETTO

 

 

Abbiamo sempre pensato che i veri ricordi, le vere storie, le vere sensazioni di Targa Florio potranno fornircele soltanto i veri “protagonisti” di Targa, primi tra tutti i piloti ; …. e …. senza offesa per “gli altri” …. soprattutto quei piloti - ancora tra noi, sia ex “professionisti”, sia ex “gentleman drivers” - che hanno avuto la fortuna di essere gli “attori“ di quell’epico automobilismo sportivo degli anni cinquanta/sessanta …….

 

Allora siamo andati, ancora una volta, a “disturbare” il Dr. Clemente Ravetto.

 

Il Dr. Ravetto, un gentleman d’altri tempi, è un vero Amico …… Lui che di Targa Florio ne ha fatta …… “qualcuna” …… :

 

Ce lo ricorda Lui stesso,

 

“”

- nel 1954 alla guida della Lancia Aurelia B.20 2500, con copilota Francesco Arezzo, giungendo primo della categoria e settimo assoluto;

 

- nel 1955 ( 14 giri per 1008 Km. ) su Fiat 8V della “Scuderia Milan” con Giuseppe De Sarzana, secondo della classe;

 

- nel 1956 su Maserati 300 S, con Carlo Pottino, sesto assoluto;

 

- nel 1963 con Dodo Baggio (collaudatore della Casa) su Jaguar XK 120 della Jaguar, vincitore della classe;

 

- nel 1965 su Ferrari 250 G.T.O. 64 con Gaetano Starrabba, vincitore della classe;

 

- nel 1966 su Ferrari 250 Le Mans, ancora con Starrabba, secondo della classe;

 

- nel 1967 su Ferrari 275 GTB/C con Sergio Marchesi, ritirato per cedimento semiasse.

 

“”

 

Alcune “sparse” immagini …

 

Nel 1955 a Floriopoli

 

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Nel 1965 in una immagine di repertorio con la Sua Ferrari 250 GTO/64

 

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Nel 1966 a Floriopoli con la Sua Ferrari 250 LM

 

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Anche Lui, come testimoniano le immagini, è stato “un pilota Pegaso/Marathon” …..

 

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Ma ritorniamo al “racconto” ….

 

Questa volta la domanda che abbiamo posto al Dr. Ravetto è stata:

 

“ Ci racconta qualche Suo ricordo di quella Sua “ingombrante” GTO 250/64 da Lei condotta alla Targa del 1965 ? “

 

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Targa Florio 1965 : La Ferrari 250 GTO/64 n.118 di “Ravetto - Starrabba” della Scuderia Pegaso alle prese con un serrato duello con la sorella Ferrari 250 LM n.140 di “Toppetti - Grana” ; una immagine che vale il doppio. Una vera “goduria”.

 

 

Questa è stata la Sua risposta, inviataci per lettera.

 

“”

 

Per la Associazione Culturale "Amici della Targa Florio" PALERMO,

 

Cari Signori, esaudisco volentieri il Loro desiderio di conoscere il mio pensiero ed il mio ricordo relativamente alla berlinetta FERRARI GTO/64.

 

Nel 1962, presso quello che io definisco il Nobile Opificio in Maranello, oggi divenuto industria di produzioni automobilistiche in serie, perdendo così quella connotazione di esclusività che lo qualificava,

 

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vennero prodotte n.32 unità del modello 250 GTO, nonché altre tre con motore 4000 su ordini di clienti non sportivi; successivamente, alla fine del 1963, seguirono 2 unità ex novo con carrozzeria rivista secondo più moderne esigenze aerodinamiche e, due delle precedenti 32, furono così ricarrozzate.

 

Nel Gennaio del 1965, volendo iniziare la stagione corse dopo aver conclusa quella precedente alla guida della Alfa Romeo Giulia " Quadrifoglio ", riportando dignitosi risultati, più in pista che in salita, mi orientavo verso una Simca - Abarth 2000, oppure una Ferrari GTO.

 

Pertanto, ricevuto da Ferrari cui avanzai la richiesta di mio interesse, il Commendatore si dichiarò spiacente di non potermi fornire la vettura perché ne era cessata la produzione.

 

Tuttavia, in nome della vecchia amicizia intercorsa con mio Nonno Clemente - del quale diceva di ricordare con tanto gradimento i sontuosi pranzi che quegli teneva a casa in Palermo in occasione delle edizioni della Targa, ai quali egli era abitualmente tra gli invitati - mi promise di trattare con Edoardo Lualdi Gabardi

 

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la cessione a me della di lui GTO/64, ed in cambio gli avrebbe notevolmente anticipata la consegna della 250 Le Mans per la stagione 1965.

 

Il giorno seguente, ritornato nell'ufficio di Ferrari, egli mi disse che Lualdi aveva accettata la proposta e che ci aveva fissato un incontro per quella stessa sera presso il ristorante " Tucano " che era ubicato nel palazzetto di proprietà della famiglia Ferrari che sorge nella piazza centrale in

Modena. Infatti, trovatici con Lualdi, concludemmo per il prezzo di 5 Milioni 500 mila Lire e, rientrando in casa, Ferrari ci raggiunse e si felicitò per l'esito della vicenda.

 

La mia vettura, telaio n°4091, nata nel 1962, venne in un primo impiego adoperata dalla Scuderia Ferrari e dopo ceduta a Lualdi che la fece ammodernare; si noti che le quattro unità mod. 64 non erano gemelle tra loro in quanto le prime due realizzate ….

 

una per Corrado Ferlaino …. ,

 

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….. l'altra per Oddone Sigala ….. ,

 

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avevano il tetto ovoidale e privo di paratie laterali, diversamente la mia e quella della Inglese Scuderia Maranello Limited (guida destra),

 

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che talvolta guidò anche Graham Hill e spesso la eccellente, veloce e dura pilota Annie Suisbolt moglie dell'Inglese Duca de Monteigu, avevano una piccola ala sul tetto che ai lati discendeva su due paratie verticali, nonché un accenno di ala di coda.

 

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Cosa posso dire della macchina ? …… quello che da sempre rispondo a chi mi pone questa domanda, "era un buon bestione" ;

 

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infatti, non creava problemi di sorta, necessitava solamente di benzina ma, soprattutto, perdonava con indulgenza molti errori, a differenza della 250 Le Mans che oltre a bacchettare

 

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ferocemente faceva anche prendere delle considerevoli paure, pertanto, è agevole immaginare quale affettuoso ricordo ne conservo anche perché quel bestione, che chiamai “Pippo” perché

 

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somigliante al “Pippo” di Topolino, mi procurò l'onore di titolarmi Campione d'Italia Velocità 1965 per la classe G.T. oltre 2500.

 

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In proposito, mi sovviene un episodio; a circa metà del campionato, ero già in testa per punteggio e pensavo di consolidare tale posizione con una vittoria, ormai certa, al Circuito del Mugello (gara stradale) quando, a pochi chilometri dal traguardo finale, circa venti, Gaetano Starrabba, mio coequipier, dovette fermarsi per la rottura del gruppo di riduzione del differenziale.

 

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La vettura, portata a Maranello, quando venne ripristinata, fù oggetto di verifica da parte del mio Capo Tecnico Gino Alterio ( tutt'oggi lucido e vivace sebbene 94enne ), il quale constatò che il ponte posteriore era stato intieramente sostituito con altro surdimensionato e di differente fattura e venimmo anche a sapere che il Commendatore aveva disposto che mi fosse sostituito il motore da 300 CV con un 3000 Testa Rossa da 320 CV,

 

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volendo così venire in soccorso del giovane parente di un suo amico che, tra l'altro, si avviava a fregiare se stesso e la Ferrari di un titolo di merito e d'onore ( a quel tempo, i Campioni Italiani erano solamente dodici per stagione, uno assoluto toccò a Nino Vaccarella e undici per categorie e classi, oggi credo siano circa trenta ! ).

 

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Cedetti a fine stagione la vettura a Lillo Adamo che a sua volta la vendette a Reale ……

 

…… e più tardi passò ad Armiraglio da Cuneo e, dai primissimi anni 80, si trova a New York in proprietà di Peter Sachs, noto finanziere Americano, che la adopera nelle locali competizioni per storiche.

 

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Nel merito della Vostra osservazione circa la inadeguatezza degli ingombri trasversali della GTO per le strade della Targa, era così, ma la circostanza procurava il vantaggio di tenere dietro senza colpa lo eventuale inseguitore ! !

 

Ebbi il piacere di rivedere il mio Pippo nel 1992 in occasione della festa pel trentennale della mitica GTO che Luca di Montezemolo volle celebrare; Sachs mi chiese di fare qualche giro di pista, proposta che rifiutai ringraziandolo ma precisando che dal 1972, a conclusione della mia quasi ventennale carriera, disceso dalla Abarth 2000 a 6 marce, non ho più guidato bensì, conduco automobili, attività formalmente analoga ma sostanzialmente assai differente.

 

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Per vero v'è stata una sola eccezione, nel 1991 , quando, su invito di un caro amico, ripresi a Monza il volante di una monoposto Brabham con motore Alfa Romeo per disputare il Trofeo Ascari,

 

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gara durante la quale si scatenò un quasi nubifragio e, nondimeno, conclusi al terzo posto tanto che un giornalista scrisse: "buon sangue non mente, molti sono rientrati nel box , lui è giunto terzo" ; non poteva sapere il buon uomo che mentre guidavo dicevo a me stesso : "ma tu , vecchio asino, cosa ti mischi a fare in simili imprese"

 

Infine, riportandomi al mio rapporto con la GTO, poiché per indole non mi nascondo dietro le tende, non ho remore a confessare un mio momento di debolezza, anche perché mi sembra sia stato un sussulto profondamente umano; mi trovavo un giorno del 1998 all'Autodromo di Imola, spettatore di una serie di gare, tra le quali una per auto storiche, vinta da un giovane pilota Tedesco su una GTO/62 azzurra e bianca ed ero alla uscita della variante che immette nel rettifilo del traguardo e, vedendo passare quella macchina che il ragazzo infilava in uscita con una magistrale derapata centrifuga, sentendo quel sublime suono del dodici cilindri a V ad altissimo regime, lasciai scorrere due lacrime, compendio di un sentimento misto di nostalgia e di orgoglio per aver vissuta la irrepetibile esperienza di guidare e vincere con una siffatta automobile.

 

 

Spero di essere stato esauriente per quanto di Vostro interesse e Vi invio cordiali saluti.

 

13 Novembre 2009

 

Dr. Clemente Ravetto

 

“”

 

Rinnoviamo - in queste pagine dopo averlo fatto anche sulle pagine di www.amicidellatargaflorio.com - il nostro grande grazie al Dr. Clemente Ravetto.

 

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Invité §ami463nV

Luigi Fagioli

 

luigi_fagioli.jpg.9494614423241519fe814954ed6a900e.jpgLuigi Fagioli (Osimo, 9 giugno 1898 – Montecarlo, 20 giugno 1952) è stato un pilota automobilistico italiano.

Appena ventenne, non sapendo resistere al fascino della velocità, si mise alla guida di una moto Borgo con cui vinse diverse gare italiane. Fu solo in seguito ad un brutto incidente motociclistico che si decise a passare alla carriera automobilistica:

 

nel 1924 debutta con una Salmson GP (auto francese);

in seguito guida Maserati, Alfa Romeo, Mercedes, Auto Union, Osca e Lancia;

nel 1933 Enzo Ferrari,che ha rotto i rapporti di collaborazione con Nuvolari e Borzacchini, lo chiama a far parte della Scuderia mettendogli a disposizione la potente Alfa P3 con la quale, in soli tre mesi, Fagioli conquista il titolo di Campione italiano;

l'anno successivo, convinto da un allettante ingaggio economico, lascia Ferrari per passare alla guida della Mercedes con la quale rimane per tre anni conseguendo stupende vittorie (AVUS, Nurburgring, Coppa Acerbo, GP Monza, GP Monaco);

nel 1937 guida l’Auto Union fino ad un temporaneo ritiro alle corse a causa di una sciatica, pausa che si allunga forzatamente per lo scoppio della seconda guerra mondiale;

nel 1947 ritorna alle corse alla guida di una Fiat Monaci di 1100cc.;

nel 1949 partecipa al Giro delle Calabrie e conclude al secondo posto assoluto;

nel 1950 partecipa al primo Campionato del Mondo di Formula 1 alla guida di una delle tre rosse Alfa Romeo 158 ("Alfetta F1"), insieme a Nino Farina e Juan Manuel Fangio, dando vita al mitico terzetto delle "3 EFFE", le tre Alfa arriveranno prime in classifica finale, primo Fangio, secondo Farina e terzo Fagioli (a soli 3 punti da Farina);

nell'anno successivo, aggiungendo ai risultati già ottenuti importanti vittorie di categoria, vince il Gran Premio di Francia di F1, sempre alla guida dell'Alfa Romeo;

nel 1952 coglie uno spettacolare successo giungendo terzo assoluto e primo di categoria alla Mille Miglia guidando una Lancia B20;

il 31 maggio dello stesso anno rimane ferito in un incidente nel corso delle prove ufficiali del GP di Monaco per vetture GTI, alla guida della Lancia B20, che lo costringe al ritiro dalle gare.

Muore il 20 giugno in conseguenza delle ferite riportate nell'incidente di Monaco. In sua memoria si corre annualmente a Gubbio il "Trofeo Luigi Fagioli", campionato italiano di velocità in montagna.

 

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Invité §ami463nV

Gaetano Starrabba

 

Gaetano Starrabba (Palermo, 3 dicembre 1932) , è un ex pilota automobilistico italiano.

 

Figlio di una famiglia aristocratica, dalla quale prese il titolo di Principe, corse il Gran Premio d'Italia 1961 con una Lotus non terminando la gara.

 

Inoltre partecipò a svariate edizioni della Targa Florio e a gare di Formula 1 non valide per il Campionato Mondiale

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Invité §ami463nV

Salvatore "Totò" Calascibetta

 

Di lui ha scritto un'amico.....

 

Con "Totò" Calascibetta, scompare uno dei più forti piloti siciliani dei tempi d'oro (anni '50-'60-'70), un grande protagonista del volante (troppo presto dimenticato...) che ha scritto pagine importantissime nella storia dell'automobilismo sportivo cosiddetto "dilettantistico"...

 

Non posso non ricordare la sua disponibilità nel metterci a disposizione alcune sue foto veramente "storiche" (ovviamente tutte pubblicate nel volume...) in occasione della realizzazione del libro mio e di mio fratello "La cronoscalata del Monte Erice: 50 volte bella", gara nella quale, oltre a diverse vittorie di classe, il grande pilota palermitano ottenne un fantastico 3° posto assoluto nel 1968, con la piccola Abarth 1000 "Barchetta" ed un eccellente 9° assoluto nel 1973, col prototipo artigianale CR-CDS 1300.

 

Inutile dire che la sua gara preferita era la Targa Florio (di velocità, quella VERA...), di cui è stato un grande specialista, avendone disputato ben 13 edizioni con risultati straordinari, pur avendovi corso sempre da pilota privatissimo o con vetture di classe e cilindrata piuttosto piccola.

A questo proposito ho fatto una piccola ricerca d'archivio e, per far conoscere ai più giovani di che pilota stiamo parlando, elenco qui di seguito, i suoi migliori risultati nella Targa:

 

1963 - 9° assoluto a pieni giri e 1° di classe (la più piccola!) su A.R. Giulietta SZ, in coppia con Beppe Virgilio;

 

1965 - 10° assoluto a pieni giri e 1° di classe (di nuovo la più piccola!) su Simca Abarth 1300, ancora con Beppe Virgilio;

 

1969 - 11° assoluto e 1° di classe su Abarth 1000 Sport, con Vincenzo Ferlito;

 

1970 - 11° assoluto e 2° di classe su Ferrari Dino 206/S in coppia con Pietro Lo Piccolo (scomparso alcuni mesi fà), dopo essersi dovuto fermare all'ultimo giro quando era 7° assoluto e 1° tra i piloti privati!

 

1971 - 9° assoluto e 1° di classe su Opel GT 1900, incredibilmente davanti ad uno stuolo di Porsche 911/S, col compianto Paolo Monti!

 

1976 - 12° assoluto e 2° di classe su Lancia Stratos, in coppia con "Glenlivet", anche stavolta rallentato da problemi meccanici.

 

Innumerevoli i suoi successi anche in tantissime altre gare, sia in salita che in circuito!

Davvero un grande campione, la cui decisione "estrema", quale che ne sia stato il vero motivo, non può che essere rispettata in silenzio e con profonda commozione...

 

 

Noi lo vogliamo ricordare con delle foto del 1963....siamo alla cronoscalata del Montepellegrino la sua gara di casa...

(Palermo)

 

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Su queste pagine continueremo a raccontare la carriera sportiva di Totò Calascibetta....................

 

Un doveroso ringraziamento a suo figlio Marco per averci messo a disposizione l'intero archivio di suo padre....a noi il compito di ricordarlo...........

 

 

www.amicidellatargaflorio

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Invité §ami463nV

Guido Garufi

 

 

In questa foto un ricordo e un'omaggio..a un pilota che ha partecipato a 15 edizioni della mitica Targa Florio...

 

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Un doveroso ringraziamento a suo figlio Antonio Pilota Targa Florio 1973 - 74 - 75.per avere messo a disposizione l'intero archivio fotografico.....

grazie :jap::jap::jap:

 

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Invité §ami463nV

Quell'oggettivamente oggi raro "Speciale TARGA FLORIO", supplemento del Giornale di Sicilia del 3 maggio 1970 (conteneva il "ricercatissimo" elenco dei partenti, predisposto per annotare i passaggi ... dal primo all'undicesimo giro .....) forniva anche tante curiosità e notizie ..... utili ........

 

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Invité §bep134Bm

Salvatore "Totò" Calascibetta

 

Inutile dire che la sua gara preferita era la Targa Florio (di velocità, quella VERA...), di cui è stato un grande specialista, avendone disputato ben 13 edizioni con risultati straordinari, pur avendovi corso sempre da pilota privatissimo o con vetture di classe e cilindrata piuttosto piccola.

A questo proposito ho fatto una piccola ricerca d'archivio e, per far conoscere ai più giovani di che pilota stiamo parlando, elenco qui di seguito, i suoi migliori risultati nella Targa:

 

1963 - 9° assoluto a pieni giri e 1° di classe (la più piccola!) su A.R. Giulietta SZ, in coppia con Beppe Virgilio;

 

1965 - 10° assoluto a pieni giri e 1° di classe (di nuovo la più piccola!) su Simca Abarth 1300, ancora con Beppe Virgilio;

 

1969 - 11° assoluto e 1° di classe su Abarth 1000 Sport, con Vincenzo Ferlito;

 

1970 - 11° assoluto e 2° di classe su Ferrari Dino 206/S in coppia con Pietro Lo Piccolo (scomparso alcuni mesi fà), dopo essersi dovuto fermare all'ultimo giro quando era 7° assoluto e 1° tra i piloti privati!

 

1971 - 9° assoluto e 1° di classe su Opel GT 1900, incredibilmente davanti ad uno stuolo di Porsche 911/S, col compianto Paolo Monti!

 

1976 - 12° assoluto e 2° di classe su Lancia Stratos, in coppia con "Glenlivet", anche stavolta rallentato da problemi meccanici.

 

Innumerevoli i suoi successi anche in tantissime altre gare, sia in salita che in circuito!

Davvero un grande campione, la cui decisione "estrema", quale che ne sia stato il vero motivo, non può che essere rispettata in silenzio e con profonda commozione...

 

 

Noi lo vogliamo ricordare con delle foto del 1963....siamo alla cronoscalata del Montepellegrino la sua gara di casa...

(Palermo)

Su queste pagine continueremo a raccontare la carriera sportiva di Totò Calascibetta....................

 

Un doveroso ringraziamento a suo figlio Marco per averci messo a disposizione l'intero archivio di suo padre....a noi il compito di ricordarlo...........

 

 

www.amicidellatargaflorio

 

 

NEL 1963 SALVATORE CALASCIBETTA ERA ISCRITTO ALLA TARGA FLORIO CON DUE VETTURE:

 

- N° 118 Scuderia Etna Ferrari 250 GT SWB IN COPPIA CON VITO COCO (NON SI CLASSIFICARONO)

 

- N° 4 Scuderia Etna Alfa Romeo Giulietta SZ IN COPPIA CON GIUSEPPE VIRGILIO 9° ASSOLUTI

 

beppe

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Invité §bes888PR

Ciao, Beppe45

 

Quella Ferrari 250 GT SWB n.118 di Calascibetta / Coco - Scuderia Etna

 

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Quella Alfa Romeo SZ n.4 di Calascibetta / Virgilio - Scuderia Etna

 

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Il "triangolino" del logo della Scuderia Etna si scorge sulla fiancata di entrambe le vetture ......

 

 

Best54

Carmelo

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Invité §ami463nV

Gino Munaron

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Gino Munaron (Torino, 2 aprile 1928 – Valenza, 22 novembre 2009) è stato un pilota automobilistico italiano.

 

Carriera

Ha debuttato alla Aosta - Gran San Bernardo nel 1949 con una CDMP Ford 4500, costruita da lui stesso e dal Conte Paolo Cordero di Montezemolo. Non è giunto al traguardo perché all'inizio del tratto sterrato dopo Saint Remy alla prima curva è arrivato troppo veloce ed è finito nel fosso. Malgrado quest'inizio continua la carriera.

 

1951

Nel 1951 partecipa alla Mille Miglia con l'Alfa Romeo 2500 Tubolare in coppia con Franco Rol, ritirandosi a Viterbo per rottura del distanziale del cambio. Corre poi, con la Nardi 750 la Sassi-Superga vincendo la categoria 750 Sport.

 

1952

Corre il Giro di Sicilia con la Siata 8V Spider ufficiale, in coppia con Franco Rol, arrivando 2° di Classe 2000 Sport e 6° assoluto. Con la Siata 8V Coupé corre alla Mille Miglia, sempre con Rol, arrivando 3° di classe, Classe 2000 Sport, 11° assoluto.

 

La stagione prosegue con la 10 Ore Notturna Messinese, che corre con una Alfa Romeo 1900, in coppia con Dario Vico, arrivando 3° di Classe, Turismo Speciale, e 3° assoluti.

 

1953

Disputa la Mille Miglia con la Peugeot 203 ufficiale, in coppia con Lucio Finucci, arrivando 1° sottoclasse fino a 1300 cc. Poi disputa la Coppa della Toscana, sempre su Peugeot 203, arrivando 3° di classe 1300 cc. Segue il Giro dell'Umbria con la Peugeot 203, arrivando 2° di classe 1300. Poi, Volante d'Argento, 4° di Classe 1500, sempre con la 203, poi la Susa - Moncenisio con la Nardi 750 Sport, senza carrozzeria, nella categoria "Corsa" arrivando 8° di classe. Nella stessa categoria, correva il vincitore assoluto con un'Alfa Romeo 4500 Compressore. Segue la Sassi-Superga con la Nardi Crowsley 750 Sport, stavolta con carrozzeria, dove vince la classe Sport.

 

1954

Rally del Sestriere con Maserati GTZ 2000 Granturismo, 1° di Classe. Coppa Mari e Monti a Genova con la Sport Conrero 2000, ritirato per rottura trasmissione. Coppa Michelin su Nardi 750 Corsa, ritirato per problemi elettrici. Aosta-Gran S. Bernardo su Ermini 1100, 5° di Classe Sport. Corsa della Foucille (F) su Nardi Corsa 750, 1° Classe Corsa. Sassi-Superga su Conrero Sport 2000, 1° di Classe 2000 e 2° assoluto; stessa gara anche con una Nardi 750 Corsa, 1° di Classe Corsa e 3° Assoluto.

 

1955

Rallye Neige e Glace Fiat 1100 103, Categoria Turismo, 4° Classe fino a 2000. Rallye del Sestriere Moretti 750, categoria Turismo, 4° Classe 750. Circuito di Caserta, Ferrari 500 Mondial 2000 Sport (#0556), 5° di Classe 2000 e 5° assoluto. Gran Premio Shell di Imola Ferrari Mondial 2000 Sport (#0556), 5° di Classe 2000 e 5° assoluto. 12 Ore di Hyeres Partito con la Ferrari Mondial 2000 Sport (#0556), con cui si ritira rottura ingranaggi distribuzione alla sesta ora, dopodiché riparte con una Ferrari Monza 750 3000 Sport, la vettura di Canonica Jonneret della Equipe Nationale Suisse, che era molto attardata, terminando vincitore assoluto. Circuito di Reggio Calabria, Ferrari Mondial 2000 Sport (#0556), 4° di Classe 2000 e 4° assoluto. Treponti - Castelnuovo, Ferrari Mondial 2000 Sport (#0556), 5° di Classe 2000 e 6° assoluto. Lessolo - Alice, Fiat 1100 103, 5° di classe fino a 1300

 

1956

Coppa della Consuma su Ferrari 2000 Testarossa, 6° di Classe 2000, 6° Assoluto. Giro di Sicilia su Ferrari 2000 Testarossa, ritirato per rottura del cambio. 1000 km di Parigi su Ferrari 750 Monza 3000, ritirato per incidente, al 41° giro, causato dal bloccaggio della ruota anteriore sinistra durante una frenata sul bagnato. Rottura della spalla destra, distacco delle costole dallo sterno. 37 giorni di fermo. Trofeo Sardo Ferrari 2000 Testarossa, ritirato, mentre al comando, per rottura di una valvola. Circuito di Reggio Calabria, su Ferrari 2000 Testarossa, 3° di Classe 2000, 3° Assoluto. Gran premio di Bari, su Ferrari 2000 Testarossa, 3° di Classe 2000, 3° Assoluto. Giro delle Calabrie, Ferrari 2000 Testarossa, ritirato per rottura ammortizzatore posteriore. Gran Premio di Pescara, 15 agosto, su Ferrari 2000 Testarossa, 3° Classificato a 2,7" dal vincitore Robert Manzon (F) su Gordini. 10 Ore di Messina, Ferrari 2000 Testarossa, ritirato per rottura ammortizzatori posteriori. Circuito di Sassari, Ferrari 2000 Testarossa, 2° Classificato. 6 Ore di Castelfusano, Ferrari 2000 Testarossa, 8° Classificato, dopo una sosta di 25' ai box per problemi al magnete. Lessolo - Alice, Fiat Abarth 750, 4° di Classe 750 Turismo Speciale. Trento - Bondone, Fiat Abarth 750, ritirato. Treponti - Castelnuovo, Nardi Vignale GT 750, ritirato. Pontedecimo - Giovi, Nardi Vignale GT 750, 2° di Classe Granturismo. 6 Ore di Castelfusano, Nardi Vignale GT 750, 4° di Classe Granturismo. Sassi - Traforo del Pino, Nardi Vignale GT 750, 2° di Classe Granturismo.

 

1957

Rallye del Sestriere, Maserati 2000 GTZ, 1° Classe Granturismo 2000, 9° Assoluto. Rallye Lion - Charbonnieres, Maserati 2000 GTZ, ritirato. Giro di Sicilia su Ferrari 2000 Testarossa, 2° Classe 2000 Sport, 4° Assoluto. Mille Miglia, Ferrari 2000 Testarossa, 1° Classe 2000 Sport, 8° Assoluto. Circuito di Aspern (A), Ferrari 2000 Testarossa, 2° Classe 2000 Sport, 3° Assoluto. 12 Ore di Reims (F), Ferrari 3000 TDF, 3° Classificato. Circuito dello Schauinsland (A), Porsche 1500 RSK, 4° Classificato. Gran Premio di Svezia Sport, Ferrari 2000 Testarossa, 2° Classe 2000, 2° Assoluto. Aosta - Gran San Bernardo, Porsche 550 RS, 6° Classe 2000, 6° Assoluto. Circuito di Sassari, Ferrari 2000 Testarossa, 3° Classificato. 3 ore di Pau, Ferrari 3000 TDF, 2° Classificato. Sassi - Superga, Ferrari 2000 Testarossa, 1° Classe 2000, 1° Assoluto.record della salita. Gran Premio di San Paolo (BRA), Maserati 300 S, DNS per problemi alla trasmissione Gran Premio di Rio de Janeiro (BRA), Maserati 300 S, 2° Classificato Assoluto dietro Juan Manuel Fangio.

 

1960

Debuttò nel mondiale di Formula 1 nel Gran Premio d'Argentina al volante di una Maserati 250F privata. Concluse la gara al tredicesimo posto.

 

Dopo non essersi qualificato a Monaco disputò altri tre Gran Premi durante la stagione su Cooper T51. Il miglior risultato fu il quindicesimo piazzamento finale in Gran Bretagna.

 

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Invité §ami463nV

Carlo Facetti

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Carlo Facetti (Cormano, 27 giugno 1935) è un ex pilota automobilistico italiano.

 

Conosciuto principalmente per i suoi successi con le vetture Sport Prototipi, Turismo e Gran Turismo, nel suo unico tentativo di Formula 1 fallì la qualificazione al Gran Premio d'Italia 1974.

 

Nel 1979 ha vinto il Campionato Europeo Turismo.

 

La sua attività nel mondo delle corse è sempre stata legata a quella di Martino Finotto. Oltre al tentativo di qualificazione citato proprio con una Brabham del Team Finotto, i due hanno corso per molti anni insieme. Fondarono insieme la "CARMA" (acronimo dei due nomi) che relaizzò tra l'altro un motore turbo 4 cilindri 1.4 per la categoria Sport 2 litri. Con l'avvento del "Gruppo C" il motore ribatezzato "Giannini" per questioni regolamentari consentì la conquista del titolo mondiale 1983 e 1984 nella categoria "C-Junior /C2" abbinato al telaio della Alba Engineering.

 

Nel 1981 con una Ferrari 308 GTB turbo da loro sviluppata conquistarono il giro più veloce alla 24 ore di Daytona.

 

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Invité §ami463nV

Targa Florio 1966

 

QUELLE “CATTIVISSIME” VERIFICHE TECNICHE DEI COMMISSARI ......

 

Quell’anno ….. alle verifiche di Floriopoli .... tutti quanti in agitazione …… tutti affetti da sindrome di “appendici-te” aerodinamica …..

 

Siete forse Voi ( purtroppo .... o per fortuna ) …... “50/60enni” :sol: … come noi ?

 

Allora ……. nel 1966 …. diciamo che …… a mò di esempio :sol: …… potevate avere circa ….. 12 anni ?

 

Diciamo che, allora, sapevate già :sol: che qualcuno di famiglia vi avrebbe portato, anche quell’anno, ….. ad assistere all’ennesima meravigliosa Targa Florio ?

 

Bene; allora ...... per un ragazzino di 12 anni, non era certamente consuetudine che si leggessero i giornali locali …. piuttosto “Topolino” o “Tiramolla” ……. ma in quei giorni di maggio …. "col cavolo" ..... che ci si perdeva la lettura degli articoli del Giornale di Sicilia …. per documentarsi sulle “ultime notizie” delle prove ufficiali in Targa Florio …….

 

Tanti documenti di Targa Florio, negli anni, sono poi andati persi …… altri interessi …. dai 12 anni di allora ai 56 di oggi …….

 

…. e tuttavia ….. ci sono gli Amici "ordinati" ….. quelli che hanno raccolto tutto ….. ed in particolare “un Amico” :sol: ……. Lui non vuole essere citato ….. anzi sì …. lo “Zio Tano” :sol: vuole essere chiamato …… Lui, in realtà, è un super-esperto di Targa Florio del 1955 ….. ma anche per gli altri anni si difende bene ……

 

 

E dopo questo logorroico preambolo ….. veniamo al dunque ……

 

 

Proprio lo “Zio Tano” ( “u Zu Tano” ) :sol: ci ha consegnato un documento di Targa '66.

 

Noi lo abbiamo letto. Alla fine …… ci è scattata una molla in testa …… MINK ! (“Capperi !”) …. ci siamo detti ….. ma allora ….. ECCO IL PERCHE’ !

 

Ma il perché di ….. cosa ?

 

Di questo :

 

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Targa Florio 1966 - Alfa Romeo TZ1 - Nanni Galli - Girolamo Capra / Scuderia Sant Ambroeus

 

 

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Targa Florio 1966 - Alfa Romeo TZ1 - Carmelo Giugno - Giuseppe Parla / Scuderia Nissena

 

 

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Targa Florio 1966 - Alfa Romeo TZ1 - Pietro Lo Piccolo - Salvatore Sutera / Scuderia Pegaso

 

 

Quelle sono tutte Alfa Romeo TZ1 in gara, in Targa Florio 1966 ….. ; avete notato niente ? Hummmmm …… PATATE ! ! !

 

Al solito siamo ! ! ! Le fotografie di Targa Florio …… sono anni che lo diciamo ….. dovete guardarvele sempre attentamente ….. moooooolto attentamente ….. ; forse siete soltanto superattenti al “salvaconnome” ….. piuttosto che ammirarle ……..

 

Quelle TZ1 .... nonostante fossero state iscritte da Scuderie diverse ......hanno tutte una medesima strana caratteristica ….. hanno tutte delle strane, apparentemente immotivate, …. posticce appendici aggiuntive alla carrozzeria, sui montanti dei parafanghi anteriori …….. appendici che sembrano realizzate alla “belleemeglio” …. con materiali di fortuna …. approssimative …. basta guardare ....

 

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VABBE’ …… Ma perché ? Appunto …. Ma perché ? Forse una moda ? Sindrome emulativa ? ….. “ Unn’avianunentiimiegghiuifari ? ” ( Non avevano altro di meglio da fare ?)

 

Niente di tutto questo.

 

Il vero “ PERCHE’ ” sta scritto nell’articolo giornalistico che “u Zu Tano” :sol: ha gelosamente conservato, per noi, da quel lontano 1966 ….

 

Buona lettura.

 

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Il nostro grande GRAZIE, quindi, va all’Amico …. “u Zu Tano” :sol: ……

 

Le ruote …… quindi ..... dovevano stare …… “tutte coperte” ……

 

Ma siccome noi, notoriamente, siamo dei romp ....... , non ci fidiamo soltanto di quello che scrissero i giornali dell’epoca ..... non ci fidiamo soltanto dei riscontri forniti anche dalle foto ....... noi ...... vogliamo la “certezza definitiva” ....... e già ..... la “certezza” .....

 

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E con questa “conferma”, il capitolo è chiuso. Grazie, Toti.

 

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L'Amico Salvatore "Toti" Sutera, in una immagine di repertorio:

1991 - Isola d'Elba - Raduno del Ferrari Club Piemonte - in coppia con Totò Calascibetta - Ferrari 348.

 

* * *

 

Poi, se proprio volete passarVi il tempo, …… andatevi a guardare tutte le Vostre foto di Targa ‘66 …… e capirete quali sono state tutte le vetture che hanno dovuto “correre ai ripari” ….. , in sede di verifiche tecniche, per aggirare le censure di quei “cattivissimi commissari del 1966” ……

 

Buona ricerca …..

 

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Invité §bes888PR

Cari Amici della Targa, ...... omissis ...... Fra questi ultimi servizi mi ha colpito molto quello riguardante Fulvio Lauricella, pilota velocissimo e grintoso, che, più volte ho fotografato e ripreso con la mia videocamera ( queste le mie passioni !).

In effetti, molte volte ci siamo visti nell'officina di Don Totò Ferracane e in tutte queste occasioni, abbiamo scambiato poche parole, forse per fretta o timidezza. Io ero, sempre, preoccupato della salute della mia Austin Healey Sprite, che temevo non mi facesse giungere alle varie gare di regolarità ... mentre lui pensava , a cose più importanti .... cioè come preparare la macchina per poter ben figurare nelle gare storiche.

E questo gli riusciva molto bene!

Allego, alcune foto, riguardanti la Targa Florio Storica del 1988 e del 1990.

Inoltre, in occasione di una nostra gara di regolarità, organizzata dal Circolo V. Florio, ho potuto rivedere quella mitica SZ in funzione da apripista nel 2008 sul Circuito della Favorita. Saluti per tutti Voi ed in special modo per l'amico Fulvio, che saluto affettuosamente.

 

Paolo Cigno

 

 

* * *

 

Caro Paolo, ho invitato Fulvio a leggere il Tuo post, sul topic "I piloti della Targa Florio". Ti giro la Sua risposta:

 

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Si, caro Paolo ..... Tu ami "quel tipo di vetture" ..... Ti ringrazio pubblicamente, anche in queste pagine, per la solita piena ed incondizionata amicizia che mi hai riservato, nell'aiutarmi e consigliarmi per il meglio, anche nell'ultima nostra piccola "avventura".

 

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Quella "mitica" SZ è stata la nostra "portafortuna". La abbiamo trattata con "i guanti gialli" ...

 

All'andata ..... indimenticabili scene a Mondello, con "Ludwig Von Kappen" che sfrecciava a tremila ........ per sonnolenti vialetti ..... a cercare di sbloccare quel maledetto freno della post. sx. ... un pò ..... "grippato" .....

 

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..... e poi il rientro ..... sempre con quel "Von" .....

 

 

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caro Paolo .... te l'ho detto : "guanti gialli" ..... "noblesse oblige" .....

 

 

Ciao

 

 

Carmelo

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Invité §ran085xF

Anche dopo tanti anni il nostro caro amico....Salvatore "Totò" Sutera....riceve trofei!!!!

119.JPG1..jpg.eb16730a9cc4ebb66007fa54e3ec4114.jpg

 

Totò e' quello a dx.......

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Invité §ami463nV

L'amico jayephil

 

ci regala un'altro filmato stupendo......siamo alla Targa Florio del 1969

 

The 4th visit to the Targa Florio, the Sprite having undergone quite a lot of development work to the engine, gearbox and fully independent suspension. A new front end had also been made and the ro...

 

 

emozioni pure al 100%....buona visione

 

 

www.amicidellatargaflorio.com

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Invité §ami463nV

Targa Florio 1971 - 1972 team Alfa Romeo

 

 

Amici questa era la Targa Florio!!

 

 

sul nostro sito troverete altri filmati.......

www.amicidellatargaflorio.com

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Invité §bes888PR

“ TARGA FLORIOSSA “

 

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* * *

 

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http://www.amicidellatargaflorio.com/1/ricordi_di_targa_1006542_3.html

 

Questo è un altro post inserito sul nostro sito www.amicidellatargaflorio.com. ( pagina : Ricordi di Targa ).

 

Abbiamo potuto “confezionare” quel racconto anche grazie agli “aiuti” dell’Amica finlandese di Targa Florio Esa Illoinen. Lo spunto del racconto è stata quella foto scattata dal mio grande amico di sempre, Vittorio Viola.

 

Quella immagine “siciliana” ..... scattata da Vittorio mentre io ero con Lui, a Floriopoli, alle prove in quella spettacolare edizione del 1970, andrà pubblicata sul mensile specializzato finlandese “MOBILISTI” .... all’interno di un servizio sulla nostra “sicilianissima” Targa Florio.

 

Queste cose rafforzano sempre più le mie convinzioni. Le nostre passioni per la Targa Florio non sono “cose inutili” ..... se ancora, nel 2010, e da paesi lontani come la Finlandia ..... ti chiedono fotografie di Targa Florio ...... il finnico Team A.A.W. di quella “corsara” Porsche 908/2 ..... il finnico Team Manager Hannu Kahi ..... il compianto Hans Laine ...

 

* * *

 

“ Carme, I have advised Mobilisti editorial office to credit the photo to Vittorio Viola. At the end of the article special thanks will be given to "Associazione Culturale Amici della Targa Florio". We shall send you Mobilisti 1/2010 when it comes from print. Esa. “

 

 

La “Targa Floriossa” : Gara Unica !

 

 

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Best54

Carmelo

 

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Invité §ami463nV

Anche dopo tanti anni il nostro caro amico....Salvatore "Totò" Sutera....riceve trofei!!!!

 

SI CARO SALVO, SE LI MERITA. ME TOTI E' TANTO ECCITATO DAL PREMIO CHE PARE, SE LA SIA FATTA ADDOSSO.... ALMENO COSI' PARE DALLA FOTO. TU MI CONFERMI?

ATTENDO NOTIZIE. VOSTRO ARMANDO Y1

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Invité §bes888PR

Voi ex piloti di Targa Florio ...... caro Ypsilon1 ..... siete sempre gli stessi ...... Vi "pizzuliate" sempre ......... siete sempre ..... in gara .. :lol:

 

Benvenuto tra noi ........ Mister Ypsilon1 ......... io aspetto sempre quel racconto di quel prototipo con targa prova che girava " Palermo ... Palermo " .......

 

Carmè

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Invité §ami463nV

Voi ex piloti di Targa Florio ...... caro Ypsilon1 ..... siete sempre gli stessi ...... Vi "pizzuliate" sempre ......... siete sempre ..... in gara .. :lol:

 

Benvenuto tra noi ........ Mister Ypsilon1 ......... io aspetto sempre quel racconto di quel prototipo con targa prova che girava " Palermo ... Palermo " .......

 

Carmè

 

CHE FATICA... MA PER GLI AMICI VALE LA PENA... ANNO: 1966, CITTA': PALERMO, LUOGO: PIAZZALE INGRESSO (EX) FIERA DEL MEDITERRANEO, PROTAGONISTI: IGNAZIO CAPUANO, ARMANDO FLORIDIA ,PORSCHE CARRERA 6 FIAMMANTE, VIGILI URBANI.

IGNAZIO CAPUANO ERA ARRIVATO DA 1 GIORNO DA STOCCARDA CON LA SUA NUOVA CARRERA 6 (ANCORA SUL CARRELLO); LA MATTINA MI TELEFONA PER INCONTRARCI E VEDERE QUELLA MERAVIGLIA. CI VEDIAMO DI POMERIGGIO IN OFFICINA E MI CHIEDE LA TARGA PROVA PER ANDARE A MONTE PELLEGRINO A PROVARE LA CARRERA. DETTO FATTO.

SCARICATA DAL CARRELLO LA VETTURA, MESSA IN MOTO PER SCALDARE, VEDIAMO ARRIVARE UNA PATTUGLIA DI VV.UU. MENTRE MOLTA GENTE SI ERA RADUNATA ATTRATTA DA QUEL MOSTRO SIDEREO.

PER BREVITA', DOPO UN LUNGO DIBATTITO COI VV.UU. CIRCA IL TIPO DI VETTURA, LA TARGA PROVA, LO SCARICO RUMOROSO ETC.... I VIGILI DECIDONO DI SEQUESTRARE LA VETTURA.... POTETE IMMAGINARE LA NOSTRA REAZIONE, DAPPRIMA SCIOCCATI E STUPITI MA POI DISPOSTI A DIALOGARE COI VIGILI CON CALMA E PERSUASIONE. TUTTO INUTILE.

A QUEL PUNTO IGNAZIO DISSE AD UNO DEI DUE VV.UU.:" MA LEI NON SENTE RAGIONI, PARE UN "GADDUZZU RI FUMERI" ...........(CHE NON SI RIESCE A FERMARE - ndr). SCATTO' A QUEL PUNTO IL REATO DI OLTRAGGIO AL PUBBLICO UFFICIALE. LA VETTURA VENNE PORTATA LA COMANDO (ALLORA AL FORO ITALICO) E SEQUESTRATA, IGNAZIO INTERROGATO DENTRO IL COMANDO PER QUALCHE ORA. FRATTANTO MI PREMURAI DI AVVERTIRE IL PADRE DI IGNAZIO. IN SERATA IGNAZIO TORNO' A CASA MA LA VETTURA RIMASE DAI VV.UU.

VI FU UN PROCESSO (IO TESTIMONE) NEL QUALE VI FURONO MOMENTI DI AUTENTICA ANTICA COMICITA' SICULA (ALLA ANGELO MUSCO) NEI QUALI L'AVVOCATO DI IGNAZIO CERCO' DI SPIEGARE CHE "GADDUZZU RI FUMERI" NON PONE ALCUNA OFFESA TRATTANDOSI DI ANIMALE(IL GALLO) CHE CANTA A LUNGO PER AFFERMARE LA SUA SUPERIORITA' SUGLI ALTRI SIMILI E LO FA ANCORA DI PIU' QUANDO PUO' ERGERSI SU QUALSIASI POSTO RIALZATO ... ANCHE SU UN CUMULO DI STERCO RINSECCHITO (U FUMERI). QUINDI IGNAZIO SI RIFERIVA ALL'ATTEGGIAMENTO PROTERVO DEL VIGILE E NON AL FATTO CHE SI TROVASSE SU UN CUMULO DI "FUMERI" OSSIA COME UN ESSERE IMMONDO. INSOMMA, IGNAZIO VENNE ASSOLTO E TUTTO FINI' A RIDERE .

TI CONSIGLIO DI FARE LEGGERE LA NOTA AD IGNAZIO CHE AVRA' DIMENTICATO ........ O FARTI AGGIUNGERE DETTAGLI...

CIAO ARMANDO Y1

 

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Invité §bes888PR

Io, caro Armando ( Ypsilon1 ), Ti ho provocato ......ma il ..... CORAGGIO di andare a dire a Ignazio che è stata postata questa storia ...... io non la ho :lol::lol::lol::lol:

 

Farò una pausa ( ! ) di riflessione :lol: e vediamo che ..... faccio :lol:

 

FANTASTICA STORIA ! MA QUALI LIBRI ! ..... QUI C'E' DA MORIRE DA RIDERE ....LA CARRERA 6 SEQUESTRATA .... PROCESSI .. TESTIMONIANZE .... AVVOCATI , GALLI ...... :lol::lol::lol:

 

:sol: Carmè :sol:

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Invité §bes888PR

 

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http://www.amicidellatargaflorio.com/1/ricordi_di_targa_1006542_3.html

 

 

Questo è uno dei tanti post di www.amicidellatargaflorio.com ( pagina : Ricordi di Targa ) che “parla di Targa Florio”.

 

Quel breve post conclude così : “ Tanti gentleman drivers, da giovani, “si fecero le ossa” alla guida di quelle SZ ...... “.

 

Guardate queste immagini :

 

 

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Targa Florio 1965 - La A.R. SZ di Pietro Lo Piccolo e Salvatore "Toti" Sutera / Scuderia Pegaso - PALERMO

 

 

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Targa Florio 1963 - La A.R. SZ di Beppe Virgilio e Salvatore "Totò" Calascibetta / Scuderia Etna CATANIA

 

Quelle SZ in Targa venivano condotte da piloti siciliani “privati” ...... erano amici allora .... sono rimasti amici anche dopo anni ..

 

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Cerda - 20.03.1994 - Raduno Porsche Club Sicilia / Salvatore “Toti” Sutera ( sx. ) e Salvatore Totò Calascibetta

 

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Invité §ran085xF

La mia Targa Florio inizia nel 1965 e finisce in una bruttissima domenica del maggio 1977...

Il mio amore per questa "Cursa e' unico.....(grazie a mio padre) lui mi ha trasmesso il rispetto per questa corsa che definire unica e' poco.... (mi onora molto averla vista ) "come dice un caro amico chi non ha visto almeno una volta la Targa...non puo capire"

Dentro di me ho sempre avuto la speranza di rivedere su quelle strade mitiche del piccolo delle madonie...le fantastiche Porsche 908MKIII...ricordo di averle riviste nel 1986.....da allora ho sempre inseguito questo sogno...

quella porsche mi e' rimasta dentro…..come dimenticare l'incontro del 1970 all'hotel santa lucia di cefalu' con due 908

che rientravano dalle prove...davanti i miei occhi di bambino di 10 anni Jo Siffert e Pedro Rodriguez......

 

Da sempre mi ero ripromesso di andare a Stoccarda a visitare il museo della Porsche...il sogno si e' avverato il 15 dicembre 2009...potrei raccontare molte cose.....l'unica cosa che voglio scrivere… e avere visto con i miei occhi il rispetto che hanno i Tedeschi di Stoccarda per la nostra cara Targa Florio....un padiglione completo...con filmati che girano di continuo...nell'angolo dei trofei la Targa vinta nel 1969 in bella vsita...insomma un bel vedere.....

Grazie Porsche..... :jap::jap::jap::jap:

 

fatevi un bel giro del museo ......

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Invité §ran085xF

1970 - 2010

Doveroso ricordare Jo siffert...sicuramente si fara' un bel giro di Targa.....( Jo ovunque tu sia....grazie per le belle emozioni che ci hai regalato)

 

Negli usa stanno iniziando i festeggiamenti per ricordare con Brian Redman quella domenica !!!! 03/Maggio/1970

un'amico ci tiene informati....

 

Voglio dedicare questo intervento a lei !!!!

La mitica porsche 908MKIII....vista di recente.....

 

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Stoccarda 15/12/2009

 

 

 

Cerda 03/05/1970

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i vincitori di quella Targa

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Siffert / Redman su porsche 908MKIII N° 12

 

 

:jap::jap::jap:

 

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