I PILOTI DELLA TARGA FLORIO

[Invité §ran085xF]

Queste immagini (Bellissime)mi fanno male al cuore !!!! I cavalieri della Tavola Rotonda che ne sanno ????

Scene vere ...di vera Targa Florio....no Targhicche degli anni duemila per 4 gatti....beati loro....

Sanno solamente organizzare brutte copie di tutto !!!!!

[Invité §bes888PR]

IMMAGINE FORTEMENTE EVOCATIVA ( 1972 ) - Grazie, Pippo.

 

 

 

 

Era soltanto qualche anno prima, rispetto a quel 1972 ; Targa, quell'anno, "vista" lungo Il Piccolo ; spedizione sin dal sabato pomeriggio con macchine e vettovaglie di vario genere ...... ; durante la gara a registrare con (allora) un arcaico registratore a cassette portatile PHILIPS con unico pulsante ( avanti .... dietro .... a destra .... a sinistra )

 

 

a fine Targa il mesto e faticosissimo ritorno a Palermo ...... ; un ragazzino rompic ........ accende in macchina il registratore per riascoltare ..... improperi di vario genere da parte di tanti ; gli altri ...... stanchi ..... non ne potevano più di "scruscio di motori"

 

 

Best54

 

 

 

www.amicidellatargaflorio.com

[Invité §bes888PR]

Quel DAVID PIPER che è tornato in Targa Storica qualche anno fà ..... sempre in Ferrari .....

 

 

 

 

 

 

 

....... inviava queste cartoline al Drake .....

 

 

(Dalla corrispondenza dei clienti e amici della Ferrari)

 

 

Best54

 

 

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[Invité §ami463nV]

Targa Florio 1955 - Giardini - Manzini / Off. Alfieri Maserati

 

 

 

 

 

Mille Miglia 1955 - This is Francesco Giardini in a Maserati A6GCS during the MM 1955 in which he placed 4th

 

[Invité §ran085xF]

Quelli della Fondazione si prendono il merito !!!!!!!

http://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:O244hnVFts0J:orientaonline.isfol.it/Versione_Accessibile/Norme/index.scm%3Fpdf%3Dtrue%26codice%3D2771+LR+9+agosto+2002+n.9&hl=it&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEESiA5l8btoItHGM75Q6GEAQRRtabvwpV1HDOqXX_uJFfY4RH7aHhiBsHhNk4CUeFebX_2m5IZJEenS2ag0C0z281CB1ayr-nqVYNzNIPAloAR63xr_YuGWukcaDHDo4l4WXHUoh1&sig=AHIEtbQPl3XzE61soP5PJCL-MbxT_ZsxVQ

 

Ammesso che sia tutto vero..devono anche prendersi i meriti dei loro FALLIMENTI CONTINUI

[Invité §ami463nV]

 

 

 

 

Targa Florio 1967 - Chaparral 2F / P. Hill. - H. Sharp

[Invité §ami463nV]

 

Targa Florio 1954 - Osca MT4 1,5 - Cabianca

 

 

 

 

 

 

 

 

[Invité §ran085xF]

[Invité §ami463nV]

CURIOSITA’ ( ? ) PER FERRARISTI ……

 

 

 

 

Châssis n°0570 M ; tante volte in mano ad Eugenio Castellotti

 

 

1955

 

- 6eme Tourist Trophy (Castellotti / Taruffi)

- 3eme Targa Florio (Castellotti / Manzon)

- 2eme Course de Nassau (P. Hill / Chinetti)

- 4eme Course Speed Trials (P. Hill)

- 1ere Course Nassau Trophy (P. Hill / Chinetti)

- Grand Prix du Venezuela (Castellotti) voiture

 

 

 

Châssis n°0570 M - 3eme Targa Florio 1955 (Castellotti / Manzon)

 

 

Châssis n°0570 M - 2eme Course de Nassau 1955 (P. Hill / Chinetti)

 

 

Châssis n°0570 M - 6eme Tourist Trophy (Castellotti)

 

 

Quindi ...... scarichi laterali ( a sinistra ) totalmente a vista, per la 860 Monza di Castellotti in Targa 1955 …..

 

 

 

…… sulla destra è visibile, invece, una sorta di paratia, magari facilmente amovibile, all’occorrenza, in prosecuzione della carrozzeria …..

 

 

….. soltanto una (raffinata) soluzione aerodinamica ……. o anche …… per che COSA ?

 

 

O quella paratia, in realtà, stava forse anche sulla parte sinistra ed era soltanto nascosta dai voluminosi scarichi ?

 

 

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[Invité §fro124rm]

Era soltanto qualche anno prima, rispetto a quel 1972 ; Targa, quell'anno, "vista" lungo Il Piccolo ; spedizione sin dal sabato pomeriggio con macchine e vettovaglie di vario genere ...... ; durante la gara a registrare con (allora) un arcaico registratore a cassette portatile PHILIPS con unico pulsante ( avanti .... dietro .... a destra .... a sinistra )

 

a fine Targa .... accende in macchina il registratore per riascoltare .....

Best 54

 

Caro Carmelo, nel '70, assieme ad un mio caro amico, armati di telecamera 8mm e del K7 Philips con microfono, ci eravamo appostati poco dopo la partenza, durante le prove del Sabato.

Qualcuno ci scambiò, ingenuamente, in una troupe qualificata...e ricordo ,,,qualche sgangherata intervista...fra cui questa la migliore:

 

Le Porsche....alle Ferrari....se le fanno a uovo ciruso!

 

Mai profezia fu così realistica, anche se, personalmente penso, sia stata la più bella gara del Professore.

 

Queste registrazioni, credo, siano andate distrutte!

 

Ciao amici

[Invité §bes888PR]

.... omissis ......

Caro Carmelo, nel '70, assieme ad un mio caro amico, armati di telecamera 8mm e del K7 Philips con microfono, ci eravamo appostati poco dopo la partenza, durante le prove del Sabato.Qualcuno ci scambiò, ingenuamente, in una troupe qualificata...e ricordo ,,,qualche sgangherata intervista...fra cui questa la migliore:

Le Porsche....alle Ferrari....se le fanno a uovo ciruso!

Mai profezia fu così realistica, anche se, personalmente penso, sia stata la più bella gara del Professore.

Queste registrazioni, credo, siano andate distrutte!

Ciao amici

 

 

* * *

 

Caro Paolo ……

 

 

Sei il solito modesto …… ( noblesse oblige ..... ) ; io direi che non ti sei limitato soltanto a quei filmati per le prove di Targa 1970 ….

 

 

Semplicemente memorabili, dei Tuoi filmati di gara, le immagini del passaggio a Floriopoli al primo giro ( no ? confermamelo ...... che era il primo ........ ) …..

 

 

 

Passa la 908/3 …….

 

 

 

 

 

Lo spettatore è attonito ….. come impietrito ….. ma ancora per pochi secondi …. mentre la 908/3 è già oltre lui

 

 

 

 

 

Realizza ….. quella 908/3 sta davanti ! E si mette la mano in testa per lo stupore ….

 

 

 

 

 

Poi è come se esclamasse : ma è lì ! …… ed indica, col braccio teso, lì in fondo, verso il pontile in ferro di Floriopoli ....

 

 

 

 

Ha visto la 512S … e passa anche lei .....

 

 

 

 

Caro Paolo …… le immagini saranno sfocate … ma ……. È un vero pezzo di storia di Targa Florio 1970 ......

 

 

e ... ripeto .... nipotino permettendo ..... dimmelo se era il primo giro ....

 

 

 

Sei un GRANDE.

 

 

Carmelo

 

 

 

www.amicidellatargaflorio.com

[spazzaneve]

 

* * *

 

Caro Paolo ……

 

 

Sei il solito modesto …… ( noblesse oblige ..... ) ; io direi che non ti sei limitato soltanto a quei filmati per le prove di Targa 1970 ….

 

 

Semplicemente memorabili, dei Tuoi filmati di gara, le immagini del passaggio a Floriopoli al primo giro ( no ? confermamelo ...... che era il primo ........ ) …..

 

 

 

Passa la 908/3 …….

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/503366/115.jpg

 

 

 

 

Lo spettatore è attonito ….. come impietrito ….. ma ancora per pochi secondi …. mentre la 908/3 è già oltre lui

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/503366/210.jpg

 

 

 

 

Realizza ….. quella 908/3 sta davanti ! E si mette la mano in testa per lo stupore ….

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/503366/38.jpg

 

 

 

 

Poi è come se esclamasse : ma è lì ! …… ed indica, col braccio teso, lì in fondo, verso il pontile in ferro di Floriopoli ....

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/503366/410.jpg

 

 

 

Ha visto la 512S … e passa anche lei .....

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/503366/53.jpg

 

 

 

Caro Paolo …… le immagini saranno sfocate … ma ……. È un vero pezzo di storia di Targa Florio 1970 ......

 

 

e ... ripeto .... nipotino permettendo ..... dimmelo se era il primo giro ....

 

 

 

Sei un GRANDE.

 

 

Carmelo

 

 

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/503366/micro40.jpg

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Caro Carmelo,

 

circa tre anni fa affrontammo il problema del primo giro della Targa 1970.

 

Torno a confermarti che passò per primo Siffert, seguito dopo pochi secondi da Vaccarella.

 

Ripropongo il negativo delle mie foto da cui si nota chiaramente che Siffert è stato fotografato al fotogramma n. 1 e Vaccarella a quello n. 2.

 

 

Un caro saluto

 

Piergiorgio

[Invité §bes888PR]

Ciao Piergiorgio, sei sempre preciso e ben documentato .....

 

ma si ..... la mia richiesta di conferme al mio Amico di sempre Paolo ( era il primo giro ? ) era una provocazione ....... sai com'è , mi piace "agitare le acque", pur di parlare di Targa.

 

grazie per il Tuo bel contributo. Quel pezzo di filmato di Paolo con la gestualità di quello spettatore mi ha fatto sempre impazzire. Vedere passare quella n.12 prima della n.6 ..... al primo giro ...... suscitò esattamente le stesse reazioni in tutti i presenti.

 

bellissimo. Come disse "quello" ? : "Soltanto chi c'era può capire".

 

Un abbraccio, Carmè

[Invité §fro124rm]

 

Caro Paolo …… le immagini saranno sfocate ..... dimmelo se era il primo giro ....

Carmelo

 

 

 

 

Caro Carmelo, è bellissimo dialogare con te, in questo sito .....stimoli con entusiasmo e veemenza i nostri ricordi....e ci fai riflettere su Temi, già anche, ampiamente dibattuti.

La passione per la Targa sollecita, sempre, argomenti di discussione irrefrenabile!

 

 

 

Devo confermarti, che quei fotogrammi, tratti dal filmato, si riferiscono al primo giro....il passaggio della Porsche di Siffert sul traguardo ha molto impressionato, noi spettatori delle tribune, per potenza ed agilità.

Comunque la 512S di Vaccarella si è fatta onore!

 

 

Ciao Amici

[Invité §ami463nV]

 

 

i sorpassi di Targa ......

[Invité §ami463nV]

https://picasaweb.google.com/targaflorio1961/TargaFlorioNeiRicordiDiGiovanniAlaimo#slideshow/5576419863772879122

 

 

Il nostro rinnovato "GRAZIE" va all'Amico di Targa Florio Giovanni Alaimo.

 

Foto amatoriali "mozzafiato" ... datate 1962 ...... e ne arriveranno altre, da fuori Palermo ......

 

 

 

www.amicidellatargaflorio.com

[Invité §ami463nV]

 

 

PARLA DI LEI GIANNI BULGARI :

 

 

” ..... Fu un amore a prima vista.

 

Era la Targa Florio del 1962 ed uno dei primi esemplari di Ferrari GTO correva con Giorgio Scarlatti e Pietro Ferraro che ne era il proprietario.

 

Dopo la gara in cui ottenne un brillante 4° posto, 1^ di categoria Gran Turismo, la provai brevemente.

 

Il suo colore inusuale, marrone testa di moro, ne accentuava la sua già forte connotazione “guerresca”.

 

In contrasto con il timore reverenziale che incutevano sia in suo aspetto che le sue prestazioni, era una vettura straordinariamente docile da guidare ….. “

 

 

il racconto completo sta su:

 

http://www.amicidellatargaflorio.com/1/ricordi_e_storie_di_targa_1006542_3.html

[Invité §TAR516zF]

Cari amici di Don Vincenzo Florio,

desidero informarvi di questa nuova (ma non tanto) iniziativa resasi necessaria perchè, come tante volte già discusso su queste pagine, per confrontarsi nel mondo reale con gli interlocutori del momento, è necessario essere individuati ed individuabili come rappresentanti di una comunità, portatori di idee, di cultura e di memoria storica.

Non si tratta quindi di iniziativa nè nuova nè isolata, è infatti la logica conseguenza del lavoro continuo e incessante che negli ultimi mesi sia io che Shortleg abbiamo fatto con gli amici dell'Associazione Amici della Targa Florio.

Non c'è quindi nessuna contrapposizione nè sovrapposizione tra Targapedia ed Associazione, anzi continua la massima collaborazione e l'identica comunione d'intenti.

 

Alla luce di quanto è successo o non successo (che è peggio...) negli ultimi mesi;

 

alla luce di quanto si può chiedere e fare per i prossimi mesi , ponendo come traguardo il 2013;

 

in occasione del primo vero atto concreto scaturito da queste pagine virtuali e portato avanti con caparbietà da Shortleg : l'intitolazione di una villa pubblica della città di Palermo,

 

vi informo che è nata TARGAPEDIA COMMUNITY

 

 

TARGAPEDIA COMMUNITY è un movimento di persone fisiche, ben identificate ed identificabili che si riconosce in questi tre semplici obiettivi :

 

- Preservare la memoria di Vincenzo Florio , pioniere dell’automobilismo sportivo internazionale, creatore della Targa Florio;

 

- Promuovere con l’informazione e con iniziative culturali l’organizzazione di un evento storico commemorativo della Targa Florio, preservando l’immagine ed il valore storico-culturale dell’evento;

 

- Promuovere con l’informazione e con iniziative culturali, il restauro e la conservazione del complesso di edifici conosciuti con il nome di Floriopoli.

 

Nei prossimi giorni sarete informati sulle modalità dell'adesione alla comunità, effettuabile sia attraverso www.targapedia.com che attraverso Facebook.

 

[Invité §ran085xF]

L'ultima Targa Mondiale

 

 

 

 

 

BY Tony Triolo

Famous photographer who worked for Sports Illustrated

[Invité §ran085xF]

1973...tripudio di colori !!!!!!

 

 

 

 

 

BY Tony Triolo

Famous photographer who worked for Sports Illustrated

[Invité §sho727jx]

L'ultima Targa Mondiale

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/503822/KGrHqEOKnIE1MZNh0uBNZylEls3.jpg

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/503822/KGrHqEOKjsE1l8pmYiwBNZw97Pg3.jpg

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/503822/KGrHqEOKjsE1l8pmYiwBNZwvFM93.jpg

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/503822/KGrHqEOKjME0JfHN3BNZwBSRNCQ3.jpg

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/503822/KGrHqEOKjcE0rlroBNZwBTfG3.jpg

 

 

Si ringraziano sempre gli amici appassionati che contribuiscono con le loro immagini personali a tenere in vita la memoria della Targa, ma... lasciatemi dire che oggi come oggi, vedere quelle foto ancora "sporcate" da quelle fastidiose sovraimpressioni, mi sembra alquanto anacronistico e di cattivo gusto .

 

 

 

 

[Invité §ran085xF]

Pino.....sono fotografie trovate su internet..(in vendita )....credo che il signor Tony Triolo non sia piu' in vita...non sono foto sporcate dal sottoscritto....ma da chi li vende !!!!

 

http://www.sportslinkup.com/shop/0-targa-florio-3-GALLERY.html

[Invité §ran085xF]

1973

 

BY Tony Triolo

Famous photographer who worked for Sports Illustrated

[Invité §ran085xF]

1973

In gara o in prova????

 

BY Tony Triolo

Famous photographer who worked for Sports Illustrated

 

 

 

Mi risulta qualificata...ma DNF in gara.......

 

(Qualifying Results)

33rd 183 Chiaramonte Bordonaro / Carducci Alpine A110 Renault Scuderia Pegaso 42:59.300

 

Did not finish

183 Chiaramonte Bordonaro / Carducci Alpine A110 Renault Scuderia Pegaso 0 LAPS

[Invité §ran085xF]

1973

BY Tony Triolo

Famous photographer who worked for Sports Illustrated

[Invité §ran085xF]

1973

 

 

BY Tony Triolo

Famous photographer who worked for Sports Illustrated

[Invité §ran085xF]

maggio 09, 1966

In Sicily Nearly Everybody Loves The Targa Florio

Triumphantly out of tune with the times, Sicily's antique race marks half a century of speed and 'gloria'

 

In the spring-green hills above Sicily's Mediterranean shore there is a small white house known to the local populace as La Casa di Feelleell. This is the Sicilian way of saying " Phil Hill's house," in remembrance of the day when the American racing driver—the world champion for 1961—catapulted off the road in his Ferrari, sailed 75 yards through the air and landed against the wall of the building. Hill's luck in being able to climb unhurt from the wreckage of his car was commensurate with the astonishing good fortune that has attended the race he was driving in—the oldest automobile race in the world and, to some, the best.

 

The Targa Florio, as the race is called, has survived fire, war, an earthquake, political chicanery, a man-made flood and—most surprising of all—the worldwide trend away from over-the-road races. Nearly all of the historic ones have ceased to be, due to the near impossibility of assuring the safety of spectators. Accidents involving spectators caused Italy to abandon its Mille Miglia—the most famous Italian sports event—after the 1957 running. Mexico canceled its Pan American road race after 1954.

 

Although the Targa Florio is potentially no less hazardous, not a single spectator has yet been lost and only one driver has been killed. The Sicilian defense is not to be found in favorable statistics, however, but in an abiding passion for the color and speed, for the noise and high excitement of the race. This Sunday brings the 50th running of the Targa Florio and the annual outpouring of that passion as 70 racing sports cars, driven by an elite international corps of pilotos and a sprinkling of that disappearing species, the gentleman driver, commence what Stirling Moss of Britain calls "the greatest race left in the world." Starting near the town of Cefal�, these adventurers will speed up into the hills, climbing to nearly 2,000 feet at the route's highest point and down again on often primitive roads, narrow and twisting, which contain 1,300 curves. And then, if they can avoid such mishaps as that of Feelleell, they will retrace the terrible route nine times more, for a total distance of 430 miles.

 

The Sicilian passion will be evident all the sun-baked day as the island's people crowd close to the roads—some invariably in suicidal positions where centrifugal force could pull a too vigorously cornering car into them. In most races if a bystander even touches a car it runs the risk of disqualification. Not so in the Targa Florio, where the rules are more simpatico. In one race a Roman businessman named Francesco Lessona, driving the Targa Florio with more brio than skill, gunned his Ferrari LM down a tightly curving descent, only to skid at the bottom and find himself sideways across a small stone bridge. England's Clive Baker, driving a tiny Austin-Healey Sprite, barely squeezed past. A group of peasants materialized around Lessona in no time, lifted and turned his 1,800-pound car so that it was headed in the proper direction and shoved him on his way with cheerful cries of "Via! Via!"

 

One Calascibetta, a Sicilian driver, tells of the episode last year when his Abarth-Simca stopped beyond Collesano with a broken throttle cable. A family of spectators picnicking nearby offered him a salami sandwich and a bottle of wine. Calascibetta took a bite of salami, a swallow of wine and a string from the family's guitar. With the string he repaired the cable well enough to reach the pits, where a lasting fix was made, and he finished the race 10th overall and first in his class.

 

Then there was the time Maurizio Grana, Ferrari's dealer in Rome—and a demon driver—ran into a guardrail, crumpling one side of his LM. Helpful spectators pried open the deck lid of the rear-engined car and, seeing that the part of the dual fuel system located on the damaged side was broken, sealed it off and sent Grana on his way in less than five minutes. "The amazing thing," Grana explained later, "was that these people were from an isolated village and probably never before had seen such a complicated piece of machinery, yet patched it up without hesitation. I could not have done it myself."

 

Drivers find it extremely difficult to get as much Targa Florio practice as they would like. On the one official day of practice there is only time for about two laps each for the two drivers every car must have. Consequently, there is much enterprising unofficial practice amid ordinary workaday traffic, which includes donkey carts, bicycles and occasional herds of sheep, goats and cows, as well as cars and trucks. After Britain's Graham Hill was driven around the course for the first time he said, "Beautiful scenery. Now may I see the circuit, please?" Later he said, "I realized I wasn't being kidded when I saw my friends out practicing."

 

The question whether to practice unofficially with one's racing car or in a rented car depends largely on one's bankroll or the supply of spare cars on a factory team. A year ago Britain's Sir John Whitmore went practicing with the American Bob Bondurant in a new E-type Jaguar. After a week they had worn out three sets of tires, two sets of brake linings, the clutch and the differential.

 

Accepting or rejecting offers of rides around the circuit with racing drivers is a matter of individual preference. I have myself ridden over it in a Mustang, a Porsche, an Alfa Romeo and various Ferraris. After 10 minutes of sliding around curves with Nino Vaccarella, the 1965 winner, in a Ferrari, I became carsick. Half an hour's ride with Clementino Ravetto in his GTO was a lesson in the physical punishment that drivers must be able to absorb: the intense heat rising from the floorboards that scorches your feet, vibrations that make your teeth chatter, the roaring engine that paralyzes your hearing, the jarring crunch of the gears and, after each gear change, the thrust of acceleration that slams you against the back of your seat.

 

Vaccarella says, "When I go fast I really sweat. I am sure that I am going to scrape those stone bridges—they are so narrow that it is like being on a bobsled run." Of the spectators, Britain's Andrew Hedges says, "They are everywhere—standing in the ditches, strolling across the road and jumping out of the way as you go past."

 

 

 

"I never dare take a blind curve flat out," says Timo Makinen of Finland, "because I never know what I might find around the other side. Once I saw a little boy run out and throw sand on the road to make people skid." This was a shockingly ill-considered thing to do, but it was scarcely necessary; the road is soon strewn with loose, skid-provoking gravel scattered by the cars themselves as they churn along.

 

The roads of the circuit are closed to traffic at midnight on the eve of the race, and families by the thousands arrive to pitch tents at good viewing points. Through the night there is a great deal of guitar strumming, singing and spaghetti cooking.

 

Principals in the race are up at 4 a.m., and by 6 the pits are astir with drivers, mechanics and race officials rubbing sleep from their eyes and gulping strong Sicilian coffee. The Italian army sets up a communications network, and a helicopter stands by to pick up any injured driver and rush him to a hospital. The pits look efficient but somehow never attain IBM efficiency—continuing a breezy mode of service dating to the first race, when one car was refueled with water instead of gasoline. At 8 a.m. the Sicilian count who is the race director begins sending off the cars at 30-second intervals. The roads are much too narrow to start them en masse.

 

Join me, if you will, on a tour of the circuit. At the start-finish line are the pit area to our left and grandstands to the right. We are on the side of a hill, with the ground rising above the pits and falling away behind the grandstand to a valley and plain below, crossed by a railroad track. Thirty miles away purple mountains are visible, with traces of snow around their peaks.

 

The road ascends slightly and curves to the left, passing the pits, grandstands and timekeepers, and then steeply for 7� kilometers to the town of Cerda. The road is bordered by artichoke fields rising on the left and dropping off to a valley on the right. Cerda is traversed by a long road made slippery by ground-in animal manure and lined on either side with sawhorses made of iron pipe to keep people from crossing.

 

The road continues upward and passes two Moorish-style churches. Though twisty, it is taken relatively fast for two kilometers to the Bivio (crossroad) Agrigento. Then comes a sharp U-turn to the left as you begin to cross the Madonie Mountains. Looking back, you can see past cornfields to Cerda, to the pits and as far as the Mediterranean. At the height of 407 meters the road begins the first long descent, notorious for many drivers going off into the scenery. The hills are covered with young green wheat, yellow broom and red flowers called herba medica. Near Kilometer 14 is the curve where La Casa di Feelleell got its name.

 

Toward the bottom of this first downgrade one can see a beautiful panorama of lush green fields, but in the distance the land becomes arid and the mountains consist partly of sheer rock face. Visible ahead are 10 miles of zigzagging road. Yellow, violet and blue flowers grow at roadside, and the meadows are carpeted with dark-pink flowers that the peasants cut and sell in the towns, transporting them on muleback.

 

At Kilometer 22 begins a new ascent, passing through a narrow valley with tall mountains on either side. Near Kilometer 25 a small stone marks the spot where Count Giulio Masetti was killed in 1926—incredibly, the only driver ever to lose his life during a Targa Florio. On race day this stretch is packed with people.

 

Bivio Caltavuturo at Kilometer 27 marks the highest point on the circuit, 600 meters. By now we are in very rugged country. There is still some grass, but the fields are dotted with huge boulders. The town of Caltavuturo, off to the right, is a string of houses pasted against the mountainside. The road now begins a second long descent, becoming narrower, and near Kilometer 29 there is a series of large sand piles on the right. The late Italian champion, Luigi Musso, named this the "Paralytic's Descent," after a boy who watched the race from his front porch sitting in a wheelchair. The road is bordered by linden trees blooming with small white flowers.

 

A narrow stone bridge at Kilometer 34 marks the end of the descent and the third and last major ascent. At Bivio Scillato the road is edged by olive trees and there are several villas. Kilometer 38: Bivio Polizzi, at 570 meters, a crossroads at the halfway point of the circuit where Porsche and Ferrari have crews for emergency pit stops. The terrain flattens out somewhat into a high tableland as the road enters "The Slalom," a slight descent with a continual sequence of curves—right, left, right, left—taken very fast. The country is bare and arid, rather mournful-looking, with little vegetation and many rocks. There are some lonely stretches with no spectators at all.

 

 

 

Read more: http://sportsillustrated.cnn.com/vault/article/magazine/MAG1078515/2/index.htm#ixzz1EyTwTRNw

[Invité §TAR516zF]

....BY Tony Triolo ....Famous photographer who worked for Sports Illustrated

 

 

 

MINK che fiuto !

[Invité §ami463nV]

Ma non si può chiedere al venditore di poter acquistare le foto senza immagine sottostante di Targa e con la sola scritta Triolo ?

[Invité §ami463nV]

Ranocchio61 ...... Pure due rarissime foto a colori della 124 spyder in prova 73 dell'appena ventenne Fulvio !

 

 

 

 

 

 

il testo che segue è tratto da:

http://www.amicidellatargaflorio.com/1/ricordi_e_storie_di_targa_1006542_7.html

 

 

 

A pagina 29 di un vecchio Autosprint - il n.20 del 14/21 maggio 1973 - si legge questo:

 

“ ... Anche Lauricella, con la Fiat 124 spyder, esce di pista dopo il Bivio Polizzi, la macchina è danneggiata, il pilota riceve un forte colpo alla schiena, nulla di grave, ma viene riportato ai box con l’elicottero in barella, per precauzione ...”

 

 

Allora, siamo andati a “rispolverarlo” quell’episodio; un incidente, certamente poco piacevole, ma che è anch’esso “storia di Targa”. E ce lo ha raccontato nel 2009, sia pur brevemente, l’Amico di Targa Florio Fulvio Lauricella.

 

“ ... La 124 sport spyder 1600 n.132 alla Targa del 1973, di colore bleu francia, era proprio la mia, e non partecipavo alla gara con Gaetano Lo Jacono (nota : “Gaetano Lo Jacono” recitava l’elenco degli iscritti ), ma con Giuseppe Lo Jacono, che mi fece esordire in gara affidandomi la sua 500 gr.2 alla Montepellegrino del 72, con record.

 

Purtroppo, per una leggerezza compiuta in officina su quella 124, malgrado avessi detto di sostituire i dischi freno anteriori, rovinati durante prove ''libere”, gli stessi venivano rettificati a mia insaputa.

 

Ovviamente, il disco anteriore dx ha pensato bene di spezzarsi in due nella discesa di Scillato, notoriamente stressante per i freni, provocando la semi distruzione della macchina e la mia momentanea paralisi delle gambe per una forte contusione dorsale. Rapido rientro a Floriopoli in elicottero, in compagnia di Clay Regazzoni, che aveva a sua volta distrutto la sua 33, e fine della gara di un poco piu' che ventenne giovane pilota ...”.

 

 

 

www.amicidellatargaflorio.com

[Invité §ami463nV]

Il baffuto "Pooky" ....... si fa un bel giro di prove a circuito aperto, senza casco ....... con la sua Lola ...

 

 

[Invité §ami463nV]

Semplicemente eccezionale che in questo scatto di Targa 1970 si riesca a scorgere, dietro la Fiat Abarth 1000SP n.262 di Ruspa - Pellegrino, anche la Porsche 911S n.142 di Monticone - Genta....

 

 

 

 

e che dentro l'abitacolo della 911S ...... si intraveda anche il pilota col casco indossato ....... sullo stesso si legge il nome : Genta.

[Invité §fro124rm]

 

Fra le tante cose utili e, soprattutto essenziali, da portare con sè nelle ultime edizioni della "Targa", era la radiolina a transistors.....per seguire le notizie Rai di Via Cerda ( guarda caso) ,sulla Corsa, commentate, ad intervalli regolari, dal Grandissimo Luigi Tripisciano.

Con quel suo inconfondibile timbro di voce, ci aggiornava ed informava sui vari eventi della Gara , per i tantissimi spettatori isolati, spezzettati lungo i 72 Km del Circuito stradale.

Addirittura, il Giornalista Tripisciano si era inventato...dati i tempi magri....e i pochi mezzi di allora...un cronometaggio ...fatto in casa...con distacchi in varie località, raffrontati con i tempi di Partenza.(Da fantascienza...eppure, funzionava!)

 

 

 

La Voxson aveva creato negli anni 70 la Voxson Zephir a Transistor,che , veniva usata con supporto sulla macchina, ed inoltre, meraviglia della tecnica di allora, poteva essere usata, staccandola dal cruscotto, con batterie autonome, per poter essere trasportata al di fuori dell'auto.

La mia, ...non funziona più, ma non mi sento proprio di buttarla....in quanto anche Lei ha partecipato ad un Evento straordinario!

 

Ciao Amici

[Invité §bes888PR]

Le immagini di Targa degli anni sessanta documentano tante mitiche SZ in gara ….. alcune con scarico “lungo” posteriore … altre con scarico “corto” laterale ….

 

 

- 1961 - A.R. Giulietta SV - Rosinski - Consten

 

 

 

- 1963 - A.R. Giulietta SZ - Virgilio - Calascibetta - Sc. Etna

 

 

 

- 1965 - A.R. Giulietta SZ - Battista - Monaco - Sc. Etna

 

 

 

- 1966 - A.R. Giulietta SZ - The Tortoise - Ben Hur

 

 

 

Poi pensi … ( ancorché da perfetto incompetente di meccanica ) : “ La SZ non può certamente essere considerata una vettura ‘lunga’ …… e quindi ….. quale la soluzione migliore ( in Targa ) ? Scarico posteriore lungo o scarico laterale corto ? E soprattutto, a livello prestazionale sul “Piccolo”, era poi tanto redditizia la soluzione dello scarico ( di poco ) più “corto” ? “

 

E siccome, anche se nel “moderno” 2000, ho visto una SZ degli anni sessanta in Targa Storica andare come un lampo, al punto da vincerla, quella Storica, su avversari potenzialmente molto più attrezzati, nulla di più semplice di rivolgersi a quell’incredibile “manico” ma al tempo stesso certosino “elaboratore” che risponde al nome di Fulvio Lauricella ……

 

Lo ho pregato di scrivermi qualcosa, sull’argomento. Siccome mi sopporta pazientemente, mi ha scritto questo :

 

“ …… Ti rispondo molto sinteticamente.

 

Quando la valvola di scarico si apre, il gas combusto viene espulso e convogliato ad altissima velocità nel tubo di scarico, creando un "siluro di gas", la cui lunghezza è determinata da alcuni parametri che, per semplicità, per il momento non ti dico.

 

Uno di questi è il regime di rotazione in cui si preferisce ottenere la migliore risposta del motore (spesso un compromesso tra il valore della coppia e la potenza max. che, generalmente, in un motore da corsa non vanno molto d'accordo tra loro ....).

 

Calcolando questa lunghezza ed un suo multiplo, si può stabilire teoricamente la lunghezza del tubo di scarico, fermo restando che l'ultima parola deve dirla il banco prova e, ancora meglio, la prova su strada.

 

Inizialmente la SZ aveva lo scarico laterale con l'uscita a dx, opposta al lato del collettore, quindi non era molto corto.

 

Successivamente, il regolamento rese obbligatorio l'abbattimento dei decibel sonori, per cui l'istallazione di un silenziatore avrebbe interferito sulla lunghezza ottimale e quindi sul rendimento.

 

Per questo motivo, ho fatto realizzare uno scarico in acciaio inox leggerissimo e "lungo", con l'uscita nella parte posteriore della SZ.

 

Le prime prove non furono molto soddisfacenti, ma bastò modificare la sezione di una parte del tubo e del silenziatore per ripristinare il consueto rendimento che aveva con lo scarico laterale.

 

Come puoi vedere, in una macchina da corsa che non faccia soltanto "scruscio" nulla può essere lasciato al caso...... Ciao.

 

Flv. …”

 

 

 

Ecco lo scarico della nostra “Amica di Targa Florio” di Fulvio Lauricella ; la ""nostra"" SZ “portafortuna” …….

 

 

Grazie, Fulvio.

 

 

 

Carmè

 

 

www.amicidellatargaflorio.com

[Invité §sho727jx]

Pino.....sono fotografie trovate su internet..(in vendita )....credo che il signor Tony Triolo non sia piu' in vita...non sono foto sporcate dal sottoscritto....ma da chi li vende !!!!

 

http://www.sportslinkup.com/shop/0-targa-florio-3-GALLERY.html

 

 

In tal caso, non parlo più...