TARGA FLORIO E LE CORSE SICILIANE

[Invité §ran085xF]

Il mio...ultimo ricordo..di un vero uomo....antico..di quelli con i zebbedei quadrati

 

 

 

 

 

 

 

 

ps

Vi auguro di trascorrere buone ferie a tutti quanti...(io stacco un pochino)

nella speranza di trovare un forum piu' sereno

e meno spigoloso...

cordialmente

Ranocchio

[Invité §sho727jx]

 

Riprendiamo a parlare di Targa..., e visto che ormai da tempo si parla di tutt'altro..., volevo proporvi una delle edizioni di Targa che mi è rimasta più impressa nella memoria...per tanti motivi... quella incredibile del '68 .

 

Ma non ve la stò a raccontare in prima persona; i sentimenti e le emozioni di quel giorno...5 maggio 1968, le ho già espresse in precedenza; il racconto è tratto dalla penna di Pino Fondi...

 

 

Quel giorno, 5 maggio 1968,la Targa soffrì parecchio per il caldo torrido e il vento infuocato che disturbava la marcia dei veicoli. I piloti corsero in condizioni disagevoli e più di uno si sentì male. «Floriopoli» era investita dallo scirocco ma, nonostante ciò, popolata da un pubblico foltissimo.

Quel giorno era assente la Ferrari impegnata con le Formule Uno altrove. C'erano però la Porsche e l'Alfa Romeo, con la Squadra Autodelta diretta dall'ingegner Carlo Chiti.

 

 

 

 

 

 

La Porsche gareggiava con i quattro prototipi 2200/907di Mitter-Scarfiotti, Siffert-Stommelen, Herrmann-Neerpaasch, Elford-Maglioli.Scarfiotti era l'ultimo acquisto del «barone di ferro» Von Hanstein. Herrmann era

tornato all'antico ovile e c'era anche lo svizzero Siffert dalla guida veramente grintosa.

 

 

 

 

 

 

Ma c'era anche Vic Elford, specialista di rally, coraggiosissimo e audace. Era un pilota che portava sempre al massimo delle sollecitazioni la macchina che guidava e lo faceva con ritmo incontenibile. L'accoppiata con Maglioli sembrava indovinata, poiché il raziocinio dell'uno sopperiva all'irruenza micidiale dell'altro.

Maglioli era uno dei piloti che aveva più chilometraggio di tutti in percorrenza alle Madonie.

 

 

 

 

 

In quel giorno tormentato dal calore ci fu subito guerra fra Alfa Romeo e Porsche. Come era prevedibile, Vaccarella attaccò subito con la sua Tasmania, mentre Scarfiotti gli stava addosso con la Porsche.

Al primo giro, però, quest'ultimo vantava 22 secondi di vantaggio su Nino. Il «professore» non spingeva al massimo e preferiva mantenere la seconda posizione nel secondo giro. Alla fine del terzo giro si fermò al box, secondo il piano di gara, cedendo la Tasmania a Schutz. Udo partì dal box deciso ad attaccare Scarfiotti. La sua azione era assai irruenta e intemperante. Cinque chilometri dopo Cerda, nell'affrontare avventatamente un arduo sorpasso, l'Alfa 2500 di Shutz sbandò paurosamente e volò fuori strada. Il pilota restò incolume, ma la macchina era inservibile. Le raccomandazioni di Vaccarella non erano proprio servite a nulla. Svaniva il suo sogno di vittoria.

 

 

Intanto, la corsa continuava con gran ritmo. Le Porsche di Scarfiotti, Siffert e Maglioli erano ai primi tre posti. Le seguivano staccate le Alfa 33 di Nanni Galli e Casoni. Ma, d'un tratto, lo squadrone tedesco si sfaldò. Cominciò la 907 di Scarfiotti su cui era salito Mitter.

Si ruppe un giunto e finì fuori gara; poi fu la volta dell'altra Porsche di Siffert che arrivò al box con un cuscinetto rotto: malgrado i meccanici si affannassero, non c'era niente da fare. La macchina venne ritirata dalla corsa.

Nello stesso momento all'altra Porsche di Elford, che l'inglese stava guidando con gran baldanza, si forò una gomma. Il britannico la sostituì da solo, ma l'operazione, assai faticosa, comportò la perdita di ben tredici minuti.

 

 

A quel punto le due Alfa 33 di Galli e Casoni passarono in testa e con largo margine sulla attardata Porsche di Elford. Gli spettatori esultarono nell'apprendere la notizia. Al box e in sala-stampa si davano ormai per vittoriose le Alfa. Ma l'Autore di queste note che conosceva la Targa, la Porsche, il veterano Maglioli e il suo temerario compagno Elford non era d'accordo: pensò che proprio la Porsche di Elford-Maglioli avesse maggiori probabilità di spuntarla nel finale, perché a causa della sosta non era stata ancora sfruttata al massimo. Guidata con classe poteva venir fuori.

L'Autore di queste note scommise con i colleghi sul successo di Elford-Maglioli. I colleghi lo guardarono increduli. Era presente anche la moglie di Maglioli in sala-stampa. «È impossibile!»disse: «La corsa è ormai decisa...»

 

 

Ma giusto in quel momento in sala-stampa arrivò la notizia che Elford stava incalzando con ritmo vertiginoso. Sembrava che quella tremenda calura lo galvanizzasse. La sua azione era irresistibile.

Sembrava d'esser tornati ai tempi di Varzi, di Nuvolari o di Moss.

Si calcolò che stava guadagnando sulle Alfa ben un minuto e mezzo al giro.

 

L'ingegner Chiti si rese conto a quel punto del pericolo che minacciava le sue macchine. Sull'Alfa di Galli ora c'era Ignazio Giunti, il pilota romano, grande promessa dell'automobilismo italiano. Ignazio si scagliò con una guida puntigliosa e decisa, informato dell'azione incalzante di Elford. Ma quest'ultimo era sempre più minaccioso.

All'ottavo giro aveva già superato Casoni e andava alla caccia di Giunti. Ora era ormai a 46 secondi da lui. La folla era ammutolita e meravigliata per il crescendo di quel novello Nuvolari.

Al nono giro, Elford prese il comando della corsa. Al box Alfa si passò dall'esultanza allo scoramento. Quel diavolo d'inglese, con quel caldo, faceva follie. Qualcuno si confortò affermando: «Vedrete che finirà col rompere!»

 

 

Nel decimo giro la corsa entrò nella fase finale. Giunti tentava una disperata rimonta, ma Elford non mollava affatto. Era davvero scatenato.

Si era ormai alla fine. L'Alfa 33 di Giunti arrivò per prima al traguardo, perché, in base all'ordine di partenza, era più avanti della Porsche di Elford.

Alle tribune non pochi s'ingannarono che avesse vinto l'Alfa 33.Ma non era così. Bisognava attendere ancora otto minuti per saperlo.

Se la Porsche non fosse arrivata entro questo limite, l'Alfa poteva considerarsi vittoriosa.

I minuti trascorsero inesorabili. In breve essi diventarono quattro, poi cinque... I visi di molti alfisti s'andavano già accendendo d'entusiasmo.

Ma ecco, dopo sei minuti e quindici secondi, piombare sul traguardo Vic Elford con la Porsche. La salitella finale fu fatta in ultima strappata. Ma era la fine della corsa.

 

 

...............

 

Umberto Maglioli dal canto suo irraggiava felicità. E ne aveva ben donde: finalmente aveva coronato il suo sogno di vincere la Targa per la terza volta pareggiando il conto con Olivier Gendebien.

 

...............

 

Più tardi, con la consueta modestia, Umberto disse: «Ero fuori allenamento e non sono andato molto forte. Quello che è andato forte, invece, è stato Elford. Quando vinsi la mia seconda Targa nel cinquantasei, promisi a Vincenzo Florio che avrei fatto di tutto per vincerla una terza volta. Ora ci sono riuscito. Mi dispiace soltanto che lui non sia presente qui con noi. La Targa è meravigliosa ed è la corsa che amo più di tutte!»

 

[Invité §enz203HF]

 

Ciao "Zio Antonio" !

 

Nuvolari - La Targa Florio ( dal 4'25'' il Barone Pucci racconta....)

 

Nuvolari - Il Museo della Targa Florio (il Barone Pucci racconta....)

 

FIERI ED ORGOGLIOSI DEL NOSTRO PASSATO RITROVATO!

2009 ANNO DI VINCENZO FLORIO

[Invité §enz203HF]

Riprendiamo a parlare di Targa..., e visto che ormai da tempo si parla di tutt'altro..., volevo proporvi una delle edizioni di Targa che mi è rimasta più impressa nella memoria...per tanti motivi... quella incredibile del '68 ...........

 

 

 

 

su www.targapedia.com la Photogallery completa del 1968

su www.targapedia.com la Photogallery modellistica completa del 1968

 

FIERI ED ORGOGLIOSI DEL NOSTRO PASSATO RITROVATO!

2009 ANNO DI VINCENZO FLORIO

[Invité §mak773YH]

 

...........omissis.............CAPOLAVORI CHE SI CHIAMAVANO FIAT 8V VIGNALE, GHIA, BERTONE, BALBO, PININFARINA, ZAGATO.

 

................omissis..............

 

SONO CONVINTO CHE, SE SOLO UNA PARTE DEI SOLDI SPESI IN PAGINE PUBBLICITARIE FOSSE IMPIEGATA PER PROGETTARE E PRODURRE UN TELAIO E/O UN PIANALE A COSTI ACCESSIBILI, LASCIANDO POI LIBERTÀ DI REALIZZAZIONE AI CARROZZIERI, IL RISULTATO SAREBBE:

 

UN RIFIORIRE DI SPLENDIDE AUTOMOBILI CAPACI DI DISTINGUERSI NEL MONDO PER BELLEZZA, ELEGANZA E STILE PIUTTOSTO CHE PER LA QUANTITÀ DI CROMATURE, O DI ACCESSORI O PER LE CENTINAIA DI DECIBEL DELL’IMPIANTO STEREO.

 

CERTAMENTE UNA PROPOSTA COME QUESTA DISTURBEREBBE, E NON POCO, RAPPORTI DIVERSAMENTE CONSOLIDATI TRA CASE COSTRUTTRICI E GRANDI CARROZZIERI, MA DALLE CRISI SI ESCE FUORI INNOVANDO E NON CERCANDO DI MANTENERE, A TUTTI I COSTI, QUANTO GIÀ IN ESSERE.

 

beppe

 

 

 

Caro Beppe

 

al solito un ragionamento logico e, nello stesso tempo, appassionato che tuttavia, per la prima volta da quando ci conosciamo, non condivido.

 

intendiamoci: il principio da te enunciato é sacrosanto e, guardando indietro, validissimo, ma il punto, a mio modestissimo avviso é che

A)

da una parte non esiste più quel gran numero di carrozzieri che si facevano splendida concorrenza fra loro ed interpretavano, come tu sottolinei, in modo differente una uguale base tecnica;

B)

i proibitivi costi di realizzazione di una carrozzeria in alluminio o fibra di vetro, per non parlare di fibra di carbonio che presuppone il possesso prima della tecnologia e secondo di un'autoclave;

C)

della necessità, un tempo sconosciuta, della omologazione del modello realizzato con tutto il peso della relazione tecnica da produrre ma sopratutto, dell'obbligo di effettuare i crash test su più modelli po da buttare; é evidente che splamare tali costi su una produzione di pochi pezzi fa lievitare non poco il prezzo finale; idem per il discorso dell'omologazione di un eventuale esemplare unico che, mi sembra, potrebbe saltare il crash test

D)

cosa più importante di tutte: siamo in Italia paese dalla burocrazia nevrotica, contraddittoria e fine a se stessa...

se solo fossimo in Inghilterra, paese delle vetture in kit e delle libere elaborazioni, sarebbe tutt'altra cosa; lì infatti proliferano costruttori di vetture estreme come la Radical, la TWR, la Ginetta, la Catheram (non é che mi sbaglio? anche questa é inglese vero?) che vendono ed appassonati che sono ben felici di comprare.

 

Non pensi che se non ci fossero tutte queste pastoie non sarebbe irrealistico pensare all'insediamento di un paio di laboratori/atelier in quel di una Floriopoli risorta o in qualsiasi altro sito di interesse ?

 

e su queste meste note, ti auguro una buona nottata

 

 

 

[Invité §gul026Kg]

a cavallo fra gli anni 60 e 70 l'alfa romeo profuse tante energie per poter lottare quasi ad armi pari con i mostri sacri del mondiale marche, pero', se la memoria non mi inganna, la targa del 71 è una delle pochissime vittorie assolute conquistate dall'autodelta in quel periodo, molte sono state le sconfitte onorevoli come quella magistralmente descritta da gpf/ fondi, spero che anche l'alfa possa celebrare degnamente la rinascita di floriopoli mandando qualche bella 33...

aspettiamo anche il mitico joe nastasi...a proposito...e' stato informato del "nuovo corso"?

[Invité §otr331hx]

 

Cari Forumiani, ( ultimamente mi sono perso)

 

i nostri inviati recatisi sul posto anche a seguito della proposta di qlc di rinominare la P.zza Igazio e Vincenzo

Florio ( accussì sparagnamo - con 1 fava due piccioni) hanno fornito la allegata docu-fotog.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

THIS IS SQUARE " Ignazio Florio" - Palermo

 

 

Otrebor

 

 

[Invité §luc766xj]

a cavallo fra gli anni 60 e 70 l'alfa romeo profuse tante energie per poter lottare quasi ad armi pari con i mostri sacri del mondiale marche, pero', se la memoria non mi inganna, la targa del 71 è una delle pochissime vittorie assolute ...

 

 

Pochissime?!

 

Solo quell'anno (1971) furono ben tre e per di più contro i mostri da 5000 c.c. ...

 

Luciano

 

[Invité §enz203HF]

a cavallo fra gli anni 60 e 70 l'alfa romeo profuse tante energie per poter lottare quasi ad armi pari con i mostri sacri del mondiale marche, pero', se la memoria non mi inganna, la targa del 71 è una delle pochissime vittorie assolute conquistate dall'autodelta in quel periodo,......

 

 

Esimio collega ,

ti sbagli ! (per fortuna...)

 

il 1971 fu un anno eccezionale per l'Autodelta-Alfa Romeo . Occorre dire che nel 1971 si correvano due campionati marche paralleli il 5000 ed il 3000 .

Mentre la Ferrari e l'Alfa Romeo correvano esclusivamente nel 3000 , la Porsche continuava a correre nel 5000 con le 917 aggiornate e nel 3000 con le affidabili e leggere 908 MK3.

 

La Porsche si aggiudicò a mani basse il campionato Marche classe 5000cc , ma trovò finalmente nelle ormai mature" 33 della scuderia milanese pane per i suoi denti e per i suoi piloti.

 

La 908/3 riusci a fare l'assoluto al Nurburgring , mentre le 33 si aggiudicarono ben 3 gare ( Brands Hatch , Watkins Glen battendo anche le Porsche 917 e La Targa Florio)

 

La Ferrari con l'ancora acerba 312 boxer collezionò ritiro dopo ritiro. Secondo il Professore Vaccarella fu un vero peccato l'avere abbandonato lo sviluppo della 512 M lasciata soltanto ai privati. E' possibile pensare che la 512 sviluppata a Maranello avrebbe potuto contrastare le 917. Ma è pur vero che la scuderia di Maranello impegnata anche in Formula 1 non aveva le possibilità di seguire al meglio entrambi i campionati. La 312 fu lasciata così da sola , affidata a Ickx ed Regazzoni a combattere contro le 3 litri milanesi e tedesche.

 

1000 Km. Brands Hatch

 

Andrea de Adamich con Henry Pescarolo in Inghilterra e con Ronnie Peterson in Usa firmò gli altri due successi delle 33, ma il campionato fu costellato da una lunga serie di secondi e terzi posti subito a ridosso delle 917 . Le tre vittorie assolute ed i podi permisero all'Alfa Romeo di vincere il suo primo campionato Mondiale marche , anche se di classe 3.000

 

1000 Km: Nurburgring 1971

 

 

[Invité §sho727jx]

 

Per approfondire un pò il discorso su quella Targa del '68, occorre ricordare anche qualche partecipazione non ufficiale... ma con vetture di tutto rispetto...

 

come la 33 di Gosselin-Troesch

 

la 33 di Pilette-Slotemaker

 

 

o alcune 910...

 

Steinemann-Lins

 

Nicodemi-Facetti

 

Latteri-Capuano che non presero parte alla gara causa incidente in prova

 

o ancora la bellissima vecchiotta 906...

 

di Khausen-VonWendt

 

e poi ancora...le Abarth, le Dino,...perfino una GT40...

 

davvero edizioni straordinarie, entusiasmanti ed indimenticabili...

 

 

 

[Invité §gul026Kg]

azz...in effetti nel 71 le vittorie assolute dell'alfa furono 3....e vinse la classe 3 litri del mondiale...meno della storia di porsche e ferrari ma neanche malaccio in effetti..le rivoglio tutte a floriopoli ste 33....secondo voi..quali macchine vorreste in rievocazione..salvatene solo 10.....imperdibili e spiegate perche'...

[Invité §enz203HF]

Per approfondire un pò il discorso su quella Targa del '68, occorre ricordare anche qualche partecipazione non ufficiale... ma con vetture di tutto rispetto...

 

 

2009 ANNO DI VINCENZO FLORIO

[Invité §sho727jx]

 

Già che ci siamo... per far felice Best...

 

 

 

[Invité §sho727jx]

azz...in effetti nel 71 le vittorie assolute dell'alfa furono 3....e vinse la classe 3 litri del mondiale...meno della storia di porsche e ferrari ma neanche malaccio in effetti..le rivoglio tutte a floriopoli ste 33....secondo voi..quali macchine vorreste in rievocazione..salvatene solo 10.....imperdibili e spiegate perche'...

 

 

 

 

quanto tempo abbiamo...?

 

 

[Invité §bep134Bm]

 

 

Caro Beppe

 

al solito un ragionamento logico e, nello stesso tempo, appassionato che tuttavia, per la prima volta da quando ci conosciamo, non condivido.

 

intendiamoci: il principio da te enunciato é sacrosanto e, guardando indietro, validissimo, ma il punto, a mio modestissimo avviso é che

A)

da una parte non esiste più quel gran numero di carrozzieri che si facevano splendida concorrenza fra loro ed interpretavano, come tu sottolinei, in modo differente una uguale base tecnica;

B)

i proibitivi costi di realizzazione di una carrozzeria in alluminio o fibra di vetro, per non parlare di fibra di carbonio che presuppone il possesso prima della tecnologia e secondo di un'autoclave;

C)

della necessità, un tempo sconosciuta, della omologazione del modello realizzato con tutto il peso della relazione tecnica da produrre ma sopratutto, dell'obbligo di effettuare i crash test su più modelli po da buttare; é evidente che splamare tali costi su una produzione di pochi pezzi fa lievitare non poco il prezzo finale; idem per il discorso dell'omologazione di un eventuale esemplare unico che, mi sembra, potrebbe saltare il crash test

D)

cosa più importante di tutte: siamo in Italia paese dalla burocrazia nevrotica, contraddittoria e fine a se stessa...

se solo fossimo in Inghilterra, paese delle vetture in kit e delle libere elaborazioni, sarebbe tutt'altra cosa; lì infatti proliferano costruttori di vetture estreme come la Radical, la TWR, la Ginetta, la Catheram (non é che mi sbaglio? anche questa é inglese vero?) che vendono ed appassonati che sono ben felici di comprare.

 

Non pensi che se non ci fossero tutte queste pastoie non sarebbe irrealistico pensare all'insediamento di un paio di laboratori/atelier in quel di una Floriopoli risorta o in qualsiasi altro sito di interesse ?

 

e su queste meste note, ti auguro una buona nottata

 

 

 

Carissimo Gianni,

sono felice che tu abbia aperto una discussione con argomenti degni di grande approfondimento.

 

Gli spunti del tuo intervento mi costringono a chiederti un minimo di tempo per la riflessione, soprattutto sui punti C & D.

 

Per il momento cerchiamo di raccogliere ulteriori spunti e riflettiamoci sopra: le somme le tireremo alla fine, se saremo capaci di farle.

 

I° spunto

IL TUNING, NON SOLO MODA MA ANCHE PALESTRA DI CREATIVITA' & SCUOLA DI ARTIGIANATO

 

Il tuning (dall'inglese to tune, modificare) è originario degli Stati Uniti d'America negli anni '60 con le Hot rod, le T-bucket e le Lowrider per restare nel campo delle quattro ruote o, in campo motociclistico, nei Chopper. Solo in un secondo momento raggiunge l'Europa e quindi l'Italia, diventando così un fenomeno conosciuto in tutto il mondo.

 

II° spunto

 

LA BUROCRAZIA

 

Anche quì il discorso è semplicemente allucinante ed allucinato.

 

Ma se una macchina costruita artigianalmente (o quasi) può essere immatricolata e circolare liberamente in Inghilterra, paese della UE, per quale ragione questo deve essere praticamente impossibile in Italia?

 

Buona notte anche a te

 

beppe

 

[Invité §bep134Bm]

 

i nostri inviati recatisi sul posto anche a seguito della proposta di qlc di rinominare la P.zza Igazio e Vincenzo

Florio ( accussì sparagnamo - con 1 fava due piccioni) hanno fornito la allegata docu-fotog.

 

 

 

CHIEDO ALL'ILLUSTRISSIMO ON. CETTO LA QUALUNQUE DI VOLERE ESTENDERE LA DENOMINAZIONE DELLA PIAZZA MUTANDOLA IN:

 

PIAZZA IGNAZIO FLORIO E/O VINCENZO FLORIO E/O BEPPE45

 

IN CONSIDERAZIONE DEL FATTO CHE IVI IO VI NACQUI (VEDI PALAZZO SULLO SFONDO)

 

[Invité §hig022wY]

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cari amici di Don Vincenzo Florio , cari amici del Forum

 

La maggior parte di noi non ha partecipato sicuramente come pilota alla Targa Florio , anche se Armando Floridia (ypsilon1) ed il Professore Nino Vaccarella insieme a suo figlio Giovanni (giogiox) sono stati sicuramente tra i protagonisti della Targa Florio e ormai da tanto tempo dividono con noi i loro ricordi. Altri amici assidui animatori del topic sono figli di piloti che hanno corso la Targa , come Salvatore Patamia o Giuseppe Picciotto , altri ancora hanno partecipato a edizioni rallystiche o storiche della Targa Florio uno di questi ultimi la racconta in maniera magistrale da anni con i suoi colori e con i suo talento , il nonno di Gabriele Dirkes era uno dei collaboratori più stretti di Don Vincenzo, Antonino Catanzaro con il suo museo e la sua passioine è riuscito a colmare un vuoto vergognoso sulle Madonie....

I più anziani di noi sono stati con le proprie famiglie la cornice umana che ha riempito le curve e le foto della Targa Florio , i più giovani che tale fortuna non hanno avuto , con la loro partecipazione al topic fanno si che la memoria e la leggenda non sivada perduta...

 

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Ma grazie al lavoro , all'amore , alla passione di ognuno di noi , grazie alla riconoscenza che nutriamo per Don Vincenzo Florio, tutti insieme siamo riusciti a dare il nostro contributo alla Targa Florio.

 

Siamo riusciti a tirare via Floriopoli e la sua storia dal silenzio e dall'oblio in cui erano state abbandonate da chi ha continuato in questi anni a pavoneggiarsi del nome Florio.

 

Non è cosa da poco , non sono chiacchiere ma una realtà che pochi mesi fa sembrava utopia pura.

 

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Oggi pomeriggio a Palazzo Comitini una delegazione del Forum composta da Beppe45, Otrebor, Best, Shortleg, Ranocchio, Targa43, Manulik, DonFlorio, Ypsilon ed Enzomanz ha consegnato in segno di riconoscenza l'opera del Maestro Manuli raffigurante Don Vincenzo Florio che potete finalmente ammirare in questo post.

 

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Quanto detto dal Presidente Giovanni Avanti ci ha lasciati piacevolmente sorpresi, ben poco abbiamo potuto aggiungere che il Presidente non sapesse già o che non avesse ben chiaro. Siamo stati in presenza di un uomo che ha determinato una novità "storica" e cosa più importatnte che conosce molto bene la storia passata e recente di Floriopoli ed i suoi principali e tristi protagonisti.

 

Non mancheranno le occasioni in futuro di riparlarne , stasera posso dirvi soltanto che la possibilità di sognare , pur rimanendo con i piedi per terra ci è stata data.

 

Grazie Presidente Avanti , Grazie a noi tutti del Forum

 

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FIERI ED ORGOGLIOSI DEL NOSTRO PASSATO RITROVATO!

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2009 ANNO DI VINCENZO FLORIO

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/493723/logo.jpg

 

PS: Caro "Maestro" mi sono permesso , senza una tua autorizzazione, di inserire il tuo ritratto di Don Vincenzo nel logo di Targapedia ... so che non mi potrai dire di no ! Un abbraccio e un grazie di cuore ....come sempre.

 

 

 

Caro Enzo,

 

quoto tutto il tuo post perché mi ha fatto molto emozionare, e perché è stato scritto col Cuore da un uomo di Cuore che, insieme ad altri suoi simili, sta donando tantissimo del suo prezioso tempo alla memoria di una Gara di macchine da corsa che molto significava e significa (Sicilia, Mondo, Modernità, Storia, Avventura, Sfida, Uomini, Fatica, Sacrificio, Vita) e che molto potrà significare, anche (e moltissimo) grazie a questo Forum e a tutti quelli che lo animano e gli danno vita. In un mondo dove tutto ha un prezzo, tutto questo vale infinitamente di più.

Essendo un pessimo scrittore, forse non sono riuscito a non cadere nella retorica e nella melensaggine, ma questo che scrivo è proprio quello che penso e sento.

 

 

 

 

Con immensa gratitudine

 

Igino "Gino" Patamia

[Invité §yps077Pi]

 

L'AGGETTIVO ECCELLENTE E' RIDUTTIVO: SOPRATTUTTO SUI KART ERA VERAMENTE UN FUORICLASSE.

 

beppe

 

 

CONCORDO CON BEPPE E MI ASSOCIO AL CORDOGLIO.... UN ALTRO ALBERO E' CADUTO DI UN BOSCO, UN DI' RIGOGLIOSO, ORMAI QUASI UNA RADURA,,, CIAO NINO E ABBRACCIA LO ZIO ANTONIO

[Invité §yps077Pi]

CARO FOFAUS, GRAZIE PER L'IRONIA SOTTILE ED ELEGANTE COME CONTRALTARE A CERTE DERIVE (CHE COMUNQUE SEMPRE ACCADONO QUANDO SI E' LIBERI DI DIBATTERE)- SALUTI ARMANDO Y1

[Invité §gul026Kg]

mi associo ai complimenti per Enzo Manzo: grazie davvero Enzo, sei ammirevole e uno dei punti di riferimento di questa avventura!

[Invité §Ali825pP]

MAESTRO MATTEO:::::::

la mia quando arriva?

non vedo l'ora di metterla in vetrina!!!!!

 

http://i3.photobucket.com/albums/y71/elvio/1968porscheElf-Magl.jpg

 

 

[Invité §ant842ti]

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/523991/Aferrari 312 pb72 RT.jpg

 

 

 

*

Spero che in una ipotesi di ripristino (almeno in parte) del "Piccolo" delle Madonie,

qualcuno pensi a restituire al pristino stato quei paracarri "d'antan".

 

anch'io pensai: paracarri autentici, cartelli con kilometri progressivi del tracciato. aggiuntivi, tipo turistici, con citazione della terminologia tradizionale o con descrizione di episodi salienti. sagome ai lati delle vetture più famose. e qui gli artisti potrebbero sbizzarirsi. punti panoramici. la guida potrebbe accompagnare i turisti raccontando. poi, sosta ai musei e collezioni di collesano e campofelice (se non più cerda). ho sostenuto doversi diversificare almeno museo e collezione catanzaro per evitare l'effetto doppione. pranzo tradizionale a base di cacoccioli! non è follia, ne converrete. ma dico, e ci roviniamo il fegato (ed altri organi da immaginare): come si fa a lasciar perdere un ipotesi concreta ed a colpo sicuro di attrazione turistica? e i raduni dei vari club? non fiorirebbero?

nino

 

[Invité §Dir874Sa]

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/493723/TARGAPEDIA-BANNER-FLORIO.jpg

 

cari amici di Don Vincenzo Florio , cari amici del Forum

 

La maggior parte di noi non ha partecipato sicuramente come pilota alla Targa Florio , anche se Armando Floridia (ypsilon1) ed il Professore Nino Vaccarella insieme a suo figlio Giovanni (giogiox) sono stati sicuramente tra i protagonisti della Targa Florio e ormai da tanto tempo dividono con noi i loro ricordi. Altri amici assidui animatori del topic sono figli di piloti che hanno corso la Targa , come Salvatore Patamia o Giuseppe Picciotto , altri ancora hanno partecipato a edizioni rallystiche o storiche della Targa Florio uno di questi ultimi la racconta in maniera magistrale da anni con i suoi colori e con i suo talento , il nonno di Gabriele Dirkes era uno dei collaboratori più stretti di Don Vincenzo, Antonino Catanzaro con il suo museo e la sua passioine è riuscito a colmare un vuoto vergognoso sulle Madonie....

I più anziani di noi sono stati con le proprie famiglie la cornice umana che ha riempito le curve e le foto della Targa Florio , i più giovani che tale fortuna non hanno avuto , con la loro partecipazione al topic fanno si che la memoria e la leggenda non sivada perduta...

 

 

Grazie Enzo per questo interessante post,composto da belle parole,che riassume un pò la maggior parte della gente che ne fa parte,e i suoi legami con la Targa Florio...Ciò che hai scritto,insieme alle immagini dell' incontro con il Presidente Avanti,creano un punto di riflessione riguardante il forum,cioè il semplice motivo che si è partiti da zero con poche persone per poi allargarsi in tanti e ottenere allo stesso tempo risultati da tutti noi desiderati...

 

Un grazie va specialmente alle persone,"lo zoccolo duro" come è stato definito in passato,che sono intervenute di persona e che si sono date da fare in queste battaglie...

 

Tanti saluti...

[Invité §Ali825pP]

Questa è invece una foto che avevo postato tempo fa, donatami, tramite il mio amico Fabio, direttamente dalla Porsche Germania, e ritrae il mitico Barone, insieme al direttore Porsche ed a Walter Rohl..

Accanto alla sua 904 GTS con cui vinse nel '64.

 

http://i3.photobucket.com/albums/y71/elvio/_I_M8392.jpg

Risale a lo scorso inverno

[Invité §Dir874Sa]

Ecco bravo Gabriele così va meglio.

 

Mi spiego nuovamente ...spero.

 

Quando vidi il modello esposto in piazza, è subito scattata la molla del modellista che è in mè......purtroppo sta molla essendo vecchiotta si è indebolita e implacabilmente al mio rientro a casa, contento per l'acqusto fatto....... me la sono presa dove non batte il sole......!!! REGOLARE......

trattasi della Abarth 1300 scorpione e non della Moretti 1000 ss(che non è una bottiglia di birra da 100 cl come stà pensando Manulikkkk...), abilmente camuffata da vettura da gara da quel feten....grande uomo di tuo cuginoooooooo....

 

 

Matteo,

dopo aver letto il tuo post non ti nascondo che sono partite le risate...

Permettimi di scherzare,e di farti questa domanda: Ma dico io,non si vede che è una 1.3 Scorpione? Si vede che dopo aver visto tutti quei diorami,specialmente quelli delle officine,come diciamo a Palermo ti sarai "annappiato"... O magari come hai detto tu,sta maledetta molla si è indebolita...ma di molto Forse sarebbe meglio montare una molla Bilstein, chi lo sa magari la prossima volta ammortizza meglio...

Con simpatia ti saluto,a presto...

[Invité §cum834Wc]

 

Matteo,

dopo aver letto il tuo post non ti nascondo che sono partite le risate...

 

 

 

 

 

Bravo Gabriele...questo è lo spirito del forum e tu sei uno di quelli che subito ha afferrato..

 

se un po tutti prendessimo con più goliardia tutte le questioni forummiane,senza dubbio andremmo d'amore e d'accordo.

 

A molla Bilstein a cu cià vò canciari tu.......!!

 

A modello finito vedrai che gioiello altro che annappiatura....!!

 

Ciao Gabriele con simpatia come dici bene con grande simpatia...

 

 

[Invité §tri338xF]

[Invité §Dir874Sa]

Bravo Gabriele...questo è lo spirito del forum e tu sei uno di quelli che subito ha afferrato..

 

se un po tutti prendessimo con più goliardia tutte le questioni forummiane,senza dubbio andremmo d'amore e d'accordo.

 

A molla Bilstein a cu cià vò canciari tu.......!!

 

A modello finito vedrai che gioiello altro che annappiatura....!!

 

Ciao Gabriele con simpatia come dici bene con grande simpatia...

 

 

Si Matteo esatto con simpatia...

A me piace scherzare,ovviamente quando la cosa è reciproca,altrimenti se così non fosse,non

lo farei e starei lì,senza andare oltre...

Comunque se la Bilstein non la preferisci, posseggo anche la Eibach, chi lo sà magari sarà più gradita...

Allora aspetterò con curiosità,di vedere il modello a lavoro finito,anche perchè se non ricordo male una Moretti in scala 1/43 non l'ho mai vista...

Ti saluto,un abbraccio...

[Invité §tri338xF]

 

Rettilineo "Bonfornello" o "Pistavecchia"

 

 

 

[Invité §tri338xF]

 

 

 

 

*

La foto magari ritrae una immagine già nota.

Mi ha incuriosito la signora anziana, sulla porta, in basso a destra nella foto.

Oggi, vedere una nonna (escluso Mamma Cuma e Nonna Special 50) che assiste, a mezzo metro di distanza, al passaggio di una vettura da corsa è certamente cosa rara.

Al più la "sopporta" , seduta più o meno comodamente in tinello, alla TV , magari accesa dal nipotino avuto a pranzo.

 

 

[Invité §gul026Kg]

la mia mitica Zia Maria da chiusa sclafani, buonanima, praticamente la mia seconda mamma, si appassiono' negli ultimi anni della sua vita ai gran premi di formula uno trasmessi in tv....tifava appassionatamente per patrese,ma diceva che era bravo, ma non un fuoriclasse, per lei il campione vero era "sciumaca" (testuale...) ma le faceva veramente tanta antipatia...ciao zia maria... se incontri il barone pucci fagli un bel piatto di pasta con la salsa e le milinciane e il basilico...e condiscila anche con un po' di quell'affetto che davi a me....

giuseppe cannata malinconico....

[Invité §gul026Kg]

caro alitalia, quel 904 pare nisciutu 'ra fabbrica aieri........

grazie tritone per le belle foto...sei di classe...niente da dire....

 

[Invité §gul026Kg]

allora, nessuno si pronuncia sulle top ten da portare obbligatoriamenTe alla rievocazione?

[Invité §Dir874Sa]

Come spesso viene detto,

vorrei fare un saluto lungo 72 km (per l'esattezza oggi sono di meno ) agli amici forummiani,perchè anch'io come altri, per circa una settimana non sarò presente al forum per un eventuale partenza...

Detto questo auguro buone vacanze (a chi le ha ),e posto un'immagine anche se già vista,ma pur sempre bella della 50^ Targa Florio dell' 8 Maggio 1966 in cui si assiste ad un duello tra la Ferrari Dino 206 di Giancarlo Baghetti e Jean Guichet,con la Porsche 906-6 se non sbaglio (correggetemi) di Antonio Pucci e Vincenzo Arena,in mezzo alle vie di Campofelice...

 

 

Tanti saluti,e a presto

[Invité §luc766xj]

allora, nessuno si pronuncia sulle top ten da portare obbligatoriamenTe alla rievocazione?

 

 

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Luciano