La Targa Florio (et les courses siciliennes) en miniature

[Invité §TAR516zF]

Due regali per il Natale dell'amico Giuseppe Cuttitta.

 

Iniziati...troppo tempo fa, hanno trovato finalmente la loro conclusione.

Si tratta di due lavori in scala 1/24 delle Lancia che hanno vinto le edizioni 1973 e 1975 del Rallye Internazionale di Sicilia,

 

e rispettivamente della Fulvia HF 1600 di Sandro Munari e Mario Mannucci.....

 

e della Stratos di Raffaele Pinto ed Arnaldo Bernacchini......

 

 

base HTM del buon Michele Lauria

base Racing43

I modellini sono attualmente esposti presso Effe Model, in via Zandonai 58 Palermo.

[Invité §TAR516zF]

Un pratico esempio di riduzione in scala....

 

 

 

1/24 Lancia Stratos Rallye Int.le di Sicilia 1975 base Racing43

 

1/43 Lancia Stratos Rallye Int.le di Sicilia 1975 base Off Limits

 

1/90 Lancia Stratos Rallye Int.le di Sicilia 1975 base Schuco "Piccolo"

 

[Invité §TAR516zF]

J'avais réalisé en 2012, l'Alfa 24 HP de la Targa 1912 conduite par Baldoni.

 

 

Bonsoir F1Aquilon,

est-il possible de connaître, même avec un message privé, ton vrai nom pour l'inclure dans la photogalerie de Targapedia?

Bravo pour ta belle et originale Alfa

 

Enzo

[Invité §TAR516zF]

Diversi anni fa avevo iniziato a lavorare su alcuni modellini di Lancia Stratos in scala 1/43 della Solido.

 

L'idea era di realizzare diverse versioni relative al Rallye Internazionale di Sicilia-Targa Florio, senza intervenire troppo sulla base, limitandomi al minimo indispensabile per avere un modellino comunque degno di essere messo in vetrina. Il lavoro è rimasto fermo per molto tempo e solo da poco, grazie alla realizzazione delle decals da parte di un caro amico ho trovato l'occasione per portare tutto a termine.

 

Il modellino della Solido è abbastanza datato (1977), si tratta della seconda versione di Stratos prodotta dalla ditta francese, raffigurante la vettura in preparazione Rally, con la batteria di fari supplenentari fusa nella carrozzeria in zamak. Inspiegabilmente la parte posteriore del modello appare troppo semplificata, errata nelle linee sia della carrozzeria che dell'alettone posteriore (errori che quarant'anni fa venivano perdonati...).

http://www.modelly.com/images/93683/lancia-stratos-hf-rallye-solido.jpg

Come premesso, per mia scelta ho deciso di non intervenire limitandomi a piccoli artifizi che hanno mascherato solo in parte le mancanze del modellino. Il risultato complessivo mi è sembrato soddisfacente ed è questo il motivo che mi ha spinto a pubblicare il lavoro.

 

Rispettivamente le versioni sono:

Rallye Int.le di Sicilia 1976 Bianchi-Mannini

 

 

 

 

Targa Florio - Rallye Int.le di Sicilia 1978 Vudafieri-De Antoni

 

 

 

 

Targa Florio - Rallye Int.le di Sicilia 1979 Tony -Mannini

 

 

 

 

Targa Florio - Rallye Int.le di Sicilia 1979 Cambiaghi-Vittadello

 

 

 

 

Targa Florio - Rallye Int.le di Sicilia 1982 Runfola-Raineri

 

 

 

 

[Invité §TAR516zF]

Ubi major.... minor cessat...... Grandissmo Paolo Devodier !

[997fana]

nouveauté Spark, la gagnante de 69, qu'en pensez vous ??...

je l'avais faite en starter.

[Fofaus]

Carrè

[Invité §tar315jc]

Beaucoup de voeux pour un joyeux Noël

à tous mes amis du pays de France et à leurs familles.

 

 

 

 

 

 

 

Gianni

[math95]

Joyeux noël à toi aussi Gianni

[Invité §TAR516zF]

www.targapedia.com

[mail0183]

Beaucoup de voeux pour un joyeux Noël

à tous mes amis du pays de France et à leurs familles.

 

 

 

 

 

 

 

Gianni

 

www.targapedia.com

https://scontent-mxp1-1.xx.fbc [...] e=5AD2C59D

 

merci à vous amis de Sicile :jap:

mam mail et moi vous souhaitons à tous de très agréables fêtes de Noël avec votre famille

 

grazie a voi amici di Sicilia :jap:

mam mail e auguro a tutti voi un Natale molto piacevole con la vostra famiglia.

.

 

[Fmid]

Joyeux Noël à tous les amis siciliens !!! :tourne:

[bepvit]

Grazie Ciccio! (François = Francesco = Ciccio, souvent utilisè en Sicile) :lol: :lol:

 

 

JOYEUX NOEL de la Sicile à tous les copains Français!!

[Invité §Dya281xZ]

Joyeux Noël!

 

Mention pour le bon goût du Père Noël.

[Invité §TAR516zF]

Come già scritto qualche settimana fa, ho potuto riprendere in mano la mia passione modellistica ed i lavori fermi da tantissimo tempo per mancanza di...tempo.

 

Ed è così che ieri sera sono riuscito a completare 18 Ferrari in scala 1/43 per l'amico Rino Realmuto.

 

Si tratta di 2 Dino 196 S , 3 Testarossa 1957 3 Testarossa del 1958 e 12 TR 59 e 60. basi di partenza Starter, Renaissance e BBR.

Sono realizzazioni particolari di versioni diverse da quelli del kit di partenza, con piccole modifiche nelle carrozzerie e autorealizzazioni delle decals. In alcuni casi si tratta di autentiche rielaborazioni, con interventi molto importanti nelle carrozzerie. Sono proprio queste versioni che prossimamente saranno oggetto dei miei post, per il momento vi mostro la visione d'insieme dei kit completati.

Nulla di tutto questo sarebbe stato possibile senza il valido aiuto del caro Alfonso Marchetta, un amico che rende, almeno per me, ancora più bello ed appassionante fare modellini.

 

Nel frattempo mi rimetto al lavoro, ho altri 18 modellini tra TR61 e TRI62 da completare........

 

[Invité §TAR516zF]

Come ho scritto in precedenza sui miei ultimi lavori modellistici, mi vorrei soffermare sulle rielaborazioni più impegnative, rielaborazioni che di fatto hanno stravolto la base di partenza con il risultato di produrre dei pezzi "unici" per la collezione del mio amico Rino Realmuto.

 

Nella realizzazione di questi pezzi sono stato coadiuvato non poco da Alfonso Marchetta, che ha fatto gli stampi di partenza su basi Starter o Renaissance, necessari per ottenere le carrozzerie sulle quali lavorare. Inoltre Alfonso mi ha fatto da supervisore, un compito necessario per avere un punto di vista obiettivo e critico su lavoro che si va svolgendo. In tale modo si sbaglia di meno nel catturare linee e particolari e cosa da non trascurare, si fa del modellismo un ottimo catalizzatore per fare cresecere un'amicizia.

 

La Ferrari della quale vi voglio raccontare e della quale vedrete le foto del modellino che ho realizzato, ha una bella e lunga storia agonistica nata nel 1959 e terminata nel 1964.

Il telaio originale è lo 0770TR59, si tratta di una TR 59/60 ed ha corso per la Scuderia Ferrari le stagioni 1959 e 1960, con buoni risultati (3 podi e due quinti posti) senza comunque mai vincere una gara. Nel 1959 ha inoltre partecipato con l'equipaggio Dan Gurney e Cliff Allison alla sfortunata (per la casa di Maranello) Targa Florio del 1959, quando le potenti 3 litri furono battute dalla piccola ed agile Porsche 718 di Edgard Barth e Wolfgang Seidel.

Nel 1961 il telaio viene venduto all'americano Geroge Reed e viene da questo impiegato con ottimi risultati nelle gare USA raccogliendo nel biennio 61-62, ben 5 vittorie e due secondi posti. Risultati impossibili in Europa per un auto ormai anziana e superata dai regolamenti.

 

Dopo avere sostituito a metà stagione il motore Testarossa con una vecchia unità 290 MM, cogliendo una lunga serie di ritiri, Geroge Reed nel 1963 decise di installare sul telaio italiano un motore Ford 8V da 7 litri, ma i risultati tanto attesi non arrivarono mai e la Ferrari-Ford concluse a Nassau nel dicembre del 1964 la sua carriera agonistica.

 

Nel 1992 la vettura ha ritrovato un motore Testarossa ed è stata restaurata come all'origine.

Dal punto di vista modellistico mi ha assolutamente attratto la "muscolosa trasformazione" che ha subito la carrozzeria per potere accogliere il poderoso V8 americano da 7.000 cc.

In particolare ho voluto realizzare la versione che ha corso ad Elkhart Lake la Road America 500 del 1964.

Da notare che George Reed ha corso tutte le gare del 1963 e 1964 sempre con il numero di gara 95, e nel 1964 venne montato un vistoso filtro dell'aria che sporgeva dall'apertura praticata sul cofano motore.

Tutte le modifiche alla carrozzeria sono state realizzate in plasticard, le ruote a raggi sostituiti da "robusti" cerchi USA clonati in resina dal buon Alfonso e le decals interamente autocostruite. La base di partenza è stata ricavata in resina da un modello Starter e la scala di riduzione è l'1/43.

 

[Invité §tar315jc]

 

Happy New Year

Gianni

[mail0183]

.

[Invité §Dya281xZ]

Happy new year too!

[Invité §TAR516zF]

Cari amici, Buon Anno !

 

Le realizzazioni modellistiche delle quali vi voglio raccontare, "pezzi unici" creati per la collezione del mio amico Rino Realmuto, riguardano due Ferrari 250 TR59 prestigiose, i telai 0766TR59 e 0768TR59, che insieme al telaio 0770TR59 (del quale ho scritto nel mio ultimo post) parteciparono anche alla sfortunata (per la casa di Maranello) Targa Florio del 1959, quando tutte e tre le potenti 3 litri furono battute dalla piccola ed agile Porsche 718 di Edgard Barth e Wolfgang Seidel.

 

La Ferrari 250 TR59 telaio 0768TR59 corre per la Scuderia Ferrari dal marzo al giugno 1950 conseguendo con Jean Behra e Cliff Allison il secondo posto alla 12 ore di Sebring e con Jean Behra e Tony Brooks il terzo posto alla 1000 Km del Nurburgring ed il ritiro alla Targa Florio (#150).

Nel settembre 1959 il telaio viene venduto alla Ferrari Representatives of California (Eleanor von Neumann) correndo per la stessa scuderia sino al 1961 nelle gare americane con importanti risultati: 6 vittorie e 4 podi.

Nell'agosto 1961 viene venduta a Dick Hahn ed affidata sempre al pilota statunitense Jerry Grant riesce ancora a vincere a Portland nel 1962. La carriera agonistica si comnclude nel 1963 ed anche questo telaio, aòòa fine degli anni 70 è stato restaurato e riportato nelle condizioni originali.

Targa Florio 1959 Jean Behra e Tony Brooks (0768TR59)

Dal punto di vista modellistico sono state scelta le realizzazioni della versioni che con Jack Nethercutt e Pete Lovely hanno corso la 12 ore di Sebring del 1960, conclusa con un terzo posto (#8) e quella del 1961 (#9), ritirata. La carrozzeria si differenziava per una modifica del cofano posteriore, eliminato il poggiatesta singolo alle spalle del pilota il cofano rialzato in tutta la sua larghezza, per accogliere un serbatoio più capiente, atto a ridurre le soste per rifornimento durante la classica 12 ore americana.

12 ore di Sebring 1961 Jack Nethercutt e Pete Lovely (0768TR59)

Le modifiche sono state realizzate in plasticard, la base di partenza ottenuta da Alfonso Marchetta partendo da una Ferrari TR59 di Starter, la scala di riduzione 1/43, le decals autoprodotte.

12 ore di Sebring 1960 Jack Nethercutt e Pete Lovely (0768TR59)

 

La Ferrari 250 TR59 telaio 0766TR59 corre per la Scuderia Ferrari dal marzo al settembre del 1959 conseguendo con Phil Hill e Olivier Gendebien una vittoria a Sebring, un secondo posto al Nurburgring, il ritiro alla Targa Florio (#152) e con Cliff Allison e Giulio Cabianca un terzo posto al Tourist Trophy.

Venduta alla NART corre le gare americane del restante 1959 e di buona parte del 1960, affidata ai fratelli Rodriguez, con buoni risultati tra i quali 4 podi.

Nel dicembre 1960 viene acquistata, sempre per correre in America da Harp Sharp, che ottiene il 25 marzo del 1961 un buon 4°posto alla 12 ore di Sebring.

Nel settembre 1961 la TR è ceduta a Robert (Bob) Hurt per termiare con lo stesso pilota la sua lunga carriera nel giugno 1963, raccogliendo un unica vittoria nel 1961 a Puerto Rico.

Alla fine degli anni 70 il telaio viene completamente restaurato e portato nelle forme originali.

Targa Florio 1959 Phil Hill e Olivier Gendebien (0766TR59)

Dal punto di vista modellistico è stata scelta la realizzazione della versione che con Harp Sharp e Ronnie Hissom ha corso la 12 ore di Sebring del 1961 con il n.10. La carrozzeria si differenziava per una modifica del cofano posteriore, rialzato nella parte a destra del poggiatesta, per accogliere un serbatoio più capiente, atto a ridurre le soste per rifornimento durante la classica 12 ore americana. L'accorgimento ricordava lo stesso usato in Ferrari nel 1954 sulle 375 Plus.

 

12 ore di Sebring 1961 Harp Sharp e Ronnie Hissom (0766TR59)

Le modifiche sono state realizzate in plasticard, la base di partenza ottenuta da Alfonso Marchetta partendo da una Ferrari TR59 di Starter, la scala di riduzione 1/43, le decals autoprodotte.

[Invité §TAR516zF]

Come già scritto qualche settimana fa, ho potuto riprendere in mano la mia passione modellistica ed i lavori fermi da tantissimo tempo per mancanza di...tempo.

 

Ed è così che questa sera sono riuscito a completarele le ultime 18 Ferrari in scala 1/43 che avevo in lavorazione per l'amico Rino Realmuto.

 

Si tratta di TR61 e TRI che hanno corso tra il 1961 e 1963, molte delle quali sotto i colori della Scuderia Serenissima. Le basi di partenza sono per tutte rispettivi kit di Starter ancora una volta ristampati da Alfonso Marchetta per potere realizzare versioni diverse da quelli del kit di partenza, con piccole modifiche nelle carrozzerie e autorealizzazioni delle decals. In alcuni casi si tratta di autentiche rielaborazioni, con interventi molto importanti nelle carrozzerie. Ancora una volta saranno queste ad essere oggetto dei miei prossimi post, per il momento vi mostro la visione d'insieme dei kit completati.

 

Nulla di tutto questo sarebbe stato possibile senza il valido aiuto del caro Alfonso Marchetta, un amico che rende, almeno per me, ancora più bello ed appassionante fare modellini.

[Invité §TAR516zF]

Ritorno a raccontarvi dei miei ultimi lavori modellistici.

 

Ma prima di entrare nella descrizione del modellino è necessario anche in questo caso raccontare un po' di storia. In fondo uno dei messaggi legati al modellismo è proprio lo stretto legame culturale e storico con ciò che si vuole riprodurre in scala ridotta. Regola che vale per tutte le categorie del modellismo statico e del fermodellismo.

 

Ma veniamo al racconto: fino a quando Enzo Ferrari ha dato vita alla sua scuderia, e fino a quanmdo i regolamenti lo hanno permesso, quando cioè il passaggio da un anno ad un altro non stravolgeva le caratteristiche delle auto che avrebbero corso il campionato successivo, ogni modello era l'evoluzione del precedente, anno dopo anno, ma non solo. Per realizzare la nuova versione venivano usati i telai dell'anno precedente, salvo non fosse necessario avere altre auto (magari per le scuderie private) o in caso di incidenti che rendevano irrecuperabile il telaio. Terminata la vita agonistica legata ai campionati internazionali, le sport continuavano, come già scritto nei post precedenti, la loro vita ceduti a scuderie o piloti americani per correre nei campionati del loro continente.

 

Ed è questo la ragione per la quale, la grandissima parte delle sport prototipo Ferrari che oggi ammiriamo nei concorsi di eleganza o nelle manifestazioni da corsa classiche, sono frutto di restauri a volte anche molto complessi, mentre di alcuni modelli non esiste più l'originale, vale come esempio la 125 S del 1947, la prima "vera" Ferrari, ricostruita da zero (ma sui disegni originali) dalla stessa Ferrari negli anni 90, per celebrare i suoi primi 50 anni di vita, il telaio originale essendo stato usato tra il 1947 ed il 1949 per dare vita a nuove versioni ed evoluzioni.....

 

La Ferrari della quale vi voglio raccontare, anche modellisticamente, è un telaio prestigioso, lo 0726TR 58 carrozzato da Scaglietti, con il quale Luigi Musso in coppia con Olivier Gendebien vinse la Targa Florio ed arrivò secondo alla 12 ore di Sebring e con Phil Hill si classificò quarto alla 1000 Km del Nurburgring del 1958.

Fu a fine stagine 1958 che questo telaio rientrò nelle officine della Scuderia Ferrari per fare da "laboratorio" per la preparazione della nuova vettura che avrebbe corso la stagione 1959, sempre una 250 testarossa (cioè con le due testate del 12 cilindri dipinte rigorosamente di rosso) ma che avrebbe avuto una carrozzeria ed un telaio diverso.

 

Questa vettura prototipo provo sulle strade cittadine del GP di Modena, ed era caratterizzata da un cofano motore aperto e provvisto di una calotta di plexiglass che indirizzava l'aria sulle "trombette" di aspirazione del motore (caratteristica che sarà mantenuta sul modello 250 TR59 e da una seconda presa d'aria verticale a dx della grande presa per il radiatore, mentre a sx ne veniva mantenuta una. Il poggiatesta appariva più basso.

 

Completati i test per raccogliere le informazioni necessarie per il nuovo modello, il telaio fu venduto al concessionario Ferrari per il Venzuela Carlos Kauffmann.e successivamente da questo al pilota venezuelano Lino Fayen.

 

Fayen dopo un paio di corse, accortosi che la Ferrari non era più competitiva decise di affittarla ad Ettore Chimeri che la guidò disputando tra il dicembre 1959 ed il febbario del 1960 5 gare, piazzandosi ma senza mai sfiorare il podio. Fu nel Gran Premio di Cuba del febbraio 1960 che Ettore Chimeri durante le prove del sabato perse il controllo della 0726TR alla fine di un lungo rettilineo. Il pilota fu sbalzato fuori dall'auto morendo durante il trasporto in ospedale. La Testarossa finì la sua tragica corsa precipitando in un burrone e rimanendo tanto danneggiata che il suo proprietario decise di abbandonarla. La Ferrari rimase in fondo al dirupo sino al 1963, quando fu rimossa e scaricata in un deposito militare di Cuba.

 

Ed è così che della Ferrai 20TR vittoriosa alla Targa Florio del 1958 non ne è rimasto nulla.....

Il modellino è stato realizzato in scala 1/43 partendo da uno stampo realizzato dall'amico Alfonso Marchetta su una base Record, le decalcomanie sono autoprodotte.

[Invité §TAR516zF]

Riprendo a raccontare dei miei ultimi lavori modellistici.

Ancora una volta una necessaria premessa che aiuta a spiegare l'amore e la passione che muove chi fa modellismo e permette di aggiungere quella che io chiamo "anima" al modellino, elemento che non sono ancora riusciti a fare in Cina. Questo senza nulla togliere a molti modellini realizzati nella RPC, spesso rifiniti in modo eccellente e a prezzi (anche le volte che possono apparire alti) comunque "contenuti" proprio in rapporto alla qualità.

Ma ritorniamo al vero argomento di questo post.

Ricordo una sera a cena con il Professore Vaccarella quando parlavamo delle tante vetture da lui guidate in carriera. Orbene oltre Alfa Romeo, Maserati, Ford, Porsche, Lotus, Lancia, e le più prestigiose Granturismo di Maranello degli anni 60, 250 GT SWB e GTO '62 e '64, il Nostro Preside Volante ha guidato tutte le sport/prototipo costruite da Ferrari dal 1961 al 1973 con l'unica eccezione della 312 P del 1969.

Questo rende ancora più ineguagliabile la lunga carriera sportiva del campione palermitano.

 

Vaccarella firmò il suo contratto con l'Ingegner Ferrari nel 1963, ma già nel 1962 ebbe modo di mettersi al volante delle legendarie Testarossa. Nino infatti dopo la stagione 1959 durante la quale corse il campionato montagna italiano da privato con la sua Maserati 200SI affermandosi dappertutto, entrò nella Scuderia Centro Sud di Mimmo Dei per il quale corse nel 1960 e successivamente fece parte nelle stagioni 61 e 62 della Scuderia Serenissima del Conte Volpi di Misurata. La mitica scuderia italiana aveva fior di piloti e macchine da assoluto (Maserati, Porsche, Lotus, Ferrari). Fu appunto sulle SWB e GTO e sulle 250 TRI della Serenissima che ebbe inizio l'amore tra Nino Vaccarella e la Ferrari, la cui fedeltà, a volte non giustamente ripagata per errate scelte dei Direttori Sportivi di Maranello, condizionò la carriera sportiva ed il palmares del pilota palermitano.

 

La scelta modellistica è caduta quindi sulle due Testarossa della Scuderia Serenissima portate in gara da Vaccarella.

Il telaio dovrebbe essere per entrambe le versioni lo 0792TR (sicuramente lo è per la n.90, molto verosimilmente anche per la 194) .

Un telaio realizzato nel 1961 che corse per i colori della Scuderia di Maranello vincendola la 12 ore di Sebring del 1961 (Phil Hill e Olivier Gendebien) , rimase in America ceduto a Luigi Chinetti (NART) per quindi essere acquistato nel dicembre del 1961 dal Conte Volpi di MIsurata.

Con il tricolore della scuderia veneziana la 250 TRI vinse tra il 1961 ed il 1963 quattro gare, cogliendo anche un terzo posto al Nurburgring, portata al traguardo da piloti come Graham Hill, Umbero Maglioli, Carlo Maria Abate, Lorenzo Bandini, Lucien Bianchi e Joakim Bonnier.

Va sottolineato che nel 1963 la vettura fu verniciata in un inusueto grigio canna di fucile metallizzato. La Ferrari 0792TR, riportata nel suo caratteristico colore rosso oggi fa pare della collezione di Ralph Lauren ed è esposta al Boston Museum of Fine Art.

 

0792TR FERRARI 250 TR 61 N.90 NURBURGRING 1962

Nino Vaccarella / Carlo Maria Abate dnf

Nino Vaccarella partecipò in coppia con Carlo Maria Abate alla 1000 Km del Nurburgring del 1962; dopo delle eccellenti prove non riusci a dare il cambio al compagno a causa di un errore di Abate durante un sorpasso. La TRI aveva il n.90 dipinto sulle portiere.

 

0792TR FERRARI 250 TR 61 N.194 OLLON VILLARS1962

Nino Vaccarella 1°assoluta

Più fortunata la partecipazione ad una gara in salita amata dal Professore, la Ollon Villars, che si svolgeva in Svizzera. Ospite del suo amico Joachim Bonnier che viveva nei pressi di Villars, Vaccarella partecipò come altri piloti invitati con auto più potenti come sport o Formula 1, senza concorrere per il campionato che prevedeva una cilindrata massima di 2 litri. In ogni caso corse vincendo sia la classe che l'assoluto.

 

I modellini sono stati realizzati in scala 1/43 per la collezione dell'amico giornalista Rino Realnuto. Il buon Alfonso Marchetta ha realizzato le basi partendo da un kit in resina della Starter, basi sulle quali io ho poi lavorato realizzando non solo le due 250 TRI del Professore Vaccarella, ma quasi tutte le versioni che hanno preso parte alle gare alle quali il telaio 0792TR ha partecipato, in coda alle foto del post troverete anche le foto dei rispettivi modelli.

Le modifiche alle carrozzerie e alle caratteristiche prese d'aria sui fianchi sono state eseguite utilizzando del plasticard, le decals sono autoprodotte.

 

0792TR FERRARI 250 TR 61 N.14 SEBRING 1961

Phil Hill / Olivier Gendebien 1°assoluta

0792TR FERRARI 250 TR 61 N.63 BRANDS HATCH 1961

Graham Hill 1°assoluta

0792TR FERRARI 250 TR 61 N.5 NASSAU 1961

Graham Hill 5°assoluta

0792TR FERRARI 250 TR 61 N.23 SEBRING 1962

Joakim Bonnier / Lucien Bianchi 1°assoluta

0792TR FERRARI 250 TR 61 N.15 LE MANS 1962

Joakim Bonnier / Dan Gurney dnf

0792TR FERRARI 250 TR 61 N.30 REIMS 1963

Carlo Maria Abate 1°assoluta

0792TR FERRARI 250 TR 61 N.58 AUVERGNE 1963

Lorenzo Bandini 1°assoluta

0792TR FERRARI 330 TR 61 N.112 NURBURGRING 1963

Carlo Maria Abate / Umberto Maglioli 3°assoluta

[Invité §TAR516zF]

Mini Targa Florio

Comincio a raccontarvi da oggi degli ultimi miei lavori modellistici "minimalisti" appena terminati.

 

 

L'idea nasce dal trarre da modelli economici facilmente reperibili e a prezzi ragionevolissimi in edicola, nelle borse/mercatini o su internet, alcuni pezzi "unici" e con il "minimo sforzo"....

 

Di fatto il modellino è lasciato nella sua colorazione originale (colore che deve ovviamente coincidere con quello della vettura che si vuole riprodurre) aggiungendo soltanto i particolari che mancano e le decorazioni. Il risultato spesso è sorprendente, il rapporto qualità/prezzo assolutamente favorevole.

 

Comincio quindi a raccontarvi la realizzazione in scala 1/24 dell'Alfa Romeo Giulietta spider con la quale A.Picone e F.Tagliavia parteciparono alla Targa Florio del 1959 classificandosi 12°assoluti e 2° di classe.

La base di partenza è un modellino uscito in edicola per la seria Alfa Romeo Centenary (come detto ancora reperibile nelle borse/mercatini o sul web).

Le modifiche eseguite consistono nella realizzazione della paticolare capote (tonneau cover) che copre il posto del passeggero, nella eliminazione dei paraurti, nella sostituzione delle ruote originali (in unico pezzo con la coppa) con altre senza coppa, abilmente realizzate in resina dal solito amico inseparabile: Alfonso Marchetta! Le decals sono autoprodotte.

Questo modellino insieme agli altri lavori è da oggi in esposizione presso Effe Model, via Zandonai 58 Palermo

[Invité §TAR516zF]

Mini Targa Florio

Continuo come promesso a raccontarvi degli ultimi miei lavori modellistici "minimalisti" appena terminati.

 

L'idea nasce dal trarre da modelli economici facilmente reperibili e a prezzi ragionevolissimi in edicola, nelle borse/mercatini o su internet, alcuni pezzi "unici" e con il "minimo sforzo"....

Di fatto il modellino è lasciato nella sua colorazione originale (colore che deve ovviamente coincidere con quello della vettura che si vuole riprodurre) aggiungendo soltanto i particolari che mancano e le decorazioni.

Il risultato spesso è sorprendente, il rapporto qualità/prezzo assolutamente favorevole.

 

Oggi vi scrivo della realizzazione in scala 1/24 dell'Alfa Romeo Duetto con la quale Girolamo Capra e Giancarlo Sala parteciparono alla Targa Florio del 1969 classificandosi 24°assoluti e 1° di classe.

La base di partenza è un modellino uscito in edicola per la seria Alfa Romeo Centenary (come detto ancora reperibile nelle borse/mercatini o sul web).

 

Le modifiche eseguite consistono nella realizzazione della capote, chiusa durante la gara ed assente nel modellino che rappresenta la versione aperta. Ho creato con del filo zincato del giusto diametro il telaio della capote, ricoprendolo con della nastro adesivo di carta da carrozziere sfruttandone la rugosità per simulare la tela e dipingendo il tutto con un nero ad olio lumeggiato e trattato una volta asciutto con del bianco sempre ad olio, usando la tecnica del pennello a secco, questo per fare risaltare la trama e le pieghe del tessuto; le ruote originali (in unico pezzo con la coppa) sono state sostituite con altre senza coppa, abilmente realizzate in resina dal solito amico inseparabile: Alfonso Marchetta. Le decals sono autoprodotte.

 

Questo modellino insieme agli altri lavori è da oggi in esposizione presso Effe Model, via Zandonai 58 Palermo.

 

[/

[Invité §Dya281xZ]

Bravo Enzo.

[bepvit]

SALOPARD! tu m'as grillè des sujets que j'étais en train d'entamer!!! :q :q :lol:

DISGRAZIATO! mi hai bruciato dei soggetti che avevo in programma di realizzare!!! :q :q :lol:

[biker521]

ah ben y'a de l'ambiance, en Sicile !!!!!!

[toxicat]

Moi je suis content, j'ai appris que Salopard se disait Disgraziato dans la langue de Dante, j'enrichie mon vocabulaire...

[biker521]

Moi je suis content, j'ai appris que Salopard se disait Disgraziato dans la langue de Dante, j'enrichie mon vocabulaire...

 

 

 

tu veux conduire là bas ?

[toxicat]

Nan, j'ai trop peur qu'on m'offre des chaussons Siciliens...

[bepvit]

Moi je suis content, j'ai appris que Salopard se disait Disgraziato dans la langue de Dante, j'enrichie mon vocabulaire...

 

 

En effet, une encore meilleure traduction serait "bastardo", mais Disgraziato est un chouilla plus amical...

[toxicat]

 

En effet, une encore meilleure traduction serait "bastardo", mais Disgraziato est un chouilla plus amical...

 

 

Ah!! Bon à savoir, donc si je tombe sur un Italien du nord, je peux sortir Bastardo voir Disgraziato, pis si je tombe sur un Sicilien, je dirais Signore parce que j'ai envie de rentrer chez moi...

La nuance, tout est dans la nuance!!! :lol:

[Boblebric]

Fais gaffe, Toxi... tu peux tomber, en Italie du Nord, sur un Sicilien......

[toxicat]

Ah oui merde, bon, j'vais peut-être me remettre au jogging... :ange: