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TARGA FLORIO E LE CORSE SICILIANE


Invité §sho727jx
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Messages recommandés

Invité §TAR516zF

TARGAPEDIA-BANNER-FLORIO.jpg.44f2dae2cae604e0faae35d63fc367c3.jpg

 

Cari amici "vintage"

 

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Durante il lavoro di agguirnamento delle Photogallery di Targapedia ho trovato queste foto postate sul nostro topic ed attribuite al 1926

 

la Bugatti n.1 Morawitz

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non corrisponde a questa da me catalogata

1.jpg4..jpg.1cf9b5b85990e09d91420d7a201b7238.jpg

 

la Bugatti n.4 De Vitis invece

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...corrisponde ad una foto già catalogata e certa

4.jpg4..jpg.ad22e28dd9d83138a149def3cbf002f2.jpg

 

essendo le due foto estratte da una stessa fonte se ne deduce che la n.1

 

1.jpg4..jpg.1cf9b5b85990e09d91420d7a201b7238.jpg

 

non è Targa Florio .

 

Me lo confermate ? Grazie :jap::jap::jap::jap:

 

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1.jpg4..jpg.5444c0d2040ed48ce62884cf3e8aa95a.jpg

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Invité §TAR516zF

voliamo verso pag.1000

 

flying994fz9.jpg.0d395a3b730093e7dcb3fcd8ec711f2f.jpg

 

anche se oggi più che mai il mistero è rimasto irrisolto.....

 

locandina.jpg.1019bdd2f81d2a10636952cf6631a44f.jpg

 

:pfff::pfff::pfff::pfff::pfff::pfff::pfff::pfff:

 

:lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol:

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Invité §sho727jx

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/493723/TARGAPEDIA-BANNER-FLORIO.jpg

 

Cari amici "vintage"

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/798180/- BUGATTI -.jpg

 

Durante il lavoro di agguirnamento delle Photogallery di Targapedia ho trovato queste foto postate sul nostro topic ed attribuite al 1926

 

la Bugatti n.1 Morawitz

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/798180/tf_1926_1_bugatti--morawitz.jpg

 

non corrisponde a questa da me catalogata

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/798180/1.jpg4..jpg

 

la Bugatti n.4 De Vitis invece

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/798180/tf_1926_bug-de-vitis-2.jpg

 

...corrisponde ad una foto già catalogata e certa

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/798180/4.jpg4..jpg

 

essendo le due foto estratte da una stessa fonte se ne deduce che la n.1

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/798180/1.jpg4..jpg

 

non è Targa Florio .

 

Me lo confermate ? Grazie :jap::jap::jap::jap:

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/493723/logo.jpg

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/798180/ANNO-DI-FLORIPOLI4.jpg

 

 

 

Bisognerebbe accertarsi con che vettura partecipò Morawitz !

 

Alcuni testi riportano T39, mentre l'amico francese bug 35 riporta tipo 13 Brescia.

In questo caso è valida la prima foto dove la n°1 è una Brescia.

L'altra foto (la seconda), che è stata scattata alla Targa col numero sul quadrato bianco, dovremmo ora identificarla: potrebbe non essere n°1 ma n°7 e sembra una 37 o 35.

 

A mio parere dovrebbe essere la type 37 A n°1 di Cucinotta-Piccolo nel '33 (targata PA...)

; quindi la prima foto da te postata è quella giusta ! Morawitz su Bugatti 13 Brescia

 

:jap::jap: :

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Invité §par706xB

 

 

Bisognerebbe accertarsi con che vettura partecipò Morawitz !

 

Alcuni testi riportano T39, mentre l'amico francese bug 35 riporta tipo 13 Brescia.

In questo caso è valida la prima foto dove la n°1 è una Brescia.

L'altra foto (la seconda), che è stata scattata alla Targa col numero sul quadrato bianco, dovremmo ora identificarla: potrebbe non essere n°1 ma n°7 e sembra una 37 o 35.

 

 

Dal quadro dei tempi di Rapiditas

II categoria :da 1100 a 1500 cc

n° 1 Morawitz (Bugatti)

n° 2 Coccia (Bugatti) non partente

n° 3 Mucera (Ceirano)

n° 4 De Vitis (Bugatti)

n° 5 Maserati (Maserati)

n° 6 Caliri (Bugatti)

n° 7 Maraini (Bugatti)

n° 8 Croce (Bugatti)

In nessun caso è specificato il tipo di Bugatti che in questo gruppo è genericamente classificato in base alla cilindrata variabile da 1100 a 1500.

 

La Bugatti 13 o typ Brescia (1327 cc) viene prodotta in 2.000 esemplari nel 1914 e sino al 1926 . Oltre al typ 13 di base ,vengono prodotti il typ 13A (1368 cc) e 13B (1453 cc) e successivi modelli typ 22 e 23 .

Come si può vedere la cilindrata , come in tutti i modelli Bugatti , fermo restando la carrozzeria , si può variare a secondo delle esigenze della corsa.

 

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Invité §par706xB

Nel nostro caso le Bugatti di Morawitz e De Vitis sembrerebbero del Typ 13 o Brescia .

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Invité §par706xB

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/493723/TARGAPEDIA-BANNER-FLORIO.jpg

 

Cari amici "vintage"

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/798180/- BUGATTI -.jpg

 

Durante il lavoro di agguirnamento delle Photogallery di Targapedia ho trovato queste foto postate sul nostro topic ed attribuite al 1926

 

la Bugatti n.1 Morawitz

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/798180/tf_1926_1_bugatti--morawitz.jpg

 

non corrisponde a questa da me catalogata

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/798180/1.jpg4..jpg

 

la Bugatti n.4 De Vitis invece

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/798180/tf_1926_bug-de-vitis-2.jpg

 

...corrisponde ad una foto già catalogata e certa

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/798180/4.jpg4..jpg

 

essendo le due foto estratte da una stessa fonte se ne deduce che la n.1

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/798180/1.jpg4..jpg

 

non è Targa Florio .

 

Me lo confermate ? Grazie :jap::jap::jap::jap:

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/493723/logo.jpg

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/798180/ANNO-DI-FLORIPOLI4.jpg

 

 

 

Potrebbe essere la n° 11 di Lorenzo Messeri . In ogni caso trattandosi di una vettura targata Palermo basterebbe andare all'ACP e consultare il registro delle immatricolazioni.

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Invité §TAR516zF

............

L'altra foto (la seconda), che è stata scattata alla Targa col numero sul quadrato bianco, dovremmo ora identificarla: potrebbe non essere n°1 ma n°7 e sembra una 37 o 35.

 

non è la n.7 , sicuramente identificata con questa foto

 

7.jpg2..jpg.5cf0e697b0df40c7e7ed3978f179c076.jpg

 

7 Bugatti 37 (???) 1.5 Nicolò Maraini

 

............A mio parere dovrebbe essere la type 37 A n°1 di Cucinotta-Piccolo nel '33 (targata PA...)

 

Non è la Bugatti di Cucinotta , almeno nella Targa del 1933, identificata sicuramente con questa foto

 

bugatti-37-n.1-cucinotta-pi.jpg.695fd13301fc87e2fd1977555a8f53be.jpg

 

1 Bugatti 37 1.5 Cucinotta - Piccolo

 

In verità dubito che si tratti di Targa Florio. A mia memoria non ricordo din avere mai visto la pubblicità della MIchelin sotto le tribune di Floriopoli , la stessa struttura con la pubblicità Michelin mi sembra troppo vicina alla sede stradale e non mi sembra quella esistente nel 1933 .

 

1.jpg4..jpg.08caf6cc812cea9b9e2aaecf147034ac.jpg

anno ? corsa ? pilota ? :??::??::??::??::??::??::??::??:

 

1932.jpg.519e298a41bcc9f3217c427f0fc03c50.jpg

1932

 

1933-2.jpg.44429ade23d4cd4359b7ef373788f3fe.jpg

1933

 

1934.jpg.3520a74251c47f4dcc18af071c7fa112.jpg

1934

 

logo.jpg.08caaa35cdd8e7da7830f3ba5c6c7009.jpg

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Invité §par706xB

 

 

Bisognerebbe accertarsi con che vettura partecipò Morawitz !

 

Alcuni testi riportano T39, mentre l'amico francese bug 35 riporta tipo 13 Brescia.

In questo caso è valida la prima foto dove la n°1 è una Brescia.

L'altra foto (la seconda), che è stata scattata alla Targa col numero sul quadrato bianco, dovremmo ora identificarla: potrebbe non essere n°1 ma n°7 e sembra una 37 o 35.

 

A mio parere dovrebbe essere la type 37 A n°1 di Cucinotta-Piccolo nel '33 (targata PA...)

:jap::jap: :

 

 

Invertendo i colori e facendo il negativo appare sul cofano il numero 1 : Quindi andando per esclusione confermerei che si tratti della Bugatti di Cucinotta Piccolo alla partenza del 1933 .

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Invité §TAR516zF

...........Invertendo i colori e facendo il negativo appare sul cofano il numero 1 : Quindi andando per esclusione confermerei che si tratti della Bugatti di Cucinotta Piccolo alla partenza del 1933 .

 

:??::??::??::??::??::??::??::??::??::??::??::??::??:

 

La Bugatti di Cucinotta del 1933 l'ho appena postata più sopra.

 

Ripeto : per me non è Targa Florio :jap::jap::jap::jap::jap:

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Invité §TAR516zF

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Sempre riordinando ed aggiornando le Photogallery di Targapedia spuntano foto salvate ed archiviate ....

 

.....che suscitano domande, chiedono risposte, stimolano la curiosità, meritano una storia da raccontare.....

 

Ricordate il 1965 e la foto che ritraeva il nostro Gianni Petta tanto incantato da una mastodontica Pontiac da farsi fotografare accanto a lei ?

 

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....In secondo piano , dietro la Austin Healey MKIII n.108 si intravedeva un berlinone, molto verosimilmente british, sul cofano del quale si leggeva 10..

 

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Ci siamo scervellati cercando di capire quale vettura fosse (a proposito cosa era : un'Austin..un a Morris... e che modello ...qualcuno ricorda ? ) , se fosse iscritta e quale fosse il suo numero .....

 

Oggi, riordinando il 1964 ho trovato delle foto erroneamente o meglio frettolosamente archiviate....

 

108.jpg.2c9a909b6e5d7f526ea7fe1f5a529c3d.jpg

 

...e sorpresa...

 

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Il numero sul cofano chiaramente 108 è lo stesso della MKIII da cui si evince che il berlinone inglese sia stato effettivamente il muletto usato da 108 Paul Hawkins e Timo Makinen

 

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1965-tagliando-austin.jpg.5f63f07c7bd564c381c7421f2ac7d13c.jpg

 

chiudo quest post , in attesa di rileggere il modello della T car inglese con questo modello Slot della Ninco che riproduce in scala 1.32 l'Austin Healey MKIII

 

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Invité §ale042yg

La Bugatti di Cucinotta del 1933 l'ho appena postata più sopra.

 

Ripeto : per me non è Targa Florio :jap::jap::jap::jap::jap:

 

 

 

I box curvi assomigliano troppo a Floripoli e le bandiere sulle colonne anche. Potrebbe essere la corsa del 2 ottobre 1927. Un giro del Grande circuito delle Madonie, una specie di campionato sociale dell'AC Palermo e la foto mostrare il principe di Villarosa, vincitore su Bugatti T37.

 

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Invité §par706xB

 

 

 

 

I box curvi assomigliano troppo a Floripoli e le bandiere sulle colonne anche. Potrebbe essere la corsa del 2 ottobre 1927. Un giro del Grande circuito delle Madonie, una specie di campionato sociale dell'AC Palermo e la foto mostrare il principe di Villarosa, vincitore su Bugatti T37.

 

 

Potrebbe anche trattarsi di un iscritto non partito .

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Invité §sho727jx

 

Potrebbe anche trattarsi di un iscritto non partito .

 

 

notaio.JPG2..jpg.0c1ad64ae6100987e8bc1eefdc1720ff.jpg

 

E' possiboli, non è possiboli, è impossiboli...

 

in effetti tutte le soluzioni sono valide; a proposito è certo che quella foto postata da Enzo che identifica Cucinotta sia della Targa ?

La vettura sembra quella, entrambe hanno il n°1..., e quanto allo sfondo con la pubblicità Michelin c'è qualche dubbio ma sembra Floriopoli...

 

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nel '30 c'era il medesimo allestimento...

 

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nel '31 anche...

 

nel '33 non è ben chiaro...

 

e nel '34 pare sia come prima...

 

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L'ipotesi di Alessandro la sconoscevo, ma può essere altrettanto valida;

 

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1927

 

altra curiosità riguarda l'equipaggio con vettura targata PA, ma i cognomi sono tipicamente messinesi...

Bel rompicapo... :??::??::??:

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Invité §TAR516zF

...........E' possiboli, non è possiboli, è impossiboli...........

 

La Bugatti 37 1.5 di Cucinotta - Piccolo alla Targa del 1933 è sicuramente questa .....

 

bugatti-37-n.1-cucinotta-pi.jpg.915d099af669ea0548228517a571b3a4.jpg

 

Non è escluso che l'altra con ruote a raggi neri e con il pezzetto dii carrozzeria che unisce i longheroni davanti al radiatore, sia la stessa Bugatti in una delle altre manifestazioni che si svolgevano a Floriopoli.

 

In ogni caso De Targa semper dubitare .....

 

la caccia rimane comunque aperta.....

 

1.jpg4..jpg.be2796a6f73a728246380c4653dd0ac0.jpg

anno ? corsa ? pilota ? :??::??::??::??::??::??::??::??:

 

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Invité §TAR516zF

:pfff::pfff::pfff::pfff::pfff::pfff::pfff::pfff::pfff::pfff:

 

CHE VERGOGNA !

 

RETROCESSI NELLA SECONDA PAGINA DELL'INDICE DEL FORUM !

 

CE LO SIAMO MERITATI !

 

:pfff::pfff::pfff::pfff::pfff::pfff::pfff::pfff::pfff::pfff:

 

 

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Invité §emi856gb

Salve,

Sta Domenica ero da mia zia a mangiare carne arrustuta, a Campofelice, non mi faccio scappare occasione per digerire e fare una passiate lungo la strada del mito, quando trovo il museo biblioteca Vincenzo Florio, a capo del sig Venturella, con un cordiale e bella visita, a 17 anni per la prima volta entro in un museo della Targa

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Invité §ami463nV

Targa Florio 1968 : Salvatore ("Totò") Calascibetta

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Targa Florio 1968 : Salvatore (“Totò”) Calascibetta è fuori dal Suo “Millino” Abarth 1000S n.96, quell’anno condiviso con Vincenzo Ferlito ed iscritto dalla Scuderia Pegaso di Palermo. E’ il pubblico di Targa che stà dentro la vettura …

 

Quella era la Targa Florio ….. un totale connubio tra vetture …. piloti … e pubblico; una “promiscuità” esaltante, viscerale, assolutamente partecipativa.

 

 

 

Salvatore Calascibetta, "Totò" as he was nicknamed by family and friends, was a talented hillclimber, touring-car and sportscar driver from Sicily. As an amateur driver he proved to be faster than professional racers in the Targa Florio race, held on the 72 kms Piccolo Madonie road course which was notoriously tough to machinery and men. Calascibetta scored 13 starts in the Targa Florio race from 1960 to 1976, with a best finish of 9th overall in 1963 and in 1971.

 

He started his career driving small touring-cars in local hillclimbs in the late 1950s. Calascibetta had his debut in the Targa Florio in 1960, sharing a Osca MT4 with Mario Raimondo. In 1962 he won his class in the Italian Hillclimb Championship, driving a Fiat 600, and in 1963 he moved to a BMW 700, winning his class in a number of hillclimbs and circuit races. He was 9th and first of his class in the 1963 Targa Florio, with Giuseppe Virgilio at the wheel of an Alfa Romeo Giulietta SZ. In 1964 he finished 3rd in the 600 cm3 class of the Italian Touring-car Championship in a Fiat-Abarth 595 tuned by Mucera.

 

In 1965 Totò Calascibetta was signed up as factory driver by team Abarth, working longtime as test-driver. He was 2nd of his class, 14th overall in a Fiat-Abarth 850TC at the Mont Ventoux hillclimb, a round of the European Touring-car Championship. In the 1965 Targa Florio, Calascibetta shared a works Abarth-Simca 1300 Bialbero once again with Giuseppe Virgilio.

 

During the Sicilian race his car stopped beyond Collesano with a broken throttle cable. A family of spectators picnicking nearby offered him refreshments. Calascibetta took a salami sandwich, a swallow of wine and also a string from the family's guitar, with which he repaired the cable well enough to reach the pits. A lasting fix was made by team Abarth mechanics, Calascibetta restarted at full speed, he and Virgilio eventually finished 10th place overall, first of class. Later in the season Calascibetta and Giuseppe Virgilio in that same car scored another class win, 18th place overall, in the 1000 Km of the Nürburgring.

 

In 1966 Calascibetta finished 2nd in the Italian Touring-car Championship 1000 cm3 class, at the wheel of a works Fiat-Abarth 1000TC, behind his team mate Mauro Nesti.

 

In 1968 he campaigned a private small sportscar as the Fiat-Abarth 1000SP, the famous "Millino", in which he scored one outright win in the Nicolosi-Etna hillclimb, a 3rd place overall in the Trapani-Erice hillclimb, and a 7th place in the Coppa Cittá di Enna sportscar race held at Pergusa.

 

In 1969 he went on with his Fiat-Abarth 1000SP being 11th overall, first of his class, in the Targa Florio with Vincenzo Ferlito as co-driver. An 11th place again in the 1970 Targa Florio, sharing a Ferrari Dino 206S with Pietro Lo Piccolo. The car had sudden engine problem on the last lap, while running in 7th place, first of class and first of the privateers.

 

In 1971 Totò Calascibetta was called by Virgilio Conrero who managed the Opel-Italy official team, to drive a works Opel GT 1900 in the Targa Florio, with Paolo Monti as team mate. After a furious battle against a field of faster Porsche 911's and 914/6's, the duo scored an impressive 2-litre class win, 9th place overall.

 

In 1973 Salvatore Calascibetta who owned a famous spare parts and repair shop in Palermo, went on racing a 1.3-litre craftmade sportscar CR-CDS 134B. Then he reduced his racing activity. His last issue in the Targa Florio was in 1976, when he shared a Lancia Stratos with "Glenlivet", finishing 12th after suffering mechanical trouble during the last laps.

 

tratto da :

http://www.motorsportmemorial.org/LWFWIW/focusLWFWIW.php?db=LWF&db2=&n=682

 

 

 

Questo post è dedicato a “Toto” Calascibetta, un nome impossibile da dimenticare.

 

Il nostro GRANDE GRAZIE va all’Amico di Targa Florio Marco Calascibetta.

 

 

WWW.amicidellatargaflorio.com

 

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Invité §sho727jx

Ancora qualche immagine della Targa 1928...

 

 

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l'Alfa di Campari ai box

 

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quella di Marinoni

 

 

alcune belle immagini dall'archivio di Pucci Scafidi dell'Alfa di Amedeo Sillitti

 

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Floriopoli

 

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il Duca di Villarosa e la sua Bugatti

 

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Foresti

 

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il Conte Conelli a Polizzi

 

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il vincitore Albert Divo

 

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la Maserati di De Sterlich

 

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la copertina del numero unico

 

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preparazione alla partenza

 

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quello stesso casello al km 45 oggi perfettamente conservato...e integrato con la scenografia di Floriopoli...!

 

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l'allineamento

 

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la partenza

 

:jap::jap::jap:

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Invité §par706xB

Visto che vi piace risolvere i "gialli" vi pongo una questione che mi sta a cuore: conoscete una certa Giulia Engel ? residente, nell'agosto del 1909, allo "Scalo per Villa Ponticelli - Carini " ?

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Invité §par706xB

Vi dico subito che neanche io so chi sia la Sig.na Giulia Engel.

Ma mi piacerebbe sapere chi fosse e chi Le ha mandato non firmandosi, il 15 agosto del 1909,il giorno di ferragosto,una cartolina raffigurante un passaggio di una vettura alla Targa Florio del 1907 .

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Invité §TAR516zF

Bè per una volta si cercano anche le persone scomparse!

 

Queste magari si riescono a ritrovare.... :lol::lol::lol::lol::lol:

 

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Invité §sho727jx

 

Continuando col 1928, ritorno a parlare di uno dei personaggi in assoluto più straordinari della storia della corsa, Elisabeth Junek.

 

Diverse anche se non molte furono le rappresentanti del gentil sesso che si cimentarono alla Targa Florio, ma nessuna di esse, seppur tecnicamente dotate, fu in grado di competere per la vittoria assoluta come la praghese a causa di una disponibilità di vetture non proprio idonee allo scopo.

Ella stava per compiere un'impresa epica, ma fu tradita principalmente dalla stanchezza fisica che la micidiale competizione richiedeva; ma rimase ugualmente nel cuore degli appassionati e mito della corsa di Florio per sempre.

 

Dalle pagine de "La leggendaria Targa Florio" di Pino Fondi, un resoconto di quella entusiasmante gara...

 

 

Dopo la scomparsa di Giulio Masetti, altri personaggi dominarono la scena delle Madonie a partire dal 1927 entrando anch'essi nel cuore delle genti locali; fra questi, c'era anche una donna: Madame Elisabeth Junek.

Moglie di un ricco banchiere di Praga, Vincent Junek, grande sportivo e buon corridore, Betta, anch'ella praghese, a ben guardarla non si poteva pensare che fosse una guidatrice di automobili da corsa.

Era una donna bassina e minuta, dai capelli biondi tagliati «alla maschietta», dallo sguardo dolce e delicato e dall'espressione perennemente gentile e amabile. Ma quando si sistemava nell'abitacolo di un'automobile da corsa, rivelava la sua personalità fatta di indomabile coraggio e forte volontà. Aveva una bella impostazione

di guida e correva con molto raziocinio. Indossava sempre una gonna blu con'giubbotto bianco e portava in testa la cuffietta con gli occhialoni.

 

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La prima volta che corse alle Madonie fu, nel 1927, con il marito Vincent. Guidava una Bugatti 2000. Non fu fortunata. Dopo aver combattuto con piloti quali Materassi, Minoia e Conelli, quando ormai era in quarta posizione, le si ruppe l'ingranaggio principale della scatola guida. La macchina scartò paurosamente, ma Betta, riuscì a dominarla prima che volasse fuori strada. Per il suo coraggio divenne subito popolare fra la gente delle Madonie.

Tornò alla Targa nel 1928 come pilota ufficiale della squadra Bugatti, insieme a Divo, Nuvolari, Brilli-Peri, Conelli e Chiron. C'era anche un'altra donna, la bionda e slanciata contessa tedesca Margot Einsiedel, particolarmente raccomandata a Ettore Bugatti.

Betta, per ben prepararsi al circuito madonita, venne in Sicilia due mesi prima portando con sé tre vetture, una 2300 8 cilindri sovralimentata, un muletto uguale all'originale, e una vettura Turismo per gli allenamenti.

Il Cavaliere delegò Vincenzo Gargotta dell'Ufficio Stampa, perché fungesse da accompagnatore alla giovane praghese sul circuito. E Betta cominciò a provare ogni giorno il percorso.

Ogni tanto si fermava, scendeva di macchina e con un pezzo di gesso tracciava misteriosi segni su alberi, muretti e paracarri. Poi riprovava con il muletto da corsa. La gente che la vedeva passare la chiamava «SignorinaBugatti», ma ci fu qualcuno più romantico che la definì l'Amazzone delle Madonie. E tale rimase anche in seguito.

 

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Quando venne il giorno della corsa, il 6 maggio 1928,Madame Junek era preparatissima e concentrata. Ormai, conosceva a menadito il circuito sulla distanza di cinque giri per un totale di 540 chilometri.

Correva con a fianco il marito Vincent.

L'iniziodella corsa fu travolgente. Andò in testa Chiron, seguito da Camparie Divo. Dietro di loro era Betta incollata come un'ombra.

Alla fine del primo giro era sempre quarta con mezzo minuto di svantaggio su Chiron, ventidue secondi su Campari e diciassette su Divo. Si tenne vicinissima a quest'ultimo, standogli costantemente alle costole e sempre sulla distanza di mezzo chilometro. Divo l'aveva notata nello specchietto retrovisore. Per un po', non fece nulla;

poi, la cosa lo innervosì a tal punto che in un'audace derapata fu per volare in un campo di... carciofi. Lei era sempre là, dietro di lui alla distanza costante di mezzo chilometro. Divo ricorse ad altre astuzie del mestiere per liberarsene, ma Betta non lo mollava.A un certo punto si acquietò, decidendo di fare il gioco della terribile

amazzone dal faccino gentile.

 

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Intanto, Chiron fu costretto a fermarsi improvvisamente con un pneumatico afflosciato. Perse due minuti per la sostituzione della gomma arretrando in classifica. Campari, alla guida dell' Alfa 1500/Compressore «tipo MilleMiglia» prese le redini del comando.

Ma la Junek, ormai scatenata, pur sempre incollata a Divo, dopo avere superato Chiron attardato, attaccò Campari e andò in testa alla corsa eccitando il pubblico delle Madonie. Ora aveva venti secondi su Campari e trentanove su Divo che, partito prima di lei, ella poteva controllare standogli dietro.

Nel frattempo, l'altra pilotessa delle Madonie, Margot Einsiedel, subì un incidente arrivando troppo «lunga» su una curva «a ferro di cavallo» nei pressi di Polizzi. Comunque, tutto finì bene e la contessa poté riprendere la corsa, ma assai attardata.

Quando dal box Alfa segnalarono a Campari che la «femmina di Praga» faceva sul serio, s'inalberò e dette sotto rischiando al massimo.

Si riprese i secondi perduti e tornò in testa. Betta arretrò in seconda posizione con Divo terzo. La Junek non disarmava e si manteneva attaccata a Divo come suo punto di riferimento. D'un tratto però scartò scompostamente su una curva. Ebbe la sensazione che le si annebbiasse la vista. Era quello il primo segno del cedimento fisico per la fatica e il sole inesorabile sui corridori.

Cercò di reagire. Vide Divo sempre davanti a lei e si confortò. La sua reazione la portò a ridurre lo svantaggio da Campari da 2'15" a 1'02". Una grande impresa.

Quando sfrecciò davanti alle Tribune, la folla fu tutta per lei. Mancava ormai un giro. A questo punto, il furbo Divo forzò la sua azione costringendo la Junek a fare altrettanto. Ella reagì ancora, quando il fischio lancinante della foratura della ruota posteriore sinistra la fece fermare. Il marito Vincent cambiò la gomma perdendo due

minuti. La Bugatti di Betta ripartì, ma ormai Divo era scomparso alla sua vista. Lei cercò di riprenderlo, ma accusò lo sforzo violento ed ebbe un terribile calo fisico. Ormai, era fuori gara per la vittoria.

Divo ne approfittò per raggiungere e superare Campari. Betta si mantenne in quinta posizione.

La corsa terminò con la vittoria di Divo e la Junek in quinta posizione.

Ma valeva più della vittoria di Divo. Il pubblico delle tribune lo comprese e quando l'Amazzone delle Madonie giunse al traguardo stremata, le tributò un'accoglienza commovente.

Il Cavaliere le strinse la mano dicendole: «Madame siete grandissima! Divo mi scuserà, ma devo dire che la

vittoria morale è tutta vostra...» e Divo, che si era avvicinato per complimentarsi con la praghese, si associò sportivamente.

 

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:jap::jap::jap:

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Invité §par706xB

Vorrei ricordarvi che il 30 gennaio 2010 si celebra il 50° anniversario della morte di Duilio Cambellotti.

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Invité §par706xB

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Un'immagine per ricordare l'artista Duilio Cambellotti e la sua l'opera nella quale traspose figurativamente il senso e la passione della Targa Florio.

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