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Histoires du sport automobile

I PILOTI DELLA TARGA FLORIO


Invité §ami463nV
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Invité §bes888PR

Targa Florio 1971

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Di male in peggio ( “ from bad to worse “ ) l’andamento delle prove per i due Team Porsche

 

 

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“ ….. Practice : The Porsche Team just went from bad to worse, with Redman getting a flat tyre and wasting more than three-quarters of an hour before he could get going and then Siffert taking over the car for a lap and crashing it, damaging the left side of the chassis.

 

Elford bounced the Martini car off a rock and broke the front suspension so Porsche's outlook at the end of practice was pretty gloomy, with only the Rodriguez/Muller car undamaged. … “

 

Tratto da MotorSport - June 1971 / a firma del grande D.S.J.

 

 

Redman buca ….. Siffert sbatte …. Elford rompe la sospensione … si salvano soltanto Rodriguez e Muller …

 

 

 

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Porsche 908.3 - Redman - Siffert - J.W.A

 

 

 

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Porsche 908.3 - Larrousse - Elford - Martini Int. Racing

 

 

 

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Porsche 908.3 - P.Rodriguez - Muller - J.W.A.

 

 

 

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Invité §bes888PR

Una delle tantissime fantastiche foto di Cahier jap.gif.285d778168db28a5717e1a4de365ca52.gifjap.gif.285d778168db28a5717e1a4de365ca52.gifjap.gif.285d778168db28a5717e1a4de365ca52.gif

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Targa Florio 1964 - Von Hanstein - Maglioli- Barth - Bonnier

di lato sulla dx. la bellissima rossa ATS 2500 GT Coupè di Zeccoli - Gardi / Sc. Centro Sud

COLORI DI TARGA

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Invité §bes888PR

TARGA FLORIO 1973

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Arriva finalmente Muller, trascinato a viva forza dall'Avv. Sansone dopo lo champagne di rito.

 

 

E’ Muller che parla: “ …. Non datemi del presuntuoso, ma io al via speravo di vincere, perché credevo che piovesse. La vettura è sempre stata OK, dopo tre giri abbiamo cambiato, non perché ne avesse bisogno, ma per sicurezza, la ruota posteriore destra, che manco a farlo apposta dopo l0 minuti è scoppiata.

 

Il primo giro è stato terribile, c'era fanghiglia sulla strada ed era difficilissimo guidare, poi incredibilmente man mano che il tempo passava le condizioni del fondo stradale sono migliorate, ma il pubblico è il vero problema della Targa, è sempre in mezzo alla strada ......

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...... oggi non è stato terribile come nel '70 quando ho corso con il Ferrari 512, ma quasi.

 

 

 

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Questa è la mia nona Targa Florio, e mi sono tolto una bella soddisfazione. Avevamo messo delle gomme dure al via ma poi abbiamo montato quelle intermedie perché erano troppo scivolose e tutto è andato veramente bene …. “.

(Autosprint 14-21 maggio 1973 )

 

 

 

 

 

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Invité §bes888PR

LA "PRINCIPESCA" TARGA FLORIO DEL 1955

 

 

Così titolava LA NUOVA STAMPA, a due giorni dalla gara.

 

 

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“ …… Palermo, 13 ottobre.

 

Con la 39' Targa Florio che si correrà domenica sul Circuito delle Madonie, anche il campionato mondiale 1955 per vetture sport avrà la sua conclusione.

 

La superiorità della Mercedes-Benz sulle macchine Italiane è stata quest'anno schiacciante nelle prove di formula 1.

 

E tale situazione si è ripetuta - sia pure in tono minore - per le corse di Categoria sport: basterà ricordare, al riguardo, la Mille Miglia e il recente Tourist Trophy, vinte nettamente dalle macchine di Stoccarda.

 

Insomma, l'offensiva germanica sul fronte dello sport automobilistico è stata in questa stagione - per altri lati dolorosissima, anzi tragica - condotta a fondo, nell'intento di conseguire i massimi scopi: predominio tecnico e, più concretamente, risultati propagandistici.

 

Con tali traguardi la Mercedes non ha esitato a gettare nella lotta tutto il peso del suo potenziale produttivo e delle sue larghissime possibilità.

 

Non può stupire se in simili disparità di condizioni le piccole Case italiane specializzate in costruzioni sportive non hanno potuto far altro che tenere onorevolmente il campo in perenne atteggiamento difensivo, purtroppo senza positivi risultati pratici.

 

Si aggiunga la serie di avversità e di lutti, nonché l'abbandono da parte della Lancia di ogni attività sportiva, e ad un esame critico della situazione apparirà perfettamente normale lo svolgersi degli avvenimenti.

 

Con tutto questo, nella classifica del campionato mondiale vetture sport, alla vigilia della prova decisiva, la Ferrari è ancora al comando con 19 punti, davanti alla Mercedes e alla Jaguar con 16 e alla Maserati con 13.

 

Un maggior numero di gare disputate, e le conseguenze della sciagura di Le Mans hanno insomma consentito alla Casa modenese di mietere una più cospicua messe di punti.

 

Adesso c'è però da superare l'ultimo ostacolo: la durissima Targa Florio.

 

Il meccanismo del regolamento per le prove di campionato è tale che - anche vincendo la Mercedes nella gara siciliana - basterebbe alla Ferrari un secondo posto per non essere superata in classifica, e conquistare per la terza volta consecutiva 11 titolo per marche.

 

Ma anche questo programma minimo non è di facile realizzazione: in primo luogo la Mercedes è indubbiamente più forte nella composizione degli equipaggi in gara (Fangio-Kling, Moss-Collins ed Herrmann-Titterington contro Castellotti-Manzon e Maglioli-Sighinolfi); inoltre, con la consueta, formidabile organizzazione tecnico-logistica, essa ha portato l'intera equipe a Termini Imerese già una ventina di giorni fa, mentre i piloti della Casa italiana sono in un certo senso costretti a improvvisare.

 

Ora, la Targa Florio è una delle corse più difficili che esistano, con i suoi 72 km. di curve, saliscendi, attraversamenti di paesi; una corsa che va studiata metro per metro.

 

La preparazione - pilota e macchina - vi influisce per il sessanta per cento almeno.

 

E come sempre la Mercedes non vuol lasciare nulla al caso.

 

Il restante quaranta per cento dipende dalle qualità intrinseche dei mezzi meccanici: su questo piano la differenza fra le “tre litri” ad iniezione germaniche e le vetture italiane non è così netta a favore delle prime, anzi.

 

Le due Ferrari “ufficiali” iscritte saranno del tipo a 6 cilindri di 3500 l'una, a 4 cilindri di 3000 l'altra: macchine che sembrano adattissime a un tracciato come quello delle Madonie.

 

Nè si deve sottovalutare la Maserati tre litri di Villoresi-Musso.

 

Molto dipenderà dalla tenuta alla distanza, che è severissima: tredici giri pari a 936 km., su strade non tutte in condizioni di fondo ideali.

 

Partecipano alla classicissima prova cara alla passione di Vincenzo Florio,

 

 

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anche vetture sport di cilindrata da 1100 a 2000, le « gran turismo » in classe unica e le « turismo speciale » della classe oltre 1300 cmc.

 

Le partenze verranno date ad intervalli tra macchina e macchina, in modo da limitare al minimo la necessità di sorpassi, cosa che, con mezzi di disparata potenza, costituisce una delle più grosse preoccupazioni nelle corse « sport ».

 

In considerazione del chilometraggio totale, è piuttosto difficile che la media record della corsa (Taruffi su Lancia 3300 a 89,930 km. orari sulla distanza di otto giri) venga migliorata.

 

Più probabile invece la caduta del primato sul giro, detenuto da Castellotti, pure su Lancia a 93,08 di media …. “

 

* * *

 

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L’appassionato pubblico siciliano a Floriopoli. Segue le partenze delle vetture .

 

“La Targa”, la gara dei siciliani.

 

 

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bandierina pubblicitaria Energol 1955

 

 

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Invité §bep134Bm

Una delle tantissime fantastiche foto di Cahier jap.gif.9221354f6ec4468d5fde2247fa88b29e.gifjap.gif.9221354f6ec4468d5fde2247fa88b29e.gifjap.gif.9221354f6ec4468d5fde2247fa88b29e.gif

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Targa Florio 1964 - Von Hanstein - Maglioli- Barth - Bonnier

di lato sulla dx. la bellissima rossa ATS 2500 GT Coupè di Zeccoli - Gardi / Sc. Centro Sud

COLORI DI TARGA

 

APPROFITTIAMO DELLO "SCRIGNO DELLE MERAVIGLIE DI CAHIER" PER PARLARE DELLO STILE DA ME PERCEPITO DEI PILOTI DELLA TARGA.

 

OGGI TOCCA A JEAN BEHRA, UN GRANDE PILOTA CHE CI HA LASCIATO IL 2 AGOSTO 1959.

 

PER ME ERA UN GRAN PILOTA VELOCE, ESPERTO, CORIACEO E REGOLARE.

 

NELLA TARGA FLORIO DEL 1958, NELLA QUALE ARRIVO' SECONDO ASSOLUTO CON LA SUA PORSCHE, E' STATO UN AUTENTICO INCUBO PER LA FERRARI.

 

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Nato a Nizza il 16 febbraio 1921, ( 2 agosto 1959) Jean Behra, campione di Francia di F1 e della categoria Sport nel biennio 1956-57 e della sola categoria Sport nel 1958, fu uno dei più popolari piloti francesi degli anni Cinquanta. Morì, in gara, 2 agosto 1959.

Behra debuttò nel 1950 partecipando alla corsa in salita del Mont-Ventoux vinse e venne ingaggiato dalla scuderia Gordini con la quale corse fino al 1954.

Nel 1951, alla guida di una Simca-Gordini, conquista il terzo posto al Gran Premio des Sables d'Olonne e stabilisce il record sul giro; l'anno successivo su una F2 si aggiudica il Gran Premio di Francia a Reims dopo un'aspra lotta con Alberto Ascari, e domina inoltre la prima tappa della Carrera Panamericana.

Quando l'attività sportiva di Gordini comincia a declinare, Behra diventa pilota e collaudatore della Maserati: come tecnico rivela la sua abilità nella messa a punto delle vetture. Si susseguono intanto le vittorie nella categoria Sport e nei Gran Premi: Pau, Bordeaux, Bari, 1000 km di Monza, 500 km del Nürburgring.

Un grave incidente al Tourist Trophy lo costringe a interrompere la brillante stagione. Ritorna in pista nel 1956 per il Gran Premio d'Argentina; nello stesso anno gli viene riconosciuto il quarto posto nel Campionato del Mondo Conduttori dopo Fangio, Moss e Collins, i tre " grandi " che Behra batterà nel 1957 nel Gran Premio del Marocco.

Il binomio Behra-Maserati è ben assortito; tuttavia la Casa modenese rinuncia per quell'anno alle competizioni a causa del ritiro di Fangio. Behra corre allora per la BRM: vince e stabilisce il record sul giro al Gran Premio di Caen (1957) e al Daily Express Trophy a Silverstone.

Nel 1958 si divide fra Maserati e BRM per la formula 1 e Porsche per la categoria Sport; si mette in luce alla 1000 km di Buenos Aires, in coppia con Moss (terzo) al G. P. di Buenos Aires (quarto), alla Targa Florio, in coppia con Scarlatti (secondo), al Gran Premio di Olanda (terzo), a Rouen (primo), alla 24 Ore di Le Mans, in coppia con Herrmann (terzo), al Mont-Ventoux (primo), al G. P. di Portogallo (quarto), al G. P. di Berlino (primo).

La stagione 1959 lo vede legato alla Ferrari (con la quale aveva già disputato il G. P. del Venezuela del 1958 classificandosi primo). È secondo alla 12 Ore di Sebring e primo nella 200 Miglia d'Aintre.

 

Sopravvengono poi contrasti tecnici con la Ferrari e aumenta la tensione nella scuderia.

Behra è deciso a costruire una vettura Sport partendo dalle soluzioni tecniche adottate da Porsche. Alla vigilia del Gran Premio di Francia (luglio 1959) avviene la rottura con la Ferrari.

 

Un mese più tardi, sul circuito dell'Avus (L'AVUS, acronimo di Automobil Verkehrs und Übungs-Straße, è un circuito automobilistico situato nella periferia di Berlino in Germania che ha ospitato anche la prima edizione del Gran Premio di Germania nel 1926, e una successiva edizione nel 1959, quest'ultima valida per il Campionato Mondiale di Formula 1), al quarto giro del Gran Premio di Berlino il 2 agosto 1959, esce di strada e muore al volante della sua Porsche.

 

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Invité §bep134Bm

 

 

 

 

UN'INTERVISTA IN INGLESE CON IL PROFESSORE TRATTA DA http://www.timesofsicily.com/?p=82

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[h1]Interview with Nino Vaccarella[/h1]

February 2, 2012 Filed under Sport, Targa Florio Contributed by Editor

Nino Vaccarella won the Targa Florio three times, and for this alone he remains a Sicilian hero and, his name has become virtually synonymous with that great road race, where large painted letters appearing on the roads and walls on the eve of the event proclaimed W Nino (Viva Nino) year after year in the 1960s and 1970s.

May 14th, 2003 INTERVIEW with NINO VACCARELLA

By Ed McDonough

The Palermo-born 70 year old – his birthday was March 4- is a relatively rare visitor to race events. But, not only did he show up at the Goodwood Festival of Speed, he was back behind the wheel of an Alfa Tipo 33, and spent the weekend in the company of those other colourful Italian racers of the period, Arturo Merzario, Sandro Munari and Marco Cajani. Phil Hill made a special point of meeting up with his old Ferrari teammate, and they disappeared into Italian for some while! I had the chance to interview him then, and in November, 2001, spent 5 glorious days in Sicily in the company of Nino, Art, Sandro and Vic Elford. What an experience!

http://www.timesofsicily.com/wp-content/uploads/2012/02/young-heart-150x150.jpgYoung at heart Nino Vaccarella sits behind the wheel of a Type 33 Alfa. Photo by Pete Collins

Vaccarella was known primarily for some superb sports car drives, though he had a number of non-championship F1 races, and four Grand Prix races. He drove for Scuderia Serenissima in 1961, and made his Grand Prix debut at Monza that year in a DeTomaso-Alfa. He didn’t qualify for the Monaco race in 1962 in a Lotus, finished 15th in the German GP in a Porsche, and retired at Monza in a Lotus-Climax, before getting a one-off Ferrari Grand Prix drive at Monza in 1965, where he was 12th. His sports car career, however, was much different, with a famous victory at Le Mans in 1964, sharing a works Ferrari 275P with Frenchman Jean Guichet. He won at Sebring in 1970 in a 512S, co-driving with Ignazio Giunti and Mario Andretti in that narrow victory over Steve McQueen’s Porsche 908. Vaccarella amassed a very high rate of finishes in long distance races.

ED: When and how did your racing career start?

NV: I started in December, 1956, in a Fiat which was my father’s car. and in 1957 I bought a Lancia Aurelia 2.5 B20 and used this for two years, and it was very important in giving me racing experience, and it was a difficult car. I also had a Maserati 2-liter 4 cylinder in the early days in which I won a number of races, all in Italy.

http://www.timesofsicily.com/wp-content/uploads/2012/02/plaque-300_196-150x150.jpgHuge plaque given to Vaccarella for his victorious drives in the Targa Florio. Photo by Ed McDonough.

These included the big hill climbs like Bolsano and Torino. Then Scuderia Centro Sud and Mr. Mimmo Dei, the boss, gave me a Cooper-Maserati, which was then the new car from England with the engine in the rear and with disc brakes, which I thought was very good in comparison with the front engine Maserati A6GCS I had been racing. I have to say, at the beginning, my father didn’t even know I was driving his car, never mind racing it, so my first driving experiences were not good! I did not have instructions, so I had some trouble, and my father said “you will never drive my car”!

ED: When was your first race outside of Italy?

NV: In 1961, I signed a contract with Scuderia Serenissima, with Count Volpi, a nice team owner, and this was for all cars: Ferrari, Porsche, and Formula One. The first race outside of Europe was in Florida at Sebring in 1962 in the Maserati Tipo 64 which did not last very long. I had done a lot of races in Europe by then, but the first important one was in the Targa Florio in 1958 with my Lancia.

Then, in 1959, I was 10th in the Targa with Giuseppi Allotta in the Maserati. The following year, at the Targa, I was with Maglioli in the Camoradi Birdcage, which was fast but broke. Then in 1961, I had my best result so far at the Targa in the Tipo 63 with Maurice Trintignant. This was a Serenissima car and we came fourth behind the Ferrari and Porsches. I drove the same car a few weeks later with Trintignant and Scarfiotti at the Nurburgring, and then Le Mans for the first time, so I was beginning to have some good races. Then, I went on to do eight races in F1 for Scuderia Serenissima. These were in the DeTomaso-Conrero Alfa, Cooper-Maserati, and the Lotus-Climax 18 which had been Jim Clark’s car the previous year, and then, I did one race for Ferrari. When I won the Targa Florio for the first time in 1965, Ferrari gave me the eight cylinder GP car for Monza.

http://www.timesofsicily.com/wp-content/uploads/2012/02/A-younger-vaccarella-150x150.jpgA younger Vaccarella behind the wheel of a Type 33/2 again. LeMans, 1968. Photo Credit Ed McDonough.

ED: So where was your first F1 race?

NV: That was at Monza in 1961, the year that von Trips was killed. I saw the Trips/Clark accident which was a terrible thing. That was when I was driving the DeTomaso. I remember Ricardo Rodriguez was making his first race in a Formula 1 car, as well. I had seen him at a few races and thought he drove too hard, too fast, but his brother Pedro was quieter and more steady. I drove with Pedro at Reims and at Le Mans, and he was an exceptional driver, very fast and very good. He was a sympathetic and responsive boy.

I felt because he was Mexican he was much like a Sicilian, like me, and we got on well together. He was a very good co-driver. At Le Mans in 1965, we were very close in our times. I think I was a little quicker. We had the 4.4 liter 365P2 entered by NART. It was fast but not reliable, and that year we lost three hours and 40 minutes to change the gearbox, the clutch and the brakes. Without these stops, we would have won because we came 7th , only 28 laps behind the winners, and we were stopped for that amount of time.

http://www.timesofsicily.com/wp-content/uploads/2012/02/Today-vaccarella-150x150.jpgToday, Vaccarella is just as happy as he was when actively racing. Ok, well almost. Photo by Pete Collins.

ED: What were the important Ferrari races for you?

NV: The most important Ferrari race was the Targa Florio in 1965 because my victory was a victory for Sicily. All along the roads were my countrymen, Sicilians, shouting “Nino, Nino Nino” it was fantastic. My co-driver was my friend Lorenzo Bandini, and he was a fantastic driver. We had good rapport, and the Sicilians loved us and, of course, that was the year we beat all the Porsches. In England, in France, in Germany it is not possible to see this fabulous Sicilian atmosphere. But, as far as races are concerned, Le Mans is more important, and I preferred the faster circuits. Even though many people think of me only in relation to the Targa Florio, I myself prefer Spa and Le Mans. I knew the Targa Florio circuit very well and everyone shouted for me, but it didn’t have the speed of the other tracks.

ED: There seem to be different stories about your work.. that you were a lawyer, a professor, a teacher: what is the real story?

NV: I have a “Dottore Juris Prudensa” which means I studied law at the University, but I never practiced or taught law. I bought a private school which I used to run with my sister, and I was known as the “presidente volante” the flying director!

http://www.timesofsicily.com/wp-content/uploads/2012/02/Le-mans-150x150.jpgLeMans, again, this time in 1972 with the Alfa 33/3. Photo Credit Ed McDonough.

ED: What are some of your memories from the F1 races?

NV: Well, the people, of course. I raced against people who became good friends, especially Graham Hill and Jim Clark, and in England I met some people who I knew for a very long time, like Innes Ireland, Bruce McLaren and Jackie Stewart. I remember having some good races with these people. At the Pau Grand Prix in 1962, Siffert and I were left on the line, and I didn’t have first gear. This was the car Stirling Moss drove in 1961, and I had a hard time on this tight circuit in Pau, but I got up to 6th place behind Bandini who was already driving for Ferrari. Then, I had a good race at the International Trophy meeting at Silverstone, which was won by Graham Hill who beat Clark and Surtees, and I had a valve break the Lotus-Climax. This was a good car with a good history, but I sometimes wasn’t very lucky with it. I had hit a pole at the Brussels GP earlier in the year and it had to be rebuilt. One race where I was disappointed was the Monaco GP in1962 where I couldn’t qualify the Lotus, although this was the car that had won the year before and I thought I could do well on a street circuit. Porsche lent me a car for the German Grand Prix at the Nurburgring, but it was an older car, and although I enjoyed driving it, it wasn’t very fast, especially as Gurney’s Porsche was very quick and I knew they could make a good F1 car. At Monza, I had another of the ex-Moss Lotus 18s and was 14th on the grid, ahead of the Ferraris, or most of them. I had a very big battle with Bandini for a lot of the race and we were coming through the slower cars. It was one of the most enjoyable Grand Prix races I had because it was so fast there. Near the end, I think I was 6th or 7th, but my engine blew up just before the line and I finished 9th, but the car just stopped. It wasn’t a bad race because the Lotus was about 3 seconds slower than the BRMs.

I won the F1 race at Vallelunga and had a battle with Baghetti, the “Lion of Reims” (after his debut GP win there in “61), and I kept him behind me which was a good feeling. I remember this was the time that I realised I was not afraid of any other driver. It was a time of some good Italian drivers. Baghetti was good, but I think Scarfiotti was better, and Bandini even better than both. We had some good races together.

ED: Which car do you remember as the one you liked the most?

NV: That is easy, it was the Ferrari 512M. I was driving for Ferrari in 1970, but in the 512S, and after I didn’t finish at Daytona with Giunti, he and I and Andretti won the 12 Hours at Sebring, even though in all of these races the Porsche 917 was faster. I was with Giunti again at Monza, chasing after the Porsches. I then set second fastest time at Le Mans after Giunti and I were third in the Targa. At Le Mans, the engine went and we retired. Ferrari didn’t make me an offer in 1971, and Alfa Romeo said I could drive for them so I did, but I would really have liked to race the 512M .

ED: The 1971 season turned out to be pretty good, didn’t it?

NV: Oh yes, I had some good results and then I won the Targa Florio again, this time for Alfa Romeo with Toine Hezemans, and that made the Italians very happy, and it was especially good for Sicily to have this victory, and it made me very popular in Sicily. You can yourself even here at this historic Targa how enthusiastic the Sicilians are: they even like you!

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Invité §bep134Bm

 

 

 

UNA NOTIZIA TRISTE: E' MORTO CLAUDIO MAGLIOLI

 

GLI APPASSIONATI DELLA TARGA LO RICORDANO PER QUELLA FULVIA PROTOTIPO CHE TANTO BENE SI COMPORTO' NELLA TARGA DEL 1969.

 

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http://www.just-drive.it/wp-content/uploads/2012/02/1969_munari_aaltonen_2.jpg

 

 

 

Si tratta di una Fulvia trasformata barchetta, ideata da Claudio Maglioli, pilota e collaudatore. Il forte pilota biellese, dopo aver portato in gara la Fulvia Zagato negli Stati Uniti, si era reso conto che una vettura scoperta poteva risultare più accogliente nelle corse di durata, in virtù della possibilità di smaltire molto più facilmente il calore dall’abitacolo. Maglioli espose la propria idea a Cesare Fiorio, direttore sportivo Lancia, che mise a disposizione una Fulvia HF per lo sviluppo del progetto. Il primo prototipo venne completato in fretta e furia e la sua prima apparizione in corsa fu alla Occhieppo-Graglia del 1969, che vinse nelle mani di Maglioli. Venne poi realizzato un secondo esemplare che corse sempre nella stagione 1969. Il motore era molto simile a quello della gr.4 da rally (circa 160 cv), mentre dal punto di vista dinamico la riduzione del peso (contenuto in circa 700 kg) e l’abbassamento del baricentro portarono i loro benefici.

 

Nel complesso, la F&M Special portò a casa risultati notevoli come la già citata vittoria alla Occhieppo-Graglia (Maglioli), la vittoria di classe alla 1000 km del Nurburgring (Munari) ed il nono posto assoluto e primo di classe alla Targa Florio (Munari-Aaltonen). Il meteo sfavorevole condizionò invece il risultato del Tour de Corse, dove la mancanza di abitacolo chiuso ha fatto patire non pochi problemi ai piloti, visto freddo e pioggia che hanno condizionato la corsa. Nel 1970 Maglioli costruì un terzo esemplare, più lontano dalla Fulvia di serie con carrozzeria interamente in alluminio e cofano molto più basso, tanto da richiedere una vistosa bombatura per ospitare il motore. L’aspetto sempre più lontano dalle sembianze di una Fulvia decretò la fine di questo ambizioso e vincente progetto, davvero unico nel suo genere!

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Invité §bep134Bm

SE NON HAI CONOSCIUTO NINO NON HAI MAI CONOSCIUTO LA SIMPATIA

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"PRIMA DELLA PARTENZA L'ING. CHITI SI AVVICINO' AL FINESTRINO, GUARDO' I NUVOLONI NERI... IL TEMPORALE POCO LONTANO E MI DISSE:

 

"NINO, FORSE E' MEGLIO NON PARTIRE"

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QUANDO GLI RISPOSI CHE NEPPURE SE NE PARLAVA ALZO' GLI OCCHI AL CIELO, MI GUARDO' E, SCUOTENDO LA TESTA, SI ALLONTANO'"

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(RICORDO PERSONALE DI UNA GRANDE AMICO CHE NON C'E' PIU')

 

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Invité §bes888PR

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TARGA FLORIO 1955 : CHE BEFFA PER HANS HERRMANN …..

 

MA POI ….. PERCHE’ ?

 

 

Se vi andate a leggere i più documentati ed affidabili “testi sacri”, vi accorgerete che i precisissimi teutonici di casa Dailmer Benz AG, abituati a registrare ufficialmente tutte le vetture “marcianti” - da gara e TCAR - portate in Sicilia dalla Germania, riferirono ben 4 delle loro vetture iscritte, tra le complessive n.8 presenti, nella disponibilità - anche - dell’allora giovane Herrmann ….

 

Il nome di Hans Herrmann, infatti, lo si ritrova “formalmente” posto in relazione a queste 4 vetture :

- alla 300SLR n.104 ( che poi vincerà ) come terzo pilota (DNS) insieme a Moss e Collins;

- ad una 190SL TCAR iscritta in classe GT

- ad una 300SLR coupè Uhlenhaut TCAR iscritta in classe GT

 

- ad una 200 TCAR ( ma era forse una 180 ? ) iscritta in classe TS+1.3

 

Insomma, pare che Herrmann, già stimato ed affidabile pilota collaudatore, sia stato all’interno del team Mercedes il “manico” con il maggior numero di chilometri di Targa sul groppone in periodi di test e prove pre-gara, passando infaticabilmente da una vettura all’altra, sia che fossero “umili” ( ! ) Mercedes 200 (o forse 180 ?) o 190SL …. piuttosto che “raffinate” 300SLR coupè Uhlenhaut o le “Top” 300SLR da gara …

 

Evidentemente successe qualcosa di particolare se all’ultimo momento per lui le cose cambiarono ….. al punto da dare spazio, nelle scelte, al “rivale” americano John Fitch.

 

E del resto le cronache locali del tempo parlano chiaro ……. “ carta canta “.

 

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Addirittura Fitch viene citato dal giornalista come “pilota di riserva” …… come a voler sottolineare la “stranezza” di quel “cambio”, per giunta a danno di un pilota tedesco.

 

Maligni sostennero che la Mercedes avesse così voluto dare spazio ad un team “pluricontinentale”, per ottenere così il massimo della visibilità commerciale alla vittoria finale del “mondiale” ….. Argentina, Inghilterra, Germania, ed anche USA le nazioni così rappresentate ……

 

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Ma a proposito di quella Targa ’55 ….. grazie a nuovi inserimenti di foto nel sito di Cahier, sono saltate fuori interessanti immagini e durante alcuni liberi pomeriggi di ferie mi sono divertito a confrontarle con altre, già presenti in archivio.

 

Le foto a cui mi riferisco, in particolare, sono due e riguardano entrambe una 300SLR ritratta senza punzonatura, evidentemente in giornata di test e che - salvo sempre possibili “giri di targhe” tra vetture, per quanto irrituali in casa Mercedes - ha tutta l’aria di essere una delle due 300SLR TCAR presenti in Sicilia, con i telai nn. 002/55 e 007/55.

1955 - Mercedes 300 SLR test - Fitch - Dailmer Benz - B2.jpg

 

1955 - Mercedes 300 SLR test - Fitch - Dailmer Benz - B1.jpg

 

Gli altri 3 telai presenti, i nn.003/55, 004/55 e 005/55, erano quelli, rispettivamente, delle vetture da gara, le nn.104, 112 e 106.

 

Nelle due immagini, che la fonte fotografica Cahier riporta proprio con alla guida Ficth, sono evidenti tracce di pioggia recente, a terra, ……. ed anche in questo caso “carta canta” …..

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E non sbaglia il sito di Cahier : quello è proprio John Fitch, con suo particolare casco.

 

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Una delle due foto ritrae anche una costruzione civile sulla quale, diversamente, pare non venga fornito alcun riferimento ……

 

1955 - Mercedes 300 SLR test - Fitch - Dailmer Benz - B2.jpg

 

 

Ma per fortuna, anche in questo caso, “carta canta” ….

 

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Si, le immagini paiono riferirsi alla stessa villa di campagna che la cronaca palermitana dell’epoca descrisse come una sorta di quartier generale di Casa Mercedes ……

 

Curiosa anche la circostanza che una delle foto di Cahier ritragga anche la “borghese” Mercedes 180 e di cui esistono tracce anche in altre immagini a scattate Cefalù, davanti l’ingresso del mitico Jolly Hotel ……

 

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Insomma, per concludere, è da pensare che alla fine dei giochi la Mercedes, dopo aver “mollato” Herrmann per la gara, lo abbia voluto in qualche modo “ripagare” con una sua finale iscrizione “di bandiera e per la storia” quale terzo pilota (virtuale) in affianco alla coppia - poi vincente - Moss/Collins ….

 

In quel lontano 1955 Herrmann venne quindi “utilizzato” in Mercedes per le sue doti di giovane fidato collaudatore, con sgarbo finale - c’è da dire - ……. e tuttavia, sempre per parlare di Targa, immagino la sua grande soddisfazione a ritornare in Targa Florio Storica 1986 per conto di Casa Porsche, a condurre la spettacolare 908/3 ……… sulle strade del Piccolo, allora ancora meritevole di eventi rievocativi con le palle, senza la mortificante necessità di ricorrere a “quelli delle Mille Miglia” …..

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* * *

 

 

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Invité §bes888PR

E l’Archivio fotografico del mitico Cahier ha colpito ancora ……..

 

1971 - Lola T212 Ford - Bonnier - Attwood - Sc. Filipinetti - A29.jpg

 

Ultimi residui giorni di ferie estive …… in quel di Cefalù e dintorni ....

 

E ci sono stati scorci ….. abituali …. in mezzo alla frescura boschiva …..

 

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Ma la voglia di appagare una curiosità di Targa, scaturita proprio dalla vista di quella foto, è stata troppa. Una veloce “calata” in moto a Cefalù paese, sicuro di infilarmi nella sua solita asfissiante afa …. con il solo scopo di rimuovere un dubbio ….

 

Targa Florio 1971

 

1971 - Lola T212 Ford - Bonnier - Attwood - Sc. Filipinetti - A29.jpg

 

Il Team era quello dell’elvetica Scuderia Filipinetti, ma il van riportava ancora a chiare lettere le insegne della Ecurie Bonnier / Geneve - Suisse.

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Ecurie Bonnier - 24 Ore di Le Mans 1970

 

E la n.14 è proprio la Lola T212 Ford dell’equipaggio Bonnier - Attwood.

 

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Dove stava fermo quel van ?

 

Forse - dico forse - in questo stesso posto ……, guarda caso vicino al “ricovero” delle Lola Filipinetti in Targa ’71,

1971 - Lola T212 Ford - Sc. Filipinetti a lavoro - A2.jpg

con altri scorci, questa volta in mezzo al caldo afoso di Cefalù paese.

 

 

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Invité §bes888PR

SE NON HAI CONOSCIUTO NINO NON HAI MAI CONOSCIUTO LA SIMPATIA

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"PRIMA DELLA PARTENZA L'ING. CHITI SI AVVICINO' AL FINESTRINO, GUARDO' I NUVOLONI NERI... IL TEMPORALE POCO LONTANO E MI DISSE:

 

"NINO, FORSE E' MEGLIO NON PARTIRE"

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QUANDO GLI RISPOSI CHE NEPPURE SE NE PARLAVA ALZO' GLI OCCHI AL CIELO, MI GUARDO' E, SCUOTENDO LA TESTA, SI ALLONTANO'"

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(RICORDO PERSONALE DI UNA GRANDE AMICO CHE NON C'E' PIU')

 

beppe

 

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* * *

 

Ciao Beppone45 …. se Tu lo hai avuto come amico … io come cliente ….

 

 

" Quel vulcanico Nino Todaro " …...

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Ci furono anni …. di gioventù … nei quali operavo, da bancario siciliano dipendente di una oggi non più esistente storica banca siciliana (la allora Sicilcassa SpA, già Cassa Centrale V.E. per le Province Siciliane, all’Ufficio Rischi della Sede di Palermo).

 

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Clienti piccoli e grandi, di allora, dell’imprenditoria locale ( e non ). Tra questi anche Nino Todaro, titolare della omonima Impresa Individuale, una delle più affermate e solide Imprese a livello nazionale, storicamente specializzata negli impegnativi lavori ferroriari e proprio per questo fiduciara della Ferrovie dello Stato.

 

Un giorno arrivò in ufficio Nino Todaro insieme al suo inseparabile fidato “ragioniere”.

 

Era stato riscosso un pingue mandato di pagamento delle FF.SS ed una considerevole parte di quelle somme Todaro desiderava venissero accantonate su un deposito, per un certo lasso di tempo. Appariva evidente che quella scelta fosse stata oggetto di preventiva riflessione, da parte dell'interessato ......

 

Per telefono, dopo una estenuante trattativa, concordai il tasso con Todaro ed il collega responsabile dell’Ufficio Posizioni (sportello) sito al piano terra, ma avendo altri clienti da assistere pregai lo stesso collega di seguire personalmente nell’operazione Todaro che si accingeva a scendere …. evitandogli - così - fastidiose perdite di tempo …..

 

Todaro era un cliente top - come dire - “sanguigno”, e da trattare con le molle.

 

Il pomeriggio richiamai il collega e gli chiesi : “Con Todaro tutto a posto ?”. Lui mi rispose : “Todaro ? E chi lo ha visto ?”.

 

Preoccupato, chiamai subito al telefono il ragioniere. “Ragioniere, ma stamattina come è finita col deposito delle somme?”

 

Mi rispose : “Non mi dica nulla ……. non ho avuto il coraggio di informarla, Todaro è sceso con me sino allo sportello, ha visto che c’era folla, mi ha guardato e mi ha detto : “Troppa folla, e c’è caldo. Ho cambiato idea, andiamo subito a Mondello”.

 

Insomma …… il ragioniere mi disse che Todaro aveva cambiato idea in un secondo dicendogli di accompagnarlo in macchina al Cantiere Nautico della Motomar, a Capo Gallo ! .

 

Continuò, l’imbarazzato ragioniere, informandomi riservatamente, che quei soldi erano alla fine serviti per ordinare uno spettacolare "CIGARETTE" da paura di cui - si seppe poi - gli avevano parlato qualche giorno prima ….. ; aveva degli amici a Ustica e quella estate voleva andarli a trovare parecchie volte …. senza perdere troppo tempo ….

 

Questo era il vulcanico Nino Todaro. Mi piace ricordarlo con questo curioso episodio, non “agonistico” …...

 

 

P.S. : “ … Perché Lei deve sapere che io qui, quando mi muovo per città o per cantieri non troppo distanti da Palermo, mi sposto quasi sempre in cinquecento, così passo inosservato ….. quando sto a Roma lì mi passo lo sfizio di muovermi con la Rolls, tanto a Roma le Rolls passano del tutto inosservate …… ”. Questi sono “concetti” di Nino Todaro, datati anni ottanta.

 

 

Fu Lui a dirmi una volta, su specifica mia richiesta, di aver infine venduto ad un insistente collezionista (se ricordo bene) austriaco la 33.3 di Targa 1971, esattamente così com’era al momento, sotto un telone impolverato e con le quattro gomme sgonfie ..... ( sue testuali parole )

1971 - A.R. T33.3 - Latteri - Todaro - Sc. Brescia Corse - B03.jpg

..... ma chissà se quella volta non mi prese in giro alla grande …….. in linea col suo scanzonato e graffiante modo di essere.

 

 

 

* * *

 

 

A volte - rileggendo, con un attimo di calma in più, alcune sia pur brevi cronache del tempo - saltano fuori “storie” di Targa mai conosciute ……. o magari totalmente dimenticate ….

E se vi ritrovate a percorrere questa strada - quella la rilettura delle cronache giornalistiche sportive di quegli anni - Vi renderete conto che non riuscirete più a leggere quelle dei giorni d’oggi, insopportabilmente “piatte” ; provare ….. per credere.

E quindi …….. salta fuori che quell’indimenticato “vulcanico” di Nino Todaro, che balzò alle cronache per quel suo spettacolare risultato in Targa 1964 (terzo assoluto) con la mitica TZ1 n.58 ….. , fù messo alla guida di quella Alfa soltanto all’ultimo momento …….. ; l’esperto Biscaldi pianse …… ma il “vulcanico” Todaro, alla fine, rise …. rise molto …..

 

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PRIMO GIRO ….

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“ ….. Nella classe 1600 l’equipaggio Bussinello - Todaro ottiene il miglior tempo precedendo di tre secondi "Kim” - Thiele. Questi piloti erano alla guida delle due Giulia tubolari semi-ufficiali iscritte dalla Scuderia Sant Ambroeus.

 

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Biscaldi, che doveva anch’egli partecipare alla gara su una Giulia TZ, non ha preso la partenza essendo stato vittima di una uscita di strada mentre provava il percorso il giorno precedente le prove ufficiali.

 

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L'uscita non ha avuto conseguenze per il pilota, ma il direttore sportivo della Sant Ambroeus decideva di sostituirlo con Todaro, un “espertissimo” del circuito siciliano.

 

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Le TZ, comunque, fin dal primo giro, hanno fornito un'ottima prova, occupando subito i primi tre posti della classifica di classe ….. “

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Invité §bes888PR

Targa Florio 1971 - Floriopoli

 

1971 - Lola T212 Ford - Parkes - Westbury - Sc. Filipinetti - A14.jpg

 

Nella bellissima foto dell’Archivio Cahier jap.gif.d70e3b1795db1bd7cb2cf9b62495ff3c.gifjap.gif.d70e3b1795db1bd7cb2cf9b62495ff3c.gifjap.gif.d70e3b1795db1bd7cb2cf9b62495ff3c.gif, il grande Vic, nell’occasione pilota Porsche, in una foto quasi da “vetrina” accanto alla Lola della Filipinetti ? .......

 

 

A prima botta ci sarebbe da restare quanto meno perplessi …..

 

 

Ma quello stesso anno per l’ “ European 2-litres Sports Car Championships for Makes Mr. Vic aveva un contratto con la Filipinetti e quelle Lola le conosceva molto bene ……

 

 

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1971 - 500 KM Rennen - Nurburgring / Vic Elford - Ecurie Bonnier - Scuderia Filipinetti (CH)

 

 

 

 

Notare la borsa personale all’interno dell’abitacolo .... è griffata Porsche …… sol.gif.0c67d1c411a959426b998192301e0c06.gifsol.gif.0c67d1c411a959426b998192301e0c06.gifsol.gif.0c67d1c411a959426b998192301e0c06.gif ...

 

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Invité §bes888PR

 

 

UNA NOTIZIA TRISTE: E' MORTO CLAUDIO MAGLIOLI

 

GLI APPASSIONATI DELLA TARGA LO RICORDANO PER QUELLA FULVIA PROTOTIPO CHE TANTO BENE SI COMPORTO' NELLA TARGA DEL 1969.

 

beppe

 

 

http://www.just-drive.it/wp-content/uploads/2012/02/fm_special_targa.jpg

 

 

http://www.just-drive.it/wp-content/uploads/2012/02/1969_munari_aaltonen_2.jpg

 

 

 

Si tratta di una Fulvia trasformata barchetta, ideata da Claudio Maglioli, pilota e collaudatore. Il forte pilota biellese, dopo aver portato in gara la Fulvia Zagato negli Stati Uniti, si era reso conto che una vettura scoperta poteva risultare più accogliente nelle corse di durata, in virtù della possibilità di smaltire molto più facilmente il calore dall’abitacolo. Maglioli espose la propria idea a Cesare Fiorio, direttore sportivo Lancia, che mise a disposizione una Fulvia HF per lo sviluppo del progetto. Il primo prototipo venne completato in fretta e furia e la sua prima apparizione in corsa fu alla Occhieppo-Graglia del 1969, che vinse nelle mani di Maglioli. Venne poi realizzato un secondo esemplare che corse sempre nella stagione 1969. Il motore era molto simile a quello della gr.4 da rally (circa 160 cv), mentre dal punto di vista dinamico la riduzione del peso (contenuto in circa 700 kg) e l’abbassamento del baricentro portarono i loro benefici.

 

Nel complesso, la F&M Special portò a casa risultati notevoli come la già citata vittoria alla Occhieppo-Graglia (Maglioli), la vittoria di classe alla 1000 km del Nurburgring (Munari) ed il nono posto assoluto e primo di classe alla Targa Florio (Munari-Aaltonen). Il meteo sfavorevole condizionò invece il risultato del Tour de Corse, dove la mancanza di abitacolo chiuso ha fatto patire non pochi problemi ai piloti, visto freddo e pioggia che hanno condizionato la corsa. Nel 1970 Maglioli costruì un terzo esemplare, più lontano dalla Fulvia di serie con carrozzeria interamente in alluminio e cofano molto più basso, tanto da richiedere una vistosa bombatura per ospitare il motore. L’aspetto sempre più lontano dalle sembianze di una Fulvia decretò la fine di questo ambizioso e vincente progetto, davvero unico nel suo genere!

 

 

 

* * *

 

Pagine indimenticabili di Targa Florio, grazie a Lui.

 

 

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1969 - Lancia Fulvia HF F&M - C. Maglioli - Pinto - Squadra Lancia - B20.jpg

 

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Invité §bep134Bm

TARGA FLORIO 1973

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Arriva finalmente Muller, trascinato a viva forza dall'Avv. Sansone dopo lo champagne di rito.

 

 

E’ Muller che parla: “ …. Non datemi del presuntuoso, ma io al via speravo di vincere, perché credevo che piovesse. La vettura è sempre stata OK, dopo tre giri abbiamo cambiato, non perché ne avesse bisogno, ma per sicurezza, la ruota posteriore destra, che manco a farlo apposta dopo l0 minuti è scoppiata.

 

Il primo giro è stato terribile, c'era fanghiglia sulla strada ed era difficilissimo guidare, poi incredibilmente man mano che il tempo passava le condizioni del fondo stradale sono migliorate, ma il pubblico è il vero problema della Targa, è sempre in mezzo alla strada ......

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...... oggi non è stato terribile come nel '70 quando ho corso con il Ferrari 512, ma quasi.

 

 

 

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Questa è la mia nona Targa Florio, e mi sono tolto una bella soddisfazione. Avevamo messo delle gomme dure al via ma poi abbiamo montato quelle intermedie perché erano troppo scivolose e tutto è andato veramente bene …. “.

(Autosprint 14-21 maggio 1973 )

 

 

 

 

 

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Carissimi Targofili,

 

Una bella notizia:

 

Daniel "mü" Müller, il figlio del grande Herbert Müller, potrà stare per qualche giorno con noi, qui in Sicilia, per strade e luoghi di Targa.

 

Ci ha detto che desidera espressamente ricordare con la sua personale presenza, insieme ai suoi amici Astrid e Dani Wingeier, il proprio padre, tante volte protagonista in Targa Florio.

 

Dagli scambi epistolari sin qui intercorsi siamo rimasti davvero colpiti dalle parole di profondo rispetto e passione di Daniel nei confronti della mitica “cursa”.

 

Sarà l’occasione per fargli conoscere i mitici luoghi di Targa ed i suoi tanti appassionati.

 

Una volta concretamente definiti i tempi (verosimilmente si opterà per qualche giornata tra l’8 ed il 13 settembre), i luoghi e gli appuntamenti, ne daremo tempestiva notizia per gli eventuali interessati per organizzare gli incontri.

 

Associazione Culturale Amici della Targa Florio

 

 

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Invité §bep134Bm

 

IERI SERA HO AVUTO IL PIACERE DI CONVERSARE CON INGEGNERE (PROFESSORE UNIVERSITARIO DEL POLITECNICO DI MILANO) COMPONENTE DELLA COMMISSIONE DELLA C.S.A.I. (CHE NON E' A.C.I.) PER LA SICUREZZA DEI CIRCUITI.

 

OVVIAMENTE L'ARGOMENTO E' CADUTO, PURTROPPO TARDI, SULLA TARGA FLORIO ED ANCHE LUI CONVENIVA SUL FATTO CHE QUELLE PARTI DEL CIRCUITO CHE IMPONEVANO MEDIE BASSISSIME PERFINO ALLE PORSCHE 908/3, POSSONO ESSERE UTILIZZATE CON SPESA RELATIVAMENTE CONTENUTA.

 

ASPETTO D'INCONTRARMI NUOVAMENTE CON LUI PER APPROFONDIRE PERCHE', RICORDIAMOCI, PER LA TARGA FLORIO SI POSSONO FARE LE STESSE ECCEZIONI CHE SONO STATE FATTE PER MONTECARLO.

 

BEPPE

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Invité §bes888PR

Carissimi Targofili,

 

Una bella notizia:

 

Daniel "mü" Müller, il figlio del grande Herbert Müller, potrà stare per qualche giorno con noi, qui in Sicilia, per strade e luoghi di Targa.

 

Ci ha detto che desidera espressamente ricordare con la sua personale presenza, insieme ai suoi amici Astrid e Dani Wingeier, il proprio padre, tante volte protagonista in Targa Florio.

 

Dagli scambi epistolari sin qui intercorsi siamo rimasti davvero colpiti dalle parole di profondo rispetto e passione di Daniel nei confronti della mitica “cursa”.

 

Sarà l’occasione per fargli conoscere i mitici luoghi di Targa ed i suoi tanti appassionati.

 

Una volta concretamente definiti i tempi (verosimilmente si opterà per qualche giornata tra l’8 ed il 13 settembre), i luoghi e gli appuntamenti, ne daremo tempestiva notizia per gli eventuali interessati per organizzare gli incontri.

 

Associazione Culturale Amici della Targa Florio

 

 

 

 

 

Si, caro Beppone, concordo pienamente .....

 

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Targa Florio 1964

 

 

questa penso sia davvero “una bella notizia”.

 

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Targa Florio 1966

 

 

Astrid e Dani Wingeier, insieme al loro grande amico Daniel "mü" Müller, da un po’ di tempo in contatto con l’infaticabile Compare Ranocchio, benemerito della Venerabile Congregazione delle sol.gif.bc99428f792d3f108157c95123cae4f1.gif"LIME SURDE"sol.gif.bc99428f792d3f108157c95123cae4f1.gif, hanno mostrato il loro appassionato interesse a visitare “i luoghi di Targa”.

 

 

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Targa Florio 1967

 

 

Daniel Müller, in particolare, ha manifestato l’intenzione di ricordare il padre - a suo modo - proprio qui, in Sicilia, lungo quelle stesse strade ove lo stesso ha colto vittorie memorabili.

 

 

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Targa Florio 1970 - foto Cahier

 

 

Il figlio di un grande indimenticato campione straniero che dopo tanti anni “vuole” rivivere i luoghi di Targa ; è un qualcosa che davvero colpisce.

 

 

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Targa Florio 1971

 

 

Evidentemente la mitica Targa Florio di un tempo è ancora viva, checché ne dicano altri, inclini a guardare ad un moderno ma omologato “futuro”, senza il dovuto rispetto per le inimitabili memorie del passato.

 

 

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Targa Florio 1973

 

 

“ ….. Herbie Müller ….. qualcuno giura di averlo visto, in Targa, uscire dalla vettura a conclusione di giri di afose prove libere siciliane, col sigaro in bocca e senza scarpe ….. a piedi totalmente nudi …..”

 

 

Fantasiosa leggenda madonita o verità di Targa ? sol.gif.bc99428f792d3f108157c95123cae4f1.gifsol.gif.bc99428f792d3f108157c95123cae4f1.gif

 

 

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Invité §bes888PR

TARGA FLORIO 1955

 

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Il giornalista del Giornale di Sicilia che curò la rassegna fotografica per gli articoli sulle giornate preparatorie delle prove libere di Targa 1955 prese una svista …..

 

Proprio a centro pagina del servizio sul Giornale venne infatti pubblicata questa foto che segue, riproducente una vettura al suo passaggio da una deserta Floriopoli, o magari da poco partita dalla zona box per affrontare un nuovo impegnativo giro.

 

1955 - Foto Ferrari-Parravano.jpg

 

Se la titolazione della foto fornita dal Giornale di Sicilia di quel lontano 1955 fosse stata esatta avremmo avuto la possibilità di poter avere - oggi - una rara evidenza documentale della Porsche 550 n.60 dell’equipaggio tedesco Ernst Lautenschlager e Rudi Scholl, poi non partita, in gara.

 

Quella foto, infatti, viene riferita proprio alla Porsche di Scholl, ma quella vettura di Porsche 550 ha ben poco.

 

Quella, diversamente, è l’inconfondibile livrea della modificatissima Ferrari 750 Monza “Parravano” n.110 …..

 

 

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1955 - Ferrari 750 Monza - Munaron - Shelby - Sc.T.Parravano - 14.jpg

Foto dell’Archivio Cahier

 

…. affidata dal ciociario italo-americano Tony Parravano ….

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Parravano accanto alla “sua” 750 Monza modificata da Scaglietti

 

 

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…. alla coppia Carroll Shelby e Gino Munaron.

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Mi pare che dalla sfocata e sgranata immagine si colga il particolare che i due fari centrali supplementari siano scuri, forse perchè coperti da una possibile protezione, poi non presente in gara, la cui prevista lunga durata lasciava presagire la possibilità di accensione delle luci, all’imbrunire …...

 

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Ma quest’ultimo è soltanto un particolare, giusto per “cazzoliare” in po’ …

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Comunque ….. quella 550 - dall'equipaggio interamente teutonico - era così …..

 

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Altra curiosità.

 

Mi verrebbe da dire che forse è in caso di aprire una nuova cartella per l’archivio di Targa ’55, in particolare per le TCAR … ( ! ? ! ) a volte con tanto di nobile pedigree e registrazione ufficiale da parte dell’Organizzazione (vedi Squadra Mercedes ) ….. a volte “anonime” e “corsare” …

 

Leggere per credere ….. ; ci fu un diffuso utilizzo di vetture civili da test per quella Targa ‘55, con i Fiat 1100 a farla da padrone ….

 

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Ed in questo caso, dopo la svista fotografica del “Sicilia” sulla Porsche di Scholl …… una notizia assolutamente attendibile …… per quelle 1100 …..

 

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Fiat 1100 a “tignitè” ( a mai finire ) ferme a Floriopoli, in mezzo alle vettura da gara …. e mi sa che non sono Fiat 1100 di spettatori ….. mi sa che sono proprio quelle TCAR ….. “anonime” e “corsare” ….. sol.gif.9366a01e0cccc7d45fa4e51be9e8b797.gifsol.gif.9366a01e0cccc7d45fa4e51be9e8b797.gif

 

 

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Invité §bes888PR

1966 - Porsche 906 - Herrmann - Glemser - Porsche S.E.

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QUELLO STRANISSIMO SPECCHIETTO RETROVISORE ..... L'UNICO DI QUELLA FOGGIA, PER UNA 906 DI TARGA 1966

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Invité §bes888PR

Rifornimenti " BP " per le Porsche …. ; a distanza di anni quasi le stesse scene .....

 

 

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1956 - Sverige Kristianstad GP - W. Buff / R. Von Frankenberg

 

 

 

(C’è stata una intereressante discussione, su internet, su un sito dedicato alle 550, nella quale è intervenuto Tony Adriaensens …. a fornire l'informazione che il numero 45 di quella 550 ( “pictures taken during the race show” ) venne poi modificato parzialmente e ridipinto in 43, per la gara ….

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...... Aggiunge T. Adriaensens che la livrea bianca e blu della vettura è da collegare al fatto che il proprietario William Buff era americano …. Mitico Tony..... sol.gif.5e40cde04c5e6ceaac532626ac6323a3.gifsol.gif.5e40cde04c5e6ceaac532626ac6323a3.gif)

 

 

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1965 - Targa Florio - C. Davis / G. Mitter - Porsche S.E.

 

 

 

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1966 - Targa Florio - G. Klass / C. Davis - Porsche S.E.

 

 

 

Best54

 

 

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www.amicidellatargaflorio.com

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Invité §bes888PR

“ ….. Sono anni in cui c’è a Cefalù qualcosa di indefinibile e di essenziale, una speciale “atmosfera”.

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Sono gli anni d’oro della Targa Florio, in cui i team della Ferrari e della Porsche risiedono al Jolly Hotel e a S. Lucia con i loro piloti ed è possibile incontrare i miti dell’epoca, Bandini, Baghetti, Scarfiotti, Surtees, Maglioli, Elford, Larousse, Von Trips, De Adamich oltre al “nostro” Vaccarella. … “

http://digilander.libero.it/angeladiana/cefalu.grandesogno.html

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Invité §bes888PR

NINO TODARO

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Si, come in effetti ho sospettato per anni, …… Nino Todaro mi prese in giro alla grande ….. ; un amico ben informato sui fatti mi ha ora scritto che quella 33.3 ex Targa ’71 (Todaro/Latteri) restò certamente nella sua disponibilità finchè un male incurabile non lo portò via.

 

C’è da immaginarsi che avrà davvero ricevuto numerose “sollecitazioni” a vendere quella preziosa 33.3 in anni, ormai, di carriera agonistica abbandonata, ma …. probabilmente ….. non avrà voluto darla vinta ad “estranei” …….

 

 

 

Best54

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Invité §ran085xF

Grande Carmelo...le ferie sono finite.........cry.gif.4cbabe7ac4d23d7b6c3369326e2cb1e8.gifcry.gif.4cbabe7ac4d23d7b6c3369326e2cb1e8.gifcry.gif.4cbabe7ac4d23d7b6c3369326e2cb1e8.gifcry.gif.4cbabe7ac4d23d7b6c3369326e2cb1e8.gifcry.gif.4cbabe7ac4d23d7b6c3369326e2cb1e8.gifcry.gif.4cbabe7ac4d23d7b6c3369326e2cb1e8.gif

Rientrato alla base ieri........

 

Senti una piccola Curiosita'..in questi giorni di mare e sole...mi frullava nella mente una cosa...e ho fatto questo sogno.........................

Siamo alla Targa del 1970..si ne sono sicuro.....sotto Campofelice di Roccella...precisamente al bivio per Buonfornello

vedo lo squadrone Porsche fermo......Tra le varie vetture ..riconosco la mitica 917 ... quella Blu'.....(quella rossa bhoooo)..al volante vedo prima il povero Pedro Rodriguez ..poi Leo Kinnunen e Seppi Siffert.....la cosa brutta e' che il sogno si e' interrotto bruscamente...

Compare secondo te ho fatto veramente questo sogno....o magari un pochino di realta' esiste???

Se :):):)

e' realta' eravano nel mese di Marzo o pochi giorni prima della gara?

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Invité §ran085xF

“ ….. Sono anni in cui c’è a Cefalù qualcosa di indefinibile e di essenziale, una speciale “atmosfera”.

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Sono gli anni d’oro della Targa Florio, in cui i team della Ferrari e della Porsche risiedono al Jolly Hotel e a S. Lucia con i loro piloti ed è possibile incontrare i miti dell’epoca, Bandini, Baghetti, Scarfiotti, Surtees, Maglioli, Elford, Larousse, Von Trips, De Adamich oltre al “nostro” Vaccarella. … “

http://digilander.libero.it/angeladiana/cefalu.grandesogno.html

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Compare una rarissima fotografia.......jap.gif.70b4eb045a50a858b62e0a014faa751e.gifjap.gif.70b4eb045a50a858b62e0a014faa751e.gifjap.gif.70b4eb045a50a858b62e0a014faa751e.gifjap.gif.70b4eb045a50a858b62e0a014faa751e.gif

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Invité §bes888PR

Grande Carmelo...le ferie sono finite.........cry.gif.2056d3c43df20cb83164f89fa6f5d197.gifcry.gif.2056d3c43df20cb83164f89fa6f5d197.gifcry.gif.2056d3c43df20cb83164f89fa6f5d197.gifcry.gif.2056d3c43df20cb83164f89fa6f5d197.gifcry.gif.2056d3c43df20cb83164f89fa6f5d197.gifcry.gif.2056d3c43df20cb83164f89fa6f5d197.gif

Rientrato alla base ieri........

 

Senti una piccola Curiosita'..in questi giorni di mare e sole...mi frullava nella mente una cosa...e ho fatto questo sogno.........................

Siamo alla Targa del 1970..si ne sono sicuro.....sotto Campofelice di Roccella...precisamente al bivio per Buonfornello

vedo lo squadrone Porsche fermo......Tra le varie vetture ..riconosco la mitica 917 ... quella Blu'.....(quella rossa bhoooo)..al volante vedo prima il povero Pedro Rodriguez ..poi Leo Kinnunen e Seppi Siffert.....la cosa brutta e' che il sogno si e' interrotto bruscamente...

Compare secondo te ho fatto veramente questo sogno....o magari un pochino di realta' esiste???

Se :):):)

e' realta' eravano nel mese di Marzo o pochi giorni prima della gara?

 

 

Ciao Compare Ranò ....... ogni tanto te ne esci con i vecchi sol.gif.1db0bd11cd3715672fa7138e39d37a34.gif "cavalli di battaglia" sol.gif.1db0bd11cd3715672fa7138e39d37a34.gif .......

 

Si, qualcuno dei "locali" ebbe la fortuna di vederli tutti quei tre aggirarsi intorno a quella 917 TCAR ex Salzburg mimetizzata ...... in quella zona ..... ; se penso che Pedro Rodriguez, con i suoi inseparabili occhialoni da sole neri, in realtà pare non digerì mai totalmente bene le strade di Targa anche col 908/3, nonostante la sua classe ... mi domando con quale animus si andò a sistemare alla guida di quella paurosamente scodinzolante 917 ... per giunta per prove di marzo a circuito aperto ......

 

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Carmè

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Invité §ran085xF

Grande compare..sono contento che anche tu abbia potuto vedere....quindi non sognavo.....love.gif.1f16fd4580ca37b707ba14678aaff4a8.giflove.gif.1f16fd4580ca37b707ba14678aaff4a8.giflove.gif.1f16fd4580ca37b707ba14678aaff4a8.giflove.gif.1f16fd4580ca37b707ba14678aaff4a8.giflove.gif.1f16fd4580ca37b707ba14678aaff4a8.giflove.gif.1f16fd4580ca37b707ba14678aaff4a8.gif

Ma sta foto a colori uscira'? Perche' se parliamo di Marzo quella e' la mitica 917 Rossa.....quindi anche Pedro scese per le prove......sol.gif.b5474de5f59d605716f570d5f1954e85.gifsol.gif.b5474de5f59d605716f570d5f1954e85.gifsol.gif.b5474de5f59d605716f570d5f1954e85.gifsol.gif.b5474de5f59d605716f570d5f1954e85.gifsol.gif.b5474de5f59d605716f570d5f1954e85.gif

Altra cosa....i miei ricordi sono lontani.....(anche perche' sono passati anni dalla visione di quelle Meraviglie)......forse invece che a Buonfornello...sono Fermi alla Stazione della Gulf?

Fammi sapere......jap.gif.ec4e4812dcef4b69aab1a95ae648c8a3.gifjap.gif.ec4e4812dcef4b69aab1a95ae648c8a3.gifjap.gif.ec4e4812dcef4b69aab1a95ae648c8a3.gifjap.gif.ec4e4812dcef4b69aab1a95ae648c8a3.gifjap.gif.ec4e4812dcef4b69aab1a95ae648c8a3.gifjap.gif.ec4e4812dcef4b69aab1a95ae648c8a3.gif

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